Mondo Tram Forum Discussioni sui trasporti tranviari in Italia e nel mondo

FILOBUS: SCAMBI, LINEA AEREA E TECNICA IN GENERALE

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    TROLLINO59
    Post: 3.987
    Registrato il: 07/03/2007
    tranviere veterano
    00 19/10/2015 13:06
    Un cappio c'era pure ad Ancona sulla vecchia linea 4, al capolinea di Tavernelle. A quei tempi (anni 60 e primi 70) i Fiat 668 non avevano difficoltà nell'ineversione di polarità (c'era un piccolo deviatore sul quadro comandi)

  • liquidatore
    00 19/10/2015 13:49
    cose già dette.....: ma, visto che per i motori l'inversione di polarità non crea problemi, per la parte elettronica non basta un ponte di Graetz?
    E comunque i filobus similmente alle vetture metro non hanno le batterie?

    Aspetto un parere da trammue
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    trammue
    Post: 5.828
    Registrato il: 07/01/2008
    maestro tranviere
    00 19/10/2015 15:25
    appunto, come ho detto, occorrono "dispositivi particolari" fra cui potrebbe esserci anche il ponte di graetz, o magari qualche complesso software...... affari dei progettisti
    la cosa è tecnicamente possibile, però non so se in commercio esistono già veicoli così equipaggiati, e soprattutto se esistono ancora reti filoviarie a bifilare unico probabili acquirenti di questo progetto
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    Frabby65
    Post: 256
    Registrato il: 09/06/2008
    tranviere junior
    10 19/10/2015 16:32
    Inversione di polarità
    So per certo che i Menarini F201 seconda serie, quelli a chopper per intenderci, non potevano alimentare l'elettronica di potenza a polarità invertite. Essendo sprovvisti di marcia autonoma, per permettere ugualmente di proseguire, in caso di carreggiata ingombra, prendendo corrente dal bifilare della corsia opposta: tra trolley e chopper c'è il classico ponte a raddrizzatore a quattro diodi.
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    trammue
    Post: 5.828
    Registrato il: 07/01/2008
    maestro tranviere
    00 19/10/2015 18:38
    quindi, liqui, come vedi qualcuno ci ha già pensato
  • liquidatore
    00 20/10/2015 07:46
    certo, trammy
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    TROLLINO59
    Post: 3.987
    Registrato il: 07/03/2007
    tranviere veterano
    00 20/10/2015 12:05
    Vi dico invece che nella nuova fornitura di filobsu per Cagliari (agiudicatasi dalla VanHool) il capitolato d'appalto per le specifiche tecniche, prevede l'installazione di adeguati sistemi (contattori) per l'inversione di polarità, mentre is sistemi a bf interni (luci ecc) ne devono essere protetti
  • filobergamo
    00 30/10/2015 00:55
    ponte di diodi
    i nostri f201 del 1988 lo avevano come anche l abbassamento automatico delle aste e la marcia breve in batteria.. peccato che li abbiano fermati 4 anni fa.. attualmente in deposito ne resta uno accantonato
  • liquidatore
    00 30/10/2015 08:07
    @ trammue
    Per "bifilare unico" si intende un tratto in cui l'alimentazione è comune ai mezzi in entrambi i sensi di marcia?
    Altrimenti sarebbe un ossimoro... [SM=x346228]
    [Modificato da liquidatore 30/10/2015 08:08]
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    pabbamo
    Post: 3.955
    Registrato il: 01/08/2002
    tranviere veterano
    00 30/10/2015 10:04
    No, credo che si intenda come in un solo senso di marcia...
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    trammue
    Post: 5.828
    Registrato il: 07/01/2008
    maestro tranviere
    00 30/10/2015 10:12
    sarebbe come dire "linea ferroviaria a binario unico"
    anche questa sembrerebbe una contraddizione linguistica, ma noi tutti sappiamo che significa che su quell'unico binario circolano i treni in entrambi i versi (uno alla volta, però!!!!!)
    la linea 33 di palermo, che ho più volte citata, era una linea lunghissima che, per chi conosce la città, andava da piazza verdi fino alla frazione di mondello detta addaura (alloro in dialetto)
    nonostante ciò, era servita da un solo filobus!
    quindi non c'era il problema dell'incrocio di due vetture, però, assurdo per assurdo, sul tratto a bifilare unico (che poi era solo il km finale) esisteva un raddoppio per un eventuale incrocio qualora il servizio fosse stato potenziato (azienda previdente!!!)
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    leoraffa
    Post: 6
    Registrato il: 25/03/2011
    apprendista tranviere
    00 31/10/2015 10:56
    Grazie a tutti.
    [SM=x346247]
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    Censin49
    Post: 2.735
    Registrato il: 21/02/2010
    tranviere veterano
    00 31/10/2015 17:27
    Infatti, sulla rete torinese della CTREA, che serviva i comuni dell'hinterland Ovest di Torino (Rivoli, Collegno, Grugliasco), vi era doppio bifilare solo sulla linea principale verso Rivoli; le diramazioni verso gli altri due comuni erano servite con un solo bifilare usato nei due sensi, cosa possibile perchè su queste diramazioni le corse erano solo ogni mezz'ora - tre quarti d'ora, quindi non poteva darsi il caso dell'incrocio di due vetture in senso contrario in questi tratti.
    [Modificato da Censin49 01/11/2015 17:24]
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    trammue
    Post: 5.828
    Registrato il: 07/01/2008
    maestro tranviere
    00 31/10/2015 20:29
    comunque, anche nel malaugurato caso di incrocio di due vetture, bastava abbassare le aste e far proseguire l'altra..... magari si litigava per chi doveva fare ciò........
  • liquidatore
    00 31/10/2015 23:32
    tutto ciò ricorda i "binari compenetrati" in alcuni Lungo Naviglio a Milano; in entrambi i casi mi domando se tutto ciò fosse dovuto al risparmio di spazio o a quello di costi d'impianto.
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    trammue
    Post: 5.828
    Registrato il: 07/01/2008
    maestro tranviere
    00 01/11/2015 10:18
    per i binari compenetrati (il termine esatto è interlacciati) ovviamente è una questione di spazio, ma rispetto alla soluzione del binario unico permette anche un certo risparmio sui due scambi necessari e sulla loro manutenzione
    a patto però che il percorso sia breve, perchè altrimenti il costo delle 4 rotaie necessarie supererebbe quello dei due scambi
    tanto per restare a milano, nella lunga strettoia nei pressi della basilica di s.lorenzo si è preferito adottare la soluzione del binario unico con i 2 scambi a molla alle estremità
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    TROLLINO59
    Post: 3.987
    Registrato il: 07/03/2007
    tranviere veterano
    00 01/11/2015 11:40
    ho citato Ancona per la vecchia linea 4, ma c'era pure la 3, che nel tratto finale, tra la fine di via Ascoli Piceno ed il capolinea (formato da un cappio) di Posatora (circa 1 km), era a bifilare unico. I relativi scambi erano a semplice molla.
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    TROLLINO59
    Post: 3.987
    Registrato il: 07/03/2007
    tranviere veterano
    00 01/11/2015 11:48
    Tempo fa, parlando con il Direttore d'esercizio Conerobus quando si vagheggiava la ri-filoviarizzazione della 2, proposi un progetto a linea unica, con raddoppio-incrocio intermedio lungo la salita di via Maggini (altezza casa di cura Villa Igea), considerata anche la frequenza delle corse (12/13 minuti) che avrebbe consentito un regolare esercizio in quel tratto di circa 1500 mt.
    Idea accolta con un pò di scetticismo. perchè oggi come oggi queste realizzazioni si scontrerebbero con le "perturbazioni" della circolazione mezzi, ma conti alla mano avrebbe fruttato un risparmio di un buon 35%. costituito dalla metà dei pali necessari e dalla manodopera e dagli agganci, potendosi adottare, vista la larghezza delle carreggiate, soluzione con mensola e bifilare al centro delle due corsie.
    Peccato che per la 2, allo stato, non c'è speranza di riattivazione.
    Credo che in Italia, là dove possibile, bisognerebbe essere un pò pià "illuminati" nello sfruttare soluzioni che consentano risparmi sugli elevati costi dell'infrastruttura...
    [Modificato da TROLLINO59 01/11/2015 11:51]
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    trammue
    Post: 5.828
    Registrato il: 07/01/2008
    maestro tranviere
    00 01/11/2015 17:32
    però con 12/13 minuti conviene la filovia? a meno che sulla maggior parte del percorso insistono anche altre linee
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    TROLLINO59
    Post: 3.987
    Registrato il: 07/03/2007
    tranviere veterano
    10 01/11/2015 22:39
    linea con grossa e lunga salita. non è la linea maggiore, ma neppure scarsa come utilizzo. la seconda come frequenza. diciamo che si adatta al servizio elettrico...
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