VERONA - Progetto tranvia

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MarioAllegheny
00giovedì 6 ottobre 2005 18:41
Ma si sa qualcosa sulla mancata realizzazione? I lavori erano stati appaltati nel 2001-2002 poi però più nulla....Non è che hanno cambiato idea dopo quello che è successo a Padova( e che potrebbe succedere anche a Venezia)? Paura di lavori che potrebbero durare una vita(vedi anche Bergamo) e quindi x il momento niente?
Krokodil
00giovedì 6 ottobre 2005 19:56
Adesso hanno in mente anche una sorta di people mover:

www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=262856
LHB
00venerdì 7 ottobre 2005 18:14
A parte di una non grande volontà di costruire un tram, ci sono stati seri problemi con Siemens come costruttore del sistema tipo "chiave in mano".
Perchè la fallita del tram "Combino" della Siemens è arrivata, si doveva scegliere: continuare con Siemens (per esempio sottrare i veicoli a Bombardier) o rompere il contratto per ricevere una bella somma di soldi. Indovinate cosa hanno fatto! Tutto questo perchè si è fatta un unica gara per tutto il progetto [SM=x346243]
Ma normalmente dovrebbero fare una nuova gara...
RomaTram
00venerdì 11 novembre 2005 10:28
Non mi dire...ancora una volta tutto rimandato?
axe81t1
00venerdì 11 novembre 2005 11:26
Ma si fa o no?
simopa
00venerdì 11 novembre 2005 11:49
Da quel poco che si trova su internet o nei forum sembra che il progetto tramvia sia completamente caduto nel dimenticatoio dopo la risoluzione del contratto con siemens. Poi quando si comincia a parlare di people mover, monorotaie o roba simile al posto di una moderna tramvia è meglio che mi astenga dai commenti. [SM=x346221]



[Modificato da XJ6 27/03/2006 13.02]

itcgroup
00lunedì 27 marzo 2006 11:22
L’ARENA di Verona, mercoledì 22 febbraio 2006 cronaca pag. 13

Il Comune ha approvato l’accordo con il ministero dei Trasporti. L’opera conclusa nel 2010

Tramvia, ecco le nuove tappe, entro giugno l’ok del Consiglio comunale, tra un anno i lavori.


Si intravede una svolta nel cammino della tramvia. fra un anno circa dovrebbero partire i lavori per costruire i due tracciati, San Michele-Stazione di Porta Nuova-Stadio e Stazione di Porta Nuova-Ospedale di Borgo Trento-Ca’ di Cozzi. E fra quattro anni, nel 2010, Verona avrà la sua metropolitana leggera di superficie. L’amministrazione comunale ha infatti siglato un accordo procedurale con il ministero delle Infrastrutture e Trasporti che definisce i tempi di realizzazione dell’opera.

L’accordo di programma è stato approvato ieri mattina dalla giunta comunale e nel pomeriggio dall’Amt, l’Azienda mobilità e trasporti che gestisce tutto l’affare tramvia. Tre le scadenze fissate. Entro il 30 giugno di quest’anno il Consiglio comunale dovrà approvare il Piano economico-finanziario dell’opera. Successivamente, entro luglio di quest’anno il Comune dovrà indire la gara per assegnare i lavori le cui procedure, ed è la terza scadenza, dovranno essere concluse entro il gennaio dell’anno prossimo. Poi, appunto, si potrà procedere, prevedendo di concludere entro dicembre 2010.

A questo punto rispettare la scadenze diventa fondamentale, anche per mantenere i finanziamenti statali all’opera, cioè 64 milioni di euro per il primo lotto (San Michele-Stazione di Porta Nuova-Stadio), pari al 34,8 per cento del costo totale, e 64 milioni per il secondo lotto (Stazione di Porta Nuova-Ospedale di Borgo Trento-Ca’ di Cozzi), pari al 60 per cento. In totale, quindi, il finanziamento ministeriale per la tramvia scaligera è di 124 milioni di euro, sui 310 totali, in parte messi dal Comune in parte dall’Amt.

L’assessore comunale ai Lavori pubblici, Carlo Pozzerle, assicura però che «se eventuali ritardi, rispetto alla scadenze, non saranno dovuti al Comune, il finanziamento statale non verrà tolto».
I due percorsi già approvati restano invariate, a parte una leggera modifica nel primo intorno a Porta Vescovo. Il primo tracciato partirà da San Michele Extra e passerà per Porta Vescovo, via XX Settembre, San Fermo, Piazza Bra, via Valverde, via Giberti, piazza Renato Simoni, stazione di Porta Nuova, per arrivare allo stadio Bentegodi.
Il secondo percorso, invece, dallo Stadio porterà a Piazza Simoni, via Della Casa, Stradone Porta Palio, Corso Cavour, via IV Novembre, Ospedale di Borgo Trento, via Mameli e Ca’ di Cozzi.
L’Amt ha accorpato i due tracciati in un unico lotto, per un totale di circa 15 chilometri, che come detto ha già l’approvazione del Ministero e il finanziamento del Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica. Il Piano economico-finanziario che sta predisponendo l’azienda, e che dovrà poi essere votato dal Consiglio comunale entro il 30 giugno prossimo, dovrà essere accompagnato al piano degli espropri e alla necessarie varianti urbanistiche. Quanto al mezzo, sciolto il contratto con la Siemens che ha rifuso il Comune con 25 milioni, come risarcimento per il Combino, difettoso, Amt sta vagliando le possibilità tra sistema di tramvia su due binari, ma anche quella su gomma e monorotaia, cioè il sistema Trans-Lohr di Padova.
[SM=x346220]
Tramviere
00lunedì 31 luglio 2006 08:43
A che punto siamo?
Ciao, ieri sono stato a Verona, città veramente troppo bella e vivace per non meritare un bel tram: a che punto è la vexata quaestio? Il tram si farà o no? Quali sono le novità?
Tram Verde
00martedì 3 ottobre 2006 23:35
Tramvia di Verona
Putroppo c'è sempre qualche politicante che rema contro!
Questo è un paladino della "buona amministrazione", che ha fatto della lotta ai tram la sua ragione di vita, sostenendo che la costruzione di un tram sarebbe uno spreco di risorse!
Un ringraziamento anche alla "Bombardier" (perchè non si bombardano da soli?)!
Da "L'Arena" di oggi:


Martedì 3 Ottobre 2006


Il consigliere comunale Milena Tisato con Trabucchi e i cittadini
«Tramvia spreco di risorse»
Il comitato: «Meglio collegare la provincia alla città»


Continua la battaglia del Comitato contro la tramvia su rotaia. A dieci anni dalla sua costituzione, l’obiettivo numero uno resta quello di contrastare il progetto di due linee urbane di metropolitana leggera di superficie. L’obiettivo numero due, ma che va di pari passo col primo, è fare in modo che il Comune e l’Amt rinuncino a spendere centinaia di milioni di euro per «una tratta di pochi chilometri, con scarsa utilità per il resto della città».
A tornare sull’argomento, guidati dal consigliere comunale del Gruppo Misto, Milena Tisato, e alla presenza dell’ex consigliere comunale Pietro Trabucchi, sono i membri del comitato coordinato da Sabina Cassan. «In questi anni abbiamo visto molti progetti che sino finiti nel mirino della magistratura, le cosidette cattedrali nel deserto», dicono gli esponenti del Comitato, fra cui c’è Piergiorgio Provolo, «cioè progetti che non hanno motivo di esistere perché i costi superano i benefici, ma sono stati fatti per l’impegno di politici che li vogliono a tutti i costi».
Ma quale è la proposta alternativa alla metropolitana leggera di superficie? La risposta arriva fra gli altri a Pietro Trabucchi, storico avversario del progetto. «La tramvia non risolve i problemi della mobilità nella nostra città», spiega, «e recenti indagini e pubblicazioni di aziende come Bombardier che costruiscono tramvie dicono che serve un sistema misto rotata-ferrovia per collegare le zone extraurbane alla città e che una tramvia non serve a una città con un centro che ha meno di 250mial abitanti. E così si dovrebbe fare anche a Verona, sfruttando le linee ferroviarie dalla provincia verso la città».

simopa
00mercoledì 4 ottobre 2006 00:26
Quindi il progetto non è del tutto svanito! Comunque dubito che la Bombardier abbia detto quello c'è scritto nell'articolo, sarebbero autolesionisti!

[SM=x346219]
Cori x
00giovedì 1 febbraio 2007 14:56
Progetti nuovi e vecchi a Verona
Al TG Veneto han parlato...di tram. Oggi s'è riparlato di Verona e del progetto ed appalto di una seconda linea,nei filmati quasi con malignità si vedevano i siemens combino di Basilea..anche se allora il progetto prevedeva un musetto identico a quelli che girano a budapest


www.rai.it sezione regionae veneto delle ore 14.00 purtroppo in servizio fino a domani alle 14.00.

han parlato anche del tram di mestre venezia e di padova...
simopa
00giovedì 1 febbraio 2007 16:05
Ho visto il servizio nel dettaglio riguarda l'approvazione imminente in consiglio comunale del progetto del 2° lotto e del via libera alla gara d'appalto, i lavori se tutto andrà bene cominceranno tra due anni. La linea sarà lunga 10 km e il suo costo sarà di 210 milioni di euro. Sono stati chiesti al governo i finanziamenti per un prolungamento di altri 5 km.
Speriamo che questa volta vada tutto per bene.

[SM=x346219]
gf91
00venerdì 6 luglio 2007 18:34
Verona come Padova...
La situazione (purtroppo) è questa: il progetto della tramvia era stato approvato dal comune, guidato dal sindaco Zanotto di centrosinistra, nei primi mesi del 2007 e tutto sembrava andare per il meglio; ma poi ci sono state le elezioni comunali: il comune è passato al leghista Tosi (per intenderci quello che ha fatto togliere la foto del presidente Napolitano dal suo ufficio... [SM=x346223] ) che si è opposto alla tramvia e l'ha accantonata.
Ma ci sono sempre i finanziamenti (che dovevano arrivare da Roma)...il comune non li vuole perdere (mi ricorda qualcosa [SM=x346225] ) e quindi chiede che siano destinati ad un progetto alternativo: cosa sarà mai? Un minimetro o...un tram su gomma [SM=x346244]
Non il Translohr, ma qualcosa che si avvicina di più al civis bolognese: si chiama Phileas, "tram" su gomma a guida ottica; ecco il mezzo, che è in funzione già in Olanda img406.imageshack.us/img406/1126/14mx9.png

Almeno il Translohr è più che accettabile esteticamente, questo fa proprio schifo... [SM=x346243]
Nulla è ancora stato deciso, ma sembra proprio un'altra occasione persa... [SM=x346221]



Un articolo da "L'Arena" di Verona:
"Il tram elettrico su gomma che forse vedremo sfrecciare silenzioso per le strade di Verona si chiama Phileas (detto comunemente Phil). Esattamente come Phileas Fogg, il protagonista de «Il giro del mondo in 80 giorni» di Giulio Verne, che la multinazionale olandese Apts erge a simbolo di puntualità e scommesse vinte. È questo il sistema cui sta pensando l’amministrazione Tosi cui non piace la tramvia che stava portando avanti Zanotto.
Niente rotaie per questo rivoluzionario mezzo pubblico, a metà fra un tram e un filobus. E neppure le storiche «tirache» che prelevavano la corrente dai fili elettrici sospesi tra le case. Infatti il suo cuore pulsante è ibrido: elettrico nei tratti cittadini e biodiesel negli extraurbani. Le batterie si ricaricano in frenata e consentono di raggiungere velocità di 60 chilometri all’ora. Phil viaggia autonomamente e automaticamente su corsie preferenziali dedicate, conosce a memoria orari e fermate e i suoi comportamenti non dipendono totalmente dall’autista, che ha una funzione di controllo di freno e acceleratore. Costa un terzo rispetto a un tram tradizionale e ha costi di gestione bassissimi. I percorsi automatici devono essere contrassegnati da una rete di sensori magnetici del diametro di 15 millimetri e lunghi 30 millimetri. Le fermate devono essere rialzate da terra circa 30 centimetri (poco più di un marciapiede) per consentire salita e discesa dei passeggeri a livello del terreno. Comodo, quindi, anche per carrozzelle, passeggini e persone anziane, che non avranno più ostacoli.
Rispetto a un rigido percorso su rotaia, la duttilità di questo mezzo è facile da intuire. In caso di chiusura temporanea di un percorso, in poche ore si possono applicare sensori alla via alternativa, o si escludono gli automatismi e lo si guida manualmente. Ci sono due tipi di Phil: il primo è lungo 24 metri e l’altro 18. Sono entrambi snodati, con ampi raggi di sterzata e molto leggeri. Il percorso potrebbe ricalcare quello progettato per la tramvia, che prevedeva 2 linee (San Michele- Bentegodi e stazione Porta Nuova-Ca’ di Cozzi) più un’ipotesi di integrazione sulla tratta stazione-Verona Sud.
Il sistema tramviario, secondo quanto trapelato a Palazzo Barbieri, si integrerebbe con la metropolitana di superficie regionale (Smfr). Si attendono conferme sulla fattibilità in tempi brevi, sul piano finanziario che permetterebbe di coprire interamente i costi con il solo finanziamento statale e sui dettagli tecnici. «Non posso dire niente di ufficiale, faremo verifiche e forse sopralluoghi», si limita a dire il nuovo assessore alla Viabilità, Enrico Corsi. Il Phileas è già operativo ad Eindhoven (Olanda), Douai (Francia) e in Corea.R.C.


Il sistema Phileas - tram elettrico su gomma a guida automatica - costerebbe molto meno della tramvia «tradizionale» che l’amministrazione Zanotto intendeva appaltare.
In quel caso il finanziamento statale di 125 milioni avrebbe coperto il 60% della spesa della prima tratta, San Michele-stadio Bentegodi, con il Phileas lo stesso finanziamento potrebbe coprire tutta la rete.
È stato infatti calcolato, fra gli investimenti per la realizzazione dell’opera, che per nuove strade dedicate servirebbero 4,3 milioni di euro al km contro i 10 della tramvia, e per strade esistenti modificate 0,7 milioni al km contro 10.
Per quanto riguarda i costi operativi, per le vetture sarebbero il 20% in meno rispetto a quelli del tram, per l’infrastruttura 5 mila euro per km all’anno contro 150 mila.
È ovvio poi che sarebbero infinitamente più rapidi i tempi di esecuzione rispetto a una ferrovia urbana, e che Phileas passerebbe inosservato e senza alcun impatto acustico sul territorio urbano, non arrecando alcun trauma all’ambiente circostante e ai beni monumentali e archeologici.
Quanto alla flessibilità nell’uso, l’opzione del sistema stradale con corsie dedicate potrebbe facilmente essere sostituito da un sistema tradizionale a bretelle esclusivamente elettrico, con ricarica ad accumulo.

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[SM=x346219]
Ale Sasso
00venerdì 6 luglio 2007 20:27

È ovvio poi che sarebbero infinitamente più rapidi i tempi di esecuzione rispetto a una ferrovia urbana, e che Phileas passerebbe inosservato e senza alcun impatto acustico sul territorio urbano, non arrecando alcun trauma all’ambiente circostante e ai beni monumentali e archeologici.
Quanto alla flessibilità nell’uso, l’opzione del sistema stradale con corsie dedicate potrebbe facilmente essere sostituito da un sistema tradizionale a bretelle esclusivamente elettrico, con ricarica ad accumulo.



I miei complimenti all'articolista-zerbino: un cotale insieme di belinate è difficile scriverlo.
BLINKY73
00venerdì 6 luglio 2007 22:48
Chiudiamo gli occhi e tappiamoci le orecchie

...Phileas è già operativo ad Eindhoven (Olanda), Douai (Francia) e in Corea.R.C.

Azz..., un sucCessone! Forse ad Eindhoven funzionerà pure (a proposito, perché non l'hanno chiamato direttamente Philips?), peccato che da noi dopo qualche settimana viaggerà fisso col diesel ed a guida manuale, per problemi ai sensori.

E poi, per aumentare la capienza basterà prevedere qualche corsa in più, con grande gioia dei veronesi e del loro saggio amministratore.

A questo punto meglio un bel Translohr fatto come si deve, con un bel motore diesel per i tratti senza linea aerea! [SM=x346230]
axe81t1
00sabato 7 luglio 2007 11:09
MA secondo me non ha tutti i torti , x verona va benissimo , il tram è sarebbe troppo costoso da realizzare , nelle città sotto i 300 mila abitanti , secondo me una bella rete di filobus o bus doppi con corsia riservata va benissimo.


LHB
00sabato 7 luglio 2007 16:44
Ma perché in Italia capita sempre che si cambia il progetto ogni volta quando arriva una nuova giunta?

Voglio dire, non esiste un punto quando un progetto e approvato, di maniera che non si può più andare indietro così facile?
BiagPal
00domenica 8 luglio 2007 12:01
Questo non saprei dirlo, ma resta il fatto che chi sa perchè gli imbeccili contrari al trasporto pubblico, o legati a sistemi orrendi come il Translohr o questo Phileas (non lo hanno chiamato direttamente Philips perchè evidentemente in caso di totale insuccesso non volevano direttamente legarlo a tale marchio) vengano sempre da partiti di centro-destra.
Scusatemi, non voglio assolutamente fare politica, ma purtroppo è una constatazione di fatto, legata soprattutto al caso di Padova ed a questo.
Augusto1
00domenica 8 luglio 2007 13:33
E' un autobus!
Vabbé, Verona faccia quello che le pare, ogni città ha l'amministrazione che merita. Ma a noi, alla fine, cosa interessa? Vogliono la seCessione? Che se la prendano, anche quella tranviaria!
BLINKY73
00domenica 8 luglio 2007 14:51

Ormai abbiamo constatato che l'area politica d'appartenenza delle amministrazioni, in fatto di trasporti pubblici, puo' essere demente in egual misura sia a destra che a sinistra, con contaminazioni verdo-pseudoambientaliste di vario genere.

Tutte hanno l'incubo del grande partito degli automobilisti, sul cui consenso la nostra Repubblica fondata sulla Benzina basa la sua sopravvivenza.

In questo caso la scelta del mezzo, che ha anche aspetti validi, ha il solito difetto di essere un sistema "proprietario" che necessita di un'installazione impeccabile, ma che potrebbe da un momento all'altro trovarsi orfano della casa madre.

E' un pelino più intelligente del Translohr perché almeno non s'intestardisce sulla necessità della linea aerea, ma propone una svariata scelta di versioni tra le quali anche quella con i classici trolley filoviari.
Così come interessante è il motore a gas che alimenta quelli elettrici, nonché tutte le ruote sterzanti che ne diminuiscono l'ingombro in curva (forse con qualche effetto inaspettato da chi si trova in prossimità del mezzo...).
Lodevole anche l'intento di alleviare l'impegno di guida del conducente con la guida asservita dai sensori magnetici che, però, saranno abbastanza schermati ed insensibili ad agenti esterni al sistema?

Tramviere
00lunedì 16 luglio 2007 20:49
Poveri noi...
E così abbiamo perso anche Verona... Lo sapete qual è il grave problema che affligge la politica italiana? Abbiamo una destra populista, che non sarà mai capace di scelte impopolari, qual è quella di costruire una tranvia.
Ale Sasso
00martedì 17 luglio 2007 13:43
Perdonami, ma non la butterei in politica. Destra e sinistra pari sono, anche se quest'ultima sovente appoggia scelte più tradizionaliste, forse per maggiore cultura di governo.
Chobizz
00martedì 17 luglio 2007 16:41
Il phileas?? l'avevo dimenticato..
(premessa) Mi presento prima di intervenire: mi chiamo Andrea, da poco iscritto all'aiat e da poco (tre anni, grazie alla mia tesi..) appassionato di trasporti pubblici.. e di tranvie in particolare!! Ciao a tutti!! (fine premessa)

Rieccoci.. ma perché dobbiamo essere il terzo mondo dei traporti pubblici? perché Lione può godersi una bella ed ambia rete tranviaria e città dimensionalmente simili da noi trovano sovradimensionato un filobus? Scusate ma fino agli anni 40 la mia cittadella (che allroa contava neanche 10k abitanti) aveva un bel trammino in funzione.. oggi sembra che per una tranvia servano 1 mln di abitanti.. ma una gita a Kasseel no eh??

Bah.. vengo al dunque.. ho studiato il Phileas due anni e mezzo fa (durante il mio lavoro di tesi, argomento tram-treno e contesto suburbano), devo dire che lo avevo classificato, al pari dello Stream e del Civis, come una baracca da fiera andata a farsi benedire.. ed invece eccolo che ritorna!! Scusate ma.. si tratta di un filobus!! più costoso inoltre.. e di molto!! sulla ricarica ad induzione ed i suoi "ultracondensatori" stendiamo un velo pietoso.. così come sul suo successo commerciale..

Insomma, come per il Translohr.. questi ibridi non hanno senso, sono funzionalmente dei filobus! offrono la stessa capacità, gli stessi limiti, nessun vantaggio effettivo!! ho provato entrambi, sono nulla più che dei filobus! Una tranvia moderna è ben altra cosa, ben altra capacità, affidabilità e confort..

A questo punto che si faccia il filobus, come a Lecce (magari senza dei tronchi a reggere il bifilare) e basta!!!
Ale Sasso
00martedì 17 luglio 2007 19:01
Beh, sono tendenzialmente d'accordo. Pur senza demolire il Phileas, che mi sembra un mezzo valido tecnicamente evoluto (però occhio che le 3 casse su gomma sono alle porte...), devo dire che esistono tram (di quelli veri) venduti ALLO STESSO PREZZO.

Insomma, concordo sul fatto che qui da noi tutto sembra "troppo", salvo poi spendere milioni alla ricerca di progetti "innovativi".
gf91
00giovedì 26 luglio 2007 22:28
"TRASPORTO PUBBLICO. Gli amministratori a Eindhoven per valutare una nuova soluzione
Tramvia senza rotaie per abbattere le spese
L’assessore Corsi: «Ma per non perdere il fondi, i lavori dovranno partire entro febbraio»

di Enrico Giardini
La tramvia (se ci sarà) potrebbe cambiare strada. L’amministrazione comunale sta infatti valutando una soluzione alternativa al tram su rotaia approvato dall’amministrazione Zanotto (ereditando peraltro un progetto risalente all’era Sironi). Vale a dire, un tram su ruote, a trazione elettrica, senza fili e senza binari, questi ultimi sostituiti da un sistema elettronico con magneti posti sulla strada e con i vagoni che seguono un percorso obbligato a guida vincolata, «leggendo» i magneti.
Obiettivo: risparmiare soldi e non perdere il finanziamento di 124 milioni di euro che il ministero dei Trasporti ha destinato a Verona per coprire il 60 per cento dei costi della tramvia, per il primo tratto San Michele-Stadio.
Il sistema senza rotaia è utilizzato a Eindhoven, in Olanda. A visitarlo è stato l’assessore comunale alla Mobilità e Infrastrutture, Enrico Corsi. Che ora punta a proporlo a Verona. «Per avere i soldi statali i lavori devono però partire entro otto mesi da giugno», spiega, «e dovremo valutare varie soluzioni, i costi per costruire e quindi gestire il mezzo, e anche un’ipotesi di modifica del percorso». Fin dalla campagna elettorale il futuro sindaco Flavio Tosi aveva dichiarato che la tramvia su rotaia, nel primo tratto San Michele-Stadio e nel secondo, stazione di Porta Nuova-Ca’ di Cozzi, non è attuale e sarebbe più utile un sistema che colleghi i paesi della provincia alla periferia urbana. Proponendo invece, per la città, un tratto casello di Verona Sud-Fiera-stazione di Porta Nuova. Corsi conferma questa impostazione: «La Zai con la Fiera, Borgo Roma, Golosine e Santa Lucia ne troverebbero giovamento».
Corsi riferisce poi che il sistema «Filea» di Eindhoven (che per la prima volta in Italia sarà utilizzato a Pescara) «potrebbe essere una soluzione fattibile anche a Verona sia dal punto di vista tecnico sia finanziario, visto che costerebbe tre volte meno della tramvia su rotaia». L’assessore ricorda che il tram su rotaia, primo tratto, il cui Piano economico-finanziario non fu approvato dalla Giunta Zanotto, costerebbe 210 milioni di euro, di cui 124 messi dallo Stato, 20 (in partenza, in realtà poi 15, derivanti dalla penale pagata da Siemens per il primo vagone non funzionante) da Amt, 14 derivanti dai proventi netti dai parcheggi su strisce blu per i quattro anni di costruzione del tram, più 52 messi dal Comune accendendo mutui per 40 anni. A questa somma però si aggiungerebbe per il Comune (che li girerebbe ad Amt) una spesa di 7,9 milioni di euro all’anno per 40 anni, quasi 320 milioni. La quota di 7,9 milioni è composta da 4 per pagare gli interessi sui mutui e da 3,5 milioni per compensare il fatto che il contributo regionale per i trasporti non basta a coprire un sistema più costoso.
Poi, le entrate annue di 3,5 milioni dalla gestione della sosta, affidata ad Amt, è stimata su 10mila posti con strisce blu, mentre ora ce ne sono la metà. Si studia, quindi, come non perdere i soldi statali. E non mettere un cappio al collo al Comune per 40 anni."
larena.it
XJ6
00venerdì 27 luglio 2007 00:38
Incorreggibili :Sm2:
... e ho detto tutto [SM=x346243]
Augusto1
00venerdì 27 luglio 2007 01:03
Tranvia senza binari????????

Scritto da: gf91 26/07/2007 22.28
Tramvia senza rotaie per abbattere le spese



E perchè non una tranvia senza tram, a questo punto? [SM=x346249]

Ué, ma niente niente qualcuno potrebbe suggerire di comprare degli autobus, così non si scervellano troppo e dicono meno fesserie?
BLINKY73
00venerdì 27 luglio 2007 02:49

Ma, dopo essersi "cannati" a Verona, son pure andati in Olanda?

Franky_1
00martedì 16 marzo 2010 01:05
Verona sceglie il filobus
Verona > Sarà probabilmente un Phileas versione filobus o un Civis la scelta di Verona al posto della tranvia precedentemente ipotizzata. Il sindaco Tosi afferma infatti che «per il Comune non ci saranno costi aggiuntivi a differenza della tramvia proposta dalla precedente Amministrazione, insostenibile dal punto di vista economico e per la cantierizzazione troppo invasiva». La filovia dovrebbe avere un costo complessivo di 143 milioni di euro di cui il 60% finanziati dallo Stato. La rimanente cifra sarà coperta con i fondi del piano della sosta e dell'Atv che gestirà l'intera rete. Proprietario dell'infrastruttura e dei mezzi sarà invece l'Amt che riceverà un canone per il loro utilizzo da Atv. Per quanto riguarda la tempistica entro luglio dovrebbe essere pubblicata la gara d'appalto, in modo da assegnare entro novembre i lavori alla ditta vincitrice e concludere i lavori nell primavera del 2013. Il costo previsto per l'acquisto di 37 mezzi è di 55 milioni e 500 mila euro. Ognuno avrà una lunghezza di 18 metri e potrà trasportare 140 passeggeri. Ma se andasse in porto la modifica del codice della strada potrebbero essere utilizzati mezzi da 24 metri con una capienza di 180 persone. In centro storico i filobus andranno in termico utilizzando un motore "Euro 5". Scelta fatta per evitare il bifilare tra i palazzi storici ma che paradossalmente rischia di creare molti più danni a causa dell'emissione di gas di scarico comunque presenti anche sui motori di nuova generazione. Su un totale di 23,8 il percorso sarà elettrificato per circa 16 chilometri.

P.s: a bologna scelsero il civis perchè pensavano che i cantieri erano meno invasivi rispetto al tram...ed hanno sbagliato le previsioni alla grande. Ora tocca a Verona, in che mani siamo.
Da far cadere le braccia!!! [SM=x1885108]

trolleybus58
00martedì 16 marzo 2010 07:58
Questi per me sono fuori di testa... [SM=x346235] non tanto per la filovia al posto della tranvia, ma per il filobus alimentato a gasolio all'interno del Centro Storico! [SM=x346223] Ma questi non sanno che a Roma ci sono i Trollino che per la stessa ragione la marcia è autonoma "non in presa" ma per mezzo di batterie e quindi ad inquinamento atmosferico ed acustico ZERO? Si sa benissimo che anche i FAP sono dei pannicelli caldi, e riguardo al presunto "impatto" del bifilare tra i palazzi storici, che facciano una visità in realtà tipo Parma, Modena, Bologna, dove non hanno tali fisime, (ed almeno per il sottoscritto sono un arricchimento del paesaggio urbano, per non parlare poi di realtà come Austria e Svizzera [SM=x346228] ) sono ben altre le schifezze (dai graffiti passando per arredi improponibili a mostri edilizi degni della ruspa) [SM=x346221] che deturpano i Centri Storici...tanto vale allora incrementare i bus a metano presenti già in tutti i Comuni italiani dotati di una propria Azienda di Mobilità o, in alternativa, o adottare i bus ibridi come a Vicenza! Tra l'altro da quel poco che conosco Verona non mi pare sia una città morfologicamente acclive (ed è qui che il mezzo filoviario e la trazione elettrica fanno sentire la differenza), a meno che non si vogliano collegare anche qualcuno dei nuclei abitati sulle alture in zona... [SM=x346225]
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