00 25/11/2015 15:27
La mancanza cronica di fondi non è colpa della città (più o meno). La colpa sta nelle scelte scellerate che hanno portato a dilapidare un patrimonio prezioso, per leggerezza, superficialità, pressappochismo, incompetenza. Avendo a disposizione oltre un centinaio di vetture 3100 che sono state demolite, bisognava (consci della crisi di liquidità) fare quello che in passato più volte era stato fatto a Torino e non solo: ricostruire quelle vetture accoppiandole (a 2 o a 3). Non esiste problema ingegneristico che non potesse essere risolto a un costo in ogni caso inferiore non solo all'acquisto di un tram nuovo, ma di un autosnodato. La prova: chiedete a quelli di ATTS quanto è costato rimettere a nuovo mezzi completamente disastrati, divorati dalla ruggine e con meccanica e carrozzeria da rifare da zero.

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Una volta lavori come quello proposto nel montaggio fotografico sopra, sarebbero stati eseguiti senza problemi dalle officine interne, campioni di meccanica dove operai che si potevano definire artisti facevano qualsiasi cosa. Oggi quel patrimonio di competenze è stato annientato, si sarebbe dovuto dare il lavoro in appalto, ma non una spesa max di 300k a vettura si sarebbero avute una cinquantina di bidirezionali parzialmente ribassate, che sarebbero venuti dall'estero a vederle.
[Modificato da tronchino 25/11/2015 15:38]