Il Translohr, L'Aquila

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Stefagin76
00sabato 3 dicembre 2005 13:14
organismi geneticamente modificati
al di là di quella che sarà l'effettiva riuscita del mezzo, colpiscono i commenti dei cittadini improntati all'ottimismo (come diceva Jovannotti "Io penso positivo"...); mi sembra lo spirito di tutti i paesi civilizzati, tranne l'Italia: si cerca di recepire una novità al meglio e, se sorgono dei problemi, si cerca costruttivamente di risolverli. Da noi il commento, citando Bartali, sarebbe stato "Gl'è tutto sbagliato, gl'è tutto da rifare!"....

Sono rimasto poi esterrefatto dal fatto che il Sindaco di Clermont a quanto pare ha partecipato almeno ad una parte del viaggio di trasferimento del mezzo: ce li vorrei proprio vedere i nostri ridicoli podestà a fare le stesse cose!

Alle volte penso proprio che noi italiani abbiamo qualche cromosoma deviato rispetto al resto dell'umanità...

Stefano
Augusto1
00sabato 3 dicembre 2005 13:32
per Stefagin76
Riflettevo sul tuo post, e mi chiedevo se era giusto o meno quello che dicevi sul modo di recepire le novità: in effetti si è sempre un pò scettici qui da noi, ma non so fino a che punto dipenda da un oscurantismo latente che ci si porta dentro oppure se siamo così bravi da capire in anticipo certi difetti di determinate innovazioni. Forse, come al solito, la risposta sta nel mezzo, in questo caso anche inteso come mezzo di trasporto. Problemi il Translohr ce li ha, non si può negare, e forse lo guardiamo con sospetto anche perchè potenzialmente è un nemico del tram tradizionale che tutti noi amiamo. Non dimentichiamo, però, che gli italiani su tante cose (e maggiormente nel capo dei trasporti, dove le conoscenze e la tradizione sono superiori alla media) sono più "scafati", e spesso capiscono quando si è in presenza di potenziali bufale. Personalmente il Translohr mi piace poco, ma mi rendo conto che su determinati tragitti (e con finanziamenti limitati) è sempre meglio averlo che non avere nulla... Per quanto riguarda i politici, non farei di tutta l'erba un fascio, a Napoli, ad esempio, si sono avuti spesso buoni esempi nel senso che intendi. Speriamo che le cose vadano sempre meglio. [SM=x346219]
RomaTram
00sabato 3 dicembre 2005 15:35
Il translohr è stato accolto da molti, incluse certe pesudo associazioni di utenti, con cori schifati (orrore non è un tram)tipici di chi nonc apsice una emerita ceppa ma dev essere contro a priori (che schifo i tram eelttronici, che schifo i nuovi bus, che schifo i nuovi filobus)Ora, che il Translohr abbia dei problemi è innegabile, che i ns politici siano un branco di incapaci che si tuffano sulle novità senza manco sapere che sono è ancora più lampante.....
XJ6
00domenica 4 dicembre 2005 08:46
Mi sembrano considerazioni un po' estreme e generiche ...
... ed ogni paese, comunque, ha i politici che si merita, visto che li elegge.
RomaTram
00domenica 4 dicembre 2005 09:47
No, XJ6, purtroppo è la dura realtà. La vicenda di Padova è grottesca: si è spinto sul Translohr non per uan reale esigenza ma semplicemente perchè era una "cosa nuova" e faceva più scena. Su L'Aquila non lo so, ma mi viene in mente Trieste dove prima il comune accettò di sperimentare il sistema Stream eppoi fece precipitosamente marcia indietro (e credo che ci sia un contenzioso aperto tra comune ed ansaldo)Tutto questo x farti capire che, ahinoi,ci ritroviamo spesso vittime dei politici che pur di fare scena pigleirebbero de tutto e de più. Pensaci...se tu fossi il sidnaco di una città medio grande, e vuoi avere un ritorno di popolarità...meglio scegleire il vecchio e banale tram oppure un nuovo ed avveniristico sistema di trasporto?Poi,tanto, con i tempi che corrono, in 4 anni si e no si conclude la progettazione....Vedi Verona dove son 10 anni quasi che stan dietro ai progetti della tranvia....ergo, tu ti fai bello ma tanto la patata bollente passerà ad altri. Quanto a certi apapssionati...purtroppo è così, su molti forum si è detto peste e corna del translohr...SOLO PERCHE' NON ERA UN TRAM TRADIZIONALE e questo mi dà fastidio, perchè almeno qui chi ha espresso dubbi lo ha fatto parlando di limiti tecnici...e mi sta bene....ma nulla di nuovo, l'appassionato medio itlaicoc ampa de nostalgia, odia tutto ciò che è moderno, fosse per lui farebbe i localini mattuttini con 880 e centoporte,vorrebbe trovare solo Fiat 418 come bus ecc ecc....Quando uscirono i primi disegni dei Minuetti de Trenitalia ci furono i cori di gente schifata che minacciava di non scattare più fotografie....ma...in fondo...il treno (tram, bus, metropolitana, ecc) è fattoper viaggairci o per essere fotografato? Nels enso....credo che i primi requisiti siano comodità e comfort di chi viaggia...Io il translohr l'ho visto a Roma, esposto all Convegno UITP,e non è male, dentro è come i CityWay II....resta da vedere in servizio come andrà....mi sembra che forse L'Aquila è più avanti....
Paoloilfiorentino
00domenica 4 dicembre 2005 15:17
Ancora sul Translohr - politica e trasporti
Cari amici,
aggiungo qualche riflessione a quanto avete già scritto sul "tram su gomma", innovativo mezzo di trasporto che non sembra incontrare troppo i nostri favori.
Una breve premessa: senza voler scaricare ogni colpa su non meglio identificati "esponenti politici", mi pare indiscutibile che le decisioni prese a Padova (Translohr) e Bologna (filobus a guida ottica) si basino su considerazioni puramente politiche.
D'altronde, ciò accade non soltanto nel nostro paese: basti pensare al caso di Montréal, dove il metrò su gomma è stato adottato unicamente perché così si era fatto a Parigi, ancor oggi metropoli di riferimento, ideale e concreto, per il Canada francofono. Per parlare di argomenti a me più vicini, a Firenze il cosiddetto "Micrometro" è appoggiato, contro ogni evidenza tecnica, da un partito minore dell'opposizione, fortunatamente senza speranze di successo.
Detto questo, e mi pare di avere sfondato una porta abbondantemente aperta, resta vero che è primato vergognosamente tutto italiano la lentezza esasperante nel portare a compimento la maggior parte dei progetti riguardanti il trasporto pubblico:
Genova, per quanto mi consta, detiene il primato mondiale di lentezza nella costruzione di una linea metropolitana, a Napoli, non me ne vogliate cari amici napoletani, l’ex-linea tranviaria rapida è in fase di realizzazione, con molte pause, da 18 (!) anni, a Firenze la costruzione della tranvia è partita con almeno 20 anni di ritardo, dopo ben 29 anni di estenuanti discussioni.
A questo punto, per quanto riguarda Padova e L'Aquila, c'è solo da augurarsi che i lavori vengano portati a termine al più presto.
Circa il Translohr, da un punto di vista squisitamente tecnico i riscontri non sono molti: il tram su gomma sembra però funzionare bene a Caen, e, trattandosi di un sistema di recente concezione, è probabile che migliori la propria affidabilità nelle altre città ove verrà installato.
Certo è che l'esperienza dei trasporti a guida vincolata degli ultimi due secoli sembra dimostrare che la combinazione migliore è ancora oggi costituita da ruota di ferro su binario di ferro: le ferrovie sospese, le monorotaie, i treni su gomma (ed in passato persino su legno) non hanno mai fornito buoni risultati, salvo casi eccezionali.
Nel caso dello Stream di Trieste, mi pare, con buona pace dei progettisti dell'Ansaldo, che fosse chiaro fin dall'inizio che la sperimentazione era destinata al fallimento.
Nel caso del Translohr, quello che soprattutto mi lascia perplesso, anche per quanto riguarda i costi, è la necessità di approntare per questo mezzo non una, ma tre rotaie: alla rotaia di guida vanno giocoforza affiancate le due in calcestruzzo (o pietra) per impedire che gli pneumatici del mezzo, insistendo sempre sullo stesso percorso, scavino solchi profondi nell'asfalto. Mi chiedo se sarà poi cosi conveniente, alla fin fine, questo nuovo tram in confronto a quelli tradizionali. Qualcuno può portare a nostra conoscenza il preventivo dei costi di costruzione e/o di esercizio?
A lume di logica, il Translohr dovrebbe fornire le migliori prestazioni su linee acclivi, dove potrebbe contare su un buono spunto in accelerazione, ed in mbiti urbani caratterizzate da flussi di traffico non troppo alti; l'esperienza dell'Aquila potrebbe essere in questo senso davvero significativa.
Quanto ai veicoli, di concezione indubitabilmente tranviaria, niente da ridire: sono davvero molto belli e sicuramente molto comodi. In tutti i casi, molto meglio il Translohr, ecolgicamente inappuntabile, del consueto bus a gasolio o metano.
Alla prossima volta,
Paolo



Roberto Amori
00domenica 4 dicembre 2005 15:48
Poco convinto...

Il Translohr non mi convince per nulla...in Europa sono ancora pochissime le città che se ne sono dotate e perlopiù quasi tutte sembrano, ad eccezione di Caen, avere avuto più problemi che benefici. Se in Germania ci sono circa 60 città con sistemi su ferro e nessun tram su gomma un qualche senso l'avrà...
Fra l'altro i costi di installazione di questo sistema sono talmente elevati, così come in seguito rappezzarne gli inevitabili guai, che infine non sono poi così distanti da quelli di una affidabilissima tramvia tradizionale. Alla fine, stringi stringi, lo negheranno all'infinito, rimane sempre il solito fatto dei commercianti, del parcheggio in doppia fila con le frecce accese ecc. ecc. Non vedo altri vantaggi sinceramente...aggiungendo pure che la lunga teoria di pnematici, come tutte le gomme, con l'uso si sbriciola e si consuma liberando abbondantemente nell'ambiente particelle gommose che inquinano. Il Lohr, quindi, non è nemmeno un mezzo ecologicamente pulitissimo.



Clermont Ferrand




Padova
stefano05
00domenica 4 dicembre 2005 18:16
*
Faccio anche io alcune considerazioni, cercando di non generalizzare troppo:
A L'Aquila la politica ha fatto sempre e solo danni.
I cittadini Aquilani sono sempre stati riluttanti alle innovazioni.
I trasporti pubblici a L'Aquila fanno pena: la gente non li usa perchè sono scadenti,
e sono scadenti perchè la gente non li usa.
L'Università di L'Aquila conta circa 22mila studenti iscritti, potenziali utenti del TP.
Generano potenziali utenti del TP anche il turismo invernale, artistico ed ospedaliero.
Il tram tradizionale da noi non va bene: strade strette e in forte pendenza.
La metropolitana sotterranea non va bene: costi elevatissimi.

In questi ultimi anni la giunta comunale ha sbloccato e completato alcune grandi
opere incompiute clamorose, ferme da 20 anni circa.
La stessa giunta che ha progettato, avviato e attualmente manda avanti i lavori della tranvia.
[A dirla così sembrano tipi tosti, ma qualche casino l'hanno combinato anche loro...]

Riguardo la tranvia, la città si è divisa in contrari all'opera (pochi),
favorevoli all'opera ma contrari al percorso (molti), entusiasti (io e qualche altro malato).
[Evidentemente ho radici a Clermont...]
L'opera è purtroppo in forte ritardo rispetto al cronoprogramma.
Comunque i lavori proseguono a ritmo sostenuto.

Riguardo il Translohr, lo trovo veramente molto bello funzionale ed innovativo e penso sia
una delle soluzioni migliori nei casi in cui non si può utilizzare il tram tradizionale
o la metro sotterranea.
Credo che il Metrobus migliorerà molto la già buona vivibilità (checchè ne dica Legambiente) nella mia città,
e dicendo questo mi espongo spesso a dure critiche da parte dei miei concittadini, molti abituati
purtroppo ad usare l'auto anche per fare 100 metri, che quindi vedono nel "tram" solo un ostacolo
alla viabilità...
Krokodil
00domenica 4 dicembre 2005 22:04
Si è di sicuro già detto, comunque...

- solo Nancy e Caen hanno un sistema simile al Translohr (il TVR), hanno molti problemi con i solchi dei pneumatici ("degli", teoricamente), pneumatici che vengono cambiati molto frequentemente (ho sentito dire ogni 10-20000 km), e deragliamenti. Piano piano la situazione migliora, ma alla fine, le linee sono state pagate quanto un tram tradizionale, se non di più

- il Translohr sembra funzionare un po' meglio del TVR, se non altro perché in teoria ha un sistema di guida migliore

- concordo con Omar, i cosidetti "appassionati" contrari al progresso per partito preso, danno estremamente fastidio

- aspettiamo quindi l'Aquila, che sarà forse la prima città in cui il Translohr ntrerà ins ervizio commerciale - sempre che non sia Clermont Ferrand

- non riesco invece a considerare il sistema Civis di Bologna come tram, è un nomalissimo (e costosissimo) FILOBUS
XJ6
00domenica 4 dicembre 2005 22:55
Contro le generalizzazioni
Che i politici italiani non abbiano sempre dato motivo per esserne fieri, è dato difficilmente confutabile.

Da qui a dire che sono tutti ladri e incompetenti, ce ne corre. Come dire che i Torinesi sono tutti ipocriti, i Napoletani tutti inaffidabili, i Romani caciaroni e via di questo passo. Non riesco ad accettare generalizzazioni e luoghi comuni, né ritengo sia giusto farlo.

La politica ha i suoi costi. La ricerca del consenso, inevitabile in democrazia, si porta dietro il suo fardello di opportunismo e demagogia.

So bene che la democrazia è un sistema orribile, inadeguato, imperfetto, ma - parafrasando Winston Churchill - finora non se ne è trovato uno migliore.

Ciò detto, condivido buona parte delle cose scritte in questa discussione. Non farei soltanto d'ogni erba un fascio (anche se talvolta l'erba è talmente fitta che risulta difficile mettersi lì a sottilizzare) [SM=x346225]
Augusto1
00domenica 4 dicembre 2005 23:42
per Krokodil
Detto da Krokodil:


concordo con Omar, i cosidetti "appassionati" contrari al progresso per partito preso, danno estremamente fastidio



Ma siamo proprio sicuri che nel caso del Translohr stiamo parlando di progresso? A me sembra che si stia facendo l'impossibile per rendere funzionante un sistema concepito, nato e cresciuto male. Se poi parliamo di pendenze da superare (non ricordo chi vi ha fatto accenno), a Napoli si è dimostrato in 107 anni che il tram tradizionale può superare le acclività senza problemi, e dal 1993 abbiamo la metropolitana ad aderenza naturale più "scalatrice" d'Europa, se non oltre. Poi è chiaro, meglio il Translohr che nulla, figuratevi che si parla di esso per una linea sulle pendici del Vesuvio...

[Modificato da Augusto1 04/12/2005 23.45]

Krokodil
00domenica 4 dicembre 2005 23:59
Il Translohr non mi piace (se non esteticamente), finora non ha dato prova di se e il suo cugino TVR ha sempre problemi - da 200 anni esistono i treni, perché costruire questi ibridi? Ecco.

Dire "il Translohr è inutile perché costa tanto, non viaggia senza rotaia ed è poco affidabile" mi sta benissimo, lo penso anche io, dire invece "il Translohr fa schifo perché non viaggia su due rotaie", oppure "i 418 erano belli, ora che ci sono solo CityClass e Citaro, viaggio in auto", mi fa star male...

Semplice, no?

PS domandina veloce veloce: qual è la pendenza massima (almeno l'ordine di grandezza) della metropolitana napoletana?
BLINKY73
00lunedì 5 dicembre 2005 00:43
Re: *

Scritto da: stefano05 04/12/2005 18.16
...il tram tradizionale da noi non va bene: strade strette e in forte pendenza.
La metropolitana sotterranea non va bene: costi elevatissimi.



Anche a Cagliari abbiamo gli stessi problemi, eppure per tanti anni prima i tram, poi i filobus, si sono arrampicati (anche a pieno carico, come l'infaticabile n° 5) per le centrali via Manno, via Ospedale e viale Regina Elena, con pendenze consistenti per dei "vecchi" mezzi pubblici.
Siamo sicuri che il Translohr dia più elevate garanzie di sicurezza in tali condizioni, e che abbia tutta questa agilità in strade e curve strette?
Io penso che il mezzo ideale per tali situazioni resti il filobus, che con gli ultimi modelli ha raggiunto delle prestazioni elevate.
Alla fin fine se si cerca il Translohr solo per il comfort, la minore rumorosità di rotolamento (tutta da dimostrare) e la capienza, credo che di vantaggi (viste le spese di manutenzione ipotizzate in questa discussione) ne restino pochi rispetto ai mezzi "tradizionali".

[Modificato da BLINKY73 05/12/2005 0.52]

RomaTram
00lunedì 5 dicembre 2005 09:40
Vedi XJ6, al di là degli strali degli apapssionati, quando vedi che, come a Padova, è stato proposto il Translohr solo perchè la giutna precedente di colore diverso voleva il tram....ti rendi conto in che mani stiamo...Anche se magari anche all'estero funziona così...
Augusto1
00lunedì 5 dicembre 2005 18:01
per krokodil
La linea 1 della metropolitana di Napoli ha le sue pendenze massime nelle tratte Medaglie d'Oro - Policlinico e Quattro Giornate - Museo del 5,5% (per cento, non per mille).
Dóktor Víllamos
00lunedì 5 dicembre 2005 18:20
Costi
La TVR funziona correttamente a Nancy e Caen ma è al prezzo di spese d'intervista
molto elevate e di prestazioni molto mediocri (velocità molto bassa)
su un filobus i pneumatici durano 250.000 km sulla TVR sono previsti
per 50.000 km cioè un'usura 5 volte più grande ne fa durano molto meno (10~ 20000Km). Le spese di interviste previste sono state valutate a 2 milioni €
all'anno, cosa che è molto elevata ma questa cifra è stata superata
e la città di Nancy a fatto un processo al produttore Bombardier per farsi
rimborsare la differenza.
Con quest'usura anormale dei pneumatici e delle vie ed un consumo d'elettricità doppia rispetto ad un filobus la TVR non è realmente ecologica, come dice R Amori per le gomme!
BLINKY73
00lunedì 5 dicembre 2005 21:39
Re: Costi

Scritto da: Dóktor Víllamos 05/12/2005 18.20
su un filobus i pneumatici durano 250.000 km sulla TVR sono previsti per 50.000 km


[SM=x346244]...non sarai un pò ottimistico Dóktor, soprattutto per il filobus?
stefano05
00martedì 6 dicembre 2005 10:01
*
Non credo sia giusto dire che il Translohr darà problemi perchè il TVR ne dà.
Il primo ha un sistema di guida molto migliore, a mio modesto parere, rispetto al TVR.
Il sistema del TVR è una semplice rotella con una scanalatura che poggia sulla rotaia.
Secondo me molto inaffidabile: basta una lieve irregolarità a farla saltare.
Per questo il TVR sta dando molti problemi.
Il Translohr invece "morde" la rotaia con le sue ruotine a V. In teoria dovrebbe essere
più affidabile.

Riguardo gli pneumatici, considerata la velocità commerciale che avrà il TL (15 Km/h),
la superficie di rotolamento predisposta e riservata ed infine partenze e frenate non brusche,
credo che l'usura non sarà poi così importante.

Ho messo la galleria aggiornata sul sito:
metroaq.125mb.com/gallery1.html
Dóktor Víllamos
00martedì 6 dicembre 2005 17:52

Blinky dice
non sarai un pò ottimistico Dóktor, soprattutto per il filobus?


ho trovato queste cifre per i pneumatici d'autocarro, ne faccio è 250.000 km ed in seguito scultura dei pneumatici e "rechapage" si può andare fino a milione km. Forse che i pneumatici d'autobus/filobus si utilizzano più rapidamente di quelli degli autocarri, ma devono durare almeno
fino a 150.000 km...
Paoloilfiorentino
00mercoledì 7 dicembre 2005 18:54
Ancora sul Translohr - un primato fiorentino
Cari amici, ed in particolare cari Augusto e Roberto,
condivido in gran parte i vostri dubbi sul Translohr, non ne sono troppo entusiasta, non credo che avrà grande successo al di fuori di realtà specifiche e sono più che scettico circa la sua economicità di costruzione e di esercizio: insomma, preferisco di gran lunga il tram di tipo convenzionale. Però credo che un esame razionale di questa nuova modalità di trasporto possa anche farne intravedere qualche aspetto positivo:
1)Il "tram su gomma" non mette in pericolo la sopravvivenza di reti tranviarie già esistenti proprio perché non presenta nessun decisivo vantaggio sul tram stesso.
2)Rispetto ad un filobus convenzionale ha il vantaggio di poter superare la lunghezza massima ammessa dalla normativa in vigore per i veicoli su strada, 18 metri, e quindi, almeno in potenza, può rivelarsi adatto a direttrici a forte traffico in aree urbane di medie dimensioni.
3)Costituisce comunque un mezzo di più forte impatto rispetto all'autobus o al filobus: come nel caso del tram, la sede fissa si traduce per l'utenza in sensazione di affidabilità e sicurezza.
4)Si tratta di un mezzo a trazione elettrica e quindi, anche considerando il rilascio nell'atmosfera di particole di pnematico, ecologicamente corretto.
5)L'adozione del Translohr potrebbe costituire primo passo verso un sistena tranviario propriamente detto: tram su gomma e tram su rotaia non sono incompatibili, e non è escludibile, in linea teorica, l"upgrading" (chissà che ciò non avvenga a Padova, prima o poi).
6)Soprattutto può costituire, per alcuni centri urbani di provincia nei quali oggi la reintroduzione del tram non appare probabile, una concreta possibilità di spezzare l'assoluto predomino dell'autobus a combustione interna. Non ho il minimo dubbio che fin quando il trasporto pubblico urbano continuerà a basarsi sugli autobus, le sue possibilità di costituire una valida alternativa all'auto privata saranno minime. Evviva allora il Translohr, se ci permette di riportare la trazione elettrica oggi all'Aquila e forse domani in altri centri di analoghe dimensioni.
Detto questo, condivido in pieno le perplessità di Blnky, Augusto, Roberto, Omar e degli altri. Infine, benché abbia fatto cenno alla capacità del Translohr di superare forti pendenze, approfitto dell'occasione per ricordare che proprio la prima linea tranviaria elettrica inaugurata in Italia, nel 1890, superava senza sforzo la dura salita che conduce da Firenze a Fiesole.
Un caro saluto a tutti,
Paolo

Augusto1
00mercoledì 7 dicembre 2005 20:15
per Paoloilfiorentino
Concordo perfettamente con te, e ne approfitto per citare anche alcune tratte napoletane tranviarie (a parte l'accenno già fatto al 5% della metro 1) a forte pendenza come via Salvator Rosa, via Capodimonte, la Galleria Laziale (di cui pochi si accorgono proprio perchè in galleria), il ponte della Vesuviana di Barra/Ponticelli della vecchia 34 e, per ultima, mettiamoci pure le rampe del ponte dei Granili (brevi ma secche) che tu stesso hai percorso con noi il 20 novembre. Forse il timore che il Translohr potesse soppiantare il tram tradizionale risiedeva, all'inizio, nel miraggio dell'ipotetica maggiore velocità d'esecuzione dei lavori (una rotaia sola) oltre a ventilati minori costi di costruzione. Ma i difetti emersi (di cui non sono contento ma che sottolineo) lasciano ancora al tram tradizionale un posto di preminenza.
trolleybus58
00sabato 10 dicembre 2005 17:46
Tranvie e pendenze
[SM=x346219] Anche la vecchia tranvia che collegò la Stazione FS di Castelraimondo al centro universitario di Camerino dal 1906 al 1956 pur essendo caratterizzata dalla forte pendenza (e correva affiancata alla attuale sede stradale che lega le due località) marciava regolarmente, d'inverno poi con la neve andava senza interruzioni, le vetture somigliavano a quelle della tuttora esistente Trieste-Villa Opicina (fu re-inaugurata con tali vetture nel 1931 dopo che un tragico incidente tranviario-stradale in cui vi furono anche vittime convinse a sostituire le piccole ed obsolete vetture di inizio '900 con più sicure ed affidabili vetture "a carrelli"), la stazione principale di Camerino era ubicata addirittura dentro l'aula di una ex chiesa domenicana [SM=x346234] , ora restaurata ed adibita ad Aula Magna con annessa Pinacoteca. Solo che rispetto a Trieste non aveva nè la cremagliera ed il relativo carro-scudo, nonostante pendenze massime del 6-7 per mille [SM=x346235] ! Alla vigilia della soppressione si parlò della sua sostituzione con una linea filoviaria che avrebbe dovuto reimpiegare la stessa palificazione tranviaria ed esercitata con vetture corredate da un "carrello-rimorchio per il collettame" e da un "vomere-spartineve" per la stagione invernale...bè, di tutto ciò non si fece nulla, vi fu una vicenda giudiziaria ultraventennale verso la Società esercente dell'impianto (che fece rimanere le inutilizzate vetture tranviarie ad arrugginirsi nella ex chiesa-stazione come oggetti del contendere fino alla loro demolizione definitiva), fino all'impantanarsi della contesa ed alla sostituzione della ex tranvia e della mancata filovia con l'ennesimo esercizio tramite autobus e pullman [SM=x346222] . Se siete interessati alla storia di questa poco conosciuta realtà, leggetevi il libro di Claudio Cerioli "Da Camerino al mondo", Editrice Trasporti su Rotaie di Salò, che contiene anche un'interessante appendice sulla storica realtà ferro-filo-tranviaria marchigiana! [SM=x346230]
stefano05
00mercoledì 14 dicembre 2005 11:16
Prima uscita
Il primo giretto per Clermont...

videojts.francetv.fr/regions/popup.php?id=l63a_locale&video_...
axe81t1
00mercoledì 14 dicembre 2005 13:37
bellissimo
bellissimo
stefano05
00venerdì 23 dicembre 2005 10:45
ça marche !
A quanto pare il primo test fatto a Clermont con passeggeri
"veri" fatto sabato 17 ha avuto un bel successo.
L'ho letto su qualche forum francese, ed ho anche prelevato
il video del TG Clermont soir.
stefano05
00sabato 4 febbraio 2006 09:14
Senza catene
Molto interessante...

homepage.mac.com/blefebvre/iMovieTheater130.html
stefano05
00lunedì 6 marzo 2006 10:43
Un anziano tranviere
Un anziano tranviere sul Translohr di Clermont(tg edizione del 3 marzo), che a quanto pare va come una spada (il TL, non il vecchietto):
Clicca qui

Intanto il Translohr dell'Aquila è sempre più vicino: sono state installate le coperture sulle pensiline di sosta, mentre si continua su via Roma con la posa della rotaia.
BLINKY73
00martedì 28 marzo 2006 23:41

Ho letto che a L'Aquila i lavori sono praticamente fermi e sono persino comparse qua e la' tracce d'asfalto sulla rotaia.
Che succede?

[SM=x346235]
stefano05
00mercoledì 29 marzo 2006 11:01
*
I lavori per ora stanno proseguendo.
Ci sono però delle questioni ancora aperte che vanno assolutamente risolte.
Una proviene dal Ministero dei Beni Culturali, che ha diffidato il Comune nell'effettuare i lavori in vicinanza di alcuni palazzi storici sottoposti a vincolo ambientale.
C'è poi la ASL che, inspiegabilmente, non vuole concedere l'autorizzazione a far passare i mezzi vicino l'ospedale (capolinea), nonostante sia stato certificato che non c'è pericolo per le apparecchiature di risonanza magnetica.
Da segnalare poi anche continui atti vandalici e furti nei cantieri della linea.

[Modificato da stefano05 29/03/2006 11.08]

stefano05
00giovedì 30 marzo 2006 12:46
Notizie fresche
Il Tar dell'Aquila ha respinto la richiesta di sospensiva della ASL, secondo la quale l'avanzamento del metrobus lungo viale Lorenzo Natali - verso l'ospedale - doveva essere fermato. I lavori potranno dunque proseguire, in attesa dell'esame del problema nel merito. La ASL ritiene che in qualche modo le emissioni elettromagnetiche dei veicoli possano interferire e perturbare il funzionamento di importanti apparecchiature sanitarie. Il TAR non ha trovato fondata la richiesta di sospensiva, dando via libera ai cantieri. Ora, a quanto si apprende ufficiosamente, il Comune avrebbe intenzione di richiedere alla ASL persino un risarcimento rilevante per i danni subiti dai ritardi.
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