TRAM di MESSINA

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Augusto1
00mercoledì 31 dicembre 2014 11:01
Stamane a Messina!
La foto è di Francesco Bloisi.



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Mela55
00lunedì 1 giugno 2015 15:22
Un saluto a tutti gli amici messinesi che seguono questa discussione. Vedo che i post sono fermi al 31/12 u.s., c'è anche da capirvi, se non vi sono fatti nuovi che "diano movimento" alla tramvia, come, per esempio, lo è qui a Firenze, dove attualmente si stanno costruendo la seconda e terza linea, più si sta parlando della quarta, ma qui siamo, credo, a livello di campagne elettorali...vedremo...Comunque io scrivo qui da voi perchè avrei bisogno di una cortesia. Oltre ad essere un sostenitore della tramvia vera, sono anche un appassionato di modellismo e, come potete vedere su questo forum, ho postato le foto della mia tramvia di Firenze. Allora, io ho un amico siciliano che ha costruito il grande plastico in H0 dello scalo di Messina, treni, stazione e navi traghetto comprese, chi si interessa di modellismo NON può non aver visto le sue opere, perché nel suo settore è qualcosa di unico. Ora questo plastico, che è sempre in ampliamento, prevede anche l'ambientazione di piazza della Repubblica, ovvero piazza stazione, dove è presente la tramvia. E il mio amico mi ha chiesto se la potevo realizzare per detto plastico. Per ovvi motivi mi è impossibile venire fino a Messina per fotografare il vostro tram. Tante foto le ho prese dalla rete e il disegno tecnico sono già riuscito a realizzarlo e riportarlo in scala, ma mi manca una parte essenziale: la tramvia vista da sopra, perché, come quella di Firenze, tutte le connessioni, in questi mezzi, passano sul tetto e non sotto i pavimenti, avendo i piani ribassati. Ecco la mia richiesta. Se qualcuno avesse delle foto o potesse realizzarle per poi inserirle in questa discussione, gliene sarei veramente grato. Da parte mia, appena avrò i primi pezzi disponibili, comincerò a pubblicarli come ho fatto per il Sirio di Firenze, tenendovi aggiornati sul mio stato avanzamento lavori. Grazie fino da adesso e...a presto!
Censin49
00lunedì 1 giugno 2015 17:29
@Augusto1- Beh, le vetture "quasi gemelle" circolanti a Torino sembrano avere maggiore fortuna; quantomeno, non mi risulta si siano mai spezzate; al di là di qualche deragliamento, senza gravi conseguenze, e di qualche collisione con altri mezzi stradali, anche in questo caso non particolarmente gravi, non hanno dato luogo a inconvenienti.
trammue
00lunedì 1 giugno 2015 22:21
da quello che ho letto nel post più in alto il problema era già stato segnalato, ma evidentemente hanno tardato a porvi rimedio
la fortuna e la sfortuna lasciamola nelle commedie dei fratelli de filippo.....
Anton Oberbeck
00mercoledì 10 giugno 2015 09:20
Tram a Messina
Che una piccola rete di trasporto pubblico disastrata per incapacità e disonestà di chi dovrebbe gestirla possa prendersi il lusso di mantenere una linea tramviaria esercitata da cinque o sei tram è veramente un assurdo. Occorre commissariare la gestione del trasporto pubblico a Messina, se non del comune intero; la linea tramviaria va immediatamente chiusa. Anton Oberbeck
andrea79.b
00mercoledì 10 giugno 2015 14:01
Perché mai dovrebbe essere chiusa la linea tramviaria di Messina?
Sarebbe interessare sentire le motivazioni piuttosto che sentire frasi estemporanee non corredate da alcuna giustificazione.

E' giusto sottolineare che la linea tranviaria viene oggi esercitata con sette-otto tram e offre un servizio fondamentale che non può essere garantito con altre modalità di trasporto. Attualmente la linea tranviaria è soggetta all'ultimazione dei lavori di messa in sicurezza.
Circa la gestione dell'ATM negli ultimi due anni ci sono stati miglioramenti evidenti con l'immissione in servizio di mezzi che hanno consentito di intensificare il servizio su molte linee.
Mela55
10mercoledì 10 giugno 2015 15:04
In Italia, come al solito in ritardo rispetto al resto d'Europa, alcune città cominciano a dotarsi di linee tranviarie, per un evidente contenimento dei costi, di diminuzione del traffico privato e conseguente miglioramento dell'inquinamento del territorio: Purtroppo, sovente, le amministrazioni locali sono fatte di ladri e cialtroni, e di conseguenza, quello che in partenza è positivo, diventa poi un fatto negativo. Ma togliere i tram, penalizzando così gli utenti, i tanti cittadini ONESTI che HANNO BISOGNO di tali servizi, che pagano per colpe non proprie, vuol dire voler nascondere il capo sotto la sabbia e non voler risolvere il problema alla radice. Se così fosse, non dovrebbe saltare solo la linea messinese, ma anche quella di Roma, per i fatti che tutti conoscono, e forse molte altre in Italia, dove purtroppo il magna magna è generalizzato. Chiudere il tram (come altri servizi sociali) equivarrebbe a consegnare il nostro futuro in mano ai delinquenti, ai ladri, ai profittatori, vorrebbe dire non dare un futuro ai nostri figli, nipoti, e via dicendo. Allora proviamo a metterli in galera SUL SERIO, questi cialtroni, e cerchiamo di recuperare il tempo perso nei confronti dall'Europa, per non essere sempre derisi da tutti gli altri popoli, la competenza e la possibilità di fare bene non ci manca, bisogna drizzare la schiena e darsi da fare. la strada è sicuramente la più difficile ma è l'unica che può darci soddisfazioni e un futuro.
trammue
00mercoledì 10 giugno 2015 20:14
anton ozzepeteck
ma chisto a ro' è asciuto?
Anton Oberbeck
00venerdì 12 giugno 2015 08:04
Spese di gestione di una linea tramviaria: manutenzione di binario, rete di alimentazione elettrica e relative sottostazioni di conversione, lavori stradali; spese per energia elettrica; manutenzione dei rotabili che, per la loro complicazione, richiedono il più delle volte l'intervento del costruttore.
Per una linea di autobus con lo stesso numero di vetture, spese di manutenzione delle vetture; spese di carburante e simili
Fate un po' il confronto economico.
Un conto è avere o costruire (come stanno facendo a Firenze) una RETE tramviaria, altro conto è pretendere di gestire in modo economico una UNICA linea tramviaria, della quale non si sente affatto il bisogno, lo stesso servizio potendo anche essere fornito da autobus circolanti in sede separata (come potrebbe essere l'utilizzazione della sede tramviaria dismessa). A.O. (da Innsbruck, città con una piccola rete tramviaria, sulla quale i tram sanno farli circolare, andate a vedere come funzionano lì).
Mela55
00domenica 21 giugno 2015 20:55
Anton, giusta osservazione. Se la linea tramviaria deve rimanere solo quella, è ovvio che la gestione è in rimessa. Il mio intervento precedente parte ovviamente dal presupposto che la rete debba essere ampliata, sennò è tutto inutile. Ovviamente io non sono minimamente a conoscenza di come "vive" il Comune di Messina, di quali piani di ristrutturazione vi siano, se vi sono, delle finanze disponibili, e delle eventuali "ruberie" che vi sono state. Stando a Firenze, faccio fatica già a capire cosa combinano qua, figurarsi in un posto così lontano da me, anche se vicino per miei motivi affettivi. Che dire, speriamo tutto possa migliorare e che cittadini onesti e di buona volontà possano riuscire a modernizzare le infrastutture esistenti, il popolo messinese se lo merita...
Anton Oberbeck
00lunedì 22 giugno 2015 06:04
La Sicilia è senza speranza, come del resto buona parte dell'Italia, più o meno. C'è anche quell'altra ridicolaggine di Palermo, dove pretendono di costruire delle linee tramviarie non interconnesse tra loro, così che per spostare una vettura da una linea all'altra dovrebbero usare i carrelli stradali, che non costano niente, come si sa; oltre a costruire due depositi (tanto anche quelli si fanno e si gestiscono gratis). A.
Mela55
00lunedì 22 giugno 2015 10:02
Eh si, poi spostare una vettura di svariate decine di metri.... C'è poco da commentare quando si sentono notizie del genere. O c'è una dirigenza di totali incapaci, o hanno la faccia tosta (chiamiamola così...) di lucrare impunemente, la realtà tranquillamente sbattuta in faccia a tutti grazie a un potere fortissimo, anche contro la logica più evidente
Paoloilfiorentino
00lunedì 22 giugno 2015 14:22
Profeti da strapazzo
"La Sicilia è senza speranza, come del resto buona parte dell'Italia, più o meno."

Caro Anton,
evita per favore toni da profeta di sventura, tutt'altro che originali e certamente fastidiosi, specialmente se provenienti da un altro paese.
Ad ogni modo, per restare nel merito dei tuoi poco simpatici interventi, qui a Firenze abbiamo da cinque anni una ed una sola linea tranviaria, in attesa della seconda e della terza, e non pare proprio che le finanze fiorentine siano per questa ragione prossime al collasso.

trammue
00lunedì 22 giugno 2015 15:34
palermo: io penso che chi ben comincia è alla metà dell'opera
per ora la rete progettata è divisa in due tronconi, ma chi dice che in futuro non si congiungeranno?
quando abitavo a palermo nessuno avrebbe scommesso un soldo sull'interramento della linea per alcamo, che all'epoca tagliava in due il centro città con una quindicina di PL, anzi c'era chi dava per scontata la soppressione totale della linea
oggi i "sicilia-senza-speranza" di allora sono stati più che smentiti
Anton Oberbeck
00martedì 23 giugno 2015 06:59
Un paese nel quale una linea elettrica di trasmissione non può essere messa sotto tensione per l'opposizione di un gruppo di ignoranti sottosviluppati all'installazione di un palo... e si finisce in Cassazione, col risultato che una costosissima linea in parte sottomarina e in parte aerea resterà al palo per anni. Ditemi voi, se è un paese che può ancora sperare in un futuro, questo. A.
Censin49
00martedì 23 giugno 2015 17:34
@Anton Oberbeck - L'Italia è uno strano paese, dove purtroppo normalmente le opere pubbliche subiscono ritardi, cancellazioni parziali o totali.....anche a Torino, specie proprio per quanto riguarda i trasporti pubblici, ne abbiamo molti esempi!
L'unico periodo in cui l'Italia ha "fatto" molto, come ben ricordo, è stato quello della ricostruzione postbellica e del boom economico negli anni 50 e 60: c'era voglia di ricominciare e ripartire, dopo le distruzioni e le rovine....Con questo, non mi auguro di certo una nuova guerra e la necessità di una nuova ricostruzione!
Yak79
00mercoledì 24 giugno 2015 18:18
@ Anton Oberbeck
Inizio con una premessa generale piuttosto OT: che alcune regioni d'Italia - ed il Paese in generale - siano afflitte da problemi gravi ed ormai cronicizzati nessuno lo nega, ma certe esagerazioni e generalizzazioni “un tanto al chilo” sono ugualmente ingiustificabili, oltre che del tutto inutili, ancorché siano assai diffuse pure tra i suoi abitanti a causa:
- della frustrazione e del senso di impotenza davanti a situazioni che, lungi dal risolversi, paiono piuttosto peggiorare con il passare del tempo;
- un vizio profondamente radicato in tutta la Penisola, retaggio culturale della sua storia, che può essere sinteticamente rappresentato con il famoso modo di dire “piove, Governo ladro!”.
IMHO, se Atene piange, non è che Sparta abbia molto da ridere: segni sempre più evidenti di degrado civile e sociale emergono da tutta Europa, a mio avviso indice chiaro che la sua civiltà, transeunte come tutti i fatti umani, si avvia sempre più speditamente verso il tramonto (ma questo ultimo pensiero è solo frutto mio personale pessimismo, non una verità che pretenda di spacciare come assoluta).

Tornado in tema, a proposito dei due rilievi mossi alle due "città tranviarie" siciliane, vorrei sommessamente far notare che:
  • una unica, breve linea tranviaria è in esercizio da oltre cent'anni a Gmunden (Oberösterreich), peraltro gestita da una società privata, la Stern & Hafferl Verker, anche se presumo con cospicui contributi pubblici - dato che l'esercizio del TPL è in deficit in tutto il continente, anche in quelle città dove i tram sanno farli circolare.

  • Anche se non condivido affatto la mancata interconnessione di tutte le linee palermitane (temporanea, essendo già stato avviato l'iter progettuale per ulteriori linee, collegamento incluso), è pur vero che scelte analoghe sono state compiute a Barcellona e Parigi - in quest'ultimo caso manca addirittura l'interoperabilità tra le diverse linee -; però se una cosa la fanno nella Spagna rampante del boom economico o nella capitale francese, patrona delle lettere e delle arti, dove la RAPT insegna al mondo come si gestisce il trasporto pubblico, tutti zitti e mosca …, mentre se la fanno a Palermo allora la Sicilia è senza speranza.
Evidenziare aspetti considerati (soggettivamente od oggettivamente) sbagliati per una critica circostanziata e costruttiva costituisce un'utile contributo alla discussione ed è senzaltro ben accetto, ma se serve solo a fare da grancassa ai propri sterili pregiudizi allora è assai meglio astenersi: di una certa fauna (provocatori, preconcetti, qualunquisti, praticoni, nimby, profeti da strapazzo, etc.) ne siamo già fin troppo ricchi localmente e non sentiamo affatto la necessità di importarne dall'estero.
Mela55
00giovedì 25 giugno 2015 02:11
@ Yak 79: Forse è vero, noi italiani in generale siamo sempre pronti a lamentarci e a criticare chi è alla gestione della cosa pubblica, qualunque essa sia. Ma la domanda è: la critica ormai vien fatta per partito preso? è una litania che facciamo, a prescindere? siamo bravi sempre a lamentarci? Forse la risposta sta proprio nella tua premessa, perché se partiamo dal presupposto che l'Italia è cronicamente piena di problemi, è altrettanto logico che il popolo si lamenti, e non penso che lo faccia per partito preso o a prescindere. D'altronde, se le cose funzionassero, vi sarebbero automaticamente poche lamentele e critiche. Noi del forum, in generale, parliamo da profani, cioè, non credo che nessuno di noi sia preparato a livello tecnico/commerciale per poter dire effettivamente cosa è giusto e cosa è sbagliato nella gestione delle linee tranviarie. Cioè, se secondo noi il mancato collegamento fra più linee (Palermo) è sbagliato, non ci conforta sapere che certi errori sono stati fatti anche in Francia o in Spagna, è sbagliato e basta. Ed è altrettanto logico che non ci lamentiamo dei loro errori, mica le paghiamo noi le tasse per le cazzate degli altri paesi... E perché non lamentarci? D'altronde cosa si può fare di più? Non è un alibi. Io, a Firenze, è da mesi che cerco di parlare con i responsabili per capire perché certi progetti sono fatti in un modo invece che in un altro, ma le porte sono tutte chiuse! Loro fanno e il popolo ZITTO! Allora, ad opera ultimata, quello che si può fare, è criticare, inveire ecc. Ti faccio un esempio. Nella linea che passa dal parco delle Cascine, ad un certo punto c'è una piazza con una statua equestre di Vittorio Emanuele. Bene, quando hanno fatto la ferrovia, hanno allungato il percorso di una cinquantina di metri girando intorno alla statua con una specie di doppia esse che costringe il tram anche a una circolazione più lenta. E allora io mi domando: non costava meno spostare la statua su una lato della piazza e fare la linea diritta? Hanno spostato Dante in Santa Croce, spostano continuamente le statue della Loggia dei Lanzi (ovviamente per manutenzione), perchè quella no? E mi vien da rispondermi che probabilmente qualcuno guadagnava a fare più metri di rotaia. Abbiamo la mente contorta, in Italia? O forse ogni volta che mettiamo il naso in qualche affare, scopriamo che c'è SEMPRE del marcio? Ed è da fatti come questo che nascono i nostri "pregiudizi cronici". Per quanto concerne il fatto che poi il trasporto pubblico è a rimessa anche nelle città dove i tram "sanno farli circolare", si parte dal presupposto che il trasporto pubblico DEVE esserci, è un servizio OBBLIGATORIO al cittadino, e se anche è a rimessa, il Comune non può esimersi dal farlo. Però c'è modo e modo di farlo, una cosa è andare in rimessa, una cosa sono gli sprechi. Cioè, se la tramvia di Firenze (o Messina, o Palermo o dove vuoi), viene a costare al Km, il 40% in più di quelle fatte in Francia, in Spagna ecc., permetti che tutti noi siamo un po' inc@@@@@ti? Abbiamo tutti degli incapaci alle costruzioni (e amministrazioni) o qualcuno ciurla nel manico, per non dir di peggio? La risposta, purtroppo, è sotto gli occhi di tutti...
trammue
00giovedì 25 giugno 2015 08:48
e allora cerchiamo di non buttare il bambino con l'acqua sporca (si dice così?)
se ci sono imbrogli, tangenti, disonestà, incapacità, è qui che si deve fare pulizia
non possiamo accampare questa scusa per non fare più le opere pubbliche o gestire i servizi dovuti al cittadino
pare che in questi giorni si stanno scoperchiando molte pentole.... speriamo che sia finalmente un buon inizio
Mela55
20giovedì 25 giugno 2015 10:34
Giusto! Purtroppo la passione per i tram che ci accomuna, ci porta inevitabilmente a dover parlare anche del "lato oscuro", come d'altronde lo è per tutte le cose che l'uomo fa (calcio partite truccate, tanto per dirne una...) e quando gli scandali e le ruberie vengono portati a galla, non può che farci piacere e darci una speranza che vi sia ancora del buon futuro.
Yak79
00giovedì 25 giugno 2015 21:11
Mela55, 25/06/2015 02:11:

@ Yak 79: Forse è vero, noi italiani in generale siamo sempre pronti a lamentarci e a criticare chi è alla gestione della cosa pubblica, qualunque essa sia. Ma la domanda è: la critica ormai vien fatta per partito preso? è una litania che facciamo, a prescindere? siamo bravi sempre a lamentarci? Forse la risposta sta proprio nella tua premessa, perché se partiamo dal presupposto che l'Italia è cronicamente piena di problemi, è altrettanto logico che il popolo si lamenti, e non penso che lo faccia per partito preso o a prescindere. D'altronde, se le cose funzionassero, vi sarebbero automaticamente poche lamentele e critiche. Noi del forum, in generale, parliamo da profani, cioè, non credo che nessuno di noi sia preparato a livello tecnico/commerciale per poter dire effettivamente cosa è giusto e cosa è sbagliato nella gestione delle linee tranviarie. ...
... E perché non lamentarci? D'altronde cosa si può fare di più? Non è un alibi. ...

Pensavo di essere stato chiaro già nel post precedente, comunque lo ribadisco esplicitamente: non obietto alla critica, ma contesto il modo in cui troppo spesso viene fatta. Una critica dovrebbe sempre essere ponderata, puntuale, circostanziata, fondata su elementi concreti, prudente e costruttiva; sparare nel mucchio non porta invece alcun beneficio, tanto a chi lo fa - che non vede accresciuta né la propria conoscenza né la capacità di influire sull'ambiente in cui opera - quanto al mondo - risultando piuttosto dannosa, dato che rende più facile ad incapaci e disonesti la mimetizzazione delle loro malefatte nel mare indistinto dei mugugni “a vuoto”.
Viceversa questa pratica è la norma, anche in rete: è sconfortante, ad esempio, leggere i commenti in calce agli articoli on-line di quotidiani e blog, in pratica una sorta di bar virtuali 2.0 - nel senso che sono il regno dei “discorsi da bar” -, ma trovo ancor più fastidioso il fatto di imbattermici (ad onor del vero sempre più spesso) anche leggendo forum “tecnici” come questo, che dovrebbero essere occasione di confronto ed approfondimento, e non un sfogatoio di leoni da tastiera.

Restando ancora brevemente OT, provo a rispondere ad alcune delle tue osservazioni, non dall'alto di una mia inesistente preparazione superiore, ma grazie alle informazioni apprese seguendo con interesse i vari progetti tranviari - grazie ad internet che, se usato cum grano salis, è una risorsa fondamentale accrescere la propria competenza nelle materie che ci appassionano.
  • Relativamente alla questione palermitana, non dico che sia giusto e nemmeno credo al “mal comune mezzo gaudio”, ma il fatto che lo faccia anche la RAPT - non esattamente gli ultimi arrivati in materia di gestione del TPL - dovrebbe indurre ad essere meno tranchant nell'emetter giudizi; inoltre destituisce di qualsiasi fondamento logico l'affermazione di Anton Oberbeck: se lo fanno anche nell'Île-de-France od in Catalogna, non può essere una prova della peculiare incapacità siciliana/italiana.

  • Il percorso della linea 1 all'ingresso delle Cascine è stato voluto così dalla Soprintendenza: il parco è vincolato e si sono impuntati, imponendo il ripristino della forma originale della piazza, anziché spostare il monumento o passarci accanto (lo spazio c'è). Sul fatto che il potere delle soprintendenze sia eccessivo e che spesso l'esito dei suoi interventi sia tutt'altro che valido, anche al fine della tutela del patrimonio culturale, ci sarebbe molto da discutere, ma è un tema che esula dal progetto in questione; comunque non c'è alcuna oscura trama criminale dietro a quel tracciato serpentiforme.

  • Le linee attualmente in costruzione a Firenze hanno un costo di circa 390 M€ [cfr. il quadro economico revisionato], pari a 36 M€/km - la lunghezza complessiva è infatti 10,8 km (escludendo il breve tratto a comune con la già esistente linea 1) -; si tratta senz'altro di un valore elevato, circa il 20% in più rispetto alla media di analoghe realizzazioni francesi, ma bisogna tenere conto di due elementi: A) ogni nazione è caratterizzata da livelli di costo specifici, con variazioni anche significative e B) ogni progetto presenta peculiarità tali da rendere difficile definire uno standard; in particolare questo progetto presenta opere d'arte di una certa importanza (nodo “Mazzoni”, viadotto “Novoli”, trincea Guidoni, sottopasso Milton-Strozzi), che impattano certamente sulla spesa da affrontare. Avrebbero potuto spendere di meno? Senza dubbio:
  • - rinunciando a realizzare le opere d'arte e disegnando un tracciato che evitasse espropri, a prezzo però di un impatto molto serio sulla circolazione automobilistica;
    - rinunciando agli interventi di riqualificazione urbana, a prezzo però di una resa estetica assai peggiore;
    - rinunciando al segnalamento ed alla priorità semaforica, a prezzo però di un esercizio meno performante e più costoso;
    - ricorrendo a materiali e forniture low-cost, a prezzo però di un'affidabilità ed una durata nel tempo inferiori.
    La spesa più alta è frutto di scelte politiche (nel senso nobile della parola) ben precise e va piuttosto considerata come un investimento; peraltro, se queste nuove linee replicheranno il successo della prima si sarà trattato di un investimento molto azzeccato. Tutto considerato, la cifra indicata non è tale da dare adito di per sé a sospetti di sprechi o malversazioni, pertanto - a meno che uno non sia in grado di produrre indizi concreti in tal senso - sarebbe meglio riservare la propria indignazione a più meritevoli cause.

Mela55
00sabato 27 giugno 2015 00:12
@ Yak79: In linea di massima sono d'accordo su quanto argomenti, anche io penso che sia sempre difficile confrontare realtà di costruzioni simili ma alla fine ben differenti, dato la natura stessa del territorio e il valore delle opere d'arte presenti a Firenze. Però, per la miseria! sempre in Italia ci sono i maggiori costi! Ma siamo in un momento di crisi, e allora se anche qualcosa si potesse risparmiare pur facendo bene, non la vedrei una cosa negativa. Va bene utilizzare materiali di prima scelta, te li ritrovi positivamente nel tempo, va bene fare interventi di riqualificazione urbana, va bene l'uso dei semafori se serve per una miglior viabilità. Mi va meno bene che invece si sprechino soldi per espropri qualora vi sia una via alternativa a pochi metri, per quanto riguarda la circolazione delle auto. Non cambia molto che sia dalla via A o dalla via B, a parità di grandezza delle strade, tanto alla fine, dove passa il tram, una carreggiata si deve restringere e un sacrificio viene richiesto. E mi va anche meno bene che la sovrintendenza abbia così tanto potere da obbligare il comune a costruire un tratto così assurdo alle Cascine. Un po' di buon senso e collaborazione non farebbe male, in fondo anche i sovrintendenti devono rendersi conto che non sono tenutari della Verità assoluta, che sono esseri umani ne' più ne' meno al pari degli amministratori comunali, non possono vivere in un mondo solo loro. Proprio perchè ogni cosa va vista da più lati, dovrebbero scendere, in certi casi, dal loro piedistallo. E anche per ritornare alle critiche che vengono fatte nel forum, sarebbe bello che tutte fossero ponderate, circostanziate ecc. ecc., ma non tutti hanno la stessa possibilità di accedere a documentazione specifica per poter dibattere, sennò alla fine il dialogo avviene fra 2-3 persone al massimo... Io invece sono proprio dell'idea che tutti debbano poter dire la loro, anche se poi a volte ci troviamo a leggere bischerate. Ma proprio l'uso del forum può essere positivo per poter apprendere qualcosa di cui non si ha conoscenza. Io, alla fine, mi rendo conto che qui siamo anche andati fuori tema, entrando nello specifico del tram di Firenze, che invece ha altri forum dedicati, e non parliamo più di Messina. E qui, come in una specie di gioco dell'oca, ritorniamo alla casella iniziale: vogliamo pensare positivo e accettare che tutto quello che è stato fatto, era il meglio, o pensare negativo e c'è stata, sotto sotto, dell'incompetenza, o peggio del magna magna? Io confesso che trenta anni fa vedevo tutto molto più roseo, oggi, alla soglia dei 60, non sono più tanto permissivo verso chi ci governa. Sarà tutto lo schifo che ci dobbiamo sorbire giorno giorno? Che, dove ti giri, c'è qualcuno che ha rubato? Eh, lo so, sto di nuovo generalizzando, ma proprio grazie ad internet e ai tantissimi mezzi di comunicazione che esistono oggigiorno, che veniamo a conoscenza di tante malversazioni, d'altronde nessuno di noi ha il dono dell'ubiquità, cosicché da essere di persona sulla notizia. E allora, anche un girotondo intorno ad una statua mi fa sentir puzza di bruciato.
Anton Oberbeck
00martedì 7 luglio 2015 07:48
Anche se al momento rinviata, la dismissione del traghetto dei treni sullo Stretto è dietro l'angolo, col che il collegamento tra la Sicilia e il così detto continente resterà praticamente affidato ai soli privati, perché RFI si sfilerà prima o poi anche dalle varie società miste che hanno tentato fin'ora di sostituirsi ai ferry boats, con ben poco successo in verità. Ciò significa che prezzi, orari e qualsiasi altra modalità di servizio saranno fissati ad libitum da società private, che vi spremeranno, cari messinesi. NOPONTE ad oltranza, ve ne ricordate? Una certa persona lo aveva scritto sulla maglia che indossava! E poi: "non ci serve nessun ponte, non abbiamo nemmeno il doppio binario" era una stupidaggine ricorrente che si sentiva; ed era inutile cercare di far capire agli idioti di turno che non era faccenda di doppio o singolo binario, ma che tutto il sistema di trasporto, anche e soprattutto su strada, tra Sicilia e resto d'Italia sarebbe andato a farsi benedire. Bene adesso ci siamo, vedrete come starete bene; intanto beccatevi gli autotreni (detti tir) un giorno sì e l'altro pure a Boccetta, visto che quell'altra genialità dell'approdo di Tremestieri funziona un giorno no e l'altro pure. Chi è causa del suo mal... ecc. A.
liquidatore
00martedì 7 luglio 2015 12:52
[SM=x346220] [SM=g1914996]
in toto!
andrea79.b
00giovedì 9 luglio 2015 12:45
Sembra che il troll sia messinese

Era meglio quando in questa pagina si scriveva poco e niente...ma sensato
liquidatore
00giovedì 9 luglio 2015 13:29
Sembra che il troll sia messinese
che vuol dire??????????????
Mela55
00giovedì 9 luglio 2015 13:46
Io mi ripeto, da Firenze, posso solo essere attento spettatore di quanto avviene in una regione che mi affascina particolarmente, ma non essendo del posto, sinceramente non riesco a capire dove finisce il bene e comincia il male, e viceversa. Traghetti e ponti, oltre alla tramvia, di cui dovrebbe occuparsi questo forum, sono altrettante opere pubbliche, e per forza di cose viene naturale parlarne. Per dire la mia sul ponte: io che amo i traghetti e tutta la tecnica che li accompagna, vederli sparire, mi fa dispiacere, ma è anche vero che se va bene, ne prendo uno all'anno, ergo... Ma in quanto amante della tecnica e delle costruzioni avveniristiche in generale, non mi dispiacerebbe affatto vedere il ponte alfine costruito sullo stretto. In tante isole del Nord Europa, dove c'era veramente la volontà e la necessità di fare queste ingenti opere pubbliche, di ponti anche più complicati dello stretto, ne hanno fatti diversi. In Olanda riescono a chiudere un lembo di mare grande come l'Umbria, per farne terraferma con megadighe faraoniche. Ma lì decidono, si accordano, e fanno, perchè appunto trattasi di opere di pubblica utilità, e tutti remano dalla stessa parte. E in più, ci sono i soldi, che non è considerazione da passare sottotraccia! Da noi, e non riguarda solo l'affaire ponte sullo stretto, ogni partito dice la sua, ogni ingegnere ha la soluzione migliore e le altre sono tutte sbagliate, agli ambientalisti non va bene niente, alle compagnie di navigazione idem, insomma un gran putiferio, e in tutto questo, ad oggi, si sono spesi 450 milioni di euro SOLO per verificare la fattibilità dell'opera, quando a monte di tutto, si sa già che NON CI SONO I SOLDI per costruirlo, questo benedetto/maledetto ponte !!! Alla fine verrà fatto o no,? Lo scopriremo solo vivendo, ma una cosa è certa, qualcuno si è già fatto ricco a prescindere da come andranno le cose nei prossimi trenta (?) anni, e questo non è bello. Come mi pare un po' riduttivo dire alla popolazione locale, che come me non conta una cippa di niente, nemmeno se firmassero centomila petizioni o referendum, che se la sono voluta e peggio per loro. Purtroppo si nasce in un territorio e quel territorio lo si vive ma più spesso lo si subisce, e solo pochi hanno la possibilità di lasciarlo per trovare migliori condizioni di vita altrove.
andrea79.b
00giovedì 9 luglio 2015 16:26
vuol dire che è da un paio di post che qualcuno sta andando intenzionalmente fuori tema. Se si vuole fare polemica su argomenti off topic ci saranno forum più adatti.
Mela55
00giovedì 9 luglio 2015 21:36
Intenzionalmente non so, ma fuori tema di sicuro....
Anton Oberbeck
00lunedì 10 agosto 2015 11:25
Vara e Giganti
Ci risiamo; Vara e Giganti, con queste ridicole e provinciali manifestazioni a suo tempo è stato impedito al tram di percorrere via Garibaldi, come sarebbe stato logico. Ma non c'è nessuno che se ne vergogni? A.
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