TRAM DI TORINO

@tronchino - quel tratto fa parte delle classiche opere costruite in occasione di "grandi eventi" (e i Mondiali del 1990 tali erano considerati), per fare "bella figura"! Fa il paio, o più, con quelle di Italia61 e, in parte, delle Olimpiadi.
Forse, chi lo volle immaginava "adunate oceaniche" ogni giorno o quasi al "Delle Alpi", o molti concerti e simili....Come diceva la canzone degli anni 30 "Illusion, dolce chimera sei tu!"

Considerato comunque che attorno allo Juvestadium sono sorti il centro commerciale Conad e altri, varrebbe la pena mantenere permanente il 9 sbarrato, che permetterebbe di raggiungerli abbastanza rapidamente, ben più di quel bus lumaca che è il 72!

E' una notiziola di qualche giorno fa, la riporto per dovere di cronaca:


150 milioni per 55 nuovi tram a Torino

150 milioni di euro, per poter costruire 55 nuovi tram. E’ questa la richiesta che l’assessore alla Mobilità del comune di Torino, Claudio Lubatti, ha fatto al Ministro dei Trasporti Graziano Delrio. Il problema del capoluogo torinese sostanzialmente questo: ci sono chilometri e chilometri di rotaie, ma non tram sufficienti. Nel corso degli anni, i mezzi pubblici che viaggiano su rotaia sono stati progressivamente sostituiti dagli autobus, i quali sono più economici ma anche meno confortevoli e più ingombranti. Questo il piano del comune di Torino: 30 nuovi tram monodirezionali a pianale ribassato da 25 metri, costo del singolo mezzo di 2,5 milioni di euro per un totale di 75 milioni. Poi, altri 25 tram nuovi bidirezionali da 34 metri da destinare a una nuova linea sul Passante. 3 milioni il costo del singolo mezzo, per un totale anche qui di 75 milioni. Un tutto, 150 i milioni che servono al Comune per attuare questo piano e avere 55 tram nuovi di zecca.

(http://www.quotidianopiemontese.it/2015/05/07/150-milioni-per-55-nuovi-tram/#_)

FOSSE VERO-OTTIMISSIMA NOTIZIA

Se negli anni 80 non si fosse fatta la belinata dei jumbotram 7000, quasi inutilizzabili perchè incapaci di curvare, non ci troveremmo in questa situazione! Gli omonimi milanesi, snodati in due punti, dopo 40 anni circolano ancora per le strette e tortuose strade sotto la Madonnina senza problemi; i nostri si sono dovuti mettere fuori servizio dopo meno di 30 anni, per i tanti problemi presentati ad iniziare dal non poterli usare ovunque.
Vedremo, se andrà in porto quanto annunciato dall'Ass. Lubatti, cosa arriverà; speriamo qualcosa di meglio, più duraturo e utilizzabile!

Il bello è che i jumbo 7000 erano già nati per risolvere i problemi di invecchiamento del parco tram degli anni 70! Durante la costruzione, La Stampa, organo e grancassa della Fiat, non faceva che magnificare i nuovi mezzi in arrivo; quando poi vi fu il "parto", ci si accorse che era....un aborto!

Con l'aria che tira 150 milioni sono un'enormità. Difficile che Delrio risponda picche. Ne tirerà fuori 30, con cui si compreranno una dozzina di vetture.

Vabbè, non resta che dire: vedremo, se son rose fioriranno! A Torino, in materia di trasporti pubblici, siamo abituati ormai da decenni a vedere annunciati progetti roboanti, successivamente inattuati o attuati solo in minima parte (è di ieri la notizia del blocco degli appalti per il tunnel ferroviario sotto corso Grosseto, per i soliti problemi "tangentizi": opera quindi ferma, ripartirà se e quando non si sa).Quasi ci abbiamo fatto il callo, o l'abitudine....

Che tristezza! Arriveremo al punto di sperare che i vari Bombardier, Skoda ecc siano disposti ad allungare robuste mazzette a chi compra, altrimenti in Italia tram nuovi difficilmente ne vediamo, Censin!

Che situazione assurda. In questi ultimi vent'anni abbiamo per 11 e 12, 13, 18 e 10N che sono linee che caricano un macello di gente. Io ho sempre saputo che il tram conviene nelle linee di forza che caricano tanto (come quelle) e invece abbiamo guadagnato solo il 6 che se va bene fa 500 persone/ora. Per non parlare del 9/ che c'è solo ogni 15 giorni. Tutto il contrario di ogni logica.

Arriveremo al punto di sperare che i vari Bombardier, Skoda ecc siano disposti ad allungare robuste mazzette a chi compra, altrimenti in Italia tram nuovi difficilmente ne vediamo, Censin!

@tronchino - Spero di non rischiare una denuncia per vilipendio (come rischiò nel 1962 Dario Fo che l'aveva definita fondata "sulle cambiali"), ma l'articolo 1 della Costituzione quasi quasi lo riscriverei "L'Italia è una repubblica fondata sulle mazzette (o tangenti che dir si voglia)".....

Come è noto, il 18 è attualmente gestito con bus fin da quando sono iniziati i lavori del metrò lungo via Nizza; attualmente, però, lungo il percorso di via Madama Cristina è in corso la sostituzione dei pali di sostegno dei fili negli slarghi lungo la via con altri di diametro maggiore; ieri ad esempio sono stati sostituiti nel giardinetto all'incrocio di via Madama e corso Dante; sarà forse il prologo al ritorno del tram sulla linea?

Speriamo davvero, anche se tendo a essere pessimista. Ricordo bene gli innumerevoli lavori degli ultimi 30 anni eseguiti su percorsi di fatto dismessi, lavori perfettamente inutili e presto smantellati.
Quando si passò dal trolley al pantografo si resero necessari lavori di adeguamento della catenaria un po ovunque, e furono fatti anche su tratti da tempo abbandonati. Come ad esempio sul raccordo tra via Monginevro e piazza Robilant passante per corso Racconigi. Catenaria nuova mai percorsa da nessun pantografo.
Stesso discorso in via Reggio e via Catania, ma potrei continuare a lungo.
Diciamo, per non essere troppo pessimisti, che le situazioni sono diverse. Allora si trattò di pura dabbenaggine: qualcuno probabilmente prese la mappa dei binari e suddivise i tratti da ammodernare assegnandone i relativi appalti, senza curarsi che fossero utilizzati o meno.
Oggi invece il problema del 18 come del 13 e del 10 è la mancanza di mezzi: le linee potrebbero tornare alla gestione tranviaria se solo si trovassero i denari per acquistare i rotabili. Quindi le tratte vengono tenute efficienti in attesa di quel momento.
Poi si potrebbe dire: ma ha senso coi tempi che corrono spendere soldi per fare manutenzione a un impianto che non si sa se e quando tornerà mai operativo?

Comunque speriamo Censin, speriamo.

C'è da dire che attualmente i binari su via Madama servono comunque per raggiungere il deposito "Nizza" di piazza Carducci; però non saprei se un semplice uso di servizio possa giustificare dei lavori.

Non sarebbero giustificati, in considerazione del fatto che il Nizza anche senza via madama non è isolato. Rimanendo pragmatici, meglio che le tratte siano manutenzionate piuttosto che no. Lubatti ha detto che la mancanza di mezzi è il motivo principale della gestione bus di certe linee, unitamente ai lavori stradali. Quindi non ci sarebbe una volontà strategica di eliminare i tram. Atteniamoci a questo, fino a prova contraria, e applaudiamo a qualsiasi intervento conservativo della rete.

Buongiorno:) buone notizie per il 13! www.tramditorino.it/voci/via-nicola-fabrizi-qualcosa-s...

Oggi sulla Linea 7

3104 e 3501

Ma fosse vero, Fabio... se tornassero i tram sul 13 mi metterei un santino sul comodino con la foto di Lubatti e gli rivolgerei un pensiero riconoscente tutte le sere prima di addormentarmi.
Mi domando, se fosse vero che potrebbero tornare i tram, con che mezzi potrebbero gestirla, la linea.

Mi pare (fonte La Stampa citata su osservatoriotranviariotorinese) che ci siano 195 tram di cui in media 122 in circolazione. Sappiamo che, per manutanzione programmata e non, circa un terzo delle vetture è ferma in deposito, a rotazione. Mi sono sempre chiesto se, con una attenta gestione del personale e ottimizzazione delle procedure, non si potrebbe ridurre la percentuale delle vetture ferme diciamo dal 35% al 25%. Questo libererebbe 20 vetture che potrebbero ben servire a coprire una linea come il 13.

D'altronde, il problema delle vetture disponibili si presenta solo nelle ore di punta, ovviamente. Io non troverei niente di riprovevole a gestire il 13 con tram nelle ore di morbida, e aggiungere (aggiungere, non sostituire) dei turni bus nelle ore di punta. So già che molti direbbero "Eh no! la gestone mista mai!!!" Epperché? dove sta il problema? Su linee come il 3 non è possibile, perché bus e tram avrebbero fermate diverse, ma sul 13 (come pure sul 15 mi pare) questo discorso non vale.

A Rimini sulla line 11 (filoviaria, mai in sede esclusiva) la gestione mista è la norma: hanno solo 5 o 6 filobus, per forza la gestione è mista e nessuno si scandalizza.

Cerchiamo di essere pragmatici e non dogmatici. In caso di sforamento reiterato dei limiti di inquinamento il Comune può obbligarmi a lasciare a casa l'auto. Bene. Allora dovrebbe spiegarmi come mai alle 15 o alle 10 o alle 20 ci sono i bus che girano su linee attrezzate e i tram fermi in deposito.

Meglio la gestione mista che niente!

Secondo i dati di cui dispongo sono circolanti 180 tram (ovviamente senza vetture storiche e senza contare i tram fermi in deposito) di cui 72 serie 2800, 53 serie 5000 e 55 6000. Si purtroppo come dici tu dev'essere un bel problema trovare vetture per servire la linea 13.... Ma piuttosto che non avere nulla mi andrebbe benissimo la gestione mista come dici tu! Anche se dovesse tornare in futuro la 18 mi chiedo come faranno a svolgere il servizio con le poche vetture con cui si ritrovano, rispetto al totale delle necessarie per servire tutte le linee..... Mah staremo a vedere!

I dati piu o meno coincidono, se aggiungi ai 180 le 13 vetture storiche si arriva circa al numero riportato da La Stampa. Il problema è in numero di vetture ferme per manutenzione. Ai guasti e agli incidenti si devono aggiungere le manutenzioni programmate periodiche. Pare che GTT da questo punto di vista sia più "virtuosa" di altri avendo circa un terzo delle vetture ferme, a rotazione. Altre aziende di trasporto arrivano ad avere oltre il 50% di vetture ferme.

Molto dipende dai ricambi. Se, come succede in certe città, i problemi di bilancio impediscono di fatto di procurarsi i ricambi, non rimane che rimessare i mezzi e aspettare... oppure prelevare i ricambi da mezzi che hanno già altri problemi. Non conoscendo la realtà delle officine non insisto con l'argomento dei fermi vettura, anche se mi sembra che uno sforzo andrebbe fatto per accorciare i tempi di lavoro in manutenzione.

Certo che l'Europa, con tutta la sua attenzione alle politiche ambientali, dovrebbe trovare il modo di finanziare l'acquisto di mezzi ecologici (intendo elettrici). Ma questo è un altro paio di maniche...