Erostato, sindrome di
Ciao Cori X. Penso tu sia il primo esempio in Italia di appassionato di mezzi pubblici (treni compresi) che è stato anche writer. Sono daccordo con te sul differenziare nettamente tra graffiti diciamo così "artistici" e le volgari "tags". Mi ricordo che tempo fa nel sottovia carrabile di via Circondaria furono fatti dei bellissimi graffiti a soggetto ferroviario, ora purtroppo sostituiti da altri meno gradevoli, a seguito del rifacimento del sottovia stesso. Nel nostro caso il confine tra arte metropolitana e vandalismo è molto labile: diciamo che gli attuali emuli dei writer non potendone eguagliare le capacità cercano di sopperire con la quantità di scritte alla qualità, nel tentativo di lasciare una qualche traccia delle loro esistenze. E' la tipica sindrome di Erostato il quale, essendo incapace di creare una meravilgia come il Tempio di Artemide a Efeso, pensò bene di passare alla storia bruciandolo.
Del resto il fenomeno dei graffiti ha carattere pressochè mondiale, e caratterizza da anni tutte le società occidentali libere e ricche e andrebbe studiato approfonditamente per la sua sorprendente diffusione in forme pressochè identiche ai quattro angoli della terra.
Quanto alle scritte sulle barriere antirumore che citi sulla AV AC PD - VE, da appassionato di treni devo dire che i vandali in questione hanno tutto il mio appoggio: sono la migliore risposta ai deliri antitreno delle popolazioni vicine alla ferrovia e alla mafia tangentista delle ditte che spacciano quegli obbrobri verdolini in combutta con RFI: graffitandole, è come se le demolissero.
Ciao, e chiedo scusa anch'io per l'OT. Se del caso il moderatore giudicherà se creare una sezione apposita su questo interessante argomento.