TRAM DI TRIESTE

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Paoloilfiorentino
00lunedì 7 maggio 2012 17:15
OT - Evviva l'Europa Unita...
Caro Censin,
che razza di considerazioni fai? Anni fa hai ricevuto una risposta un po’ sgarbata da un passante mentre ti trovavi a Nizza, e questo, secondo te, dovrebbe essere motivo sufficiente per cancellare la città dalla tua mente? Ti offendi per così poco? Sono molte le occasioni in cui ho sentito miei concittadini rispondere in malo modo alle innocue domande dei turisti, e molte di più quelle in cui altri concittadini hanno dimostrato cortesia e disponibilità. Dico una banalità: ovunque puoi incontrare persone gentili e imbecilli maleducati. Forse che non dobbiamo più muoverci da casa per paura di subire le “umiliazioni” di cui tu parli? Posso solo consigliarti di fare una bella gita sul tram di Nizza, per cercare di riconciliarti con questa magnifica città.
Paolo
Censin49
00lunedì 7 maggio 2012 20:57
@Paoloilfiorentino - Quando, alla fine del '300, Nizza si diede ai Savoia, per sfuggire alle contese tra la Repubblica di Genova e il Regno di Provenza, i nizzardi ottennero la promessa che non sarebbero mai stati ceduti ad altra signoria; patto purtroppo tradito nel 1860, con la cessione alla Francia di fatto decisa e imposta (come accennato, il plebiscito fu solo un "pro forma" per sanzionare quanto
deciso a tavolino). Probabilmente, molti nizzardi conservarono un certo astio nei confronti dei "traditori" Savoia, e, per estensione, dell'Italia, considerata una "loro" creatura.
A essere sinceri, il passante sgarbato incontrato nella città poteva essere...un italiano, almeno di origine! Un detto piemontese e ligure recita "Il francese più antiitaliano è sempre un italiano di origine naturalizzato francese".
Comunque, una gita a vedere le tramway posso sempre metterla in programma...
Paoloilfiorentino
00giovedì 10 maggio 2012 16:01
per censin
Caro Censin,

è possibile che il nizzardo poco garbato fosse di origine italiana: se non sbaglio, a Nizza il cognome più diffuso risulta essere Rossi.
Quanto alla gita, te la consiglio vivamente, per un esperto appassionato come te sarebbe interessante e piacevole. Non ti fare scoraggiare da un maleducato qualsiasi!

Ritorno al tema della discussione: dopo il progetto Stream, non vi sono state altre proposte per Trieste? Magari da rimandare al dopo-crisi, anche se la logica vorrebbe che proprio in periodi di recessione si stimolasse l'economia con interventi sulle infrastrutture.

Paolo

iltriestino
00giovedì 10 maggio 2012 22:14
Purtroppo no, nulla si muove.
Lo Stream è stato un costoso fallimento. Del resto nulla in più avrebbe apportato rispetto ad una buona linea filoviaria, dato che non era a guida vincolata e i suoi veicoli non potevano essere più lunghi dei canonici 18 metri. Difatti la "rotaia" era solo una linea d'alimentazione elettrica con presa a strisciante.
Ma per la posa di questa "rotaia" si superò con abbondanza ogni possibile buon rapporto di costo/efficacia, anche se si tentò di posarla lungo una delle linee d'autobus più frequentate.
In queste settimane si è compiuto il ripristino del manto stradale di Via Mazzini dopo il lievo della "rotaia" inutilizzata.
Censin49
00venerdì 11 maggio 2012 20:48
@ iltriestino - proprio il fallimento del progetto Stream (che era in effetti un autobus elettrico alimentato "da terra" anzichè con linea aerea (ma come faceva un solo conduttore? e il ritorno della corrente su cosa avveniva?)) dimostra quanto sia necessario procedere con cautela con progetti tecnologicamente innovativi, con tecnologie "uniproprietarie", cioè non condivise dalla maggioranza dei costruttori. Ad esempio, la metropolitana torinese è notoriamente realizzata con tecnologia VAL, nata in Francia in casa Matra (per questo è diffusa principalmente in Francia; in Europa l'unica realizzazione fuori dai confini francesi è proprio quella di Torino) e successivamente ceduta alla Siemens, che ne ha il "monopolio": e se, per ipotesi, la Siemens decidesse di abbandonare questa tecnologia, che ne sarebbe del nostro metro, anche solo dal punto di vista della manutenzione e aggiornamento tecnico?
iltriestino
00martedì 26 giugno 2012 21:39
Censin, condivido la tua perplessità, però il problema delle metropolitane automatiche non è solo francese e di Torino, oggi è anche di Copenaghen e di Brescia, e poi di Milano linea 5, e di Roma linea C. Inoltre credo anche Londra, le linee dei Docks, e i people movers degli aeroporti di Fiumicino e del Ch. De Gaulle. Quindi è una tecnolgia oramai piuttosto diffusa, conveniente, e che sta prendendo piede sempre di più. Oltretutto credo che oramai ci sia una pluralità di marchi e di Case costruttrici, non solo la Siemens. Possiamo documentarci. In ogni caso, meglio una bella metro automatica di questo genere che un ibrido strano del genere Translohr, e lo Stream non era da meno, oltretutto in regime di privativa industriale assoluta. Circa il funzionamento esatto dell'alimentazione elettrica di questo, confesso di non saperne nulla, forse aveva una spazzola strisciante anche al suolo, ma tanto credo che non ne sentiremo più parlare: il sistema dell'alimentazione a terra si è spostato alle linee tranviarie (anche Napoli, un breve tratto, e Nizza) dove il problema delle correnti di ritorno sarà di sicuro più semplice da risolvere, dato che queste non hanno ruote gommate.
Giampi5
00lunedì 2 luglio 2012 15:44
per iltriestino
A Nizza i tratti privi di linea aerea sono a marcia autonoma tramite batterie e non vi è alcun sistema di captazione da terra. Quest'ultimo è presente in altre città francesi (Bordeaux, Angers, Reims) ed è il sistema APS, leggermente diverso dal Tramwave che troviamo a Napoli.
[SM=x346228]
Tallero03
00lunedì 9 luglio 2012 23:00
I tram di Trieste Stanga a carrelli erano identici a quelli di Cagliari. L'azienda tramviaria cagliaritana li acquistò da quella di Padova negli anni '50. Circolarono fino al 1972!
A Cagliari il tram elettrico apparve nel 1913. Le linee furono modernizzate col raddoppio del binario a partire dalla fine degli anni quaranta.
Ritornando alle Stanga, fu necessario, non appena giunsero a Cagliari, accorciare gli assi perchè i binari del capoluogo sardo erano a scartamento ridotto.
Negli anni Cinquanta inoltre furono acquistati nuovi per Cagliari i Tram a carrelli Tallero, i quali vennero adoperati prevalentemente sulle linee 1 ed M.
liquidatore
00martedì 4 settembre 2012 18:34
ultime dall'ANSA:

Domenica sarebbe avvenuto uno svio del tram di Opicina. Qualcuno ne sa qualcosa di più? Grazie a tutti
xclaudiox
00martedì 4 settembre 2012 18:38
L'ho letto domenica su Facebook, ho chiesto notizie, ma tutto tace. [SM=x346235]
Giampi5
00martedì 4 settembre 2012 21:20
incidente
Ecco qualche informazione in più.

da "Il Piccolo" del 3-9-2012:

Deraglia il tram di Opicina. Nessun ferito, corse sospese

Deraglia il tram Trieste-Opicina, il popolare mezzo di trasporto triestino: è accaduto ieri sera, alle 20.11, durante l’ultima corsa, nel tratto in leggera pendenza che porta all'Obelisco. Il mezzo stava salendo verso l’altipiano quando, all’improvviso, è finito fuori dalle rotaie. Ancora da chiarire la dinamica. Nell'incidente non risultano feriti (oltre al "frenador" (il manovratore), a bordo c'era un solo passeggero). Non si sa per quanto tempo la linea rimarrà interrotta.

Foto di Andrea Lasorte tratta dallo stesso quotidiano:



PER INGRANDIRE FARE CLIC SULL'IMMAGINE


Altre foto: http://ilpiccolo.gelocal.it/foto-e-video/2012/09/03/fotogalleria/deraglia-il-tram-di-opicina-nessun-ferito-corse-sospese-1.5635354

Video: http://video.gelocal.it/ilpiccolo/cronaca/deraglia-il-tram-di-opicina-nessun-ferito-il-video/1682/1685

Notare che l'incidente è avvenuto nel tratto ad aderenza naturale.
[SM=x346228]
apatras1
00venerdì 7 settembre 2012 19:47
svio del "tram de Opcina"
Il quotidiano triestino "Il Piccolo" affronta anche oggi un articolo il tema dello svio di domenica scorsa.
I carabinieri stano indagando sulla causa, l'opinione al momento prevalente è che si tratti di velocità eccessiva. Si parla di 10km/h più del dovuto, ma non è chiaro qual'è il dovuto. In quel tratto non vi era alcun rallentamento (se non erro c'è un rallentamento più a monte).
Si trattava dell'ultima corsa da Trieste (parte ore 20.11) ed è ben noto che i conducenti tendono a tirarla un po' di più del solito.
Però secondo la testimonianza dell'unico passeggero, abituale, come riportata dal quotidiano, il tram era in orario e procedeva ad andatura normalissima.

Il punto dello svio è in salita, tra le stazioni di Banne e Obelisco. Per fortuna il mezzo è sbandato verso monte, perchè verso valle non ci sono pali ed il pendio è ripido. Ci sono però alberi forse sufficientemente robusti per impedire una caduta troppo rovinosa.

Alcune mie considerazioni sulla dinamica:

-il passeggero ricorda una velocità normale: in effetti in salita non è che il tram, per quanto vuoto, possa raggiungere velocità così "anormali";

-il binario nel tratto è molto malconcio, il caldo di quest'estate lo ha reso veramente ancor più distorto;

-i tram dopo la "revisione", sono molto meno stabili e più pesanti, sembra martellino il binario;

-un superamento di soli 10km/h della velocità massima non dovrebbe portare a un deragliamento... significherebbe che la velocità massima è troppo alta.

In un mio recente "viaggio" sul tram ho osservato l'estremo disallineamento del binario nei tratti Chiesetta - Conconello e Banne - Obelisco, appunto. L'estremo ondeggiamento dei tram, i forti colpi laterali pur ad andatura "normale". Accresciuto di certo rispetto a qualche mese fa.
Sono stato anche uccello del malaugurio, perchè ho commentato subito "qui a breve ci scappa un bel deragliamento...."

Le tratte sopra citate sono state rifatti a cavallo degli anni 70 e 80 con rotaie recuperate dallo smantellamento della linea urbana 6 (tratto in sede propria verso Barcola). Le rotaie erano in discrete condizioni, ma l'allineamento del binario ha sempre lasciato a desiderare. Negli ultimi anni sono stati sostituiti quasi tutti gli scambi e anche qualche (breve) tratto di binario, dove proprio "non si poteva guardare". Ma la situazione in molti punti è molto deteriorata.....





Giampi5
00martedì 11 settembre 2012 18:35
sospensione
Dalla pagina: http://bora.la/2012/09/10/trieste-il-servizio-tranviario-sospeso-per-sei-mesi/


Trieste: servizio tranviario sospeso per sei mesi

La Trenovia di Opicina non sarà sopressa, ma al contrario, ma sarà ulteriormente migliorata e valorizzata, anche nell’ambito dei progetti di “Smart city” e dei progetti europei per il trasporto “leggero” e non inquinante. Lo hanno dichiarato lìAssessore allo Sviluppo Economico, Turismo e Rapporti con le Società partecipate del Comune di Trieste Fabio Omero, il Direttore Generale della Trieste Trasporti Pier Giorgio Luccarini e l’ing. Raffaele Nobile vice-direttore di esercizio della TT.

Come detto, si cercherà di inserire la Trenovia anche nei progetti per la cosiddetta “Smart city”, magari “agganciandola” anche all’altro progetto europeo “AdriaA” affidato all’InCE che prevede la futura realizzazione di un collegamento metropolitano Trieste-Capodistria-Gorizia-Nova Gorica e fino agli aeroporti di Ronchi e di Lubiana, in gran parte avvalendosi della linea dell’ex Ferrovia Transalpina (Stazione di Campo Marzio), ha dichiarato Omero.

Il servizio tranviario sarà sospeso per sei mesi, durante i quali si provvederà a tutta una serie di interventi, Lavori che andranno dalla sostituzione delle pulegge nella sala argano funicolare, alla ristrutturazione della cabina elettrica di via Marziale per la produzione e la rigenerazione dell’energia di trazione (qui, cioè, con l’interessante innovativa introduzione di un dispositivo che riverserà in rete l’energia in surplus generata durante la fase di frenatura elettrica dei tram), dal rinnovo di varie tratte di binario alla ristrutturazione del capannone-deposito di Opicina, dalla obbligatoria revisione speciale quinquennale della funicolare alle manutenzioni ordinarie di binari, mezzi e linea elettrica ecc). Le corse del tram saranno effettuate dalla linea 2/.

Sospensione che sarebbe comunque scattata in questi giorni, per precisi obblighi di rispetto delle leggi sui tempi delle revisioni e manutenzioni straordinarie degli impianti funicolari pubblici, motivo per cui – ha detto Omero – si era già pensato di festeggiare il “compleanno” del Tram a 111 anni dalla costruzione, a lavori completati.
“Un complesso di opere – hanno rimarcato infine Luccarini e l’ing. Nobile – che per il suo forte impegno, sia economico che operativo e professionale, costituisce la miglior risposta ai pochi che ritengono che l Tram possa venire abbandonato”.

lunedì 10 settembre 2012


[SM=x346228]
liquidatore
00mercoledì 12 settembre 2012 16:24
per me, che ho quasi sempre abitato a Roma, sembra un sogno!
trammue
00giovedì 13 settembre 2012 09:02
io invece confido molto sul passato austro-ungarico dei triestini
liquidatore
00giovedì 13 settembre 2012 12:09
@ trammue

quoto
iltriestino
00martedì 18 settembre 2012 23:34
Diciamo che a questo nostro tram vogliamo troppo bene per pensare di rinunciarvi.
Circa lo spirito austro-ungarico, a parte occasionali nostalgie e spunti per polemizzare, direi che s'è perso per strada. Il culto per l'ordine, la pulizia, l'organizzazione... beh, venite a farvi una passeggiata per il centro di Trieste, troverete una piacevole e solare città di mare, ma forse vi ricorderà più Genova che Vienna o Praga... E poi: bisognerebbe rimettere una quantità di tram rossi e bianchi!
trammue
00mercoledì 19 settembre 2012 09:22
le città di mare si somigliano tutte, in positivo e in negativo....
Tallero03
00sabato 22 settembre 2012 19:50
A me piacerebbe se si ripristinasse il tram a Trieste anche nel centro, come una volta. Le vecchie motrici a carrelli Stanga che si vedevano nel capoluogo giuliano negli anni sessanta erano identiche a quelle che circolavano nella mia Cagliari: solo che in quest'ultimo caso avevano accorciato gli assi perchè la rete cagliaritana adottava i binari a scartamento ridotto.
apatras1
00sabato 6 ottobre 2012 21:36
Ripristino tram nel centro + lavori Trieste - Opicina
Ogni tanto circolano ipotesi fantasiose di "prolungamento" del tram di Opicina nel centro città. Ma restano fantasie.... Dopo il fiasco Stream Trieste è purtroppo l'unica città di medie dimensioni a non avere alcun piano serio per migliorare i trasporti urbani.


Tra i lavori programmati (prima del deragliamento) c'è anche il rifacimnto dell'armamento sulla tratta Banne - Obelisco (dove è a vvenuto lo svio e dove effettivamente il binario è malconcio) e della curva presso la Chiesa di Cologna. La stampa non fa cenno alla tratta Chiesetta - Conconello, che è parecchio malconcia. Speriamo rientri anche questa nei lavori previsti....
Guido(62)
00mercoledì 10 ottobre 2012 20:56
Io credo che sarebbe utile ed opportuno a Trieste prolungare la superstite linea tramviaria esistente da piazza Oberdan fino a Piazza della Borsa attraverso via Carducci e Corso Italia
iltriestino
00mercoledì 10 ottobre 2012 22:21
Credo che il tram di Opicina debba rimanere attestato a Piazza Oberdan, i suoi mezzi sono caratteristici per quel percorso (e ne fanno fede i sedili a pendenza asimmetrica del "piano a sedere", fatti per non cascare giù per terra nel tratto in funicolare). Invece sarebbe necessario riprogrammare una rete tranviaria, fatta di poche linee "di forza" con alta frequenza e capacità di circa 4-5000 passeggeri ora, gestita con normali tram moderni tipo Sirio fiorentini. I percorsi, diametrali, sono già fin d'ora ben delineabili: l'asse Barcola - Aquilinia (con possibili prolungamenti a Miramare e rispettivamente a Muggia), corrispondente alle attuali linee 6, 20, 21 e 36; e l'asse da San Giovanni a Campi Elisi con possibile prolungamento fino a Sottoservola (linee 9 e 29). Su questi percorsi c'è oggi una fortissima richiesta che costringe a corse frequentissime, in qualche fascia oraria fino a 4-5 minuti. A questi inoltre potrebbe aggiungersi il percorso lungo tutte le Rive, una specie di linea 8 prolungata da Barcola e Roiano a Valmaura e Aquilinia. Faremmo una rete piccola ma efficace e adatta ad una città come Trieste, che è di media dimensione. E, aggiungo, date le dimensioni delle vie interessate, non sarebbe impossibile ricavare lunghi tratti completamente in sede propria. Qui il ricordo dei bei tram Stanga a carrelli non s'è mai perso, e dispiace ricordare che quando furono tolti, fra il 1967 e il 1970, stavano per essere rimpiazzati da moderni tram a due casse tipo Milano. Almeno così la si racconta.
alessandro(1976)
00giovedì 11 ottobre 2012 17:07
per curiosità quali sono i veicoli tipo milano?
Cori x
00sabato 13 ottobre 2012 13:20
Io credo stia parlando di una serie simile alla 4700 milanese.



Che Stanga a suo tempo aveva a catalogo. Essendo la stessa serie 4700 nata a Padova. Ed allestita a Milano
saltobravo
00sabato 13 ottobre 2012 17:31
Se posso esprimere la mia opinione su una ipotetica rete tranviaria triestina ex-novo, dico che siamo nella fantascienza pura; non solo per i costi (diciamo 8-10 milioni a km solo per la costruzione, materiale rotabile escluso? ) ma anche per come la città è fatta e per il volume inusitato di traffico privato che sopporta, cosa che ormai non ha più rimedio. Più fattibile (forse, ma moolto forse) una rete filoviaria, dopo aver creato nuove sedi proprie per i bus e averle fatte rispettare in modo ferreo per x anni...no, siamo di nuovo nella fantascienza.

Per quanto riguarda il tram di Opicina, speriamo solo che rimettano in sesto quello che c'è, che sarebbe già tanto. Con i mezzi a disposizione e l'assoluta non volontà di comprarne di nuovi, prolungamenti di qualsivoglia tipo neanche a pensarne. E, da triestino di 4 generazioni, toglietevi che qui sia rimasta qualsivoglia "forma mentis" austroungarica: al più qualche vaga nostalgia.

Saluti
Guido(62)
00domenica 14 ottobre 2012 00:35
La linea tramviaria suburbana Trieste - Opicina la prolungherei almeno fino a Piazza Goldoni attraverso via Carducci.
Quanto ad una eventuale nuova rete filoviaria non vedo perchè a Trieste non possa essere realizzata.
Io filoviarizzerei innanzitutto le linee per Barcola e per Muggia.
iltriestino
00sabato 26 gennaio 2013 14:47
Ha ragione Cori, mi riferivo proprio a tram simili al 4700 milanesi, che ora apprendo essere di produzione Stanga anche loro.
Quanto alla fantascienza circa il ripristino di linee tranviarie a Trieste, è chiaro che il momento non è favorevole ad ampi investimenti pubblici (a meno che non si voglia, o possa, ricorrere al project financing), per cui da quel lato il pessimismo è giustificato. Invece, dal punto di vista del progetto delle linee e del rapporto di queste col traffico, io non sono affatto pessimista. In altre città anche italiane con problemi simili (es. Messina) è stato pure fatto, per non parlare delle vicine città austriache, per esempio Graz.
Allo stesso tempo è naturale che io sia favorevole al ripristino delle filovie, almeno per le linee ad alta frequenza che attraversano il centro (1, 5, 10, 11, 15, 16, 17, 19, che già filovie erano, e alle quali aggiungerei le "nuove" 17 barrata, 22 e 29).
Con il ripristino tranviario degli assi principali, di cui prima ho accennato, a Trieste verrebbe riprodotta la felice situazione di prima del 1970. Purtroppo mi rendo conto che i tempi sono tutt'altro che maturi.
Cori x
00giovedì 31 gennaio 2013 12:29
Purtroppo Triestino la Stanga di Padova era praticamente l'eccellenza tranviaria italiana,e lo è stata per un buon mezzo secolo. Collaborava strettamente con altra eccellenza,napoletana stavolta,che era la Sofer la quale concedeva su licenza la costruzione di certa tipologia di carrelli che sapevano creare solo a Napoli per brevetto. Di Oreste Santanera. Praticamente tutti i carrelli romani e milanesi sono di origine ferroviaria. Questi sono i modelli post 1947:

Tram Stanga Wikipedia

Tallero03
00venerdì 1 febbraio 2013 16:24
Si hanno notizie sul ripristino del tram di Opicina?
Vorrei tornare a Trieste presto (l'ultima volta: agosto 2012 penultima: aprile 2012 in occasione della partita del Cagliari), anche se non solo per il tram (di cui sono appassionato), naturalmente.
trammue
00sabato 2 febbraio 2013 16:14
allora ieri potevi venire a roma, oltre ai tram penso avresti avuto qualcos'altro di cui gioire.......
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