LA FINE DEL CALCIO! HANNO UCCISO UN POLIZIOTTO!!!

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BiagPal
00venerdì 2 febbraio 2007 22:28
Questa sera si è commemorata la fine del Calcio! [SM=x346221] [SM=x346221] [SM=x346221] [SM=x346221] [SM=x346221] [SM=x346221]
Durante la partita Catania-Palermo è stato ucciso un poliziotto da una bomba carta!!! [SM=x346221] [SM=x346221] [SM=x346221] [SM=x346221] [SM=x346222] [SM=x346222] [SM=x346222] [SM=x346222]
E voi volete gli europei?!...
BiagPal
00venerdì 2 febbraio 2007 22:32
Aggiornamento: un altro poliziotto è in fin di vita!
L'ospedale principale di Catania non puo accogliere più feriti.
E' UNA GUERRA!!!
Pancalli: il calcio si ferma.
E come sempre in Italia se no ci scappa prima il morto... [SM=x346221] [SM=x346221] [SM=x346221] [SM=x346221] [SM=x346221]
Madeco
00venerdì 2 febbraio 2007 22:49
Questa gente dovrebbe stare in galera altro che stadio.
C'è tanta gente onesta che per colpa di questa lurida gentaglia è costretta a stare a casa. E' un vero skifo.
Non se ne può più poi di questi provvedimenti inutili, di leggi Pisanu di turno che non servono a un bel tubo.
Scusate lo sfogo ma l'amarezza è tanta [SM=x346222] [SM=x346222] [SM=x346222]

[Modificato da Madeco 02/02/2007 22.50]

Francesco Angrisani
00venerdì 2 febbraio 2007 23:50
Mi associo allo sdegno
Vorrei dire molte cose in merito, ma purtroppo è preferibile...
[SM=x346223]
pabbamo
00sabato 3 febbraio 2007 00:06
Mia moglie, che, come sapete, è un ispettore di polizia, continua a chiedersi perchè devono essere polizia e carabinieri a rischiare la pelle durante le partite di calcio quando poi dovrebbero essere le società a preoccuparsi dell'ordine pubblico e accollarsene le spese. Non posso darle torto: la principale ragione è che non è accettabile che i tutori delle forze dell'ordine debbano andare al macello, con uno stipendio da quattro soldi, per un manipolo di stronzi che debbono mascherare i loro bassi istinti animaleschi dietro un presunto "tifo". Io, come tanti che abbiamo una certa età, ricordiamo ancora molto bene quel che accadde a Bruxelles il 29 maggio 1985 (e non lo dico perchè juventino): 39 morti, una festa dello sport distrutta, e le squadre inglesi lontano dall'Europa per 5 anni. Dopo quella carneficina (unita a quella di Sheffield di qualche tempo dopo), il governo della patria degli hooligans ha affrontato in modo più che appropriato il problema, e non mi risulta che sia successo più nulla. Qui, invece, si perde solo tempo prezioso, e soltanto perchè si pensa soltanto al business che c'è intorno al mondo del calcio. La FIGC, al momento, ha stabilito che è tutto sospeso a tempo indeterminato: non so se questo basterà, ma se non ci si decide ad affrontare il problema alla radice come si è fatto in Inghilterra, sicuramente ci saranno altri Paparelli, Fonghessi, Spagnolo, Licustri, Raciti e tanti altri che dovremo piangere...
BiagPal
00sabato 3 febbraio 2007 00:21
Condivido in toto ciò che dice Pabbamo! E' assurdo che una persona che fa il proprio dovere debba morire per aver preso servizio ad una manifestazione che dovrebbe essere espressione di gioia, felicità e divertimento...
Purtroppo quello che accade nel calcio è lo specchio dell'attuale società italiana! Oggi c'è una violenza inaudita, vedi i anche i numerosi atti di bullismo nei confronti anche dei disabili...
Non ci sono più limiti! Ed a questo, consentitemelo, contribuiscono in grossa misura i mass media

[Modificato da BiagPal 03/02/2007 0.24]

pabbamo
00sabato 3 febbraio 2007 00:28
In aggiunta a quanto detto prima
Sto sentendo dallo speciale TG1 che a Catania erano schierati, fra poliziotti e carabinieri, nientedimeno che 1.500 uomini!!! Ma scherziamo???? Verrebbe da dire, ma stavolta in chiave ironica, "clamoroso al Cibali"...
stefano05
00sabato 3 febbraio 2007 09:47
:-(((
E quel che è peggio, molti idioti ne sono addirittura contenti.
C'è chi inneggia ancora a Nassiriya...

Che schifo !
Francesco E.
00sabato 3 febbraio 2007 10:02
Addirittura c'è stata ier sera una edizione straordinaria del Tg1 che ha interrotto lo show in diretta di Massimo Ranieri... questo da la misura di ciò che è avvenuto (se ma ce ne fosse stato bisogno!);
Cmq, io cambierei il titolo della discussione: "la fine del calcio (avvenuta anni fa) ha determinato la morte di un poliziotto!" [SM=x346221] [SM=x346221] [SM=x346221]

[Modificato da Francesco E. 03/02/2007 10.02]

XJ6
00sabato 3 febbraio 2007 10:36
Anni fa

Scritto da: Francesco E. 03/02/2007 10.02
(...) io cambierei il titolo della discussione: "la fine del calcio (avvenuta anni fa) ha determinato la morte di un poliziotto!"

Come non essere d'accordo?

Scritto da: pabbamo 03/02/2007 0.06
(...) Bruxelles 29 maggio 1985 (...) 39 morti, una festa dello sport distrutta, e le squadre inglesi lontano dall'Europa per 5 anni. Dopo quella carneficina (unita a quella di Sheffield di qualche tempo dopo), il governo della patria degli hooligans ha affrontato in modo più che appropriato il problema, e non mi risulta che sia successo più nulla.

Confermo. L'hooliganism è stato stroncato con decisione, e in breve tempo, in Gran Bretagna. Anche questo fa la differenza tra un Paese serio, ed uno meno.
Augusto1
00sabato 3 febbraio 2007 11:08
Il festival della retorica
Anche su questo forum è iniziato il festival della retorica. E' allucinante che un uomo di 38 anni non debba più tornare a casa da moglie e figli. Il calcio, però, non è finito oggi, ma da quando le logiche economiche (e televisive) hanno avuto il sopravvento su quelle sportive.
Non sono d'accordo, con tutto il rispetto, con Pabbamo e signora. Prima di tutto non vedo chi dovrebbe occuparsi dell'ordine pubblico se non lo fanno polizia e carabinieri, anche perchè il 90% degli incidenti è avvenuto intorno allo stadio e non dentro; il fatto che siano sottopagati è verissimo e sono anche mal guidati, visto che questa partita, anticipata al sabato per una festa cittadina, era nel mirino da mesi e 1500 uomini non sono stati capaci di porre rimedio allo sfacelo che sicuramente era preordinato (la partita, come sempre, è solo il pretesto). D'altra parte vorrei dire alla signora Abbamonte che non glielo ha ordinato nessuno di fare il poliziotto (anche fare i soldati e andare a morire in Irak è allucinante, ma è la vita professionale - con i rischi del caso - che si è scelti, piuttosto non si dovrebbe andare a fare la guerra, spacciata per missione di pace), vero è invece che i tutori dell'ordine andrebbero maggiormente tutelati (oltre che meglio pagati) e non mandati allo sbaraglio come accade grazie ad alcuni uomini di vertice (che si potranno giustificare, appunto, dicendo che era stato previsto un nutrito contingente di uomini proprio per la pericolosità dell'evento). Per quanto riguarda gli inneggiamenti a Nassiriya (tirati in ballo, ma non vedo cosa c'entrino), gli stronzi sono ad ogni angolo di strada, purtroppo, e non mancano neanche fra certe schiere delle forze dell'ordine, se è vero quello che è successo a Genova nel 2001. Passando a Pancalli e la decisione di sospendere i campionati, questo era doveroso, ma quest'ultimo rifletta meglio sulla sua semi-fallimentare gestione commissariale e i politici - di ogni parte politica - si decidano a fare leggi grazie alle quali i pezzi di merda che sconvolgono le vite dei cittadini onesti, tifosi compresi, vengano rinchiusi in carcere (altro che indulto, che delusione...) e venga buttata la chiave nel cesso, altro che vizi di forma, permessi premio, semilibertà e altre amenità del genere...
Certezza della pena, altro che sospensione dei campionati, e vedrete che le cose andranno meglio. I poliziotti continuino a fare - bene - il loro lavoro (altrimenti si licenzino, ci sono tanti giovani a spasso), così come dovrebbero fare certi magistrati che rinviano le cause perchè impegnati ad andare in barca o certi politici della provincia di Benevento che sono il vero marcio della classe dirigente italiana (ripeto: che delusione, dalla padella nella brace...). Solidarietà alla famiglia dell'ispettore deceduto.
Scusate lo sfogo, ma ho letto tanta, troppa retorica...
[SM=x346219]
Augusto1
00sabato 3 febbraio 2007 11:33
aggiungo...
...che, visto che era già da tempo giudicata "pericolosa" questa partita, si poteva decidere di rinviarla a data da destinarsi, o si faceva giocare in campo neutro (in ultima analisi a porte chiuse), come accede spesso nelle serie minori e rare volte anche in A e B. Ma ho appena detto che coloro che decidono spesso sono asini...

[Modificato da Augusto1 03/02/2007 11.34]

stefano05
00sabato 3 febbraio 2007 12:04
...
Augusto, anche a mio fratello, agente di Polizia, non glielo ha ordinato nessuno di intraprendere questa professione.
Semplicemente ci crede e ne ha fatto una ragione di vita!
Quindi... nessun festival della retorica, ma solo e soltanto sdegno e schifo per questi avvenimenti.

Massimo rispetto e onore a tutte le forze dell'ordine ed in generale a chi rischia la propria vita per mantenere il nostro ben vivere.
andrea79.b
00sabato 3 febbraio 2007 12:36
E' assurdo. Le lezioni allora non servono a niente. Le morti passate non servono a niente.
Si è ripetuta la stessa identica cosa di qualche anno fa:
Partita Messina-Catania, io mi trovavo in curva nord a dieci metri da un ragazzo, Tonino Currò, 19 anni che insieme a suo padre assisteva alla partita.
All'improvviso oggetti ci piovono addosso dal settore ospiti (a me che ho la faccia pulita all'ingresso dello stadio mi sottraggono pure il tappo della bottiglia di acqua minerale, a loro che hanno scritto in fronte "criminale" invece...).
Un esplosione all'improvviso a pochi metri da me mi assorda, stordisce chi era qualche metro più in la, uccide quel povero ragazzo.
Pensavo fosse l'ultima volta che vedevamo cose simili in uno stadio e invece...ancora una volta, ancora loro.
Augusto1
00sabato 3 febbraio 2007 16:42
per stefano05
Certo, tuo fratello ci crede e ci credono anche amici miei che sono carabinieri e fanno il loro dovere fino in fondo. La retorica non sta in questo, ma nelle frasi di circostanza e nel fatto che la morte di una persona, oltre al fermo dei campionati, dovrebbe bastare a far cessare questo scempio. Non è così, e tutte le questure sanno benissimo chi sono i personaggi pericolosi di ogni curva d'Italia e le connivenze che ci sono con le società di calcio che foraggiano questi figuri per tenerli a bada. Si è detto tante volte che se durante una giornata normale un tizio qualsiasi tira un oggetto verso un poliziotto viene immediatamente arrestato, mentre se lo fa all'interno di uno stadio gli capita al più di respirare un pò di lacrimogeni. Basta con questa zona franca, lo stadio (e i suoi dintorni) devono essere un luogo come un altro, dove le leggi si rispettano. Onore a chi difende il cittadino, quindi, ma facciano tutti il proprio dovere in tutte le circostanze, non solo quando c'è da dimostrare qualcosa o quando si arriva a tanto come ieri. Il personaggio che uccise Vincenzo Spagnolo nel 1995, a Genova, fra pochi mesi potrebbe già uscire di prigione, meditiamo su queste cose, non solo sul rendere onore a chi fa il proprio lavoro. Bisognerebbe rendere onore anche ai netturbini che raccolgono l'immondizia o ai pompieri che sono molto più eroici (e professionali, soprattutto, e se ne parla molto meno) dei poliziotti...
Ad ogni modo pare che siano in arrivo leggi speciali (altra cazzata), come quella di vietare in assoluto le trasferte. A quando il coprifuoco e la purga? Basterebbe fermare, ripeto, tutti coloro che sono ben conosciuti dalle questure, e si risolverebbe almeno il 50% del problema.

[Modificato da Augusto1 03/02/2007 16.43]

andrea79.b
00sabato 3 febbraio 2007 17:46
Eppure in questo momento, come provvedimento immediato in attesa di norme migliori, non sarebbe una cattiva idea impedire le trasferte almeno ai gruppi organizzati
Augusto1
00sabato 3 febbraio 2007 18:02
per andrea79.b
A me fa impressione proprio la frase "in attesa di norme migliori", neanche come se queste dovessero essere partorite dopo nove mesi di gestazione. Si facciano subito, senza provvedimenti "ad effetto" come questo annunciato (e limitativo della libertà di movimento). Anche perchè chi vuol colpire non ha bisogno di organizzare la trasferta in gruppo...
andrea79.b
00sabato 3 febbraio 2007 19:36
Purtroppo queste cose accadono quando gli individui si nascondono nel branco (in quasto caso i gruppi organizzati) all'interno del quale ciascuno si sente protetto e purtroppo soprattutto si sente immune: basta guardare le immagini di ieri.
Se quelle stesse persone li mettete al di fuori di quel contesto si comporterebbero diversamente.
Proprio per questo,secondo me, la chiave sta tutta lì: il problema va circoscritto ai club organizzati e non all'intera tifoseria dunque i provvedimenti che saranno presi secondo me devono tenere mirare lì

comunque... [SM=x346233] [SM=x346233] [SM=x346233]

...forse quanto successo mi ha colpito particolarmente avendo già visto morire sotto i miei occhi un ragazzo in circostanze simili e a causa degli stessi tifosi.
pabbamo
00sabato 3 febbraio 2007 23:21
In mezzo a tutto questo schifo...
...un raggio di sole c'è: questa che segue è una lettera anonima lasciata da qualcuno presso un commissariato di Palermo, e che ho trovato in rete sul sito di "Repubblica". Eccovela qui:

Vi regalo un fiore, perchè dai fiori nasce l'amore;
un fiore, per tutte le volte che venite chiamati sbirri;
un fiore, perchè non esistono solo persone che vi disprezzano;
un fiore, perchè per guadagnarsi il pane, non basta più solo lavorare;
un fiore, perchè le croci di cui è affastellata la vostra memoria recano la dicitura 'morti' e non 'vittime';
un fiore, per tutte (le) volte che vorreste reagire ma siete costretti a subire;
un fiore, per tutte le volte che la vostra dignità viene calpestata;
un fiore per tutto l'odio che vi sputano addosso perchè indossate una divisa;
un fiore per tutte le volte che non vi considerano semplicemente umani;
un fiore perchè purtroppo è il massimo che posso permettermi;
solo un fiore, perchè per rendervi l'onore che meritate non basterebbero tutti i fiori del mondo.
Roberto Amori
00domenica 4 febbraio 2007 01:35
Fra noi e loro
Antonio ha giustamente sottolineato la differenza tra un paese serio ed uno meno.
Non entrerò nel merito di quanto accaduto perché inevitabilmente finirei col ripetermi o di cadere nella retorica.
Posso però portare la mia personale esperienza diretta, in fin dei conti anche se non sembra sono uscito dalla facoltà di sport e scienze motorie, sono 36 anni che da abbonato vado alla partita ( di basket, amatissimo qui a Bologna ) così come da qualche anno pure i miei figli, inoltre quando la stagione lo consente vado anche allo stadio a vedere giocare il Bologna.
Le differenze però di cui accennavamo prima sono quelle, enormi, che ho visto quando sono recentemente andato coi parenti tedeschi a Monaco allo stadio:




Questo è il bellissimo Allianz Arena, lo stadio di Monaco che in occasione dei recenti Mondiali di Calcio ha soppiantato l'altrettanto bellissimo Olympia Stadium. Il nuovo impianto si illumina fortissimamente di luce propria: blu come in questa foto quando vi gioca il Munchen 1860 e rosso quando invece c'è il Bayern, il bagliore colorato si scorge già a Kilometri di distanza e l'impatto appena arrivati è notevole. Per costruire questa meraviglia sono state ovviamente allestite varie infrastrutture per poterci andare senza difficoltà: in metropolitana, con la S-Bahn oppure in macchina con la nuova bretella della tangenziale e per chi viene da altre città sono state deviate 2 autostrade alle quali già che c'erano hanno aggiunto pure la terza corsia... inutile parlare della grandezza del modernissimo parcheggio multipiano perchè potete facilmente immaginarlo.
Io ovviamente, in silenzio, pensavo allo stadio di Bologna inaugurato negli anni '20 da Benito Mussolini, senza parcheggio, senza tram, senza metro, senza niente...





Questo è il campo da gioco: come potete vedere fra 60.000 persone e il terreno di gioco non c'è assolutamente nulla, chiunque potrebbe ( ma non accadrà ) invaderlo... niente cancelli, fossati, vetri antisfondamento, niente. Soprattutto dentro non ci sono Forze dell'Ordine, i poliziotti in numero scarso erano fuori ma senza che dovessero occuparsi di qualcosa in particolare.
I tifosi, e qui ho fatto davvero fatica a crederci, non sono stati separati: sono entrati e usciti mischiati senza problemi dalle stesse porte, gli uni con la sciarpa blu, gli altri con una gialla, ognuno cantava i propri cori e tutto è finito lì...





Tutti i tifosi sono a sedere e non è possibile arrangiarsi in altra maniera: il manto erboso è magnifico ( nello stadio di Milano a S.Siro sono 17 che non cresce più ), tutti sono al coperto e la volta che vedete nella foto, in caso di pioggia, si chiude proteggendo così dalle intemperie spettatori ed atleti.





Questo è l'impianto al termine del match: sono rimasto ancora un po' in religiosa contemplazione a guardare. Qua dentro ci sono anche ristoranti, bar, fast-food, negozi e uffici... perfino una nursery con le baby-sitter così da permettere a papà e mamma di guardare tranquillamente la loro partita mentre il bimbo gioca con gli amichetti.
Quando ho visto alla televisione le terrificanti immagini di Catania mi è venuto in mente tutto questo...




BiagPal
00domenica 4 febbraio 2007 19:12
Hai ragione, questa è la differenza tra uno stato serio ed uno no!
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