Tranvie interurbane, o quel che ne resta

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Omar76
00martedì 23 agosto 2011 18:43
Stefano, e allora vedi che il discorso è ben diverso!Che poi certi prezzi siano gonfiati ad hoc...è una tattica che dovresti ben conoscere utilzizata dalle aziende per togleirsi dalle balle i seccatori...non ti dicono no...ti saprano prezzi da capogiro affinchè loro ne escano puliti. Della serie "io ero disponibile, ma loro non han voluto cacciare i soldi..."
Photorail
00martedì 23 agosto 2011 21:45
e quindi?
Ci mettiamo il cuore in pace e gli aiutiamo accendendo il gas del cannello?
Omar76
00martedì 23 agosto 2011 21:58
Stefano, ecchezzaz però, a volte davvero non riesco a seguire i tuoi ragionamenti. Tu ti occupi di treni e non hai tempo per i tram. ATTS sembra abbia fatto richiesta ma la somma richiesta era a dir poco esagerata. A Milano c'è questa associazione ACT ma da quel che tu dici non sembra affatto interessata. E allora, come pensi si possa risovlere la soluzione?Scusami, Stefano, non è una critica nei tuoi confronti, ma purtroppo io non vedo soluzioni. O il nuovo managment ATM è più illuminato, o ci vuoel qualcuno che continui a rompere le scatole per salvare qualcosa...Tu cosa proponi?Come si esce da questo stallo? Facciamo na colletta io&te e tiriamo a sorte su chi se deve prendere la motrice? Se è bidirezionale la possiamo rifilare ad ATAC, convincendo AUrigemma che è il prototipo di qualche nuovissimo tram da usare sulla Linea 8....Oppure convinci chi ha già tonnellate di mezzi a ROma, sparsi qua e là, a prendersi anche quella...
Poi, Stefano, parlamose chiaro: l'ultima parola spetta sempre,purtroppo, alle aziende: se qualcuno in ATM simpunta e decide che quei tram devono andare a far compagnia al tonno, non ci son santi...salvo che scovi la persona, la aspetti sotto casa e la abbatti a colpi di ballast ^--^
costamasnaga
00martedì 23 agosto 2011 22:40
recuperi
Bisognerebbe fare un po' di chiarezza,anche perché certe volontà noto che non sono del tutto assopite.
Inesattezza completa è che quelli del 101 furono "sgamati".Attraverso contatti "minimi" avevano l'autorizzazione fino al capo deposito interurbani. Quando la voce è salita troppo "anticipatamente" i lavori furono sospesi ma non le proposte e i contatti.Infatti l'opera di convincimento iniziale è stata provvidenziali.Raggiungengo personalità minime si stava sbloccando qualcosa e se molti più appassionati avessero collaborato ci sarebbe stata la possibilità di tirare la corda qualche altro mese e portare avanti dei lavori incontestabili e giustificati dal proseguirli(forse?).Di certo il negtaivo è stato mettere il naso in dirigenz troppo presto.
Ce stata poi ennesima perdita di tempo perché altri che volevano assorbire altri (non collaborare ma contare i propri tesserati)hanno detto che mettevano in chiaro con una lettera le intenzioni di restauro. Non hanno MAI AVUTO RISPOSTA da ATM; non hanno mai avvisati quelli del 101 (nel frattempo ridenominato STEL).
Tuttavia le cose sono andate avanti con Teodosio, con alcuni piani di proposti, autorizzazioni di rilevamenti in archivio o sul posto; e per ultimo il trasferimento della 124.
Altro arenamento. Dovremo riempirci di polemiche...ma sono stati gli appassionati incaricati a smorzare l'interesse, dop un po' di tempo declinante anche perché Bozzetti ormai andava in pensione.
Quanto ad ACT parlò e convinse,direttamente col nuovo capo deposito, di non far demolire il materiale più vecchio e tutti i verdoni si salvarono...anche se a marcire.
Si rifà da capo al diapason. La linea chiude; le possibilità rimaste ormai sono uniche. E proprio il "la va' o la spacca". Ma perché non provarci? I contatti prossimi sono con De Gennaro (ennesimo nuovo capo deposito); Catania (al momento è ancora lui il presidente); di nuovo contatti con Teodosio. Stesso copione: rimettere nel piatto i vecchi contatti e proposte, le non-effettuate demolizioni, il trasferimento del materiale per almeno conservarlo, far presente della 124 e i presupposti iniziali.
Da un mese attendo di poter tornare a Desio e aspetto il permesso. Catania ha scritto di risentirsi dopo le ferie; l'incaricata delle visite ancora non ha dato risposta. Scopo della visita sono ulteriori rilevamenti aggiuntivi su alcuni rotabili per rifinire le proposte di restauro e una nuova stesura durante gli appuntamenti da richiedere. Riuscirà? ...Tentando si saprà.
Dopo tanto disquisire chi vorrà venire a Desio sarà informato.
Settantaquarantuno
00mercoledì 24 agosto 2011 01:40
Il valore del progetto
Sono lietissimo di avervi fatti incatzare!
Vuol dire che la Desio (e i suoi "rottami") interessano eccome, e magari abbiamo anche fatto chiarezza su un po' di cose che sono successe (es. la 101) e di cui si sentivano voci contrastanti.
Domani (è l'una e mezza, e ho sveglia alle sette...) ne riparliamo.
***
Solo una considerazione notturna: che le aziende ci vedano come dei rompiballe, è chiaro a tutti, da sempre; almeno oggi non ci fermano più i carabinieri per due foto, come capitava dieci anni fa.
Però, credo di poter dire, la cosa più importante è sempre il PROGETTO: se si presenta un'idea seria di recupero, con gente che ha la testa sulle spalle, e si fa balenare un qualche vantaggio anche per l'azienda (es. di immagine), si hanno più probabilità. Magari continuano a dire di no, ma almeno te lo motiveranno, anche in via confidenziale.
Lo sbaglio che è stato fatto in passato (non mi riferisco a qualcuno in particolare, parlo in generale, tanto per chiarire subito) è stato forse il chiedere "vetture da salvare" senza nessuna garanzia o altra idea in proposito.
Penso al caso di ATTS, che conosco bene. Come mai ha portato a casa cospicui risultati? C'è fortuna, c'è ricettività dell'azienda, ci sono tranvieri appassionati, ecc. ecc., ma c'era soprattutto un PROGETTO: una linea tranviaria gestita con motrici storiche. Anzi: PRIMA si è pensato alla linea e POI ai tram che avrebbero potuto circolare, tanto che le romane (e moltissime altre vetture) sono arrivate molto tempo dopo la nascita dell'associazione.
Anzi: il progetto chiaro ha senz'altro spinto altri soggetti (aziende ma anche alcuni privati!) a donare volentieri le vetture, preferendo magari darle ad ATTS piuttosto che ad altre realtà che pure erano altrettanto meritorie.
A meno che non si pensi che qualcuno ha corrotto con fiumi di danaro i funzionari delle altre aziende per "fregare" i rottami ad altri...
Se ATTS avesse "semplicemente" chiesto dei tram da restaurare, o dei soldi per restaurarli, non avrebbe avuto un fico secco. Questo è stato il vero valore aggiunto e forse questa è la prima cosa da tenere presente quando si vuole salvare qualcosa.
Pensando anche alle altre iniziative di successo, seppure ben diverse da ATTS (penso a Ranco o a Colonna dei compianti Ogliari e Arena), si vede la stessa cosa: un PROGETTO complessivo, di cui i veicoli fanno parte.
Se si tratta semplicemente di restaurare un qualcosa, oltretutto chiedendo soldi all'azienda, e di lasciarlo su un binario, è purtroppo molto più difficile che l'azienda ci dia retta.
Se poi mi dite "ma ti sembra facile salvare un mezzo di una linea che sta per essere chiusa?" vi rispondo: no, avete perfettamente ragione.
Photorail
00mercoledì 24 agosto 2011 07:53
era ora....
Ti quoto in tutto, settequarantuno!

Il capodeposito di Desio? Catania che risponde: ci si risente? Mah.....per ottenere alla fine cosa? Il restauro a sè di un mezzo. Per farci cosa? Per tenerlo dove? A fare le manovre come con la 5137? Tutte domande che potrebbero farvi durante un improbabile riunione.

Auguri.
evviva il tram
00mercoledì 24 agosto 2011 15:41
Ma chi fa sbagli cominciasse a pagare! I soldi sono i nostri, cavolo (ce ne tolgono sempre di più). Se un cassiere sbaglia e manca denaro è lui il primo che deve provvedere ad eliminare l'ammanco; non sono certamente i clienti della banca.
costamasnaga
00mercoledì 24 agosto 2011 21:50
recuperi2
Le chiacchere da sole fanno sempre "paura": nel senso che scrivere o lanciarsi a vuoto può portare anche a un nulla e si rischia la "faccia": nel senso di concretezza, o almeno serietà di andare fino in fondo. Per fortuna ho notato che tanti appassionati non se ne accorgono...va' bene. Ma quanti sono! Piuttosto che parlare di ATTS bisognerebbe vedere che probabilmente gli appassionati milanesi si son resi -a differenza- molto stronzi! Ecco la risposta conclusiva. Possibile che quando ce un tram da restaurare -e vi fu la TIP 3- si doveva mettere 1 solo? +1+1 non-appassionato, su tutta Milano?E infine in quanto di meglio è stato potuto fare? Largo alla morale, quindi. Mai chiedere, o è il disastro! Vai da solo "e fai per 3 " dice il proverbio. Ciò s'é sperimentato. 10 curiosi insieme che nient'altro son poi venuti a far che perdere il poco tempo disponibile: e anche il 101 nelle sue numerose visite sarebbe stato molto probabilmetne in una condizione più presentabile...se non facevano perdere tempo inutilmente a chi ci lavorava sopra. La colpa poi è dell'altro...argomento molto noto.
Speriamo, nel frattempo, che anche la 4041 reale avrà la stessa accortezza dell'alias dell'interlocutore [SM=x346239] [SM=x346219]. Consigli d'oro! Quelli che valgono da 1 a 100! Nulla da togliere che poi sono da sviluppare, ma rimangono comunque molto d'accortezza, piuttosto dei pessimismi inconcludenti che si trascinano da decenni, e che ci hanno anche regalato tante demolizioni. Il "non sono io tocca te" davvero molti ce ne ha regalate.
Per quanto riguarda Torino l'argomento è molto più facilitato perché alla dirigenza dell'officina risiedono alcuni veri e propri appassionati e non esistono altri grandi segreti in proposito. Molte cose possono essere poste, a discrezione del direttore d'officina, a bilancio aziendale. Ce stato un "vento" migliore"fn dall'inizio e quando dai linfa iniziale a una cosa essa ha facilità di svilupparsi ed evolversi...certo più dello scetticismo scontato a priori(!). A Milano servono delle "elaborazioni migliori" che un semplice, seppur valido, conservazionismo storico probabilmente non attutirebbe; e "4041" ha tracciato un'alternativa non facile ma comunque di seria nota. GRAZIE!
Settantaquarantuno
00mercoledì 24 agosto 2011 22:24
Si prega di SPORGERSI il più possibile dal finestrino...
Ciao a tutti e grazie per il vostro apprezzamento.
Non sono affatto un luminare del trasporto pubblico; semplicemente ho provato, negli anni, tante esperienze e da tutte queste ho imparato qualcosa che prima non sapevo.
Soprattutto (non pensiate che sia retorico: lo penso davvero) in ATTS siamo, per prima cosa, un gruppo di amici, persone che generalmente si stimano e che stanno volentieri insieme, per chiacchierare e per fare qualcosa. Gli scazzi esistono (eccome...) ma nessuno, nell'associazione, si è mai minimamente sognato di epurare chi non la pensava allo stesso modo (al massimo ci si è "epurati" da soli).
E giova ricordare che ci siamo conosciuti grazie a Mondotram, e che il primo nucleo di ATTS (dieci persone che NON si erano mai viste tra loro!) è nato proprio grazie a Mondotram. Sembra incredibile, no?
Questo è forse uno degli altri "segreti", e qui concludo con questo OT.
***
Ultima considerazione, corollario delle precedenti.
Se si vuole (provare ad) avere successo, bisogna assolutamente pensare agli ESTERNI: noi siamo quattro gatti, non smuoviamo nessuno. Se però si crea un'operazione "simpatia", coinvolgendo: le scuole, le parrocchie, i bimbi, le famiglie, gli anziani, che so io, allora si crea la massa critica indispensabile, quelli che dicono "Ma dai, che roba! Ma davvero c'è gente che RESTAURA I TRAM??? Che bella iniziativa!"
Pensate sempre a Colonna, Ranco o (esempio sublime) Crich, che in mezzo ai tram organizza il raduno delle Mini, quello dei mezzi militari, quello dedicato agli anni Cinquanta, e così via.
Non conosco la realtà milanese e mi giungono solo alcune voci su epurazioni, gruppi di apatras che si dividono, altri che si creano con nomi simili e statuti identici e risultati uguali, ecc. (succede anche qua, eccome, soprattutto in ambito ferroviario).
Faccio però un esempio, senza voler accusare nessuno: una meritoria associazione milanese ha organizzato, il 25 giugno, un giro sul Limbiate con motrice storica e tre rimorchi.
Io l'ho saputo il 28. Mi sono mangiato le mani, perché è colpa mia, dovevo informarmi. Avrei dato qualunque cosa per partecipare.
E poi mi sono chiesto: ma in tutte le gite che vengono organizzate, si è mai pensato di invitare la cittadinanza, e non solo gli apatras, o addirittura solo i soci dell'associazione?
Affittare un convoglio storico sul Limbiate, comunicarlo sul giornale di quartiere o a qualche giornalista amico e dirgli: cento posti disponibili a chi vuole fare un viaggio "come una volta" e intanto scoprire queste linee interurbane che molti neanche conoscono. Anzi: invitare proprio il giornalista e fargli scrivere, se vuole, un reportage? Magari, proprio quel giornalista che scrisse un pezzo sugli appassionati dei tram, con la foto di un viaggio a Cinisello.
Sicuramente ricco di imprecisioni, delle solite scemenze sulle "romantiche carrozze che caracollano" e robaccia del genere. Però a qualcosa serve, magari a smuovere un pochino le acque.
Sennò ci troviamo sempre noi venti (se veniamo a sapere dell'evento...), diciamo che la linea è bella, ce la raccontiamo, ci mostriamo le foto a vicenda e torniamo a casa senza aver cavato un ragno dal buco! [SM=x346219]
Ciao
(adesso prometto che smetto di fare il Sapientino [SM=x346232] )
7041
'51 Montesacro
00mercoledì 24 agosto 2011 22:57
..una meritoria associazione milanese
Se gli "standard" organizzativi fossero stati altri quel tram avrebbe visto almeno il doppio degli appassionati, senza andare a prendere esterni. E questa la dice tutto sulla frammentarizzazione della realtà degli "appassionati" milanesi (senza contare i fuoriusciti forzati che comunque non avrebbero potuto prendere parte).

Una cosa che ho notato a Milano - e che a mio dire è pazzesca - è che c'è un tutti contro tutti, a partire anche dall'ambito di autobus e filobus: chi sa tace, guai a ogni forma di collaborazione o di condivisione delle informazioni. E questo nasce già all'interno dell'azienda, a partire anche da quei pochi autisti o tramvieri appassionati e che va via via più in alto nei nomi fino a raggiungere i "mostri sacri", che se ne stanno sul proprio trono a pontificare col loro fare spocchioso. E' difficile trovare più di 2-3 appassionati che riescano a coalizzarsi fra di loro. Bah, davvero incredibile. Nel frattempo l'ACT continua con le sue purghe staliniane che colpiscono anche solo chi viene sospettato di "tradimento": l'Associazione ripiega ormai su quattro vecchi, qualche giovanotto non ancora epurato, il lecchino di turno e gli ormai immancabili du tosann che partecipano ad ogni noleggio o iniziativa (:):)). Il calendario scandisce severo le iniziative dell'Associazione: tram di primavera, tram (quello estivo, senza nome, come il "Gatto" di Colazione da Tiffany), tram del vino novello (già tram della birra), tram di Natale. Questo è l'impegno della meritoria associazione milanese.

Ben più meritorio invece - a mio avviso - il noleggio di una 48xx prossima alla radiazione, lo scorso dicembre, da parte dell'Ambrogio Mortarino e del forum di Photorail.

PS - Ma a Ranco non c'è la 1717? Torino non potrebbe mettere le mani su quella? In alternativa a Cologno M.se giace la 1999 (spero di non aver sbagliato la matricola) che doveva essere acquistata per un restauro storico da parte di un certo sig. Locatelli ma che dovrebbe essere ancora nelle mani del rivenditore d'auto per via del "naufragio" dell'iniziativa.
Photorail
00giovedì 25 agosto 2011 08:03
fotografi
...nel senso che avete fatto una efficace fotografia della realtà milanese, mai fu più azzeccata.
Augusto1
00giovedì 25 agosto 2011 10:17
Molto interessante il modo in cui questa discussione ha preso corpo.
Photorail
00giovedì 25 agosto 2011 10:38
discussione....
già. E pare una sciocchezza, ma in 2 pagine sono state scritte più cose sulla "questione milanese" che in tante altre prima. Forse dire chiaramente come stanno le cose finora ha frenato più di una tastiera...

Settantaquarantuno
00giovedì 25 agosto 2011 11:38
Discussione
Anche io sono molto lieto, perché il patrimonio tranviario milanese (urbano e interurbano) merita tutta l'attenzione possibile.
Altra cosa che mi stupisce, seppure un po' OT (ma credo che il problema sia lo stesso) è la mancanza di un libro "generale" sui trasporti milanesi.
"Fuori porta in tram" di Cornolò era meraviglioso ma purtroppo denuncia parecchio i suoi 31 anni (più che altro per impaginazione e qualità delle immagini) e, per i tristi motivi che tutti sappiamo, non è più aggiornabile dall'autore.
Sull'urbano... dopo i volumi dell'Atm, che hanno anch'essi 25 anni e più, nient'altro, tranne cose specifiche (le Ventotto, i primi tram, ecc.).
***
Allora: lo noleggiamo o no, un bel tram delle interurbane?
[SM=x346230]
Photorail
00giovedì 25 agosto 2011 12:41
libri
Penso tu sappia anche tutte le beghe che stanno dietro alla parte editoriale dell'argomento "tram milanesi".....

Dopo i libretti ATM per l'urbano è uscito solo l'ottimo libro di Zanin, volutamente fermato all'arrivo della gestione comunale. Più volte l'autore è stato.....come dire....preso a sassate per convincerlo di proseguire oltre e arrivare al giorno d'oggi. Ma le neanche tanto velate polemiche che gli sono piovute addosso da parte di altri noti santoni del TPL milanese (perchè rivendicavano la paternità e il diritto di fare il libro prima di lui, salvo poi non fare una cippa e tenersi in casa a marcire tutta la documentazione) hanno fatto cadere le p.....braccia e anche la voglia di fare altri libri.

Sull'interurbano, dopo il notissimo ed esauritissimo libro del Cornolò, fatto in quell'epoca con le impostazioni dell'epoca (ovvero, non più in linea con il bisogno di sapere di oggi.....troppe approssimazioni su date, percorsi) è il vuoto cosmico. Sempre il Zanin fece il libro semi-artigianale sui tram a Monza, ma oltre a questo....aria.

Sarebbe comunque un argomento così vasto da suddividere in più e più tomi. E quanti sarebbero poi quelli disposti a comprare? Forse un pubblico troppo risicato per giustificare un lavoro immane ed una immane spesa....
'51 Montesacro
00giovedì 25 agosto 2011 13:33
Monito a noi cani sciolti..
Aspettiamoci tutti l'immancabile citazione (di discredito, ovviamente) sull'editoriale del prossimo numero di "Actual", il periodico d'informazione e approfondimento degli Appassionati Milanesi, edito dalla ACT, che verrà distribuito al prossimo Tram del Vino Novello.

Personalmente vanto già un paio di "prime pagine" nelle loro pubblicazioni polemiche. Avevano tirato su casini anche in merito ad alcune voci di Wikipedia. A proposito, non sarebbe già "un passo avanti" riuscire ad avere qualche voce e notizia in più sull'Enciclopedia Libera?
Photorail
00giovedì 25 agosto 2011 13:40
ACTual
posso essere sincero?

Nun me ne po' fregà de meno.......
Settantaquarantuno
00giovedì 25 agosto 2011 15:59
Associazione
Ciao a tutti.
Sarò breve:
a) non credo che un libro su Milano avrebbe pochi lettori; Milano è senz'altro la città tranviaria italiana più conosciuta all'estero, per la propria tradizione. Non dimentichiamoci che ci sono libri sul trasporto pubblico di qualsiasi città italiana... Un migliaio di copie vendute sono già un ottimo successo, e un libro milanese ben fatto (magari da più autori, per dividersi la "fatica") le esaurirebbe in fretta
b) ACT piace ad alcuni e non piace ad altri. Non ha però il monopolio dell'associazionismo. Nessuno impedisce ai fuoriusciti o ai delusi di creare un'altra associazione, se proprio non si riesce ad andare d'accordo, che scelga una strada diversa.
Il problema non è il proliferare di associazioni in sé, quanto il proliferare di associazioni che fanno le stesse cose. Non è poi così diverso da ciò che accade nella politica più deteriore.
Non serve molto: basta uno statuto e una scrivania per riunirsi, qualche noleggio di tram, un po' di iniziative (mostre fotografiche nelle circoscrizioni, piccoli eventi, banchetti nelle fiere, qualche lettera ai giornali) per farsi vedere e fare un po' di pressione pro-tram.
Settantaquarantuno
00giovedì 25 agosto 2011 16:02
Libro
E riguardo ai libri: c'è una tale mole di immagini e documenti e siti e infomazioni su Milano che si potrebbero realizzare cinque libri, non uno.
A Torino sono usciti i libri, molto belli, di Massimo Condolo (edizioni Fondazione Negri Brescia). Poco tempo dopo, è uscito un altro libro molto bello di Antonio Accattatis (edizioni ETR). Li ho comprati entrambi, sono molto diversi tra loro e non è affatto un doppione: oltretutto per una rete più piccola di quella milanese.
***
Se poi qualcuno rivendica "la paternità" su un futuro libro milanese, lo si manda a quel paese, punto e basta, con la scortesia che si merita.
I santoni non esistono. Chi vuole imporre il suo credo agli altri è un poveretto.
E quando vedo la gente che se la tira sui forum, solo perché scatta foto da tempo immemore o perché ha più tempo degli altri per smanettare su internet, mi arrabbio.
E le persone hanno potere fintantoché glielo concedono gli altri.
costamasnaga
00martedì 30 agosto 2011 22:04
visite
Trasmetto una specie di "ordine di marcia"pensato. D'altronde in ballo
ce o la demolizione definitiva degli interurbani, tranne qualche rimasuglio d'insignicatezza simbolica, o la conservazione di quel tanto che esite...il che non mi pare così poco o trascurabile da gettare la spugna a buon mercato e mettersi poi a criticare a fiumi l'ATM senza...aver tentato... Punto consigliato anche qua, "ma critico"è il fattore del noleggio o vario. Quale può essere la spinta più convincente in proposito? [SM=x346240] Osservo che l'essere convincenti non è cosa da niente, perché prende in contropiede,e porta a dei risultati. l'importante è che sia (la retorica)appunto ben detta. Naturalmente in tale invito sono state escluse associazioni o appassionati "pericolsi", tentanti di mettersi a denigrare al telefono a certi uffici ATM, come accaduto. Ma non mi è parso che siano presenti qua. Riguardante i noleggi, o faccende turistiche, sarebbe interessante consultarsi con ATTS prima d'incontrare chichessia in ATM.Avevo i riferimenti ma non chiamandoli mai non riesco a ritrovarli.

Ciao,
-riguardo le visite, o responsabili per proposte, di Desio e Varedo ce stato un rimescolarsi d'incarichi, cui però mano a mano sto' rinvenedo al "filo". Stefania Salice non se ne occupa più (ed era in ferie), quindi ora passa la richiesta a chi di pertinenza e oggi pm mi dirà: pertanto la data probabile di visita slitta dai primi di settembre;
-per le proposte di recuperi inizialmente mi farà 1 appuntamento un certo Rastella, dell'ATM, quale insieme a Tortella (ora in pensione) era stato incaricato di vendere i rotabili sia di Desio che Varedo, a cui, dopo presentatomi, per sua stessa domanda a chi certe precedenti proposte erano pervenute, ho anteposto l'idea espressa di recupero storico dei rotabili, con avvenuti contatti attraverso l'officina Teodosio...a tempo...Dovrebbe avvisarmi a giorni per l'appuntamento. Per proporre recuperi, come consiglio avuto è preferibile ampliare il beneficio per usi di noleggio o turistico. Tuttavia non è una voce cui sono organizzativamente molto pratico...Ma credo valga tentare.
-Catania sarebbe da ricontattare, come da sua stessa lettera ricevuta, dopo le ferie: riguardo sia la rete di superficie (con interesse relativo anche per ART e comitati del 2 ante-14giugno 2010, Papiniano sul 29-30 e di Cusano) che preservazione;
-rimangono da contattare il capo deposito interurbani De Gennaro; e riallacciare i contatti con l'officina Teodosio.
La voce di presentazione per gli appuntamenti avviene come nome STEL: registrato come comitato con relativo deposito di statuto; ma con apposta anche la partecipazione dell'associazione e i comitati suddetti.
'51 Montesacro
00martedì 30 agosto 2011 23:30
<< Naturalmente in tale invito sono state escluse associazioni o appassionati "pericolsi", tentanti di mettersi a denigrare al telefono a certi uffici ATM, come accaduto. >>

Cioè?? Con Rastella (mi ricordavo Rastelli, o qualcosa del genere) o forse era Tortella c'avevo parlato al tempo per un paio di cose, ma non c'avevo cavato alcun che. Erano i tempi in cui avevano messo in vendita tutto il materiale rotabile che - guardacaso - è finito in toto demolito.
costamasnaga
00mercoledì 31 agosto 2011 07:14
si,no
Se si comincia ad esclusione in ATM non bisognerebbe proprio mettere piede...poi però capita che qualcuno "orecchia"! Allora andando da tutti i pezzi che contano puoi tirare una somma definitiva e vedere se esiste quel "qualcuno". Una verità, mezza verità, a mezza frottola...La panoramica di quello che esponi si fa' già più attrattiva.
Photorail
00mercoledì 31 agosto 2011 08:28
Eh????
Prima roba: se andiamo in ATM parlando come hai scritto qui ci danno un calcio nel sedere.

Secondo: se c'è da ricontattare Catania e il fine NOSTRO è la non demolizione dei mezzi, chi se ne frega dei comitati, Papiniano e mia nonna in cariola. Una cosa si deve chiedere, non centomila.

Terzo: un'idea realizzabile, non fanfarate milionarie, che di soldi non ce ne sono.

Primo scopo: ottenere la non demolizione dei mezzi.

Secondo scopo: ottenere se possibile un luogo dove tenerli custoditi. E già qui sarebbe un ENORME risultato.

Terzo scopo: presentare un progetto che permetta di restaurare ALMENO UN mezzo e di farlo circolare. La domanda sorge spontanea: dove? Qui è venuta in soccorso la semplice idea di Mortarino: sostituire i profili delle ruote adeguandoli a quello dei mezzi urbani. Questo permetterebbe l'uso di un mezzo interurbano su tutta la rete urbana. Altra domanda spontanea? Chi paga il restauro? Chi lo esegue? Sarebbe utile appoggiarsi alle ditta che sta usando ATTS, ma fino a là il mezzo chi ce lo porta e a che prezzo?

Quarto scopo: sapendo che meccanicamente il mezzo non avrà problemi sui binari urbani, si dovrà iniziare l'iter avventuroso con USTIF, perchè il mezzo è bidirezionale e non va bene (lo si dovrà rendere monodirezionale con adeguamento della fanaleria?); perchè il mezzo ha le porte ambo i lati (andranno bloccate le porte lato interbinario); perchè il mezzo - se non è la 124 - ha le porte manuali (stesso problema della 609 e quindi doppio agente a bordo).

PRIMA cerchiamo che STEL o chiunque altro abbia queste risposte CONCRETE. Tutto il resto per ora è aria fritta.
Photorail
00mercoledì 31 agosto 2011 08:30
E quindi:
....il primo passo secondo me è cercare un contatto AFFIDABILE in ATM a cui fare SOLO la prima richiesta: la non demolizione dei mezzi.

Poi si farà il resto.
Photorail
00mercoledì 31 agosto 2011 10:57
Nel frattempo attendo la scomunica definitiva....
...che subirò sicuramente riportando una news dal sito ACT:

"Dopo lunghe ricerche, sono stati finalmente trovati i due rimorchi interurbani n° 230 e 237 OM del 1929 ancora intatti, qui ripresi in periferia di Milano. Da indiscrezioni sembra sia previsto il recupero e restauro con esposizione degli stessi presso l’Expo 2015. Per l’Expo l’ACT oltre a proporre la linea storica 10 in centro città, tramite la presentazione del compianto Prof. Francesco OGLIARI, era anche stata proposta la posa di un binario centrale che attraversava tutta l’esposizione, dove mettere in servizio la “littorina” 124 in livrea biverde, e che poteva fare aventi ed indietro, sarebbe stata una attrazione unica, ma la nostra proposta fu bocciata perché come avviene per queste cose nel nostro Bel Paese, non è stata presentata dal “Personaggio Politico” di turno voglioso di onerose consulenze."

Possiamo commentarla?

I rimorchi stanno lì immobili da almeno 40 anni. Li fotografai lì nel 1990, mi chiedo perchè sia un ritrovamento....che poi vadano in Expo 2015 è tutto da vedere. A rappresentare cosa? E dopo l'Expo?

Sulla linea 10 che dire? C'è già stata una linea turistica (storica). Era la 20 ed è stata bellamente segata da un mese all'altro in favore del servizio con bus bipiano. Era forse il caso di ripuntare su questo invece che farsi sbattere la porta in faccia con una nuova idea. Ogliari - pace all'anima sua -che c'entra? Che c'entrano i politici? I motivi sono altri sicuramente, ma non si possono scrivere.... Comunque, con buona pace mia, di 7041, '51montesacro e Costamsnaga, abbiamo già a Milano chi salverà i mezzi dell'interurbano. E' l'ACT. E mettetevi il cuore in pace, mentre io trasloco a Torino......
ambrogio mortarino
00venerdì 2 settembre 2011 00:29
I ritrovamenti.....
....sono ben altro, vero Praz....? ;-)))))))))
Photorail
00venerdì 2 settembre 2011 10:12
Già....
....a tempo debito.....
Settantaquarantuno
00venerdì 2 settembre 2011 11:10
Ritrovamenti
Nell'attesa di sapere quali sono i "veri" ritrovamenti, volevo capire una cosa: le motrici e rimorchi tuttora presenti, sono già vincolati dalla soprintendenza o similari? Il rischio di demolizioni, una volta alienato il deposito di Desio, è concreto?
Ciao
7041
Photorail
00venerdì 2 settembre 2011 11:13
Vincolo
Non so assolutamente la risposta. L'età per rientrare nei vincoli c'è, ma se nessuno ha avanzato l'iter - e dubito che qualcuno l'abbia fatto - è una partita persa. L'area del Dep. Desio - lessi al tempo su qualche quotidiano - mi pare sia già stata venduta a qualche palazzinaro.....
Photorail
00lunedì 5 settembre 2011 19:08
E' fatta.
Da funzionario ATM ho appena ricevuto - per tramite di un attendibile fonte - la conferma: SABATO questo è l'ultimo giorno della Desio. Due bloccati andranno sulla Varedo, il resto - fra i ns. parla parla - andrà alla malora.

No comment.......
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