Tranvie interurbane, o quel che ne resta

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Yid26
10lunedì 6 maggio 2019 20:44
Un Vimercate-Milano al traino di un locomotore OM 106-109 alla fermata "Baja", alla fine degli anni 40.
Yid26
10lunedì 6 maggio 2019 20:45
Stesso luogo, qualche anno dopo e in direzione opposta: convoglio diretto a Vimercate al traino di una Reggio Emilia.
Yid26
10lunedì 6 maggio 2019 20:47
Convoglio per Monza in partenza da piazza IV Novembre nell'estate 1966, al traino della motrice OEFT 120 del 1937. Siamo negli ultimi mesi di servizio della Milano-Monza, che verra' soppressa nell'ottobre di quell'anno. Il binario di capolinea della foto verra' utilizzato dal 2 (Staz. Centrale-Bignami) tra il giugno 1970 e l'inizio dei lavori M3.
Yid26
10lunedì 6 maggio 2019 20:49
Una motrice Breda 110-115 in servizio di morbida di rientro a Milano in piazza IV Novembre, anni 60. Il capolinea della Milano-Monza venne spostato in piazza IV Novembre nel 1958 per permettere i lavori M1 in corso Buenos Aires e viale Monza.
a.lividini
00mercoledì 8 maggio 2019 21:14
O grazie a perteghetta e yid26. Il libro menzionato l avrò letto migliaia di volte e da qui le mie curiosità. La 41 quindi ebbe un avviatore non automatico a manovella. Il discorso dei colori prende spunto dalla normativa per cui gli urbani fossero biverdi ,gli interurbani marroni oppure bianco blu. Solo a Milano e qualche tranvia singola furono verdi al posto del marrone e mi chiedevo il perché. Comunque grazie per le risposte.!!!
Yid26
10venerdì 10 maggio 2019 02:21
Attenzione, la normativa del 1929 imponeva il solo biverde ministeriale (niente marrone o biancoblu) per tutti i mezzi di proprieta' municipale, fossero questi urbani o interurbani, mentre la livrea dei taxi doveva essere verde vagone in basso e nero in alto. La ragione di questa scelta era quella di avere reti di trasporti municipali di colorazione omogenea, cosi' che il viaggiatore che si fosse trovato in un'altra citta' avrebbe saputo riconoscere immediatamente i mezzi municipali. Il regime fascista non vedeva di buon occhio le reti di trasporto privato e voleva accentrare il controllo non solo delle ferrovie ma anche quello del TPL. Il biverde ministeriale, poi, rimase in uso ben oltre la caduta del fascismo - rimase la livrea dei mezzi pubblici fino ai primi anni 70 (agli interurbani fu concesso di cambiare livrea nei primi anni 60) in tutte le citta' d'Italia che avessero un servizio di trasporti municipale. Vi sono foto a colori dei tram di Roma, Torino, Napoli, Cagliari, Bologna, e Trieste che portavano la livrea verde vagone/verde veronese, con i colori spesso divisi da una fascia adesiva recante i colori della citta' (bianco e rosso a Milano e giallorosso a Roma, per esempio). Gli interurbani seguivano questa normativa: visto che dal 1939 le linee ex STEL divennero ATM, anche questi mezzi dovettero essere riverniciati in biverde. I mezzi appartenenti a societa' private erano esenti da questa normativa: ecco perche' fino al 1939 i mezzi della STEL erano bianchi, cosi' come lo erano quelli della STEB (Tranvia Monza-Meda-Cantu'), e quelli della STIE nell'anteguerra. Lo stesso avvenne altrove. Man mano che la municipalizzazione procedeva, il numero di reti che divenivano biverdi cresceva. Ad esempio, le linee a vapore Monza-Trezzo-Bergamo e Milano-Magenta-Castano Primo, una volta inglobate nelle linee ATM dovettero anch'esse essere verniciate biverde. Oppure e' il caso dei filobus di Como, che, al contrario della rete tranviaria, erano di proprieta' municipale, e quindi portanti la livrea biverde. Quindi, se ti capita di trovare vecchie foto di mezzi interurbani marroni o biancoblu (o di qualsivoglia altro colore che non fosse il biverde ministeriale) significa semplicemente che quelle reti erano ancora private (totalmente private o parzialmente a partecipazione governativa) in concessione e non municipali.
Censin49
00sabato 11 maggio 2019 15:16
Però a Torino le tranvie intercomunali recarono sempre colorazioni diverse da quelle dei mezzi urbani, anche dopo il D.M. del 1929; per le elettrificazioni degli anni 30 andò di moda il bianco latte con filetto blu; nel dopoguerra, tutti i mezzi su rotaia intercomunali torinesi vennero riverniciati in castano-isabella per adeguarsi ai mezzi ferroviari di allora; così rimasero fino alla loro soppressione e sostituzione con autocorriere (l'ultima linea chiuse i battenti nel 1958).
a.lividini
00domenica 12 maggio 2019 11:00
Quindi in realtà all epoca il colore identificava più il tipo di concessione amministrativa che il tipo di servizio. Grazie per le info, ero rimasto all arancio per la urbano,il blu per interurbano e rosso per lo statale a memoria di scuola guida, anche se ormai dovrebbe essere decaduta tale norma
Yid26
00domenica 12 maggio 2019 14:12
Per Censin49: come detto, l'obbligo del biverde ministeriale sussisteva solo per le reti di trasporto la cui societa' esercente era di proprieta' municipale, come lo sono l'ATM di Milano o l'ATM di Torino, l'ATAC di Roma, o l'ATAN di Napoli, tutte reti che al tempo della normativa utilizzavano la livrea biverde. Da notare poi che la l'obbligo della livrea biverde venne sostituito nei primi anni 70 dall'obbligo della livrea arancione ministeriale, obbligo decaduto negli anni 90 ma ancora in uso su moltissime reti italiane. Le tranvie intercomunali torinesi, al contrario di quanto accadde con le tranvie interurbane milanesi dal 1939 in poi (eccezion fatta per la STIE), erano tutte a capitale privato e nessuna di queste era gestita dall'ATM, tranne il tronco Torino-Stupinigi che pero' veniva esercito con le vetture urbane (linea 41), e quindi biverdi. Ecco perche' le livree erano di colori diversi. Il nome fuorviante di queste tranvie ("intercomunali") era l'equivalente di "interurbane" delle linee di Milano, ma non presupponeva alcuna partecipazione azionaria da parte del Comune di Torino (o di nessun altro comune, se e' per quello) nelle rispettive societa' di gestione. Il bianco, poi, era molto popolare nell'anteguerra, non solo a Torino ma anche a Milano (la Edison dal 1914 al 1919, la STEL dal 1919 al 1939, la STEB dal 1912 al 1951, la STIE dal 1914 al 1935 circa), a Genova, e a Cagliari (linee urbane e interurbane). Bisogna, poi, aggiungere che le clausole di molte concessioni delle tranvie intercomunali di Torino categorizzavano la linea come ferroviaria per varie ragioni, dalle caratteristiche prettamente ferroviarie (sede privata, maggiore velocita', fabbricati viaggiatori lungo la linea, etc.), al voler lasciare aperta la porta per una futura ferroviarizzazione, fino agli interscambi merci con le FS (il traffico merci rimase sempre una priorita', in alcuni casi l'unica ragione di esistenza della linea), per non dire delle sovvenzioni statali. Non deve quindi sorprendere che linee come la Torino-Rivoli avessero la stessa livrea di altre ferrovie concesse in altre parti d'Italia, come, ad esempio, le Ferrovie Nord Milano, che ebbero il castano isabella dagli anni 30 alla fine degli anni 50, quando passarono a un marrone in tinta unita, mantenuto fino ai primi anni 90.
Per saperne di piu':
Storia delle Tranvie Intercomunali di Torino
Yid26
10domenica 12 maggio 2019 14:38
Per a.lividini: si', il biverde ministeriale serviva per indicare l'esercente, piuttosto che l'esercizio. C'erano comunque delle differenze: a Milano la livrea delle linee interurbane descriveva uno scudo frontale verde veronese, in luogo del verde vagone uniformemente applicato alla parte inferiore della cassa come per le vetture urbane. Per spiegarmi meglio, ecco una foto dei primi anni 90 all'uscita dal Deposito Messina. Si nota immediatamente la differenza tra il disegno della livrea della "Reggio Emilia" 87 e quella della "28" 1847.
a.lividini
00domenica 12 maggio 2019 15:53
Ora capisco perché i tram vesuviani fossero verdi mentre quelli delle provinciali fossero marroni
però la stefer romana dal 41 a capitale pubblico rimase bianco blu mi sfugge ancora qualcosa
Yid26
10domenica 12 maggio 2019 18:10
C'e' una spiegazione per tutto questo. La STEFER, organizzata nel 1899 come Societa' Anonima (definizione desueta delle S.p.A.; e' ancora in uso nella Svizzera italiana), divenne a capitale pubblico gia' nel 1928, quando il Governatorato di Roma acquisi' il controllo del suo pacchetto azionario. Come detto in precedenza, tutto il materiale rotabile sarebbe dovuto diventare biverde se la STEFER fosse stata municipalizzata, cioe' trasformata in ente pubblico strumentale del Comune - dal 1926 al 1944 Governatorato - di Roma (e in effetti cio' accadde al materiale rotabile dell'ATAG, la progenitrice dell'ATAC, municipalizzata gia' nel 1909 con il nome ATM - vedi sotto una MRS nel 1970), ma la STEFER acquisi' solo lo status di impresa pubblica (in pratica, si finanzia mediante la vendita dei propri servizi/prodotti, quindi e' un'impresa a scopo di lucro, sia pure di proprieta' - o a maggioranza - pubblica) rimamendo una S.p.A., senza divenire mai una municipalizzata, che per definizione non e' a scopo di lucro. Proprio questa sua caratteristica organizzazione societaria la esento' dal biverde. Non e' un caso, infatti, se al momento della fusione della STEFER nell'ACOTRAL (oggi COTRAL), a sua volta una S.p.A., nel 1976 non si parlo' di privatizzazione, perche' in quanto societa' per azioni fu sufficiente il trasferimento del suo pacchetto azionario di maggioranza all'ACOTRAL per determinarne il cambio di proprieta' senza per questo cambiarne l'ordinamento.



Dalla Treccani:

trammue
10domenica 12 maggio 2019 20:04
però aggiungo che gli autobus urbani stefer erano in biverde, mentre quelli extraurbani a periodi blu come i tram, e ad altri periodi di uno strano grigio..... le altre aziende private laziali (zeppieri, piga, riccitelli di minturno, garbini, e molte altre che manco me ricordo...) usavano per lo più il blù
ah, biverdi erano pure gli autobus urbani privati di alcune periferie romane, atar di centocelle, sira di talenti, valle aurelia, roma nord della zona flaminia, nonchè l,azienda purificato dei servizi urbani tra formia e gaeta.... fine dei miei ricordi fanciulleschi (anni 50/ 60)
Yid26
10domenica 12 maggio 2019 20:21
Quelle livree dipendevano da chi era il proprietario del mezzo. Molto spesso - e accade ancora oggi con i mezzi di grandi dimensioni, dagli aerei ai bus - il proprietario era un ente pubblico che li dava in leasing alle aziende minori che altrimenti non si sarebbero potute permettere degli autobus non dico nuovi ma contemporeanei. Oppure autobus in seconda mano acquistati dall'ATAC (o da qualche altra azienda municipalizzata) i quali venivano mantenuti in biverde per non doverli riverniciare (ci sono dei paesi africani o dell'America Latina che hanno in servizio gli autobus ATM di Milano acquistati in seconda mano una quindicina d'anni fa: sono ancora arancione ministeriale e alcuni hanno ancora le velette di Milano...). Era sufficiente mettere una decalcomania con lo stemma dell'azienda e il gioco era fatto. Con i tram, ovviamente, tutto cio' era molto piu' raro, visto che c'erano altre variabili (scartamento, tensione, accoppiabilita', segnalamento, dimensioni esterne, etc.) che entravano in gioco - anche se ci sono degli esempi, come le motrici padovane (biverdi...) vendute alla rete di Cagliari nel 1958: via lo stemma di Padova, su quello di Cagliari, ed erano pronte per iniziare il servizio (che duro' fino alla chiusura, nel 1973). C'era poi anche la #5003 di Milano venduta alla rete di Napoli negli anni 70 che pero' pote' circolare per poco tempo, visto che l'interbinario di Napoli e' piu' stretto di quello di Milano, ma la livrea rimase la stessa.
a.lividini
10martedì 21 maggio 2019 12:05
Vuoi dire che i bus stefer, rimanendo ad una azienda conosciuta, potessero essere di proprietà comunale e o regionale e passati all azienda per effettuare il servizio urbano integrativo al tram? La stessa cosa vale pure per la Roma Nord e se ho visto bene alcuni loro bus anticiparono l arancione rispetto ai mezzi ATAC, avendo però il tetto grigio
Censin49
00martedì 21 maggio 2019 14:06
Comunque, un tempo, arrivando a Roma, colpiva proprio la presenza per le strade di tram di due colori diversi, rispetto alle altre città dove regnava solo il "biverde"....
Yid26
10martedì 21 maggio 2019 16:11
Si', il fatto e' che dovunque ci sia stata una certa integrabilita' i mezzi potevano essere ceduti in leasing a un altro operatore senza bisogno che questi ultimi cambiassero livrea - specialmente se l'operatore in questione era a corto di quattrini (e in genere chi all'epoca ricorreva a questo espediente - oggi assai piu' comune di allora - era a corto di quattrini). Roma e' sempre stata un unicum nel panorama trasportistico nazionale, visto che tutte le altre grandi citta' - tra gli anni 30 e gli anni 50 - affidarono il trasporto urbano a una sola agenzia, fosse questa privata, a partecipazione pubblica, o municipale, mentre Roma continuo' ad avere il duopolio ATAC/STEFER, anche se quest'ultima aveva un carattere piu' interurbano/suburbano. Milano municipalizzo' il servizio tranviario urbano nel 1917 e acquisi' quello interurbano (con l'eccezione della rete STIE) nel 1939: ecco perche', con l'eccezione della Milano-Gallarate, tutti i tram e gli autobus avevano il biverde. Gli autobus interurbani dell'ATM, negli anni 50, cominciarono ad avere la livrea biblu (azzurro cobalto sotto, blu notte sopra), mentre il servizio tranviario interurbano adotto' il giallocrema gia' nei primi anni 60, con la costruzione dei treni bloccati serie 500 prima e 800 poi e con la ricostruzione graduale a cassa metallica delle rimorchiate piu' vetuste. Giallocrema che venne poi rimpiazzato negli anni 80 dall'arancione ministeriale e che, per i soliti scherzi del destino, e' quello utilizzato oggi dalle 28, spacciandolo per "la vera livrea originale dei tram di Milano" (la politica e le alte sfere aziendali sono seconde a nessuno quando si tratta di uscirsene con delle vere e proprie baggianate). Da notare, infine, che le motrici interurbane ATM conservarono il biverde ben piu' a lungo delle consorelle urbane, che vennero riverniciate in arancione a partire dall'inizio degli anni 70): ancora a fine anni 80 si riverniciavano le motrici (ma non i bloccati) in biverde.
Pertegheta
10mercoledì 19 giugno 2019 18:25
La Sovraintendenza Scrive ad ATM: Tram Interurbani e Deposito Desio Vincolati per Legge se Hanno più di 70 Anni (19-6-2019).
Buonasera a Tutti.
Mi è appena arrivata una @ di aggiornamento sulla petizione relativa al salvataggio dei 42 storici Tram Interurbani rimessati a Desio, e che ATM aveva intenzione di rottamare in blocco.

La Sovraintendenza ha scritto all'ATM in sostanza quanto segue:

A) Tutti i Tram con più di 70 anni sono vincolati per Legge.

B) Lo stesso Deposito di Desio avendo più di 70 anni, è vincolato per Legge.

In ogni caso per qualunque decisione operativa (fermo restando quanto già stabilito dalla Legge), si parla con la Sovraintendenza.

Quindi le 49326 Firme raccolte hanno per lo meno fermato in buona parte il bando di demolizione eventualmente applicabile solo ai mezzi con meno di 70 anni.
Mi resta solo il dubbio se i Bloccati Serie 800 (che sono ricostruzioni anni Cinquanta di Vetture del 1942), sono vincolati, o meno.

Resta ovviamente aperta la questione dell'evitare che questi Tram continuino ad arrugginire all'aperto, e ad impolverarsi al chiuso. Sarà quindi indispensabile che a breve un'apposito tavolo multisoggetti tra ATM; Comune di Milano; Regione Lombardia; Sovraintendenza; Stato Centrale; Appassionati; ecc; decida:

1) Museo dei Tram si farà a Desio, o in altra sede? Con quali risorse?

2) Restauro ed Esposizione (sia statica che funzionante), delle Vetture Tranviarie Interurbane, e relative risorse da stanziare.

3) Utilizzo delle stesse o almeno di qualcuna sulla Rete ATM, in occasioni Speciali (corse Turistiche; corse Storiche; affitti per Pubblicità, o programmi TV-Film-Fiction; ecc..).

4) Visto che il Deposito Desio è stato vincolato, non sarebbe il caso di ricollegarlo con una bretella alla MetroTranvia "Milano-Desio-Seregno FS", che passerà a poche centinaia di metri da esso? (Come già suggerito su vari siti e da molti Appassionati)?

Sarebbe molto bello inaugurare tra qualche anno la MetroTranvia "Milano-Desio-Seregno FS", con una sfilata di Storici Tram Interurbani Restaurati ex Desio, o già rimessati a Precotto.
Si potrebbero pure mantenere delle corse storiche periodiche rievocative, in affiancamento alle Nuove Vetture Bidirezionali, in doppia composizione il cui bando è in corso di assegnazione.

P.S: Se Photorail allega su MondoTram (e anche su PartecipaMi) la breve lettera di risposta della Sovraintendenza all'ATM, lo Ringraziamo Tantissimo!

Saluti a Tutti, e ai Prossimi Aggiornamenti e sviluppi su questa "Telenovelas Tranviaria Interurbana".





Photorail
00giovedì 20 giugno 2019 08:50
Ciao.

La lettera della Sovrintendenza in realtà è più lunga. Quella pubblicata sulla petizione è la parte più importante.

Anche i TB800 sono vincolati.

La Sovrintendenza dice anche che ogni richiesta per toccare mezzi ed edifici deve prima passare per una richiesta e un iter apposito, che ATM ad oggi non risulta aver avviato.

Questo è quanto.

Tutto il resto che hai scritto - pertegheta - resta per ora un sogno:

- il tavolo multisoggetto lo vedo solo alla taverna sottocasa. Se quei fenomeni di ATM, invece di accogliere con interesse una richiesta di salvataggio della propria storia, 6/7 tram, sono stati così geni di incastrarsi in questo pantano, figuriamoci se adesso si svegliano e chiedono il dialogo... si incaponiranno ancora di più sulle loro posizioni e muoveranno le loro leve (leggi telefonate agli amici, cavilli e viscidosità varie) per aggirare / far modificare / gabolare la decisione e procedere come loro vogliono

- museo del tram? restauro? utilizzo? Francamente mi sembri molto lontano dalla realtà.

- che il Dep. Desio sia vincolato non significa che resti un deposito, che resti in piedi, che non prenda magicamente fuoco per cause sconosciute, etc.... già scrivi di collegamento.

Per favore, TORNIAMO SULLA TERRA.

Attendiamo la reazione di ATM, se in qualche modo sarà possibile coglierla... e vedremo.
Photorail
00giovedì 20 giugno 2019 08:52
PS. quanto sarei curioso di vedere la faccia di un certo solone mentre legge la decisione della Sovrintendenza.... dopo tutti gli insulti e le infamie che ci ha buttato addosso.... Spero riesca ancora a fare il suo bel giro col panettone a Natale.....
Pertegheta
00giovedì 20 giugno 2019 17:54
Pubblicizzare la Lettera della Sovraintendenza sui Giornali, e le TV, per Richiamare L'Attenzione sul Futuro di Questi Tram Interurbani (20-6-2019).
Buonasera a Tutti.
@Photorail, sarebbe comunque il caso di pubblicizzare ampiamente questa lettera sui giornali; e le Televisioni, visto che al momento non si è letto, o visto nulla in merito.
In tal modo si potrà poi ricordare alla Regione Lombardia, e allo Stato centrale, che le chiacchere e le prese di posizione parolaie sono un conto, mentre è auspicabile lo stanziamento di fondi per il recupero di questi Tram, da ospitare in apposito e attrezzato loco, con dietro un chiaro progetto di valorizzazione storica-culturale-tecnica-affettiva; ecc..
In fondo 49331 firme raccolte non sono poche, e la creazione di un Museo se tutti i vari soggetti partecipano potrebbe forse essere un pochino meno utopistica di quello che potrebbe sembrare...
Vediamo come si evolve la situazione con l'interessamento di stampa, e televisioni, male sicuramente non potrà fare.
Saluti a Tutti, e spero che non nascano distruttive "Guerre Sante tra Appassionati", ma Unità e Convergenza Ragionata degli Stessi per costruire un futuro certo per questi "ecologici e storici mezzi di trasporto", che non sia la "Fiamma Ossidrica", o la trasformazione in lamette da barba.


Yid26
10giovedì 20 giugno 2019 22:38
I TB800 sono vincolati perché le motrici che li compongono - le Stanga 130-139 - sono state realizzate tra il 1939 e il 1940, mentre le rimorchiate sono state costruite tra la fine della guerra e il 1951. Le motrici che teoricamente sono fuori vincolo sarebbero quelle dei TB500, visto che sono del 1953 e alcune delle rimorchiate sono posteriori al 1949. Ma sono quisquilie, anche perché i TB500 sono ancora in servizio.

Il problema principale è la volontà di fare qualcosa e l’ATM non ne ha. Senza voler ricorrere ai metodi da malavita organizzata paventati da Photorail, sarà sufficiente lasciare fare al tempo il lavoro sporco: molti di questi veicoli sono all’aperto, in balia dei vandali e del tempo atmosferico, quanto potranno durare veicoli con la cassa in legno che vengono da quasi due decenni di abbandono? È facile vincolare un veicolo, un ammasso di ferraglia molto meno: si verranno a creare le condizioni per cui sarà troppo tardi persino pensare a un recupero e il tutto verrà mandato al macero, basterà solo non fare assolutamente nulla. Lo stesso dicasi per il Deposito, che tra tutto quanto è l’unico ad avere un valore monetizzabile, visto che da quel terreno l’ATM può ricavare milioni, e che presenta tutte le condizioni tranne quella di recuperarlo per farne un museo, perché un museo non renderà mai quanto un cambio di destinazione d’uso ed è comunque una soluzione che ad ATM non è mai interessata, altrimenti si sarebbero mossi già alla chiusura della linea nel 2011, quando il Deposito era ancora operativo, i relitti che già c’erano potevano essere sgomberati, e quelli in buone condizioni preservati. Se non è stato fatto nulla in OTTO anni significa che ATM non è interessata (e facciamo anche cortesemente notare che non è ancora stata data una singola zappata per iniziare i lavori della metrotranvia MI-Seregno: forse la vedranno i nostri pronipoti, se tutto va bene): l’ingiunzione della Soprintendenza, al di là della perentorietà di facciata, è solo l’equivalente di un leggero mal di testa e ATM troverà il modo di farselo passare, se non si troverà il modo legale di costringerla a fare qualcosa e in tempi decenti.
Pertegheta
00domenica 23 giugno 2019 18:35
Lavori di Sostituzione dei Binari, sul Tram Interurbano "Milano-Limbiate Ospedale", a Limbiate (23-6-2019).
Buonasera a Tutti.
Dal 10 Giugno sono in corso dei lavori di sostituzione binari e traversine, sulla Linea Tram Interurbana "Milano-Limbiate Ospedale", a Limbiate.
La tratta interessata è quella tra Viale Dei Mille; Piazza V Giornate; Via Monte Bianco.
Al momento è stata sostituita la curva tra Via Dei Mille, e Via Monte Bianco proprio davanti al Comune di Limbiate.
La fine dei lavori è prevista per il 5 Luglio, e il ripristino dei Tram sull'intera Linea avverrà dal 6 Luglio, secondo i consueti orari ridotti, con corse alla mattina, e alla sera, autobus negli altri orari.
Nel frattempo i Tram effettuano servizio tra Milano Comasina M3, e il Capolinea provvisorio a Varedo Deposito; bus sulla tratta interessata dai lavori "Varedo Deposito-Limbiate Ospedale".
Questa mattina ho fatto un giro su tutta la Linea, e ho scattato un pò di fotografie tra Viale Dei Mille; la Curva di Piazza V Giornate; Via Monte Bianco, e fino al Capolinea di Via Monte Grappa a Limbiate Ospedale-Mombello, dove la vecchia asta di manovra/capolinea, è utilizzata come parcheggio fantasioso di auto (mah...), speriamo che i proprietari abbiano almeno preso il Tram (o i bus sostitutivi)!
Interessante poi come sui binari sul lunghissimo Viale Dei Mille a Limbiate siano presenti dei tiranti di ferro come rinforzo delle traversine di legno, su altre tratte che in futuro saranno interessate da lavori (o dalla Nuova Metro-Tranvia, sperando di non fare la fine del "Desio-Seregno-FS").
Saluti a Tutti, e Foto dei Lavori Allegate.
Pertegheta
10domenica 23 giugno 2019 18:37
I Binari Tram Interurbano "Milano-Limbiate Ospedale", in Viale Dei Mille a Limbiate (23-6-2019).
Pertegheta
10domenica 23 giugno 2019 18:38
Traversa di Rinforzo in Ferro, sul Tram Interurbano "Milano-Limbiate Ospedale", in Viale Dei Mille, a Limbiate (23-6-2019).
Pertegheta
10domenica 23 giugno 2019 18:40
Fine Linea Tram "Provvisorio" sulla Linea Interurbana "Milano-Limbiate Ospedale", in Viale Dei Mille, a Limbiate (23-6-2019).
Pertegheta
00domenica 23 giugno 2019 18:42
I Binari Tram Interurbano "Milano-Limbiate Ospedale", in Viale Dei Mille a Limbiate (23-6-2019).
Pertegheta
10domenica 23 giugno 2019 18:45
Sostituzione Binari, Curva e Traversine, Tram "Milano-Limbiate Ospedale", in Piazza V Giornate, a Limbiate (23-6-2019).
Pertegheta
10domenica 23 giugno 2019 18:46
Sostituzione Binari, Curva e Traversine, Tram "Milano-Limbiate Ospedale", in Piazza V Giornate, a Limbiate (23-6-2019).
Pertegheta
00domenica 23 giugno 2019 18:47
Sostituzione Binari, Curva e Traversine, Tram "Milano-Limbiate Ospedale", in Piazza V Giornate, a Limbiate (23-6-2019).
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