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Anno 1928: nel decimo anniversario della fine della prima guerra mondiale, a compimento dei lavori del Parco della Rimembranza dedicato ai caduti della Grande Guerra, sulla cima più alta della collina torinese, il Colle della Maddalena a oltre 700 mt sul mare, veniva inaugurata la grande statua della Vittoria alata (la Nike della mitologia classica, da molti scambiata per un..angelo, per via delle ali!), con le braccia protese in alto a sostenere la fiaccola contenente il faro girevole visibile nottetempo da tutta la città e dintorni.




La statua sorgeva, e sorge, al centro di una vasto piazzale belvedere, con tavola di orientamento, da cui osservare, nelle belle giornate, la catena alpina in tutta la sua maestosità.
Proprio per la sua importanza panoramica, la zona, raggiungibile solo in auto per strade strette e tortuose o a piedi per sentieri, si voleva fosse facilmente accessibile a tutti, mediante un mezzo di risalita, tipicamente una funicolare.che dalle rive del Po portasse quantomeno all'ingresso del Parco. Iniziarono gli studi preliminari; il Comune aveva già acquisito il terreno per realizzare la stazione mediana di incrocio.
Venne poi quasi subito la Grande Depressione, coi gravi problemi economici; inoltre, un'altra funicolare collinare torinese, quella sistema Agudio alla basilica di Superga, cominciò a manifestare obsolescenza dopo quasi mezzo secolo di attività. Ritenendola più importante, si decise di concentrare le risorse disponibili al rifacimento di questa, con la trasformazione in tranvia elettrica a cremagliera, inaugurata nel 1936 e tuttora in funzione, accantonando quella per il Colle.
Venne poi la seconda guerra mondiale, con le sue distruzioni, tra le quali quella dell'altra funicolare collinare, quella al Monte dei Cappuccini, non più ricostruita e disattivata. I gravi problemi economici del dopoguerra fecero accantonare definitivamente il progetto, finito nel classico "dimenticatoio".
Negli anni '80 si era ipotizzata non più una funicolare ma una funivia, partente dal Parco del Valentino,anche questa finita nel nulla.
Attualmente, la splendida zona col suo belvedere continua ad essere accessibile solo su strada; a riprova che, nella città dell'auto per antonomasia, alla fine trionfano sempre le 4ruote, anche a costo di ingorghi e inquinamento (ah già, ora si aspetta l'auto elettrica; ma voglio proprio vederla un'auto a batterie salire le ripide rampe che portano in cima al colle!).
[Modificato da Censin49 25/05/2021 16:36]