Pendenza linee tranviarie

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(aldo343)
00domenica 21 giugno 2009 16:30
ciao a tutti, sto progettando per un concorso una nuova urbanizzazione all'interno della città e dovrei inserire una linea tramviaria che attraversa una viadotto, ma non conosco quali sono le caratteristiche tecniche necessarie per progettare tale linea, soprattutto mi interessa conoscere qual'è la pendenza massima che può affrontare un tramvai.
Suggerimenti
grazie
ciao
Augusto1
00domenica 21 giugno 2009 16:41
Benvenuto ad aldo343! La pendenza massima affrontabile da un tram è quella ammessa per la circolazione ad aderenza naturale, ossia il 5,5%. A Napoli abbiamo la linea 6 che, pur essendo una linea ormai concettualmente trasformata in metropolitana leggera, rimane pur sempre esercitata con vetture di tipo tranviario, e si trovano ad affrontare agevolmente (e senza inverter) la pendenza massima nella tratta Mergellina-Lala.
(aldo343)
00domenica 21 giugno 2009 17:24
QUINDI TALE PENDENZA posso applicarla anche in altre città, quali torino, brescia o milano.
Ma possibilità di avere una pendenza più alta cosa implicherebbe.
E come si potrebbe eventualmente ovviare?
Questo perchè il mio progetto prevede che il viadotto da affrontare sia alto circa 7 metri in quanto scavalca una ferrovia. la mia linea deve passare in un parco, e per realizzare una rampa con pendenza 5,5% dovrei costruire un terrapieno che taglierebbe in 2 delle piste ciclopedonabili.
Visto che la previsione del passagio del tram è obbligatoria, come possso fare?
Grazie di tutto
ciao
Augusto1
00domenica 21 giugno 2009 17:57
Le pendenze superiori a quella massima stabilita richiedono l'ausilio di cremagliera o di sistemi alternativi, come i veicoli con ruote gommate (es. Translohr).
Non conosco il progetto, per cui parlo approssimativamente, ma potresti surrogare il terrapieno con un viadotto, sotto il quale potrebbe insistere la pista ciclabile.
(aldo343)
00domenica 21 giugno 2009 18:03
Stavo pensando se c'era la possibilità di abbassare il viadotto sulla fs, io l'ho previsto di 7 metri perchè avevo trovato un documento dove si parlava che l'elettrificazione delle fs arriva fino a 6.5 metri, ma magari è + bassa.
Hai idea dove posso controllare?
grazie
Augusto1
00domenica 21 giugno 2009 19:16
La legge 191 del 1974 stabiliva che l'altezza minima del filo aereo dal piano del ferro non potesse essere inferiore a metri 4,40. Non so se hanno cambiato qualcosa, ma non credo...
trammue
00lunedì 22 giugno 2009 16:03
per mantenere l'aderenza naturale potresti inserire un paio di elicoidali all'inizio e alla fine del viadotto, confidando nel fatto che le curve tranviarie possono raggiungere raggi di curvatura estremamente ridotti.
trammue
00lunedì 22 giugno 2009 16:07
oltre l'altezza del filo dal piano del ferro bisogna tener conto della corda portante e delle debite distanze di isolamento, per cui ritengo che l'intradosso del cavalcavia non possa scendere al di sotto di 5.5 metri.
rob utp
00lunedì 22 giugno 2009 17:28
A Roma in Viale Aldrovandi il tram supera tranquillamente e senza problemi l'8%.
L'autobus invece ci fatica abbastanza.
Augusto1
00lunedì 22 giugno 2009 17:46
Anche a Napoli sia i Sirio che le Peter Witt hanno alcune pendenze abbastanza sostenute da superare in allegria, ma cercavo di rimanere in punta di regolamento...
iltriestino
00lunedì 22 giugno 2009 20:33
Confermo l'8 % superato, e con una certa facilità, dal Tram di Opicina nei tratti non serviti da funicolare, e quindi ad aderenza, fra la stazione di Vetta di Scorcola (fine funicolare) e Obelisco.
Notizia dal sito ufficiale di Trieste Trasporti dedicato alla tranvia.

www.tramdeopcina.it/

Ricordo che anche le tranvie urbane triestine, esercitate con le gloriose carrelli Stanga, e finite di togliere intorno al 1970, avevano qua e là delle pendenze sicuramente fra il 6 e il 7 %, es. la 11 lungo tutta Via Revoltella fino a Rozzol (Rion del Re), e la 1 nel tratto fra piazza Vico e Via San Giacomo in Monte, tratto breve e a tornanti dove le stesse vetture filoviarie AR 140 facevano una bella fatica.
(aldo343)
00martedì 23 giugno 2009 09:53
Grazie a tutti, la mia pendenza era prevista al 8,5%, ma ricontrollando mi sono accorto che le quote di riferimento del piano stradale di riferimento e la zona ferroviara da scavalcare sono diverse di 1m, quindi il dislivello passa da 7m a 6m pemettendomi si scendere sotto 8%.
Detto ciò il sito sui tram a trieste è stato esplicativo, ma non conosco quale sia il tipo di tram "vecchio modello" che viaggia a milano.
Mentre per il sirio c'è un sito dove riporta le caratteristiche tecniche e le sue possibilità in caso di pendenza in manierea da avere tutto giustificato e documentato.

Cmq grazie a tutti.
trammue
00martedì 23 giugno 2009 10:52
se a via aldrovandi la pendenza è effettivamente dell'8%, fino a pochi anni fa ci si arrampicavano delle vetture che avevano solo il carrello anteriore aderente, ed erano alquanto scarse anche ad impianto frenante.
oggi circolano articolate di tipo tradizionale (cioè con avviamento a reostato) a tre carrelli di cui due motorizzati e articolate a piano ribassato con quattro carrelli di cui i due estremi motorizzati, però con il circuito di trazione a comando elettronico, che migliora notevolmente le condizioni di aderenza all'avviamento.
entrambi i tipi di vettura hanno il sistema frenante coadiuvato da freno elettrico e pattini elettromagnetici.
push.g
00venerdì 14 maggio 2010 17:32
di-PENDO da voi [SM=g10045]
Ciao amici del forum, devo fare un progetto per un esame, l'area è Largo Passamonti a Roma, in questo posto ci passa la Tangenziale che collega circonvalazione tiburtina con prenestina e casilina. ci sono 2 rampe d'accesso che portano dalla quota del piano stradale a +12m di altezza. Una rampa è lunga 146m ma ha un andamento un pò curvilineo, l'altra è lunga 117m e arriva sempre a quota + 12. Le pendenze rispettive sono perciò del 8% e del 10%. Il mio prof dice che un tram nn salirà mai con una pendenza simile. Qualcuno sa dirmi se esiste un mezzo su rotaia che può sostenere queste pendenze? e se esiste posso avere disegni con dettagli tecnici?
Potrei proporre un Tram con Cremagliera? So che già esistono tipo a stoccarda......
Augusto1
00venerdì 14 maggio 2010 20:09
Ciao push.g e benvenuto. Senza presunzione alcuna, il tuo professore non è molto ben informato perchè a Gmunden, in Austria, la tranvia più antica dello stato è anche quella più acclive, con una pendenza massima da superare del 10%, affrontata ad aderenza naturale, come puoi vedere dalla foto che segue:



A Lisbona, inoltre, i vecchi e famosissimi tram in servizio sulla linea 28 arrivano ad affrontare brillantemente addirittura pendenze del 14%, sempre senza l'ausilio di cremagliere.



Se ce la fanno vetture antiche di questi due tipi, molto probabilmente ce la possono fare anche moderne elettromotrici costruite specificamente per questa tua eventuale linea, assecondandone al meglio le caratteristiche tecniche.

In bocca al lupo per l'esame!
sotram
00venerdì 14 maggio 2010 20:28
le macchine "antiche" cui ti riferisci sono tutte macchine a trazione integrale (che le fa salire) e con velocità moderate (quando scendono).
quali sono adesso i tram in produzione con trazione integrale (che non consente il piano interamente ribassato, a meno di non ricorrere a motori nelle singole ruote) ?
Augusto1
00venerdì 14 maggio 2010 21:45
Cosa c'entra il piano ribassato con la trazione integrale? I carrelli motore dei tram Sirio non sottostanno forse ad un piano integralmente ribassato?
trammue
00venerdì 14 maggio 2010 21:56
senza andare a lisbona, mi sa che la salita di salvator rosa si aggira più o meno su quei valori.
anche lì, come molti sanno, fu imposta la cremagliera.
ma con la trazione elettrica all'origine salivano e scendevano perfino i convogli con rimorchio ad aderenza naturale.
Augusto1
00venerdì 14 maggio 2010 22:05
Signori, cerchiamo di non essere fuorvianti, a Salvator Rosa non c'era nessuna cremagliera.
filobustiere
00venerdì 14 maggio 2010 22:16
Postlinghbergbahn di Linz Austria
Per Pushg
Tratto da un articoletto da www.clamfer.it
Il terminal era posto adiacente alla stazione ferroviaria periferica di Muhlkreise, costituendo un sistema di interscambio ante litteram. Le ragioni della sua costruzione furono quelle comuni alla storia di altre linee a vocazione turistica: la nascita ed il promettente sviluppo delle attività escursionistiche, l’avvento della trazione elettrica con le sue indubbie qualità di pulizia ed affidabilità. Scartata l’ipotesi di un’ascesa a cremagliera, si optò per un’ardita aderenza naturale conferendole il primato di seconda tramvia più acclive d’Europa (la prima è la linea 28 di Lisbona) raggiungendo la percentuale del 11,6 %. Il deposito con l’annessa centrale termica per la produzione dell’energia elettrica fu costruito a pochi passi dalla stazione.



sotram
00venerdì 14 maggio 2010 22:53
per augustus: vero per il sirio, ma detto mezzo è disponibile anche a trazione integrale ?
Augusto1
00venerdì 14 maggio 2010 23:09
Caro sotram, si va su Marte, si fa anche un tram a trazione integrale.
sotram
00sabato 15 maggio 2010 01:20
non ho detto che NON si può fare, ma solo posto una domanda:
CHI ha a catalogo tram a trazione integrale e piano ribassato ?
Augusto1
00sabato 15 maggio 2010 10:30
Non lo so, ma avevo capito la domanda e ti avevo già risposto: se non esiste si fa.
push.g
00sabato 15 maggio 2010 18:24
grazie 1000
Amici vi ringrazio per l'accoglienza e per le delucidazioni, sono + che sufficienti dal momento che l'esame è di architettura d'esterni e non di ingegneria meccanica. Per avere il nulla osta del prof. mi sarà sufficiente dimostrare che: o per aderenza naturale o per l'introduzione della cremagliera questo tram può affrontare una pendenza del 10%.
Se mi promuove ve lo faccio sapere, se mi boccia sparisco dal web.
[SM=x346242]
Augusto1
00sabato 15 maggio 2010 19:06
Se ti boccia per questi argomenti ci parlo io... [SM=x346236]
trammue
00lunedì 17 maggio 2010 13:49

Signori, cerchiamo di non essere fuorvianti, a Salvator Rosa non c'era nessuna cremagliera


mi riferisco ai tempi della trazione a vapore
con un po' di pazienza trovo la foto e l'articolo che parla di "condicio sine qua non" imposta dalle autorità alla società della tranvia di pozzuoli per permetterle la costruzione della linea del corso ve
trammue
00lunedì 17 maggio 2010 19:31
il dubbio di augusto è leggittimo perchè in questa foto (pessima) la cremagliera si vede e non si vede




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trammue
00lunedì 17 maggio 2010 19:33
il testo a corredo però dovrebbe sciogliere ogni perplessità:
(fonte ogliari)




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trammue
00lunedì 17 maggio 2010 19:37
un po' sintetico, ma ricordo di aver letto un articolo con tutta la diatriba fra società e uffici della motorizzazione dell'epoca.
dove? non ricordo, forse forse su uno dei primi numeri di clam-ferrovia, e qui gennaro fiorentino potrebbe venirmi in aiuto.

quest'altra invece sembra scritta oggi:




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