00 13/03/2013 08:49
nota storica per il giovane giordano e per gli altri neonati
i treni navetta, così come li conosciamo oggi, nascono dopo la metà degli anni 60 con l'introduzione delle prime carrozze a piano ribassato e la contemporanea trasformazione dei gloriosi E646 sui quali viene impiantato l'avviatore automatico.
ma la parola "navetta" ha origine nell'anteguerra, con un sistema a dir poco ingegnoso: sulla testata di una carrozza ordinaria, addirittura anche una centoporte, si ricavava una cabina di pilotaggio, dotata semplicemente di un rubinetto del freno e di un citofono!!
il citofono poi era collegato, mediante un cavo che attraversava tutto il treno, ad un corrispondente apparato installato nella cabina di un locomotore, di solito un E626, ma sono stati utilizzati anche i 636 o addirittura i trifase.
il funzionamento era molto semplice: il macchinista nella cabina della carrozza pilota dava ordini telefonici all'altro macchinista nel locomotore, ma comunque il freno lo comandava sempre quello di testa.
com'è noto, il freno westinghouse può essere azionato in qualsiasi punto del treno perchè basta scaricare la condotta facendone fuoriuscire l'aria, ma per sfrenare, ossia per ricaricare la condotta, occorre un serbatoio di aria compressa e relativo compressore.
e poichè la carrozza pilota non è dotata nè dell'uno nè dell'altro, era necessaria una seconda condotta che portava l'aria compressa dal serbatoio del locomotore fino al rubinetto della pilota
avrai capito che tutte le carrozze di questo treno navetta dovevano essere attrezzate con cavo telefonico e con seconda condotta passanti, e coi relativi attacchi; queste carrozze erano identificate con una n minuscola davanti alla sigla (nBI, nBz, ecc) mentre la pilota era didentificata dal prefisso np (ad es. npBDUz)
questi treni fecero servizio, fino agli anni '80, soprattutto nei nodi di napoli e roma, ma anche in piemonte.