00 28/04/2012 22:54
chiusure ignomignose
Dispiace a tutti delle chiusure delle filovie, non c'è dubbio. Ma ad essere razionali.... per far cenno a Trieste; mi soffermo solo su un punto "chiave": le filovie avevano doppio agente. Tutti i bus ormai l'agente unico. I sindacati, molto potenti all'epoca nella municipalizzata ACEGAT, non ne volevano sentire di autisti a manipolare aste! Quindi costi più alti e colpo di grazia, anche i pochissimi ancora favorevoli vennero messi all'angolo!

La rete a Trieste non era poi tutta KM, solo parte della linea di Muggia e poco altro. In alcune tratte gli impianti erano addirittura ancora originali degli anni '30 e '40. Gli scambi di servizio erano spesso manuali (o surrogati da semplici accostamenti), manovrati con gancio dal bigliettaio.
In quegli anni, inoltre, il nuovo piano del traffico avrebbe richiesto anche il rifacimento di molto bifilare. La linea 19 si è salvata per qualche anno perchè ha richiesto piccoli interventi al bifilare e soprattutto perchè gli autobus che dovevano completare la sostituzione delle filovie già nel '71, vennero dirottati per anni alla copertura delle progressive "municipalizzazioni" dell'epoca (ossia l'assorbimento di linee autobus già gestite da privati).

Ma per essere chiari, a Trieste come in molti altri luoghi, le filovie erano virtualemente morte già nel 1960, con l'aquisto di autobus con caratteristiche simili o superiori ai filobus, che la nuova tecnologia offriva. Quindi stop a nuove linee ma anche a rinnovi del parco elettrico circolante. Tanto che nel '66 si annunciò ufficialmente il programma di completa eliminazione dei residui tram e dei filobus ancora numerosi.

Un cenno soltanto a Fiat: tale azienda produceva e produce ciò che il mercato chiedeva e ciò la tecnologia offriva... indifferente se filobus (ne ha fatti parecchi quando erano competitivi e richiesti) o autobus... quindi Fiat nulla a che vedere con la fine delle filovie.
Gli autobus divennero economici grazie alla grande produzione di serie di ottimi motori e cambi di progettazione e destinazione camionistica. Grandi numeri, nell'industria moderna = bassi costi e non solo, grande e veloce miglioramanto tecnologico.

Alla fine degli anni '60 ecologia e simili pensieri erano da venire. Anche se molti triestini abitanti nelle vie tranquili (specie periferiche) già percorse dai filobus, sentirono eccome la differenza e si lamentarono!!