La tranvia suburbana napoletana "dei comuni del nord" (già SATNN)

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monocar
00giovedì 7 ottobre 2004 08:43
Avete notizie di cartoline e/o fotografie che ritraggano il Bivio di Mugnano, il centro di Chiaiano o di Marano con il tram (o almeno con i binari)?
monocar
00giovedì 7 ottobre 2004 08:45
Rimasugli
Lungo la via S.Maria a Cubito tra Chiaiano e Mugnano (andando in direzione del Bivio) vi sono dei pali Mannesmann sul lato destro: sono di origine tramviaria?
XJ6
00giovedì 7 ottobre 2004 08:52
Mozione d'ordine
Credo che questa discussione sia una duplicazione di quella sulla TPN. Probabilmente sarebbe opportuno unificarle.
Francesco E.
00giovedì 7 ottobre 2004 09:47
Re: Mozione d'ordine

Scritto da: XJ6 07/10/2004 8.52
Credo che questa discussione sia una duplicazione di quella sulla TPN. Probabilmente sarebbe opportuno unificarle.



Non credo... se vogliamo restare sul... binario del discorso storico-filologico, tramvie napoletate (nell'accezione stretta del termine), tram del Nord di Napoli e TPN sono tre entità separate... almeno fino agli anni '20 quando le aziende tramviarie napoletane e del Nord si fusero! Al limite penso, data l'esiguità delle notizie in merito a questa parte della rete tramviaria, che la discussione possa continuare tranquillamente su "tramvia Napoletana-storico"
Francesco E.
00giovedì 7 ottobre 2004 09:49
Re: Rimasugli

Scritto da: monocar 07/10/2004 8.45
Lungo la via S.Maria a Cubito tra Chiaiano e Mugnano (andando in direzione del Bivio) vi sono dei pali Mannesmann sul lato destro: sono di origine tramviaria?



Ci sono passato di recente e li ho notati anche io... dovrebbero essere proprio di origine tramviaria... cmq Augusto ne sa più di me...
Alessandroch
00giovedì 7 ottobre 2004 10:11
scusate la domanda
x monocar: Rosario sei tu o ho scambiato persona? [SM=x346231]

XJ6
00giovedì 7 ottobre 2004 10:44
Re: Mozione d'ordine

Scritto da: Francesco E. 07/10/2004 9.47
(...) data l'esiguità delle notizie in merito a questa parte della rete tramviaria, che la discussione possa continuare tranquillamente su "tramvia Napoletana-storico"

Mi sembrerebbe più agevole distinguere tra tram di Napoli (inteso come ANM e predecessori) e tram della Provincia (ovvero TPN e quanto c'è stato prima).

Aprire una discussione sui tram del nord relativamente a Mugnano, Chiaiano e Mugnano rischia effettivamente di dare avvio ad una sezione un po' asfittica.
Augusto1
00giovedì 7 ottobre 2004 11:33
sezione asfittica e pali
Potrebbe essere asfittica, ma se cominciano ad uscire fuori delle foto...in ogni caso non sono certo dell'origine tranviaria di quei pali, per la sezione di base molto larga. La linea era elettrificata con pali a mensola nei tratti in aperta (ai tempi) campagna, mentre comunque c'è abbondanza di ganci ai palazzi lungo la linea, e al bivio di Mugnano sono visibili quelli "baroccheggianti" che tanto piacciono a Francesco. Entrando dalla rotonda di Villaricca verso il centro di Giugliano è tuttora in opera un trasversale da un palazzo all'altro con tanto di isolatore in porcellana (in gergo "'a palla") con tanto di tabella appesa metallica arrugginita (ahimè). Chissà che non vi fosse scritto "Atan, stazionamento 60".[SM=x346233]
monocar
00giovedì 7 ottobre 2004 13:52
Foto delle
Comincio io con quest' immagine di Calvizzano.

[Modificato da Francesco E. 17/08/2005 14.15]

Alessandroch
00lunedì 11 ottobre 2004 10:37
la foto
è molto bella
Augusto 1
00domenica 17 ottobre 2004 13:23
due foto
Prese dai libri "d'o professore". Si tratta della 419 sulla 62 al Regresso di Capodimonte dopo il 1954, e di una tratta presso Giugliano, presumibilmente a cavallo fra le due guerre.



[Modificato da Francesco E. 17/08/2005 14.18]

fmar
00martedì 19 ottobre 2004 23:12
Foto del Regresso
Wow...la foto del Regresso è davvero bella, proprio quel punto, dove ora c'è la fermata dell'autobus, mi ricorda i tempi della scuola, ad aspettare il 160 o il 137 per arrivare a p.zza Dante. Davvero non credevo che il tram riuscisse ad inerpicarsi per la ripida salita di Capodimonte. Ovviamente a quei tempi c'era meno traffico, l'uscita della tangenziale era solo un sogno e quindi quella strada non soffriva per il traffico che c'è ora, proveniente anche dai Colli Aminei.
Peccato che tutti questi tram non ci siano più. Posso immaginare che durante gli anni 60, Napoli sia stata un immenso cantiere a causa dello smantellamento dei binari. [SM=x346222]
Augusto1
00mercoledì 20 ottobre 2004 12:52
tram che si arrampicano e cantieri di un tempo
Chissà perchè, specialmente fra i più giovani, c'è questo mito dei tram che dovevano affrontare le salite neanche fossero scalate dell'Everest. In realtà, e chi ha più di sessant'anni come mio padre me lo conferma, i tram andavano su per le salite (tipo quella di Salvator Rosa) senza tante difficoltà. Si pensi che, ad esempio, le 400 "Balilla", ossia la versione corta delle Peter Witt, sviluppavano una potenza di 114 CV (motore Ansaldo LC 224), le OFM 2^serie "700" 110 CV (motore CGE CT 136), così come le "Reggiane" 600 (motore GTM3), tutti di poco inferiori alle tuttora in funzione Peter Witt, che sviluppano attualmente una potenza di 116 CV, per mezzo dei due motori (in passato molte vetture ne hanno portati anche 4) CGE CT139K. Con la differenza che le vetture a due assi erano più corte, ergo più leggere. Per quanto riguarda i cantieri, la grande stagione dei lavori stradali per smantellare i binari dismessi (con disagi inenarrabili per la città, se si fosse fatto tanto oggi sarebbe scoppiata la guerra civile...) è stata nella seconda metà degli anni '50.
fmar
00mercoledì 20 ottobre 2004 15:02
Re: tram che si arrampicano e cantieri di un tempo

Scritto da: Augusto1 20/10/2004 12.52
Chissà perchè, specialmente fra i più giovani, c'è questo mito dei tram che dovevano affrontare le salite neanche fossero scalate dell'Everest.



Forse perché noi nuove generazioni siamo state abituate ai tram "in piano" [SM=x346232]
Alessandroch
00mercoledì 20 ottobre 2004 19:43
tranquillo...
anch' io mi son stupito quando, in una sera piovosa con Augusto, girando x i vecchi itinerari tramviari, x via S. Rosa, sulla linea x Capodimonte, ho visto le pendenze.
I miei mi raccontano sempre della bravura dei tranvieri su quelle linee...

Approposito Augusto la 419 sulla linea 62 non è ripresa al punto in cui attualmente ci sono quelle rotaie infilate nella strada che mi facesti notare? A me sembrerebbe quello.


Alessandroch
00mercoledì 20 ottobre 2004 19:46
Re: tram che si arrampicano e cantieri di un tempo
(con disagi inenarrabili per la città, se si fosse fatto tanto oggi sarebbe scoppiata la guerra civile...)

Se dovessero smantellare adesso tutti quei chilometri di linea credo che li risparmierebbero

Francesco E.
00mercoledì 20 ottobre 2004 23:14
Re: tranquillo...

Scritto da: Alessandroch 20/10/2004 19.43
anch' io mi son stupito quando, in una sera piovosa con Augusto, girando x i vecchi itinerari tramviari, x via S. Rosa, sulla linea x Capodimonte, ho visto le pendenze.
I miei mi raccontano sempre della bravura dei tranvieri su quelle linee...

Approposito Augusto la 419 sulla linea 62 non è ripresa al punto in cui attualmente ci sono quelle rotaie infilate nella strada che mi facesti notare? A me sembrerebbe quello.





Cmq è vero che per gli itinerari in pendenza le vetture erano guidate da tramvieri scelti... un po come avviene adesso per la guida dei bus articolati...
Augusto1
00venerdì 22 ottobre 2004 00:30
per alessandroch
Il punto in cui ci sono le rotaie infilate nell'asfalto è (rispetto alla foto) più giù, dopo l'ingresso della tangenziale, vicino a Villa Petrilli (dove c'è la Chiesa).
Francesco E.
00lunedì 25 ottobre 2004 10:36
Re: tram che si arrampicano e cantieri di un tempo

Scritto da: Augusto1 20/10/2004 12.52
Chissà perchè, specialmente fra i più giovani, c'è questo mito dei tram che dovevano affrontare le salite neanche fossero scalate dell'Everest. In realtà, e chi ha più di sessant'anni come mio padre me lo conferma, i tram andavano su per le salite (tipo quella di Salvator Rosa) senza tante difficoltà. Si pensi che, ad esempio, le 400 "Balilla", ossia la versione corta delle Peter Witt, sviluppavano una potenza di 114 CV (motore Ansaldo LC 224), le OFM 2^serie "700" 110 CV (motore CGE CT 136), così come le "Reggiane" 600 (motore GTM3), tutti di poco inferiori alle tuttora in funzione Peter Witt, che sviluppano attualmente una potenza di 116 CV, per mezzo dei due motori (in passato molte vetture ne hanno portati anche 4) CGE CT139K. Con la differenza che le vetture a due assi erano più corte, ergo più leggere. Per quanto riguarda i cantieri, la grande stagione dei lavori stradali per smantellare i binari dismessi (con disagi inenarrabili per la città, se si fosse fatto tanto oggi sarebbe scoppiata la guerra civile...) è stata nella seconda metà degli anni '50.



Mi dispiace contraddire Augusto ma la potenza delle carrelli attualmente è un po scarsa: infatti i motori CGE CT139K (ma anche i vecchi Ansaldo LC224) hanno appena 22KW, alias 30Hp... quindi i nostri, dotati di 2 motori, hanno una potenza di 60 Hp più che sufficiente per la linea di costa.
In effetti le ultime carrelli a quattro motori (120 Hp totali) erano le motrici che trainavano i rimorchi degli anni '50-'60 e le vetture impiegate sulla 34 per Ponticelli che dovevano superare una brusca livelletta in prossimità di un cavalcavia della Circumvesuviana dalle parti di Poggioreale!
Augusto1
00lunedì 25 ottobre 2004 12:48
potenza
Mi riservo di verificare...
Augusto1
00lunedì 25 ottobre 2004 16:34
per Francesco sulla potenza dei motori
Sono io dispiaciuto a ricontraddire te: i quattro motori che erogavano 120 CV di potenza erano i CGE CT 118, montati sulle 901 e 902 (vedi pagina 98 del 2° volume dei famosi libri), e i quattro Ansaldo LC 224 montati in origine su 903-906 e 951-1050. I due CGE CT 139K, invece, hanno sempre erogato 116 CV, come confermato nel paragrafo dedicato alle OFM 1^ serie dove si parla di "due motori CT 139K, per una potenza complessiva di 116 CV", fatto confermato nella tabella a pagina 168 dello stesso volume, sulla riga relativa alle 951-1054, dove è indicata la stessa potenza. Ci sentiamo per telefono.[SM=x346239]
Augusto1
00lunedì 25 ottobre 2004 16:37
cavalcavia
Il cavalcavia a cui facevi accenno, invece, non era a Poggioreale ma fra Piazza De Franchis e via Volpicella, sulla linea 34, sta ancora lì ed è visibile anche su Tuttocittà.
Francesco E.
00martedì 26 ottobre 2004 17:05
Re: per Francesco sulla potenza dei motori

Scritto da: Augusto1 25/10/2004 16.34
Sono io dispiaciuto a ricontraddire te: i quattro motori che erogavano 120 CV di potenza erano i CGE CT 118, montati sulle 901 e 902 (vedi pagina 98 del 2° volume dei famosi libri), e i quattro Ansaldo LC 224 montati in origine su 903-906 e 951-1050. I due CGE CT 139K, invece, hanno sempre erogato 116 CV, come confermato nel paragrafo dedicato alle OFM 1^ serie dove si parla di "due motori CT 139K, per una potenza complessiva di 116 CV", fatto confermato nella tabella a pagina 168 dello stesso volume, sulla riga relativa alle 951-1054, dove è indicata la stessa potenza. Ci sentiamo per telefono.[SM=x346239]



Lungi da me dal voler fare una discussione semantica sui motori delle "Peter Witt", potresti aver ragione... senonché permangono alcune incongruenze che scaturiscono dalla attenta lettura delle tabelle del libro: vero è, come tu dici, che i CT139K delle OFM prima serie erogano, in coppia, 116 Hp ... ma è anche vero che, misteriosamente (non per me però), gli stessi motori, in DOPPIA COPPIA, sotto l'articolata 1101 (quella del 1941) erogano gli stessi 116 Hp (4x29Hp)!!! (Tabella pag.172, 2°Volume).
Ne ci viene in aiuto il promemoria a pag. 168, dello stesso volume, dove al posto dei motori parla di assi sia per per le carrelli che per l'articolata 1101: in tutti e 2 i casi parla di quattro assi -per l'articolata riporta CGE CT139K potenza 116, mentre (sempre specificando 4 assi) riporta "Peter Witt" urbane 901-906 CGE CT118-120 Hp e, fra parentesi, CGE CT139K-116Hp. Alle rimaneti carrelli 951-1050 viene ascritto (come sopra 4 assi senza menzionare la demotorizzazione dei 2 posteriori): Ansaldo LC224-120 Hp e, sempre fra parentesi, CGE CT139-116Hp... ora io ho sicuramente sbagliato in precedenza nella lettura delle tabelle (in realtà ho scambiato i CT118 per i CT139K attuali)... ma come tu vedi i conti non tornano! Secondo me, ciò che il libro non specifica, è che i CT139K avevano 2 potenze a disposizione: una da 58 Hp e l'altra da 29 Hp (quì il conto torna... per ottenere metà potenza basta cortocircuitare uno degli avvolgimenti)! D'altro canto dubito che abbiano circolato, e del resto nemmeno il libro ne fa menzione, delle carrelli a 4 motori con potenza di 236 Hp...
Mi sa che dobbiamo ritornare a San Giovanni...[SM=x346239]
Alessandroch
00martedì 26 ottobre 2004 19:59
Ho detto io che dovete scrivere un 3° libro.
Augusto1
00martedì 26 ottobre 2004 23:02
motori: 4^ puntata
A pagina 173, nota 6, viene detto che due motori CT 139K sviluppano una potenza complessiva di 42,6kW, ossia 114 CV (114 o 116 poco cambia). Come la mettiamo? [SM=x346235]
Francesco E.
00martedì 26 ottobre 2004 23:45
Re: motori: 4^ puntata

Scritto da: Augusto1 26/10/2004 23.02
A pagina 173, nota 6, viene detto che due motori CT 139K sviluppano una potenza complessiva di 42,6kW, ossia 114 CV (114 o 116 poco cambia). Come la mettiamo? [SM=x346235]



Non cambia proprio niente! E' colpa del libro... delle due l'una:
o è sbagliata la potenza della 1101 a 4 motori oppure non è stato specificato che il CT139K può essere implementato con 2 diverse potenze (i 2 Hp di differenza non fanno testo, come tu dici)...
monocar
00domenica 5 dicembre 2004 09:20
Insisto...
...col tram in provincia. Qui ci troviamo a Marano ma il posto preciso e' assolutamente irriconoscibile.

[Modificato da XJ6 17/08/2005 1.58]

mark815
00domenica 5 dicembre 2004 20:40
Re: Insisto...

Scritto da: monocar 05/12/2004 9.20
...col tram in provincia. Qui ci troviamo a Marano ma il posto preciso e' assolutamente irriconoscibile.



Aspettiamo commenti perchè io non conosco nulla della zona..
[SM=x346219]
Augusto1
00domenica 5 dicembre 2004 22:26
marano
E' tutto troppo diverso rispetto ad oggi, ma trattandosi dell'inizio del comune presumo che sia dopo il bivio di Mugnano, dove oggi c'è quell'obbrobrio di rotatoria che tutti chiamano "la barca". A meno che non sia lato Calvizzano...
Augusto Cracco
00mercoledì 26 gennaio 2005 10:51
villaricca

[Modificato da XJ6 17/08/2005 2.00]



il capolinea del 60 di Giugliano
Recita il primo volume della Storia dei Trasporti Urbani di Napoli a pagina 281 che "nello stesso 1954 (ricordiamo: anno del taglio della linea del nord dal resto della rete) viene approvata una grossa tranche di lavori per la ristrutturazione dell'armamento della linea del nord e viene costruito in Giugliano un capolinea a triangolo nella speranza di poter far circolare sul 60 delle motrici a carrelli". Ebbene, credo di avere individuato il punto del "triangolo", ossia l'incrocio fra il corso Campano e via Marconi.

(edit: devo auto-smentirmi, il triangolo era lungo tutto il perimetro di piazza Annunziata)
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