00 10/04/2012 20:53
Supercap, bus e filobus
Non c'è dubbio che i supercap adottati nei VH milanesi ed in diversi bus permettano il ricupero energia in frenata con riduzione dei consumi energetici variabili tra il 20 ed il 30 % i cui risparmi, per adesso, non ripagano i maggiori costi del sistema di ricupero: infatti in molti casi si utlizzano dei fondi per l'innovazione ed il risparmio energetico.

L'esempio cinese è una sperimentazione dal 2006 su una linea urbana di 5 km a Shangai, dove circolano normali filobus, equipaggiati con piccoli pantografi, alimentati da batterie di normali supercondensatori, ricaricate presso fermate attrezzate poste ogni 700 m.

All’inizio erano state annunciate prestazioni notevoli, addirittura un'autonomia di 5 km, ma all'atto pratico sfruttando a fondo i supercondensatori si erano notati surriscaldamenti agli elementi, per cui si sono ridotte le prestazioni dei mezzi ed adottate ricariche parziali alle fermate (30 s) e totali al capolinea (90 s).

Il tutto su di una linea pianeggiante ma con tratti di limitata pendenza si avrebbe una drastica limitazione della già scarsa autonomia.

Molte ditte hanno diversi progetti con fondi di ricerca e si sbracciano promettendo prestazioni mirabolanti, su tutto si fa gran spolvero sull'eliminazione delle linee aeree, ma poi ci si dimentica di dire che ad ogni fermata attrezzata occorre provvedere alla sua alimentazione che, visti i ridotti tempi di ricarica, hanno bisogno di potenze di picco notevoli.

Per fornire queste potenze di picco o si usa una rete di distribuzione in cavi sotterranei dedicata, simile a quella di normali impianti filoviari, con relative SSE (non certamente economica) oppure si devono equipaggiare le fermate con batterie di supercap con relativi dispositivi elettronici (soluzione dai costi ben più elevata) e questo perchè i prelievi a picco dalla normale rete di distribuzione dell'energia elettrica potrebbe dare disturbi sulle utenze eletriche vicine (a meno di avere una rete molto sovradimensionata, ora non molto frequente).

Si tenga conto poi che tali bus a supercap devono per forza fermarsi a ricaricare, anche nei tratti in periferia dove in ore di morbida si saltano alcune fermate.

Infine per evitare di rimanere a secco dovrebbero essere dotati di un generatore Diesel ....... alla fine abbiamo un bus tale e quale ad un moderno filobus !! Che va infinitamente meglio.

A tale proposito nel convegno sui filobus di Ancona del 2009 ed agli atti del recente convegno sul sistema gomma nel TPL di Roma del 2011 ho proposto l'impiego di filobus equipaggiati con supercap, di capacità maggiore di quelli milanesi, tali da percorrere in marcia autonoma brevi tratti centrali dei centri storici dove le linee aeree sono giudicate incompatibili con l'aspetto estetico dei monumenti.

Per estendere l'autonomia si può effettuare la ricarica ad alcune fermate attrezzate,realizzate con dei brevissimi tratti di linee aeree bifilari con tegoli, derivate dalla normale rete di distribuzione filoviaria.

Cordiali saluti da Flavio Menolotto
[Modificato da Flavio Menolotto 10/04/2012 20:54]