MILANO - METROPOLITANA

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Cori x
00martedì 30 dicembre 2008 06:04
A me il meneghino fa proprio schifo,in 100 anni di design italiano siamo riusciti a creare un modello da film "atto di forza" film pseudo futuristico palesemente anni 80,la linea 3 col suo design a confronto è avveniristico,altro che sto cassonetto! attendo nelle porte "umido","secco","non riciclabile" solo per sbrattare guardate i gruppi ottici,farli incassati pareva brutto? e poi ancora con sta porta centrale che non ha senso,se esplodi dentro esplodi dentro come una mosca! Addirittura in design c'è un corso di laurea,una delle tante scienze delle merendine che popola l'università,io la ingloberei come un tempo come master post laurea in architettura,senò ecco i risultati:porcherie!

Esempi da pre 2008:

Type C Munchen



Type V Wien



Saluti!


(ferpas)
00martedì 30 dicembre 2008 14:46
La stessa cosa me la sono chiesta anche io di come mai il meneghino abbia un disegno orami antiquato??? Mi sa che sarà stata la stessa ATM a progettare il disegno della cassa o ad imporre quel tipo di design [SM=x346221] .
Augusto1
00martedì 30 dicembre 2008 16:21
Ragazzi, i treni delle metropolitane classiche sono quasi tutti anonimi in quanto a design. Forse è proprio il tipo di servizio (sotterraneo, con sagoma limite ristretta, molte porte, arredamenti spartani) che non lascia spazio alla fantasia...
iltriestino
00martedì 30 dicembre 2008 21:13
No no, hanno tutti una loro "cifra" e una loro riconoscibilità. Ad esempio, un treno della metropolitana di Londra si riconosce al primo colpo, e così pure uno di New York. Per non parlare delle "classiche" metrò dell'est: Mosca, Praga, Budapest, col loro design essenziale e spartano.
In Italia sono belli e riconoscibili i treni originali della metro B romana, i treni "classici" delle metro milanesi 1 e 2, che trovo altrettanto essenziali, simili a quelli romani della linea A prima serie, e che sono stati presi, credo non a caso, a logo di questa sezione del forum. Sono assai belli ed hanno un loro "tiro" anche i treni della MM3.
Più che altro la qualità estetica si gioca sul frontale, o "muso", che è poi la prima cosa che si vede dalla banchina dopo i fanali, dinamicamente, sicchè il suo disegno deve assecondare l'idea del movimento, ma in modo rassicurante. Da fermo, il passeggero non vede mai il muso. Il resto, la vettura, l'arredo, ecc. viene dopo, cioè si percepisce in un secondo momento.
I "meneghini" sono dei bei treni, ma il frontale non ha nulla di originale né di "caratterizzato", è abbastanza anonimo e starebbe bene in una qualsiasi metro di qualche oscura città degli USA (mi viene in mente Des Moines, assunta ad emblema della città di provincia americana nello splendido ed inquietante "Ubik" di Philip K. Dick. Ma quella era arte, anche se non di architettura si tratta).
Augusto1
00martedì 30 dicembre 2008 21:21
per iltriestino
Certo, anche per me sono tutti ben riconoscibili, ci mancherebbe...
Tutti nel loro essere anonimi, un pò come le funicolari.
Certo, però, che i vecchi treni romani, quelli milanesi di 1 e 2e quelli napoletani della 1 li distingui giusto per le livree e per il fatto di trovarti in una città piuttosto che in un'altra. Un profano non li distingue...
BiagPal
00martedì 30 dicembre 2008 22:45
Sì, la linea orrenda è stata scelta dalla stessa ATM. Ad essere onesti il problema non è soltanto il muso, come dice iltriestino, ma anche la livrea scura che contribuisce ad "appesantire" la linea ed i finestrini di vecchio disegno ed abbastanza piccoli. Insomma, si tratta proprio di treni da una linea obsoleta, molto simile a quella dei treni della Linea 3.
Io, poi, i confronti non li farei nemmeno con treni costruiti in altri Paesi ma con i nuovi treni realizzati da AnsaldoBreda per la Circumvesuviana



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oppure quelli realizzati dalla stessa AnsaldoBreda per la Metropolitana di Madrid.



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oppure quelli realizzati sempre da AnsaldoBreda per la Metropolitana di Copenaghen



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oppure ancora i treni che sempre AnsaldoBreda sta realizzando per la Metropolitana di Brescia



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per la Linea 5 della stessa Metropolitana di Milano



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o per la Linea C della Metropolitana di Roma.



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iltriestino
00mercoledì 31 dicembre 2008 00:04
Oh bene, questo si chiama mettere a fuoco il problema.
Ecco, i "musi" di Ansaldo per le metropolitane automatiche che Biagio ci ha mostrato sono proprio l'archetipo del frontale d'immediata percezione rassicurante per il passeggero, elegante ma dinamico, di cui parlavo.
Peccato che si vedranno poco, al loro apparire in stazione dal nero della galleria, per via della "teca" di vetro, il bozzolo, o l'acquario con porte, che nelle stazioni circonderà, come a Torino, il veicolo, a causa delle norme di sicurezza - giustissime - imposte dalla guida automatica e dall'assenza di conducente.
Abbiamo fatto insieme un piccolo saggio di design applicato alle metro.
Augusto1
00mercoledì 31 dicembre 2008 11:09
Messa a fuoco
Secondo me le foto di Biagio confermano quanto dicevo, ossia che i treni delle metropolitane classiche risultano "privi di personalità", e mi pare che gli esempi di Copenaghen, Brescia e Milano (linea 5), lo testimonino bene, pur trattandosi di un'impersonalità moderna, non più squadrata come negli esempi che avevo fatto nel post precedente. I treni della Circumvesuviana non li prenderei in considerazione, visto che non si tratta di convogli metropolitani veri e propri. In tutto questo l'eccezione sarebbe la metro di Madrid, i cui treni sono realizzati con una variante progettuale di quelli della Circum. Io resto della mia idea, ossia che le metropolitane sono sempre utilissime ma i loro treni non suscitano in me alcuna "emozione" da un punto di vista del design.
BiagPal
00mercoledì 31 dicembre 2008 13:10
Io invece i treni della Circumvesuviana li prenderei in considerazione, eccome, visto che sono la diretta evoluzione dei treni realizzati per la Metropolitana di Madrid.
Io comunque ciò che ritengo fondamentale sia quello di realizzare finestrature ampie e degli intercomunicanti ampi, in modo da dare un senso di areosità all'ambiente che aiuta molto le persone che soffrono di claustrofobia. Un fattore da non sottovalutare in ambienti chiusi e sotterranei di una metropolitana. Io, ad esempio ho un amico che soffre di claustrofobie con il quale ho avuto grosse difficoltà nel farlo salire nei treni della Metropolitana di Napoli, mentre non ho avuto alcun problema nel farlo salire nei nuovi treni della Linea A della Metropolitana di Roma.
Augusto1
00mercoledì 31 dicembre 2008 15:08
per Biagio
E' un fatto di convizione e di suggestione. I treni CAF non hanno superfici granché più ampie rispetto ai treni napoletani della linea 1. E' l'insieme che condiziona il tuo amico, anche perchè gli ambienti della linea A di Roma sono più sfavorevoli rispetto a quelli napoletani. E comunque, tornando al fatto tecnico, non puoi allargarti troppo con le superfici vetrate, quando ci sono porte un finestrino sì ed uno no, pena la solidità della struttura del veicolo.
Cori x
00venerdì 2 gennaio 2009 05:40





Toh che leggerissime differenze,le foto le ho prese da Genius Loci su skyscraper....a quanto pare la questione estetica non ha preso piede solo da me ma siamo in tanti,sono davvero contento,nella sfiga.

Beh a sto punto è meglio che l'industria italiana o fallisca o cambi logica di design di marketing di prodotto.Il CAF Romano a paragone è del 2100! Augù a me sembra che tu stia barcamenando un discorso da anni 70,La Sekurit come le altre aziende che costruiscono finestrature a pannello tipo anche la pasquali di Napoli per i nostri Etr 500 garantiscono i loro prodotti contro qualsiasi tipo di danno,la struttura di un treno metropolitano non è in plastica ma alluminio e per quanto riguarda gli ansaldo di copenaghen ed i futuro lombardi pare siano di vetroresina indurita,i pesi non c'entrano nulla ne pregiudicano alcun che...e allora mi chiedo:

Perchè Ansaldo fa bei progetti per l'estero e per l'italia fa dei veri cassonetti?

Il "muso di cane delle" NS poi nessuno sa che è una licenza stilistica dei vecchi"muso di cane" che giravano come TEE dagli anni 50 agli annni 80 sulla rete olandese?

A noi le briciole




(ferpas)
00venerdì 2 gennaio 2009 13:47
forse eliminando la porta sul frontale e cambiare il nero con il blù scuro come nel renderingh(spero si scriva così) sarebbe stata un'altra cosa
BiagPal
00venerdì 2 gennaio 2009 18:28
Per Cori
Forse non ti è chiaro che il progetto del Meneghino non è stato realizzato dall'Ansaldo, ma dalla stessa ATM. Le responsabilità sono da attribuire quindi all'ATM e non all'Ansaldo che, ad esempio, per la Circumvesuviana e ha realizzato un bel treno. E la Circumvesuviana si trova a Napoli, non all'estero!
iltriestino
00venerdì 2 gennaio 2009 23:04
mondo virtuale e mondo reale
La differenza fra il rendering del treno simile al Meneghino postato su Skyscrapercity by Genius Loci e riportato da Cori, e il Meneghino reale, fotografato in corsa "direzione Bisceglie" il primo giorno di esercizio, sta soprattutto, come tutti avranno visto, nella presenza della porta dell'intercomunicante sul frontale della prima vettura.
Tale porta nel rendering non c'é, perché questo vuole rappresentare una UDT in composizione bloccata (probabilmente di tre elementi, come nella S-Bahn di Monaco), mentre il treno milanese pare essere una composizione libera. E' probabile che ciò corrisponda ad una specifica di capitolato effettivamente emessa da ATM.
Ciò può voler dire che tutte le vetture, e non solo quelle di testa, hanno il posto di guida collocato a lato del passaggio dell'intercomunicante, come nelle vecchie automotrici delle FS anni 50?
Poi, nel rendering, "per bellezza", si sono dimenticati un bel po' di particolari che nel mondo reale non possono mancare, come le carenature delle fanalerie, le porte laterali (!), ecc., ma che nel rutilante ed ingannevole mondo virtuale possono benissimo essere omesse, se disturbano il bel dépliant.
Per quanto concerne le automotrici "muso di cane" delle NS, beh, sarà anche vero che derivano dai treni TEE, che però erano molto più eleganti ed armoniosi pur nella loro originalità, ma così come sono riuscite, che se le ammirino pure gli Olandesi, se a loro piace... si capisce perché poi si vanno a guardare le vetrine ad Amsterdam!

E, per Augusto: ebbene si, a me i treni delle metro danno un'emozione estetica (come i tram del resto). Forse perché non sarò mai capace di dimenticare quel mio primo ingresso, nel 1965, con mio padre, nella sala partenze della metro romana, stazione Termini, con i grandi ed incombenti arconi bianchi, il penetrante odore di ferrovia elettrica (che per me è rimasto poi un aroma come quello del caffè), ed i bei treni dell'epoca, le originali vetture bianche e azzurre dall'aria un po' rétro, di cui era dotata allora la metropolitana, che fra l'altro allora, da Termini, aveva anche delle corse dirette per Ostia Lido. Fu per me un'emozione, e da quel momento l'estetica di quei treni divenne per me una cosa importante.
Ma ciascuno di noi ha la sua particolare sensibilità in merito: io, se poi mi sono messo a fare l'architetto, è anche perchè ho sempre avuto attrazione per la "forma", specie se questa è emblema della linfa vitale che percorre una grande città, come può essere una metro o una tranvia.
Cori x
00sabato 3 gennaio 2009 02:49
E la madoonna Bigpal che hai? L'Atm ha realizzato il progetto ma i componenti sono Atm?! Suu siamo seri!

Sarà come da capitolato ma la terza porta avrebbe senso se ci fossero composizioni gemellate frequentemente e se da queste ci fosse una possibilità di comunicazione tra le carrozze,cosa peraltro già insita nel programma del meneghino...essendo di fatto un bloccato come tutte le metro di ultima generazione europee. Mi viene in mente l'U-bahn di Berlino che la porta centrale ce l'ha,ma va in composizione gemellata o multipla molto spesso,ad esempio l'U2 e U8 a Milano? puah!

Io come il trèstin ho la mia velleità estetica,pulizia delle linee che poi spesso rispecchia la pulizia dell'insieme una volta definibile "ornato". Le stazioni milanesi con linoleum bello nero....non vanno piu bene oggigiorno... troppo anni 80 ma nel peggiorativo del termine,ci vogliono colori sgargianti anche nelle stazioni.... ecco forse perchè la rete partenopea è quella che preferisco,gli stessi treni della metro,tutti,sono belli anche con la porta centrale....che sono esteticamente identici a quelli romani.

Ho messo in mezzo l'ansaldo come potrei mettere in mezzo firema o l'astom ex fiat ferroviaria (non "la rochelle" francese per intenderci)come bombardier italia per dire che l'industria ferroviaria italiana,polo d'eccellenza mondiale stia finendo sempre piu nel baratro,design incluso...bombardier vincitrice quest'anno di un grosso premio proprio per quel di Vado Ligure,ha commesse per IF private ma non per TPL nè tantomeno per Trenitalia (464 a parte che reputo insulse)

Il mio discorso è piu generalizzato..Toh guarda caso per la M5 chi sbuca,guardate i fornitori,Atm ora è diventata una holding?!? Mah qui si ha poco chiaro il concetto di azienda holding e tutto cio che fa denaro....





foto fonte skyscraper sulla linea 5

Comunque in italia parlando di emozioni ecco due modelli che mi danno soddisfazione visiva,anche nella livrea,non ci vorrà un genio nel costruire un musetto decente no?






per il resto il bellissimo sito:

http://www.cityrailways.net/metroitaliane/citta.html

Per quanto riguarda il meneghino,Atm un piffero da fonte cityrailways guarda caso copio incollo:


NUOVI TRENI MNG (metropolitana di nuova generazione) MENEGHINO


Sono i nuovi treni Ansaldobreda attualmente in costruzione da parte della Firema che saranno destinati a tutte e tre le linee. Saranno infatti treni politensione costituiti da due unità di trazione identiche dotate di azionamento ad inverter di tipo ditensione adatto a prestare servizio sulla linea 1 alimentata a 750 V cc con terza rotaia e sulle linee 2 e 3 alimentate a 1500 V cc con filo aereo. I treni sono climatizzati e i sei vagoni sono intercomunicanti. Il sistema frenante è di tipo elettrico sugli assi motori, a recupero o dissipativo, sia di tipo meccanico a dischi e a pattini elettromagnetici. Le otto porte di accesso presenti su ciascuna cassa sono automatiche ad azionamento elettrico con teleconsenso. I posti totali per treno sono 1256 di cui 204 a sedere e 2 per disabili.
Sono stati ordinati 36 treni da 6 elementi per un totale di 216 vagoni del valore di 341 milioni di euro. I primi esemplari dovrebbero entrare in servizio nell'autunno 2008.

L'unica decenza è il cosiddetto sistema A.T.O che dovrebbero già essere montati sulla M3 quella piu recente non so sulle vecchie carrette della Rossa e la Verde,anche se a voi poco ve ne frega lo dico lo stesso cos è:

Il treno controlla tutto. Il macchinista deve guardare sullo specchio o sui monitor della cabina che nessuno sia rimasto in banchina o che corra verso il treno,chiude le porte e prima di partire si da l'ordine cioè quel "bueeeep" moschicida.Si preme l'uomo morto ogni minuto ed il gioco è fatto! (quello che negli eurostar fanno ogni morte di papa hahahaahhaha) vabbè poi ci sono le modalità dell automatismo ma lasciamo correre sto aggieggio insomma controlla anche che il macchinista non abbia le mutande fuori posto i semafori siano ok e che sia di precisione giapponese anche nella fermata sulle banchine cosa che io non faccio nel giochino ecco..


Intanto giochiamoci su [SM=x346220]


ATM M3 Simulator

Giovanni Kaiblinger
00sabato 3 gennaio 2009 10:17
Una domanda, da pefettom profano delle cose ferroviarie e metropolitane: ma se Milano e Roma avessero costruito le proprie linee di sotteranee negli anni '30, come sarebbe stato il design dei convogli ipiegati?
BiagPal
00sabato 3 gennaio 2009 12:48
Cori x, 03/01/2009 2.49:

E la madoonna Bigpal che hai? L'Atm ha realizzato il progetto ma i componenti sono Atm?! Suu siamo seri!


E questo cosa vuol dire?! L'AnsaldoBreda ha realizzato il treno su progetto ATM.
Ti ho mostrato foto di treni realizzati da AnsaldoBreda per la Circumvesuviana, che si trova a Napoli, non all'estero. Non è quindi vero che in Italia, per le ferrovie o metropolitane italiane, non sappiamo realizzare degli ottimi treni dal punto di vista estetico. A meno che tu non voglia vedere le foto da me postate e voglia fare un'inutile attacco alle aziende italiane.
Cori x
00sabato 3 gennaio 2009 14:18
Mah,chi vuol esser bastian contrario
Beh il muso è stato fatto per il Bmb futuro capirai che adattamento.... sembra un lampadario ma è apprezzabile lo sforzo. Ci sono i treni belga norvegesi islandesi del sud est asiatico e perfino giapponesi dal design pulito,non vedo perchè in italia si vada sul ricercato o sul troppo essenziale senza essere semplicemente equilibrati. Una vetrata un indicatore di linea e la fanaleria carenata di due lampade,nessuna ricercatezza stilistica. Esempio appunto Ansaldo per Copenaghen poi sdoganato per Brescia prima Milano poi... Esempio generale CAF nei suoi modelli anche in Chile e Messico.Esempio Bombardier in Asia:Singapore,Shangai,Manila,Taipei etc....


Negli anni 30 solo Berlino si dotava di treni demodè.... ma pensiamo a Vienna,a Parigi e Londra,credo che Milano avrebbe avuto un parco simile se non identico a quello austriaco,del resto come lo ha Trieste tutt'oggi. Roma invece negli anni 30 una metro l'aveva davvero ed aveva treni tipo aln-56 (sparo una cazzata sul modello,è chiaro,ma m'avete capito) beh oggi dovrebbe essere sotto la Roma-Pantano futura linea C..I romani piu informati sanno di che parlo,era la sotterranea voluta dal mussolini...


P.S:I treni della U6 viennese erano considerati avveniristici già nel 1910 ed il progetto dell'armamento e la scelta dei treni è del mio architetto preferito per l'epoca:Otto Wagner.Semplicemente "a State of Art"


BOMBARDIER METRO

CAF METRO

ANSALDO METRO

FIREMA METRO (si cerchi:Materiale Rotabile)

Augusto1
00sabato 3 gennaio 2009 19:08
per Cori

Augù a me sembra che tu stia barcamenando un discorso da anni 70



Ma non credo proprio! Se poi vogliamo modificare le leggi della fisica in nome dell'architettura possiamo anche provarci... [SM=x346232]

Tu poi dici che quel muso di cane è bello? A me sembra orrendo, Ansaldobreda ha fatto per l'Italia le migliori realizzazioni stilistiche, proprio come il tram Sirio ed il Metrostar per la Circum. Non abbiamo mai avuto nulla da invidiare a nessuno in fatto di linee delle vetture...
iltriestino
00sabato 3 gennaio 2009 22:35
Per Giovanni Kaiblinger:
Forse, se le principali metro in Italia fossero state costruite negli anni 30, le vetture non sarebbero state dissimili da quelle "veterane" delle ferrovie Roma-Pantano, Roma-Nord e Roma-Lido. Insomma delle sane e oneste Carminati & Toselli!
Oppure sarebbero state simili alle "veterane" delle Nord Milano (ma insomma il disegno era quello). Uno stile tutto anni venti, spartano e forse un po' goffo, ma che a tanti piace ancora, precedente alla svolta stilistica "aerodinamica".
Oppure, se le forniture fossero state effettuate negli anni trenta inoltrati, le vetture avrebbero potuto effettivamente assomigliare alle successive MR 100 (vedile nei post con fotografie, ad es. di Davidroma nella discussione "ferrovia Roma-Lido", pagina 1, curiosamente collocata in questo forum fra i "tram di Roma", invece che fra le "ferrovie urbane" o fra le metropolitane ... )
Conoscendo poi qualcosa della "voglia di futurismo" dei designers italiani del periodo (pensiamo alle Lancia Ardea), possiamo arditamente ipotizzare frontali (o musi) tipo "littorina" FS seconda serie, o addirittura tipo ETR 200. Ma qui siamo ad un riferimento stilistico forse già agli Anni Quaranta del secolo appena scorso.
Forse i forumers napoletani lo sanno (è un po' OT ma pazienti il moderatore, il tema aiuta questa discussione): ma con quali mezzi fu esercitato il servizio metropolitano del "passante" consistente nella Direttissima napoletana dopo la sua apertura negli Anni Venti? e dove si possono vedere le illustrazioni?
Credo che questo sia in effetti l'unico riferimento efficace e concreto, assieme a quanto sappiamo della Roma Ostia Lido, il cui esercizio risale al 1924: Queste due linee erano in fondo quanto di più simile ad una metro in Italia in quel periodo. Beninteso entrambe erano delle vere "ferrovie" per sagoma e caratteristiche, e non delle "metropolitane".
Giovanni Kaiblinger
00domenica 4 gennaio 2009 11:54
Per il Triestino
grazie.
pensato come prima cosa alle Piacentine usate sulla metropolitana FS di Napoli, poi ovviamente alle Carminati-Toselli di quegli anni, anche se mi erano venute in mente di dimensioni leggermente inferiori rispetto a quelle usate sulle linee ferroviarie.
iltriestino
00domenica 4 gennaio 2009 14:30
Piacentine?
Ho trovato qualche riferimento su Photorail, discussione del dicembre 2006.
Si tratterebbe dunque delle 4 elettromotrici E624 costruite dalle Reggiane e inizialmente destinate alla ferrovia Piacenza-Cremona delle FFSS, oppure - il riferimento non è chiaro - alla Fiorenzuola-Lugugnano d'Arda e alla Piacenza-Castellarquato della SIFT.
Siccome queste linee non furono poi elettrificate (parliamo della fine degli anni '20) è riportato in quella discussione che la piccola serie di 4 vetture fu destinata al compartimento di Napoli.
Si parla anche di una originaria dotazione SIFT, che circolò sulla Piacenza-Bettola, e che poi fu destinata alla Cancello - Benevento.
Pare inoltre che ci sia una monografia su un numero di "Mondo Ferroviario" del 1994 e che siano trattate nel libro di Cornolò "Automotrici elettriche FS" del 1985. Certo sarà mia cura accedere al suddetto materiale (se lo trovo da qualche parte) e informarmi direttamente.
Dalle foto (archivio Photorail), quelle a lungo superstitate della Benevento appaiono come belle vetture, grandi e robuste, con tre porte, una delle quali paracentrale, e con un design più lineare e moderno delle Carminati & Toselli. Decisamente belle (per l'epoca) sembrano grossi tram PW cresciuti e divenuti treni. Devo confessare che non sapevo nulla di loro.
E' a queste che ti riferivi?
Magari se continuiamo, con più precise informazioni sull'esercizio metropolitano partenopeo di queste vetture e di quelle che seguirono, ci spostiamo sul thread della metro di Napoli, prima che ci caccino di qui per OT recidivo
Augusto1
00domenica 4 gennaio 2009 19:08
per iltriestino e Giovanni
Andiamo sul thread della metro di Napoli...
Cori x
00lunedì 5 gennaio 2009 07:40
Dal primo '900 agli Anni '20
Avete fantasticato un po sulla rete milanese senza calcolare il clima dell'epoca.Nei primi anni del '900 e così fino all'autarchia i modelli stilistici automobilistici e così via via il resto dei mezzi di locomozione s'ispiravano al "nuovo mondo" da una parte,fucina di novità ed al mondo tedesco che vedeva il regno unito come terra d'avanguardia su tutto,moda esclusa ovviamente...così da una parte gli stati uniti imponevano il loro schema "Peter Witt" in mezzo mondo tramviario prendendo spunto dagli stilemi francesi di fine '800,così AEG imponeva nuovi standard nelle untergrundbahn,Tube di mezzo mondo.

A New York ad esempio,Vienna e la stessa città natale Berlino....L'Italia ha seguito perfettamente questi canoni,con Milano in primis,Torino poi,la stessa Padova (città natale del Cav.Breda della Breda costruzioni e patria delle O.M.S che ebbe le prime Houston in Europa esattamente dopo Parigi (e così 100 anni spaccati dopo la francia dopo Clermont manda in Italia il secondo lotto qui) e via via Firenze,Roma,Napoli e Palermo...

Ecco cosa sarebbe mai circolato negli anni '30 se non ci fosse stata povertà a prescindere dalla crisi,se ci fossero state il 50% in piu d'industrie e se gli ingegneri lume di allora non fossero scappati dal Veneto,Lombardia e Piemonte in Svizzera,Francia o Inghilterra


Beh questi i modelli:

U-Bahn Wien



CIII Type AEG Berlin



TBII Type 1920 Wien

Dieci anni separano il modello rosso dalla foto in B/n austriaca. Quindi è molto piu probabile per l'epoca che gli austriaci avessero preso piede al posto dei cugini tedeschi. Infatti la ferrovia Roma-Ostia e di appena qualche anno piu giovane e lo stile è del tutto simile all'UBahn berlinese (chissà poi perchè?)

Ma allora se lo stile era ferroviario lo sottolineo non metropolitano in Italia perchè allora non dimenticare un'altra gloria italiana?











iltriestino
00lunedì 5 gennaio 2009 10:49
Giusto, siamo rimasti nel campo delle fantasie, certo: ma non trascurare il clima fortemente autarchico degli anni trenta inoltrati, con le conseguenti scelte anche nel campo delle estetiche e del design, non esclusi i veicoli.
Il trasporto collettivo, specie se di qualità, specie se opera del regime, faceva anche immagine, come del resto accade anche oggi. Non lo si concepiva ancora come elemento di arredo urbano, ma come infrastrutturazione che ammodernava l'Italia e doveva quindi essere portatrice di un'immagine. funzionale a una celebrazione nazionale. I post futuristi, oramai irregimentati, ci misero la loro, e non a caso ho citato le littorine, le ET200 e famiglia, gli autobus Lancia, i filobus dal muso a freccia, e quant'altro.
Per questo riterrei che in quel clima, per una realizzazione chiave come le metro, non si sarebbe scelto più lo stile sobrio e funzionale degli esempi esteri, e nemmeno locali come le vetture delle tramvie del Vicentino (mai abbastanza lodate e rimpiante) riportati da Cori, ma tipici - riterrei - di un periodo immediatamente precedente, ma si sarebbe andati con decisione verso un design nazional-autarch-futurista. Il mio assunto è puramente fantasioso, beninteso, e si potrebbe scriverne una (noiosissima) archi-fiction (da proporre a Rai3). Ma l'esempio successivo delle MR100 secondo me dimostra qualcosa. Penso che nell'ipotesi migliore le vetture sarebbero state disegnate da Gio Ponti.
Cori x
00lunedì 5 gennaio 2009 14:25
Ma maaagaari Gio Ponti..... che tra parentesi trenitalia ha distrutto "illo tempore"gl'interni originali del settebello.....disegnati proprio da lui...


Etr 200 e famiglia,l'aln-56 appunto! :) littorinissima hahahahahaahahaha a me di quel treno mi sembra il 220 o 240 ha sempre affascinato la climatizzazione tra le carrozze ed i carrelli comuni altro che tgv e agv... 1932 franzosen! E che poi non venga tacciato da perenne esterofilo!


Ricordiamoci i piaggio sia filobus che bagagliera FS....ed i tram della O.M.Stanga padovane ovunque al 100%



ETR 230




Gli ETR 200 erano dotati di condizionamento a bordo (impianto Dell'Orto/Stone a cloruro di metile), termostati automatici, finestrini panoramici e arredi eleganti con sedili reclinabili: erano a tutti gli effetti i più bei treni in circolazione in Europa, nonché i più prestanti, e Benito Mussolini decise di inviarne uno alla Fiera Mondiale di New York, dove fu accolto con grandissimo interesse.(Fonte wiki)
iltriestino
00lunedì 5 gennaio 2009 21:53
Ecco Cori, prova a immaginarti una ETR 200 in configurazione bloccata da 6 elementi, ogni vettura con 4 porte a soffietto per lato, magari finestrini un pochino più grandi, gli interni disegnati da Gio Ponti, ed avrai l'immagine di come circa io mi figuro le vetture di una metro milanese anteguerra, in una Milano immaginaria, in un'Italia immaginaria, un'Italia con un'industria di punta, con un'urbanistica moderna, un'Italia poi rimasta fuori dalla 2°guerra, poi magari riavviata di suo sulla via della democrazia, senza i bombardamenti, le distruzioni, il centro di Milano raso al suolo, la strage di Gorla, la linea gotica, ecc. .... Tutto immaginario. E la realtà sappiamo bene invece quale è stata.
Per come Milano, la sua popolazione e le sue industrie erano ridotte nel 1945, fu piuttosto una gran vittoria, vent'anni dopo, riuscire a inaugurare la Linea 1, con le sue vetture oneste e modeste, e però belle, che conosciamo. E che ora il Meneghino sostituirà.
Forse ora basta con le fantasie, cui peraltro sei riuscito a dare un efficace rivestimento iconografico, assieme ad Aug. e Biag. E penso che, per quanto era possibile, noi abbiamo risposto al quesito di Giovanni. Vediamo gli altri eventualmente che dicono...
Cori x
00martedì 6 gennaio 2009 05:33
fantasticando senza la seconda guerra mondiale praticamente tutte le città italiane sarebbero di uno splendore inaudito,Milano inclusa che oggi vittima delle speculazioni anni '50 e '60 fa a dir poco schifo messa in paragone a quel che era,beh stendiamo un velo pietoso....
(ferpas)
00martedì 17 marzo 2009 14:35
BiagPal
00sabato 29 agosto 2009 19:54
ferpas mi ha comunicato telefonicamente che è appena partito da Caserta un nuovo Meneghino. Si tratta di un Meneghino destinato alla Linea 2.
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