I nuovi tram di Venezia

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simopa
00venerdì 4 marzo 2005 20:47
Da ciò che si legge sul sito del comune di Venezia i lavori sembrano avviati e viene scritto che procedono speditamente, anche se non ho trovato nessuna data sulla fine dei lavori che comunque dovrebbero essere ancora all'inizio. Le prime immagini si riferiscono a settembre 2004.
Da quelo che si vede le linee sono 2 e i mezzi utilizzati sono i
translohr.

sito ufficiale
simopa
00venerdì 4 marzo 2005 22:08
Mappa linee


Per Ingrandire L'Immagine Clicca Qui

[Modificato da XJ6 06/03/2005 8.12]

simopa
00venerdì 4 marzo 2005 22:12
Esempio di inserimento
TRAM - VIALE SAN MARCO



Per Ingrandire L'Immagine Clicca Qui



Altre immagini sul sito ufficiale

[Modificato da XJ6 06/03/2005 8.13]

simopa
00venerdì 4 marzo 2005 22:13
Tutto questo magari è di incentivo a qualche Veneziano di farsi avanti come è successo in questi giorni con Bergamo.

[SM=x346219]
stefano05
10sabato 5 marzo 2005 09:25
Translohr e gondole
Un bel connubio...
che c'è di più romantico che fare un giro
in laguna col Translohr ?
:-)
Stefagin76
00sabato 5 marzo 2005 13:10
translohr e bus
Ben venga il translohr anche a Venezia, anche se sarebbe stato meglio il TRAM (quello vero).
Non so se il ponte della Libertà che unisce Mestre a Venezia sia spesso congestionato, ma l'ultima volta che sono stato a Venezia il cityclass su cui mi trovavo ha tenuto senza problema gli 80 all'ora, seguito da presso da un mercedes interurbano rosso fuoco delle OBB, che espletava (con mio grande stupore) il servizio autobus sostitutivo per le...FS! (scritto anche in tedesco: "sonderfharqualchecosa.....")

Dubito che il Translohr potrà tenere queste velocità...

Stefano
XJ6
00domenica 6 marzo 2005 08:05
Il Tram, quello vero ...

Scritto da: Stefagin76 05/03/2005 13.10
Ben venga il translohr anche a Venezia, anche se sarebbe stato meglio il TRAM (quello vero) (...) Dubito che il Translohr potrà tenere queste velocità...

Anch'io continuo a non capire il senso di questo strano mezzo con una sola rotaia e con le gomme. Mah [SM=x346235]
sottostazione
00domenica 6 marzo 2005 09:04
Re: Il Tram, quello vero ...

Scritto da: XJ6 06/03/2005 8.05
Anch'io continuo a non capire il senso di questo strano mezzo con una sola rotaia e con le gomme. Mah [SM=x346235]


Immagino che (come del resto è scritto nel sito del comune di VE) il vantaggio di questo singolare mezzo è quello di poter avere dei veicoli più lunghi e capienti rispetto ai filobus tradizionali senza dover affrontare i costi di una infrastruttura tranviaria.
Comunque ben vengano questi cugini del filobus, se il loro arrivo significa sostituire le attuali linee di autobus rumorose ed inquinanti...soprattutto in una città dall'equilibrio delicato come Venezia. Speriamo solo che funzionino bene!!!
[SM=x346219]
XJ6
10domenica 6 marzo 2005 09:18
Re: Il Tram, quello vero ...

Scritto da: sottostazione 06/03/2005 9.04

(...) il vantaggio di questo singolare mezzo è quello di poter avere dei veicoli più lunghi e capienti rispetto ai filobus tradizionali senza dover affrontare i costi di una infrastruttura tranviaria. (...) Speriamo solo che funzionino bene!!!

Finora le prove non sono state sempre esaltanti. Quale sarebbe, comunque, secondo gli amministratori, il vero risparmio? Quello di mettere a terra una rotaia sola invece di due? Sarei curioso di vedere degli studi comparativi, se esistono, sui vantaggi di questo filobus monorotaia rispetto ad una tranvia tradizionale o a una tranvia "moderna". Nel frattempo, ribadisco il "mah" ... [SM=x346239]
sottostazione
00domenica 6 marzo 2005 09:43
Re: Re: Il Tram, quello vero ...

Scritto da: XJ6 06/03/2005 9.18
Sarei curioso di vedere degli studi comparativi, se esistono, sui vantaggi di questo filobus monorotaia rispetto ad una tranvia tradizionale o a una tranvia "moderna".


Sono perfettamente d'accordo.
Se degli studi comparativi esistono, temo che siano quelli forniti dalla casa costruttrice...e non da un'organismo indipendente. Come dici giustamente, il vero risparmio non è quello che si verifica all'atto dell'acquisto ma nel lungo periodo...staremo a vedere!
[SM=x346219]
stefano05
00domenica 6 marzo 2005 10:49
*
Quando a L'Aquila si decise di "comprare" il Translohr, lo
si fece tenendo conto del territorio (forti pendenze e strade piccole), del contesto urbanistico e storico, della bassa "invadenza" rispetto ad una tranvia tradizionale ecc...
A Venezia si sarebbe certamente potuto optare anche per altri sistemi, ma credo che ci siano anche motivi non strettamente tecnici dietro alla scelta fatta, come ad esempio l'estetica.
Non so, forse dico una stupidaggine, ma è anche vero che il TL
ha una linea molto bella e moderna, che si addice molto alla
città lagunare.
Augusto1
00domenica 6 marzo 2005 12:17
per stefano05
Il Translohr ha una linea moderna, ma a rigor di logica una linea moderna non dovrebbe andare d'accordo con l'architettura della città. Credo che la scelta del Translohr, come quasi tutte le scelte in questo campo, sia dettata più da fattori economici che tecnici. Il fatto di avere una sola rotaia non vuol dire che i lavori siano meno "invasivi", visto che va anche realizzata la "pista" di rotolamento delle ruote (la resistenza all'usura della quale è tutt'altro che rassicurante...) e a Padova hanno chiuso intere strade per la costruzione del percorso. Tanto valeva costruire una tranvia tradizionale, meno infarcita di incognite...[SM=x346219]

[Modificato da Augusto1 06/03/2005 12.19]

XJ6
00domenica 6 marzo 2005 13:03
Io infarcisco, tu infarcisci, egli infarcisce ...

Scritto da: Augusto1 06/03/2005 12.17
(...) infarcita di incognite...

Bellissimo Augù, il tuo scriver forbito ... Sono senza parole, imperciocché [SM=x346236]
stefano05
00domenica 6 marzo 2005 16:41
*
Ripeto, non conosco i motivi della scelta e mi piacerebbe sapere.
Forse un tram tradizionale avrebbe sofferto troppo di... umidità !
Scherzo.
Forse la silenziosità, la leggerezza del mezzo (altrimenti S.Marco sprofonderebbe)...
Poi, è vero che per fare la sede con rotaia bisogna chiudere tutta la strada, ma l'esecuzione dei lavori è più rapida.
Ad ogni modo, vedendo le immagini, tra l'estetica del TL e l'architettura veneziana mi sembra ci sia un buon accostamento.
Comunque, avendo il 70% di superficie vetrata, forse era meglio se lo installavano a Murano.

[Modificato da stefano05 06/03/2005 16.49]

Augusto1
00domenica 6 marzo 2005 16:54
murano
Buona questa![SM=x346239]
Krokodil
00domenica 6 marzo 2005 17:20
I tram su ferro possono essere molto silenziosi, e penso che la differenza di peso rispetto ai Translohr sia trascurabile, pensando anche al fatto che non sono i soli veicoli che circoleranno in zona.

Infine, i Citadis (per esempio) sono diffusissimi in Francia ma non ostante questo all'esterno diversi, e potrebbero (loro o altri tram) portare la linea dei Translohr.
Nicola M.
00martedì 8 marzo 2005 11:20
Venezia ........ si fa per dire!

In realtà il Translohr percorrerà le vie di Mestre o Marghera.
E' pur vero che il comune è sempre quello ma vi assicuro che i cittadini di Mestre non si qualificano come veneziani.

Ho spostato la discussione nelle "Future città tranviarie"
Krokodil
00martedì 8 marzo 2005 22:14
Ho sentito effettivamente parlare di un'idea di una linea in galleria fino a Murano, con Translohr o people mover su gomma. Non so dove, ma alla fine sarà solo qualche idea di qualche amministratore o progettista, nulla di concreto.
MauroP
00sabato 9 aprile 2005 20:42
Venezia sotterranea

Scritto da: Krokodil 08/03/2005 22.14
Ho sentito effettivamente parlare di un'idea di una linea in galleria fino a Murano, con Translohr o people mover su gomma. Non so dove, ma alla fine sarà solo qualche idea di qualche amministratore o progettista, nulla di concreto.



Anch'io ho letto di quel progetto, e mi è parso di capire che c'è tutta l'intenzione di realizzarlo, sebbene non mancheranno le proteste di ambientalisti, sovrintendenza e quant'altro. La linea di circa 8 km dovrebbe collegare l'aeroporto di Tessera con l'Arsenale attraverso Murano, il Cimitero e le Fondamenta Nuove, tutto questo in 14 min. contro gli attuali 65. E' previsto un eventuale prolungamento al Lido. Trattasi di tranvia in galleria, SOTTO il fondale lagunare...[SM=x346231] Da definire il tipo di mezzo. Staremo a vedere...

[Modificato da MauroP 09/04/2005 20.43]

LHB
00mercoledì 13 aprile 2005 16:44
Tratto della Repubblica:

Il progetto, un tunnel di 8 km, inizierà l'iter tra pochi giorni
Il sindaco lo caldeggia, i due candidati alla successione frenano
Via al metrò sotto la laguna
il sogno che divide Venezia

dal nostro inviato ROBERTO BIANCHIN


Il sindaco Paolo Costa

VENEZIA - Attesa come la manna e temuta come la peste, amata e odiata come tutte le grandi opere progettate nella fragile città dei Dogi, la metropolitana sublagunare, "sognata sin dalla fine dell'800", come sostiene la giunta comunale uscente, finisce di essere un miraggio, una chiacchiera da bar. Il progetto, sette fermate da Tessera all'Arsenale in un tunnel di otto chilometri che corre venti metri sott'acqua, esce a sorpresa dai cassetti polverosi del Comune e comincia ufficialmente il suo viaggio burocratico per diventare realtà.

Giovedì 21 aprile, tre giorni dopo il ballottaggio che darà a Venezia un nuovo sindaco, ma dodici giorni prima del suo insediamento, il progetto del metrò, sostenuto dalla maggioranza di centrosinistra in scadenza pur tra contrasti e polemiche, verrà esposto nell'aula magna dell'università di architettura. E sarà tutt'altro che una passerella. Perché la "pubblicizzazione dell'intervento" è il primo atto ufficiale della valutazione di impatto ambientale dell'opera, che va a così a incominciare. I cittadini avranno cinquanta giorni di tempo per presentare le loro osservazioni.

Il progetto, approvato dal Comune, e caldeggiato dal sindaco uscente Paolo Costa, è sostenuto da una "associazione temporanea di imprese" capitanata dalla Actv, l'azienda di trasporto pubblico locale, e realizzato, dice l'amministrazione, con una "procedura innovativa", quella del "project financing". Il Comune, in sostanza, "non spenderà un euro". Il costo dell'opera, stimato in 340 milioni di euro, verrà sostenuto per metà da un finanziamento del governo, e per l'altra metà da fondi anticipati dalle imprese costruttrici.

Il Comune ha inviato il progetto al ministero delle infrastrutture per l'inoltro al Cipe con la richiesta del "finanziamento aggiuntivo" a integrazione degli investimenti programmati dai promotori. Questi ultimi (Actv, Bnl, Mantovani, Sacaim, Arsenale Venezia, Net Engineering, Studio Altieri, Save Engineering, Metropolitana Milanese) contano di rientrare dall'investimento con l'incasso dei biglietti.

Il metrò, per la cui costruzione sono previsti cinque anni e mezzo di lavori, dovrebbe partire da Tessera, nella terraferma veneziana, accanto al nuovo stadio e al nuovo casinò, progettati anch'essi ma entrambi ancora da costruire. Correrà fino a Venezia per 8 chilometri e 300 metri in un tunnel sottomarino a binario unico di 5,8 metri di diametro, venti metri sott'acqua. La seconda fermata dovrebbe essere all'aeroporto "Marco Polo", la terza ai bordi della terraferma, al terminal di Tessera, dove dovrebbe incontrarsi con le nuove linee della ferrovia e dei tram urbani di Mestre. Quindi attraverserà la laguna fino all'isola di Murano, quella famosa per i suoi vetri (quarta fermata) e approderà in centro storico alle Fondamente Nuove, all'altezza della Misericordia. Le ultime due fermate, sempre a Venezia, saranno all'ospedale civile (dieci minuti a piedi da piazza San marco), e quindi all'Arsenale, semiabbandonato da decenni, che si conta in questo modo di rivitalizzare.

Per collegare le stazioni alla superficie, vi saranno delle "zone di risalita" con passaggi pedonali, scale mobili, fisse e ascensori, e attività commerciali, servizi e biglietterie. Il tempo totale di percorrenza, da Tessera all'Arsenale, sarà di 14 minuti, la metà di quello impiegato oggi con i normali mezzi acquei. Si prevedono otto corse all'ora, capaci di trasportare ciascuna 300 passeggeri, con convogli lunghi trenta metri di vetture su gomma, per una capacità totale di 30-40 mila passeggeri al giorno, e di 6 milioni di passeggeri l'anno: la metà dei turisti che annualmente intasano Venezia.

Ma non mancano le polemiche, sia sull'utilità che sui costi dell'opera, come sui rischi statici e ambientali per un'opera che potrebbe mettere a repentaglio la stabilità del sottosuolo della laguna.

(13 aprile 2005)
fferrab
00lunedì 8 agosto 2005 16:53
Riprendono i lavori
Ciao a tutti,
questa settimana sono ricominciati i lavori per il Translohr di Venezia al capolinea di Via M.te Celo a Favaro Veneto, tra continue proteste di cittadini, negozianti ecc. (come sempre avviene!).
Ancora non è chiaro come il mezzo arriverà a Venezia visto che il Ponte della Libertà è già ora stretto e non permette di installare la terza rotaia senza impattare sul già caotico traffico della SS11 (che nel tratto finale percorre appunto detto ponte).

Alcuni articoli del Gazzettino sono sotto allegati.

Da abitante di Mestre ho molte perplessità su questo progetto, che ormai appare "raffazzonato" e che rischia di diventare una cattedrale nel deserto (dei trasporti veneziani).

Oltre a ciò l'eperienza, per ora negativa, di Padova e la poca conoscenza del sistema Translohr in esercizio reale (quindi non su un circuito di prova) aumentano i miei dubbi.

Sarebbe a mio parere stato molto meglio un tram "tradizionale" anche se, vista la particolare urbanistica "complessa" di Mestre, il filobus rimane a mio parere il mezzo più idoneo.

Ciao
Federico
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«Ci incateneremo davanti alle ruspe»
La protesta dei commercianti a Favaro per i cantieri del tram senza assicurazioni

"Sono stati riaperti, con sette mesi di ritardo, i lavori del tram , rispetto ai quali nutriamo molta preoccupazione dovuta alle incertezze che questa opera comporta sia per quanto riguarda la riorganizzazione della mobilità pubblica e privata, sia per quanto attiene ai disagi riguardanti i tempi dei cantieri".
Comincia così la lettera inviata dai commercianti e dagli artigiani di Favaro al sindaco Massimo Cacciari, all'assessore alla mobilità Enrico Mingardi, all'assessore al commercio e artigianato Giuseppe Bortolussi e al presidente della Municipalità di Favaro Gabriele Scaramuzza, all'indomani della riapertura dei cantieri per la realizzazione del primo troncone della linea tranviaria.

"Del tram sappiamo solo da dove parte, mentre rimane l'incognita del dove arriverà - continua la lettera.Costruire un sistema di trasporto pubblico senza dare certezze ai cittadini e alle attività commerciali ed artigianali distribuite nel tessuto urbano, genera allarme e preoccupazione tra i residenti del nostro quartiere e tra i lavoratori del settore commerciale e artigianale".

La lettera degli operatori economici di Favaro continua formulando alle autorità alcune domande per le quali viene esplicitamente chiesto un pubblico riscontro."Come sarà garantito il trasporto privato lungo le strade dove scorrerà la tranvia? Ci saranno cambiamenti strutturali e funzionali nelle strade interessate dal passaggio del tram ?

Quali incentivi e risarcimenti sono previsti per le attività commerciali ed artigianali che esercitano lungo il tracciato della rete tranviaria?Quali indennizzi o attività alternative sono state previste per risarcire eventuali lavoratori del settore dal calo di lavoro dovuto a quest'opera? Ci

sono certezze in merito alla durata dei cantieri? Le nostre preoccupazioni potranno tradursi in azioni di pubblica protesta - aggiungono - pur di salvaguardare la nostra qualità di vita, il nostro lavoro e le nostre attività.Siamo pronti ad incatenarci davanti alle ruspe - minacciano i commercianti e gli artigiani di Favaro - qualora permanga questo clima di incertezza e non ci vengano fornite risposte precise, entro il prossimo 20 di agosto, alle domande che abbiamo posto.Visto che tra la gente c'è molta perplessità su quali siano i reali vantaggi che apporterà il tram - conclude la lettera degli operatori favaresi - non sarebbe forse meglio fermare definitivamente i lavori finché si è in tempo?"

Mauro De Lazzari

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Battistelli (Forza Italia): «Progetto da rivedere per la linea tranviaria»


(M.D.L.) "Il sindaco Cacciari non si lasci condizionare da chi ha voluto ad ogni costo questo assurdo progetto che è stato ideato da qualcuno che non vive e non conosce la quotidianità dei cittadini e delle categorie produttive". L'appello parte dal capogruppo di Forza Italia della Municipalità di Favaro Ugo Battistelli, il quale si rivolge al primo cittadino invitandolo a rivedere integralmente il progetto di costruzione della linea tranviaria. "Dopo le recenti dimissioni del direttore della Pmv - scrive Battistelli - si evidenzia nell'opinione pubblica la convinzione sempre più netta che tutto il progetto sia stato impostato senza alcun serio studio di fattibilità da parte della passata amministrazione, ma solo per fini di propaganda elettorale. Non si spiegherebbe altrimenti il fuggi fuggi di dirigenti e amministratori che non vogliono essere chiamati a rispondere di un progetto nato male e destinato, al pari del ponte di Calatrava, a diventare una storia senza fine. Il progetto del tram , così come è stato ideato - continua Battistelli - ha un tracciato che scorre su strade strette dove già due auto fanno fatica a transitare, senza contare il grossissimo problema dell'attraversamento del ponte di San Giuliano. Abbia il coraggio signor sindaco di azzerare tutto - conclude il capogruppo di Forza Italia - e valuti soluzioni alternative, quali, ad esempio, il filobus ecologico, un mezzo di trasporto pratico, che come il tram rispetta l'ambiente, ma sicuramente meno costoso della rete tranviaria".

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Tram, a Favaro i lavori ripartono in ritardo
Ieri rappresentanti della Municipalità e tecnici hanno incontrato gli abitanti, che hanno esposto le loro perplessità

Con duecento giorni di ritardo sono ripartiti ieri a Favaro i lavori per la realizzazione della rete tranviaria.
Da Via Monte Celo, punto scelto per attestare il capolinea e realizzare l'area di deposito dei tram ed il reparto officine, il cantiere si sposterà ora in direzione di Mestre per posare i primi 150 metri di rotaia nel tratto di Via Triestina che arriva fino a Piazza Pastrello.

Anche se ancora non è stato sciolto il nodo a cui va addebitata per gran parte la causa del ritardo fin qui accumulato, ossia stabilire chi dovrà sostenere l'onere per lo spostamento dei servizi sotterranei, i lavori del lotto "B" sono, dunque, ugualmente ripartiti.

Come è facile immaginare adesso cominceranno i veri problemi, perché il cantiere, d'ora in avanti, opererà nel cuore della città interferendo, inevitabilmente, con la quotidianità urbana.

Per cercare di attuare misure efficaci allo scopo di contenere i disagi determinati dall'operatività, ieri pomeriggio la commissione Lavori pubblici della Municipalità di Favaro ha organizzato un pubblico incontro alla presenza dei tecnici di Pmv, Actv e Vesta.

Non tutti i sottoservizi dovranno essere spostati - è stata la prima risposta.

Rete telefonica, rete elettrica e condutture fognarie rimarranno, infatti, dove sono e solo le condotte del gas e quelle dell'acqua saranno sistemate sotto i marciapiedi di Via Triestina.

I tempi per interrare le tubature di acqua e gas saranno di cinque settimane, mentre quelli relativi alla successiva realizzazione della "soletta" di cemento ed alla posa della rotaia tra Via Monte Celo e Piazza Pastrello, dureranno ventotto settimane.

Serviranno, dunque, otto mesi, a partire da subito dopo ferragosto, per completare il primo troncone.

Il tratto di strada interessato dai lavori diventerà, nel frattempo, un senso unico in direzione di Mestre.

Qualche disagio, pertanto, lo subirà solo chi dovrà affrontare il percorso inverso perché sarà costretto ad alcune deviazioni attraverso l'abitato di Favaro.

Gli autobus della linea 4 barrato e della linea 15 subiranno variazioni di percorso solo nella fase di ritorno da Mestre.

Giunti, infatti, in Piazza Pastrello verranno fatti deviare per Via Altinia, Via Claudia, Via Agnoletti, Via delle Muneghe e Via Monte Celo dove il 4 barrato si attesterà, mentre la linea 15 proseguirà normalmente in direzione dell'aeroporto e di Cà Noghera.

Il pubblico presente ha sollevato, tuttavia, più di qualche perplessità.

È stato sottolineato come, aldilà dei dati forniti per realizzare i primi 150 metri, non ci sia certezza alcuna sulle successive fasi del progetto.

Qualcuno ha chiesto lumi, ma non c'è stata risposta, su dove dovranno transitare i pedoni durante i lavori di interramento delle condotte di acqua e gas, visto che i marciapiedi diventeranno intransitabili.

Dubbi ed incertezze sono state manifestate relativamente ai cambiamenti strutturali e funzionali che subiranno le strade interessate dal passaggio del tram e le modificazioni che saranno apportate alla mobilità complessiva; al pericolo per bici e motocicli rappresentato dalle rotaie della rete tranviaria e ai disagi che i cantieri arrecheranno a tutte le attività economiche distribuite lungo il percorso.

È stato chiesto, infine, un incontro pubblico urgente con tutti gli assessori interessati dal progetto del tram .

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[Modificato da fferrab 08/08/2005 16.54]

MarioAllegheny
10mercoledì 10 agosto 2005 23:40
Venezia- Mestre in gomma-tram


Scritto da fferrab 08/08/2005 16.53

Ciao a tutti,
questa settimana sono ricominciati i lavori per il Translohr di Venezia al capolinea di Via M.te Celo a Favaro Veneto, tra continue proteste di cittadini, negozianti ecc. (come sempre avviene!).
Ancora non è chiaro come il mezzo arriverà a Venezia visto che il Ponte della Libertà è già ora stretto e non permette di installare la terza rotaia senza impattare sul già caotico traffico della SS11 (che nel tratto finale percorre appunto detto ponte).

Per uan volta sono d'accordo con i commercianti. Questo progetto secondo me è una boiata!!!!!!![SM=x346221] .Come sarà il ponte della laguna durante i cantieri?
Finirà come a Padova e visto che siamo a Venezia farà ancora più scalpore.
Il TL ha avuto tra l'altro anche problemi per esplosioni di pneumatici!
Mario
fferrab
10giovedì 11 agosto 2005 10:46
Il "tram" non arriverà a Venezia
Come dedotto dal "Gazzettino" di oggi è confermato al 99,9% che il Translohr non arriverà a Venezia perchè i lavori provocherebbero troppi disagi sul Ponte della Libertà e perchè non vi è spazio ove installare la rotaia centrale.

A questo punto la domanda è: dove avrà capolinea la seconda linea? Alla fine questa linea effettivamente si farà?

Tutto ciò conferma che si tratta di un classico progetto all'italiana nella peggior accezione del termine: raffazzonato, senza capo nè coda, buono solo a mangiare i finanziamenti.

Saluti.
Federico
sottostazione
00giovedì 11 agosto 2005 11:10
Ciao fferrab, e benvenuto sul forum [SM=x346219] ! Grazie mille per le notizie molto interessanti che hai postato!
Quando dici che non vi è spazio per la rotaia centrale, intendi sul Ponte della Libertà o in altri tratti del percorso ipotizzato?
[SM=x346219]

[Modificato da sottostazione 11/08/2005 11.11]

fferrab
10giovedì 11 agosto 2005 11:39
Grazie del benvenuto.
Io intendevo sul ponte.
Non so se tu abbia mai percorso il Ponte della Libertà. E' un ponte a 2 carreggiate con 4 corsie ma senza corsia di emergenza (per cui se un mezzo ha un guasto, è fermo letteralemente in mezzo alla strada come ben sanno i pendolari veneti!) per cui:
1. i lavori implicherebbero ridurre notevolmente le corsie = il traffico sul ponte (è l'ultimo tratto delle SS 11 percorso ogni giorno da migliaia di mezzi tra autobus urbani ed extra-urbani, auto private, autobus turistici e camion diretti a prendere i traghetti per la Grecia) si bloccherebbe cone implicazioni su Mestre, tangenziale ecc ecc. Tieni conto che adesso stanno costruendo un sovrapassaggio pedonale all'altezza della stazione di Porto Marghera con un semplice restringimento di carreggiata e già questo ha creato notevoli disagi nei mesi scorsi.
2. la rotaia implicherebbe comunque avere un elemento "esterno" su una strada di grande percorrenza e ad alta velocità (il limite - poco rispettato - è di 90 km/h) che potrebbe creare a mio parere problemi anche come usura della rotaia.

La cosa sarebbe stata superabile con un tram-treno tipo Karlsruhe, che avrebbe percorso la città come tram e avrebbe utlizzato uno dei 4 binari colleganti Mestre con Venezia come treno (e infatti ora si parla di come utlizzare questa possibilità visto che i 4 binari non sono assolutamente saturi come traffico). Ma naturalmente in Italia non siamo pronti a soluzioni così moderne e all'avanguardia!
A mio parere comunque, data la complessa urbanistica di Mestre con strade strette e trafficate (ove quindi il tram avrebbe difficoltà come ingombro e tempi di percorrenza), il mezzo "ecologico" preferibile sarebbe stato il filobus.
In questo caso l'installazione del bifilare sul Ponte poteva non avere implicazioni sulla circolazione oppure si poteva pensare di percorrere gli ultimi 9 km in batteria o motore ausiliario.
Ma anche qui... tutti "abbagliati" come tordi dalle nuove tecnologie con cui i politici si riempiono la bocca (e forse anche qualcos'altro)!

Ciao
F
MauroP
00mercoledì 24 agosto 2005 19:11
Trasporti lagunari
Dò anch'io il benvenuto a fferrab e lo ringrazio x le notizie sul fronte veneziano.
Sarei curioso di sapere a che punto è il progetto del tram sub-lagunare, quello che dovrebbe collegare Tessera con il centro storico della città in galleria, e che ha suscitato tante polemiche. Si muove qcosa...sul fondale??
Tienici aggiornati sulle novità, e grazie ancora!
Mauro
RomaTram
00venerdì 30 settembre 2005 00:14
Mis a che a Venezia manco loro sanno cosa vonno fare.....
XJ6
00sabato 1 ottobre 2005 07:56
Traduzione letterale
Mi sa che a Venezia neanche loro sanno che cosa vogliono fare ... [SM=x346239]
fferrab
10lunedì 3 ottobre 2005 17:55
Sublagunare: altro progetto nebuloso!!!
Beh,
la metropolitana sublagunare è un altro progetto molto nebuloso.
Si conosce all'incirca il percorso ma poi poco di più!!

Leggete qui dal Gazzettino:

"Sublagunare, protocollo d'attesa
Un gruppo di lavoro valuterà l'utilità dell'opera in un piano dei trasporti provinciale

Venezia
Sarà un protocollo d'intesa "attendista", che accontenterà tutti, per ora. Domani a Ca' Farsetti Comune, Provincia e Camera di commercio annunceranno un documento unitario sulla sublagunare che prende tempo, salvando in questa fase le esigenze divergenti dei tre enti. Il Comune, con la nuova amministrazione Cacciari, ha fatto un passo indietro rispetto all'era Costa, ritirando Actv dalla guida della cordata di imprese incaricata di realizzare l'opera. La Provincia ha espresso una valutazione negativa su impatto ambientale e sostenibilità economica. La Camera di commercio, che del progetto è stata motore primo, vuole andare avanti e pare intenzionata a farlo, seppur con i piccoli passi previsti dal protocollo.

Il testo del documento è stato concordato in linea di massima ieri mattina in un giro di telefonate tra il sindaco Massimo Cacciari, il presidente di Ca' Corner Davide Zoggia e il presidente dell'ente camerale, Massimo Albonetti. Un "vertice" a distanza per il quale c'era una certa apprensione, perchè si temeva uno strappo della Camera di commercio, a cui le categorie hanno delegato il compito di andare avanti con il progetto. E una frattura tra mondo politico e mondo economico non sarebbe stata indolore.Alla fine è uscito un protocollo d'intesa in stile compromesso, nel quale emerge un verbo: "attendere". Il documento prevede, come del resto era già nei programmi, l'istituzione di un gruppo di lavoro composto da tecnici dei tre enti per produrre entro pochi mesi - con ogni probabilità entro fine anno - uno studio complessivo sulla mobilità a Venezia e nell'area centrale della Provincia per definire su quali sistemi occorra puntare. In questa prospettiva la sublagunare deve essere quindi inserita in un sistema ampio e integrato di mobilità, perché - dicono Comune e Provincia - finora è sembrata un'opera a se stante, sconnessa dal tessuto urbano e dalle esigenze della popolazione. Il gruppo di lavoro dovrà verificare impatto ambientale e soprattutto sostenibilità economica, aspetto sul quale insistono le maggiori perplessità dei critici al progetto.

La Camera di commercio, che in un primo tempo aveva presentato una sublagunare estesa da Tessera al Lido via Arsenale, ha con il tempo puntato solo sul primo lotto, su indicazione dell'ex amministrazione comunale. Su questo progetto si era inserita la cordata di imprese guidata da Actv, a cui però ora la nuova giunta di Ca' Farsetti ha imposto il recesso. E proprio sul ruolo dell'Actv c'è uno scarico di responsabilità tra Comune e Camera di commercio. L'amministrazione comunale, non potendo bloccare l'iter avviato da Costa, decapitando la cordata di imprese ha fatto capire con chiarezza quale sia la sua posizione: se il progetto andrà avanti, il Comune non ci entrerà. L'ente camerale, invece, ritiene che i rapporti tra Ca' Farsetti e azienda di trasporti non interferiranno sul progetto che, per quanto riguarda le categorie, deve proseguire. Resta ora da capire se le imprese del raggruppamento interessato a realizzare la sublagunare vorranno veramente andare fino in fondo, di fronte a questi rallentamenti. E se, al posto di Actv, ci sarà qualche altra azienda disposta ad assumersi il ruolo di capofila. A oggi, comunque, la sublagunare marcia, anche se a scartamento ridotto."


Per il "grande" progetto del fantasmagorico tram leggi qui:

"I lavori del tram sono ripresi in via Triestina, ma, una volta terminato quel cantiere, l'impresa potrebbe restare sfaccendata. La giunta Cacciari, che vuole modificare il progetto originario della tram via, non ha ancora deciso il nuovo tracciato. In ballo ci sono il nodo di Venezia, il capolinea in piazza barche anziché piazzale Cialdini, il passaggio in via Olivi. In assenza di aree cantierabili, all'impresa - che contesta la mancanza di un progetto e già presenta il conto - dovrà essere pagata una penale di 35mila euro. Al giorno. Intanto, Antonio Stifanelli, presidente di Pmv, lancia una nuova campagna di comunicazione per informare i cittadini."

Che schifo!!!

[Modificato da fferrab 03/10/2005 17.57]

fferrab
00giovedì 17 novembre 2005 14:50
Sito
Se già non lo conoscete, ecco il sito del Translohr di Mestre:

www.tramdimestre.it

Sono indicate le aperture dei nuovi cantieri e altro.

In questi giorni partiranno 2 nuovi cantieri in quel di Marghera.

Ciao
Federico
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