Da "L'Unione sarda" del 24-07-2012
MONSERRATO. Da piazza Repubblica al capolinea Gottardo su un mezzo di Metrocagliari
«La metro ci ha cambiato la vita»
I passeggeri: è economica, sicura, puntuale e non inquina
La Metropolitana leggera fa risparmiare chi la utilizza. I suggerimenti: più parcheggi di scambio e più coordinamento con gli altri mezzi di trasporto pubblico.
C'è anche chi non scenderebbe mai. Veloce, sicura, economica ed ecologica. Non c'è dubbio, la metropolitana di superficie (dell'Arst) che dal centro di Cagliari porta a Monserrato è entrata con prepotenza nelle abitudini di chi dall'hinterland deve raggiungere il centro del capoluogo e viceversa. Una rivoluzione che sta lentamente cancellando l'abitudine, non solo cagliaritana, di usare l'auto per pochi metri. Studenti, lavoratori o casalinghe con una spesa limitata possono spostarsi agevolmente, senza rischi di rimanere intrappolati in file chilometriche in viale Marconi, di girare per ore alla ricerca disperata di un posteggio, con la seria possibilità di finire - giustamente - nelle grinfie di un vigile urbano o, peggio ancora, del carrattrezzi.
ALLA STAZIONE Dal giorno alla notte. La stazione di piazza Repubblica sino a pochi anni fa era terra di nessuno. Proprietà esclusiva di tossici, sbandati e umanità di ogni genere. Oggi no. Certo, qualcuno con le rotelle fuori posto capita sempre e c'è chi si è portato via i sifoni dei servizi igienici. La guardia giurata è un ottimo deterrente: il capolinea cagliaritano della metropolitana è uno dei posti più sicuri della città. E tranquilli: una studentessa di Sant'Andrea Frius aspetta seduta su una panchina l'apertura del liceo Dettori. Qulacosa in più andrebbe fatta per i bagni. In quelli degli uomini mancano le finestre e l'odore è forte, ma a prima vista sembrano puliti.
IN CARROZZA Alle 9,39 il fischio anticipa di un minuto la partenza. La carrozza è pulita, la temperatura perfetta. Unico problema due obliteratrici fuori uso. «È il modo migliore per spostarsi a Cagliari», afferma Alessandra Di Bella , 55 anni, di Uta, diretta a Genneruxi. «Il vero problema è raggiungere il capoluogo. Dal mio paese, con il pullman impiego con un'ora e un quarto. Troppo». Sulla stessa linea Valeria Ottonetti , di Selargius. «Lascio l'auto alla stazione Gottardo e salgo sulla metro. Mai un problema, mai una violenza o un ragazzetto maleducato». Anna Vacca , 54 anni di Cagliari, analizza l'aspetto economico. «Uso la metropolitana quasi tutti i giorni. Lavoro al Palazzo di giustizia e parcheggiare la macchina in zona non è né facile, né economico. Quanto risparmio? Facile fare i conti, un abbonamento da 12 euro, per 12 corse, contro almeno 50 euro di benzina». Cosa andrebbe rivisto? «Il prezzo dei biglietti è troppo alto».
PIÙ COORDINAMENTO Il problema vero riguarda il coordinamento con gli altri mezzi di trasporto pubblico. «Ogni giorno da Settimo San Pietro raggiungo in treno il capolinea di Monserrato per poi salire sulla metro», racconta Roberto Vacca , 26 anni, geometra. «Le difficoltà sono tutte negli orari e nelle frequenze del treno: se devo rientrare a casa dopo le 20 sono costretto a prendere l'auto, perché dal capolinea di Monserrato a Settimo non ci sono più collegamenti».
LE INSIDIE DEL PERCORSO Chi ancora non ha fatto l'abitudine alla metropolitana sono gli automobilisti. In molti non si accorgono del semaforo rosso e gli incidenti sono frequenti. «Il tratto più insidioso è in via Italia a Pirri», spiega un conducente. «Il pullman del Ctm parcheggiano coprendo la visuale del semaforo. Un pericolo serio». Per il resto c'è da combattere la routine e il calo di attenzione a essa collegata. «Ogni giorno lo percorriamo almeno otto volte».
TECNOLOGIA IN MOVIMENTO Chi sino a ieri si era rifugiato dietro giustificazioni improponibili, oggi non ha più scuse. La metropolitana leggera è sempre puntuale e gli orari e tutte le informazioni sono disponibili anche sullo smartphone grazie a un'applicazione.
La rivoluzione su rotaia si allarga a gran velocità ed entro l'anno raggiungerà il Policlinico universitario di Monserrato. Non è tutto, i progettisti stanno lavorando alla tratta che collegherà piazza Repubblica con piazza Matteotti.
Andrea Artizzu