MONOROTAIA - Italia '61

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, [9], 10, 11
Censin49
00lunedì 25 luglio 2011 20:23
Il problema (se di problema si può parlare) della metro di Torino, l'ho già spiegato nella discussione relativa alla metropolitana, è che il traffico torinese non è costante nell'arco della giornata; ai forti carichi nelle ore di punta, succedono poi periodi di "morta"; mentre un mezzo del genere necessiterebbe di carichi di traffico il più possibile costanti e vicini al pieno carico; tenendo inoltre conto che il metro di Torino, proprio perchè automatico, è abbastanza "rigido", cioè non permette facilmente aumenti dei convogli circolanti, che oltretutto sono a lunghezza fissa. Si rischia di avere sovraccarichi in certe ore, ed anche certe circostanze (es. Fiera del Libro o altre manifestazioni a Lingotto Fiere), e convogli semivuoti in altri momenti.
Censin49
00lunedì 25 luglio 2011 20:32
Per Fabio Fender
Una monorotaia dal capolinea del 9 a Torino Esposizioni fino al Palazzo del Lavoro sarebbe di per sè una bellissima cosa (oltretutto, personalmente mi passerebbe quasi sull'uscio di casa); il punto sta nei costi di realizzazione e nelle spese correnti dell'opera, e nel ritorno economico. E poi, chi lo gestirebbe? Il GTT, già oberato di tante cose, o qualche privato (che, ovviamente, dall'opera vorrebbe realizzare utili e profitti, è il mercato bellezza!)? Torino non è Las Vegas o simile; è certo una bellissima città, con tante belle cose da vedere e da fare, ma difficilmente il turismo diventerà mai la base della sua economia, cosa che sola potrebbe giustificare un'opera del genere.
Censin49
00lunedì 25 luglio 2011 20:39
La pensilina di collegamento tra il Palazzo del Lavoro e l'ex stazione della monorotaia potrebbe anche essere spiegata con l'intenzione di fare della stazione una sorta di "belvedere"; comunque, non resta che dire: chi vivrà, vedrà.
FabioFender
00martedì 26 luglio 2011 13:03
Censin49, 25/07/2011 20.39:

La pensilina di collegamento tra il Palazzo del Lavoro e l'ex stazione della monorotaia potrebbe anche essere spiegata con l'intenzione di fare della stazione una sorta di "belvedere"; comunque, non resta che dire: chi vivrà, vedrà.



Guarda che la stazione Sud è alta solo 3 metri e mezzo, è più in alto il balcone di casa mia (secondo piano del mio palazzo) ... e poi il "belvedere" sarà realizzato sul tetto del palazzo del lavoro e sarà prevista un'ascensore interna che porterà fino sopra al tetto, quindi i 3 metri e 1/2 di altezza della stazione sud sono ridicoli a confronto, è proprio questo che mi sta facendo venire in mente la possibilità che vogliano ricostruire la monorotaia, fare una pensilina enorme e costosa che porterà la gente dal secondo piano del palazzo del lavoro sin sopra la stazione sud dove però non c'è nulla ... cioè dai non ha senso [SM=x346240]

Censin49, 25/07/2011 20.32:

Una monorotaia dal capolinea del 9 a Torino Esposizioni fino al Palazzo del Lavoro sarebbe di per sè una bellissima cosa (oltretutto, personalmente mi passerebbe quasi sull'uscio di casa); il punto sta nei costi di realizzazione e nelle spese correnti dell'opera, e nel ritorno economico. E poi, chi lo gestirebbe? Il GTT, già oberato di tante cose, o qualche privato (che, ovviamente, dall'opera vorrebbe realizzare utili e profitti, è il mercato bellezza!)?



Potrebbe essere gestita in comune dalla GTT e dalla società che sta costruendo il centro commerciale, ne avrebbero vantaggio entrambe, in fondo la società olandese proprietaria del palazzo del lavoro ha stanziato una cifra colossale per la ristrutturazione, cifra che a mio giudizio (e potrei ovviamente sbagliarmi) non è assolutamente giustificata dai lavori previsti sul solo palazzo del lavoro.
Censin49
00martedì 26 luglio 2011 16:30
OK, può andare benissimo! Ora però è da vedere innanzitutto se il centro commerciale sarà effettivamente realizzato, visto che a Torino e dintorni tira ora un vento tutt'altro che favorevole al riguardo. Regione Piemonte, Provincia e Comune di Torino, pur di colori politici diversi, concordano nel contrastare e boicottare il più possibile queste strutture. E' di oggi la notizia che il Presidente della Provincia Saitta ha "stoppato" definitivamente il progetto di megapuntovendita che l'IKEA voleva realizzare all'estrema periferia Sud dell'area urbana torinese, nel comune di La Loggia, con un investimento di 70 milioni di euro e la prevista creazione di 250 posti di lavoro, con la motivazione di non sottrarre altro terreno agricolo alla zona.
Censin49
00martedì 26 luglio 2011 16:42
Chiaramente, dietro queste motivazioni pretestuose si nasconde la volontà, abbastanza palese, di proteggere gli interessi dei piccoli commercianti, molto potenti e influenti con le loro associazioni di categoria, anche a costo di dire addio a così tanti posti di lavoro. Tutti i politici concordano nel parlare "con lingua biforcuta"; a parole, tutti d'accordo nel creare posti e occasioni di lavoro, per alleviare la drammatica disoccupazione prodotta dal declino industriale; di fatto, pronti a proteggere a qualunque costo gli interessi dei soliti noti!
Censin49
00martedì 26 luglio 2011 20:06
Il roseto è rimasto....più bello che mai!
Ecco un video del roseto del Valentino, una delle "cose" di Italia61 che sono rimaste; come detto, destò l'ammirazione di H.M. la regina Elisabetta...a buon diritto!

Censin49
00lunedì 8 agosto 2011 20:35
La stazione sud della monorotaia
Alcune immagini della stazione Sud della monorotaia, a differenza della Nord conservatasi quasi integralmente assieme al tratto di linea
















Censin49
00lunedì 8 agosto 2011 20:44
Come si può vedere, stazione e linea in questo tratto sono ancora ben conservati, manca solo la vettura a rendere attuale e realistica la scena..
Nella quinta foto dall'alto, si vede il particolare di una mensola con isolatore, per sorreggere la linea elettrica di alimentazione.
Nelle due ultime foto in basso, si vede il tratto terminale della linea oltre la stazione, con il "paraurti", quasi contro la cancellata del Palazzo del Lavoro. Narra un aneddoto che, alla prima corsa di prova del convoglio dopo la sua installazione, per inesperienza del guidatore nell'uso dei freni, lo stesso fosse andato ad urtare piuttosto violentemente contro il paraurti, al punto che gli occupanti dovettero ricorrere al pronto soccorso dell'ospedale!
BUBU56
00lunedì 8 agosto 2011 23:12
Un paio di fotine 61

[IMG]http://i38.tinypic.com/ksp36.jpg[/IMG]




L‘intradosso degli ammezzati del Palazzo del Lavoro (1961)
Fonte immagine: Domus



Esposizione regioni veneto murano


BB
FabioFender
00martedì 9 agosto 2011 16:36
Ecco come si presentano oggi i binari della monorotaia, quelli rimossi per la costruzione del sottopasso:



mi prende una tristezza infinita ...


@Censin49: belle le foto della stazione sud che hai messo, ma ora che hai visto com'è la situazione da vicino e soprattutto quanto è distante la stazione dal palazzo del lavoro, mi dici secondo te che motivo ci può essere per creare una pensilina lunga circa 50 metri col solo scopo di collegarli? La pensilina collegherà la stazione col secondo piano del pdl (Alias Palazzo del lavoro, ma sai com'è è stata casa mia per 2 anni dato che li dentro ci ho fatto i primi anni di economia aziendale), l'unico motivo sensato che mi viene in mente è la ricostruzione della monorotaia, non quella di Italia61 ma una nuova monorotaia tipo quella di disneyland.
Censin49
00venerdì 12 agosto 2011 17:35
Non resta che attendere gli sviluppi...chi vivrà vedrà!
Volevo comunque ricordare che in effetti la monorotaia torinese fu soprattutto un veicolo propagandistico per il costruttore, la germanica Alweg (poi assorbita dalla nipponica Hitachi). La ditta costruttrice, dopo aver realizzato un impianto a Colonia nel 1957, intendeva esportare e "far conoscere" al mondo il mezzo. Ricordo ancora che, in occasione dell'unico viaggio da me fatto su di essa il 2/6/1961, all'arrivo alla staz. Sud mio padre obiettò al guidatore che il tragitto gli sembrava un po' corto; la risposta di replica fu "quella in Germania è anche più breve".
FabioFender
00venerdì 12 agosto 2011 19:21
Censin49, 12/08/2011 17.35:

Non resta che attendere gli sviluppi...chi vivrà vedrà!
Volevo comunque ricordare che in effetti la monorotaia torinese fu soprattutto un veicolo propagandistico per il costruttore, la germanica Alweg (poi assorbita dalla nipponica Hitachi). La ditta costruttrice, dopo aver realizzato un impianto a Colonia nel 1957, intendeva esportare e "far conoscere" al mondo il mezzo. Ricordo ancora che, in occasione dell'unico viaggio da me fatto su di essa il 2/6/1961, all'arrivo alla staz. Sud mio padre obiettò al guidatore che il tragitto gli sembrava un po' corto; la risposta di replica fu "quella in Germania è anche più breve".



Cioè scusa aspetta ... frena ... SEI STATO SULLA MONOROTAIA????
oddio sento l'invidia assalirmi!
Vabbè però io penso davvero che sarebbe un fantastico mezzo di trasporto, mi piacerebbe se le facessero percorrere per esempio la corsia centrale della radiale fino a moncalieri (zona grattacieli andrebbe benissimo) e verso torino esposizioni nell'altro senso, con fermate moncalieri, PDL, ospedali e museo, To expo, andrebbe bene anche se facesse lo stesso tragitto di italia61 con le dovute modifiche ma fino a TO EXPO, in modo da collegarsi col capolinea del 9 ... ho sempre pensato fosse un sogno però 'sta pensilina rossa non me la tolgo dalla testa, la sua inutilità è assurda, prendi per esempio la passerella olimpica che come lunghezza sarebbe simile, HA UNO SCOPO! superare la ferrovia e collegare la zona di cso unione sovietica coll'8gallery! ma la pensilina del pdl? a che servirebbe?
Censin49
00sabato 13 agosto 2011 17:25
Certo che ci ho viaggiato sulla monorotaia! Allora avevo dodici anni, con i miei andammo a Italia61 il 2 giugno, festa della Repubblica, approfittando del biglietto d'ingresso ridotto a metà (250 lire invece di 500).
Appena entrati dall'ingresso Nord, andammo alla stazione della monorotaia; all'ingresso, vi erano cancelletti da aprire con la monetina da 50 lire (simili a quelli allora in uso sulla metro di Roma); passati alle barriere, salimmo al piano superiore alla banchina, dove era già pronto il convoglio. Il tragitto sarà durato 5 minuti, forse meno.
FabioFender
00domenica 14 agosto 2011 20:16
[SM=g1885122]

Ti invidio parecchio, senti volevo chiederti una cosa, dai video che ho trovato in rete non si riesce a capirlo bene ma mi sono sempre chiesto una cosa sulla monorotaia, era veloce? voglio dire ... da dentro dava un'impressione di velocità oppure andava veloce più o meno come un tram?

oggi pomeriggio ho fatto un salto alla stazione sud, si è messo a diluviare e allora mi sono riparato sotto la pensilina, allora ho pensato "Beh però vedi che serve ancora a qualcosa?" ... non so perchè ma mi è venuto un magone che non ti dico, vabbè speriamo in un miracolo.
Ho anche visto che la fontana luminosa non ha i getti funzionanti, sai mica che è successo? 2-3 settimane fa funzionava benissimo ora invece è diventata un "Zanzara&Girino party"
Censin49
00mercoledì 17 agosto 2011 20:17
Mah, dall'alto era difficile rendersi conto della velocità; il colpo d'occhio dall'alto sull'esposizione era comunque spettacolare, così come il tratto finale sul laghetto, che era stato voluto proprio a scopo di spettacolarizzazione; volendo avere un'idea dello spettacolo offerto, si vedano, su Youtube, i molti video dedicati alla monorotaia di Las Vegas, città che è di per sè un'eterna fiera del divertimento! Come ho già accennato, a colpire della monorotaia era soprattutto la sua silenziosità, in confronto a tram e bus.
Censin49
00mercoledì 17 agosto 2011 20:29
Per quanto riguarda la fontana luminosa, si può dire sia stata baciata dalla fortuna! Finita Italia61, andò incontro, come tutte le altre strutture espositive, ad un triste abbandono e degrado; a salvarla dalla distruzione totale furono le Olimpiadi invernali del 2006, che, grazie alla sua contiguità al Palavela, sede di gare, ne permisero il restauro; peraltro, tutte le fontane hanno periodi di inattività, forse per pulizia o risparmio di acqua; così è anche per la Fontana dei Mesi al Valentino.
Un'altra bella fontana luminosa torinese era, in passato (anni 50 e 60), quella al Valentino all'angolo tra corso Massimo e corso Vittorio; nelle sere d'estate festive, al calar del buio si svolgeva un vero e proprio spettacolo di giochi d'acqua luminosi e musica; ora purtroppo è semiabbandonata. Uno spettacolo simile lo vidi solo, nel 1984, a Barcellona.
Censin49
00mercoledì 17 agosto 2011 20:41
"Son et lumière" al Castello del Valentino
Anche se non c'entra molto con Italia61, visto che era in anticipo di due anni, volevo ricordare che il Castello del Valentino, nel settembre del 1959, fu protagonista, dal lato verso il Po, di uno spettacolo di "son et lumière" sul modello dei Castelli della Loira (cui in fondo assomiglia architettonicamente) assai suggestivo (anche se il commento sonoro era abbastanza ingenuo). Diverse sere potei assistervi dalla "tribuna" allestita di fronte al Castello ai Giardini Ginzburg, sulla sponda opposta del fiume. Spettacolo che purtroppo non venne più replicato.

Ecco una foto del Castello del Valentino, ripreso appunto dal Po.



Somiglia o no ai castelli della Loira?
Censin49
00giovedì 1 settembre 2011 21:01
Esperienza Italia 150
Per opportuno confronto tra ieri e oggi, ecco un video girato alla mostra "Esperienza Italia 150" per il Centocinquantenario dell'Unità, in corso fino a novembre presso le ex officine ferroviarie (OGR); la mostra consta in effetti di tre esposizioni, dedicate rispettivamente al "passato" e al "futuro" dell'Italia e agli "artieri"; cioè agli artigiani creativi di oggi

Censin49
00giovedì 1 settembre 2011 21:10
Due parole sulla sede espositiva: le ex Officine Ferroviarie di Grandi Riparazioni, nate a fine 800 lungo la ferrovia per Milano. In origine si estendevano, senza soluzione di continuità, dalle carceri "Nuove" fino all'attuale via Braccini; nel 1955, venne demolita la parte più a Sud, il che permise di aprire completamente al traffico il corso Peschiera, sino ad allora spezzato in due tronconi, col tram 16 costretto a un lungo giro. Nel 1992, l'intero complesso venne dismesso dalle FS: la parte architettonicamente più rilevante venne acquisita dal Comune, per essere utilizzata come sede museale ed espositiva (appunto il sito dell'attuale mostra), il resto passò al Politecnico, che, abbattuti i capannoni, vi sta realizzando sue strutture, nonchè una centrale termoelettrica del teleriscaldamento.
A ricordare l'origine "ferroviaria" del complesso, davanti all'ingresso della Mostra sono esposti una locomotiva a vapore e la motrice del "Frecciarossa", a simboleggiare passato e presente della ferrovia, nonchè altri "cimeli" ferroviari.
filobustiere
00giovedì 1 settembre 2011 22:25
@ Censin 49 un po' OT
Dovrei essere a Torino tra due we. Mi puoi suggerire quale delle tre mostre alle OGR vale la pena di vedere oppure tutte e tre!
Il tempo a disposizione non è molto e d'altro canto ho visto che anche il biglietto non è proprio popolare.
Grazie della disponibilità!
Censin49
00venerdì 2 settembre 2011 20:13
@filobustiere. Per mia opinione personale, la più interessante delle tre è quella riguardante il "futuro":"Stazione Futuro -Qui si rifà l'Italia"; quantomeno è avveniristica, con l'aereo a propulsione elettrica, l'auto teleguidata, il veicolo spaziale, e le altre cose futuribili che si vedono nel video postato. Quella sul "passato", "Fare gli italiani", pur ricca di "effetti speciali", rischia di scadere inevitabilmente nella retorica (in fondo, non tutta la storia italiana unitaria è bella e piacevole da ricordare; si pensi al fascismo, alle leggi razziali, alle guerre coloniali, alle vicende della seconda guerra mondiale). La terza, "Il futuro nelle mani. Artieri domani", pur essendo interessante, rischia di non essere sempre facilmente comprensibile.
Tieni presente che si può visitare una o due mostre singole, con singolo biglietto, o tutte e tre, con biglietto comulativo; per una visita accurata di tutte e tre occorrono circa tre ore. Importante!: il lunedì è chiuso!
Per altre informazioni puoi collegarti al sito www.italia150.it.
filobustiere
00sabato 3 settembre 2011 12:48
Grazie davvero; farò tesoro dei tuoi suggerimenti!
PS L'acquisto del due piani mi ha fatto venire l'idea "in controtendenza" di dedicare una riunione del mio Club ai 100 anni dell'unità d'Italia cioè Italia 61. Esibirò il due piani. Poi stiamo trasformando un calessino Ape di Roma 60 in livrea Torino 61. Vedremo qualche sequenza del film Colpo grosso all'italiana. Parlerò degli edifici (con le preziose info di questo thread). Inoltre sto cercando il modellino della Flaminia convertibile. Infine l'autore nostro socio dell'articolo sulla Monorotaia (vedi TT Storia) ci parlerà di questo straordinario ed innovativo mezzo di trasporto.
Dulcis in fundo (è il caso di dirlo) degustermo il torinese per eccellenza ossia "Il gianduiotto".
Censin49
00sabato 3 settembre 2011 20:27
Per raggiungere le OGR, ingresso delle mostre
@filobustiere. L'ingresso delle mostre è a circa 10 minuti a piedi dalla stazione "Vinzaglio" della metropolitana, di dove si raggiungono Porta Susa (ancora la vecchia stazione) in circa 2 minuti (stazione metro "XVIII Dicembre") e Porta Nuova in 3 - 4 minuti.
Dalla stazione FS di Porta Nuova, si possono utilizzare pure il tram 9 e il bus 68,scendendo dopo quattro fermate (fermata Inghilterra), e da Porta Susa il tram 10, scendendo dopo tre fermate (fermata Stati Uniti); da entrambe le fermate, l'ingresso è a 5 minuti di cammino.
Censin49
00sabato 3 settembre 2011 21:30
Il Masdar PRT
Nella mostra dedicata al "futuro", si vede un esemplare dell'auto teleguidata PRT in esercizio a Masdar City (Abu Dhabi, Emirati Arabi).
Ecco un video, "pescato" su Youtube, che lo mostra in funzione



Come dire: il vecchio sogno del "tram senza binari", guidato solo su un binario elettronico, sembra realizzarsi!
XJ6
00domenica 4 settembre 2011 13:04
Bello! Sono stato a Masdar l'anno scorso e di queste vetture me ne hanno parlato, ma non le ho viste in esercizio. Ho visto altre cose notevoli, comunque, incluso un sistema di aria condizionata naturale e vari progetti collegati all'efficienza energetica davvero notevoli.
FabioFender
00domenica 4 settembre 2011 15:16
Man at work
Mi sa che zitti zitti sono iniziati i lavori al palazzo del lavoro, dal di fuori è da giorni che si sente martellare che è un piacere ...
Censin49
00domenica 4 settembre 2011 20:05
L'esposizione a Italia150 di una delle vetturette di Masdar è dovuta al fatto che sono in gran parte di progettazione italiana (mi pare anche del Politecnico di Torino)
Censin49
00lunedì 5 settembre 2011 19:59
Perchè non una pista di prova per le PRT?
Ora che ci penso: come 150 anni fa era stata scelta la monorotaia come mezzo sperimentale di spostamento nell'esposizione, non si poteva ora allestire all'interno delle OGR una pista per le vetturette PRT? Così il pubblico avrebbe potuto rendersi conto delle loro caratteristiche e funzionamento, ben più che non solo vedendo un'esemplare in vetrina, fermo.
BUBU56
00mercoledì 7 settembre 2011 11:36
senza parole
www.oldpostcardsforsale.com

 
E' abbastanza definita anche se non sembra

bb
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:36.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com