GENOVA

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Pinuccio "58
00giovedì 15 ottobre 2009 14:01
FINALMENTE QUALCOSA SI MUOVE


Oggi in una trasmissione sulla 7 Gold c'era ospite sui problemi della Vabisagno il Presidente Agostino Gianelli.
Un telespettatore ha chiesto informazioni sul tram in Vb e soprattutto sulla 973...
ebbene il buon Gianelli si è impegnato a far rimettere a posto il tram ed ospitarlo nel nuovo Municipio della Valbisagno.

Grandioso!!!!!!!!!!



[SM=g8806] [SM=g8806] [SM=g8806]
isotta fraschini f1
00venerdì 16 ottobre 2009 20:43
FINALMENTE QUALCOSA SI MUOVE (OTTIME NOTIZIE)
Speriamo che davvero la 973 possa venir recuperata e trovare adeguato ricovero museale. Assieme alla 962 è la sola testimonianza del passato tranviario di Genova ancora superstite, se si escludono ovviamente i vecchi pali e gli attacchi della rete disseminati in giro per la città
giambo64
00sabato 17 ottobre 2009 18:45
La 962 è stata demolita, c'è solo la 973.
Salvarla è già qualcosa, io avrei preferito vederla viaggiare ancora, magari sulla Genova Casella, anche solo come rimorchio al treno storico.
ralco
00giovedì 21 gennaio 2010 21:00
Ciao, sono Luigi e sono da tempo presente su Metrogenova.com, con qualche incursione da voi.
Volevo segnalarvi un racconto che ho scritto sui tram di Genova degli anni 50.
Lo potete leggere sul sito Metrogenova a questo indirizzo

www.metrogenova.com/magazines/Il%20mio%20tram%2001.pdf
giambo64
00giovedì 21 gennaio 2010 21:45
Ciao, Ralco, complimenti per il tuo racconto!
Se sei stufo di parlare di fumosi autobus, fatti sentire su questo forum, ogni tanto, così parliamo un po' di tram e metro! [SM=x346239]
XJ6
00venerdì 22 gennaio 2010 15:38
Bello!

Complimenti [SM=x346220]
Augusto1
00sabato 15 maggio 2010 00:33
Dalla collezione di Andrea Cozzolino
Questa bellissima foto a colori della "Genova" articolata 1104 (del 1942) mal cela (a mio non certissimo parere, ma attendo eventuali smentite di chi è maggiormente informato) un utilizzo diverso dei trolley di cui era dotata (lo si nota osservando la forma della carenatura del castelletto) rispetto all'origine: negli ultimi anni di vita forse si preferì tenere in presa il trolley sulla semicassa anteriore rispetto al senso di marcia, eliminando i retriver sulle testate.
Questo tram fu ceduto alla rete di Neuchatel nel 1966, che lo utilizzò assieme alle vetture consorelle 1101, 1102 e 1103 fino al 1988, anno della definitiva alienazione (escludendo una successiva parentesi museale per la 1102 a Le Chaux de Fonds).



CLICCARE SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRE

birillo2000
00sabato 15 maggio 2010 07:26
Ciao,
non li fanno più i tram di una volta!! Se a noi adulti ci dovessero
chiedere di disegnare un tram, noi lo disegneremmo come nella foto
di cui sopra, magari senza la cassa dietro; è come chiedere ad un bambino di disegnare un treno; lui cosa disegna? Una macchina a vapore con dei vagoni agganciati! E mai un'elettromotrice e noi analogamente, non disegneremmo mai un Sirio con tre-quattro casse!
Propongo a chi ne sa più di me di aprire una discussione sui vari
disegni di tram,loro foto, loro modifiche durante la storia, una vetrina fotografica dei loro ...musi.
iltriestino
00sabato 15 maggio 2010 09:04
E si noti, nella foto, la splendida Lancia Appia 2° Serie... E' il naturale commento visivo all'altrettanto splendido tram. Insieme, fanno la foto di un'epoca.
isotta fraschini f1
00domenica 16 maggio 2010 21:18
Per Augusto 1
La foto ritrae una vettura tipo genova articolata sulla linea 22: bolzaneto palmaro, mentre sta per immettersi in piazza montano. Dietro alla vettura e qualche centinaia di metri più dietro c' era il deposito tranviario di sampierdarena adesso rimessa dove sono di stanza i filobus. I retriver sulle genova articolate sono sempre stati installati sul tetto e mai sulle testate come per le consorelle a singola cassa( serie 900). Quando queste vetture passarono alla città di Neuchatel e furono impiegate per il servizio suburbano per Boudry, le aste furono rimosse e sostituite da unico pantografo, credo che anche i finestrini subirono modifiche per via del diverso clima elvetico
yng
00lunedì 17 maggio 2010 09:15
trammue
00lunedì 17 maggio 2010 12:58
trolley articolate
se il sistema di comando degli scambi era quello a slitta (come suppongo), il trolley delle articolate per forza doveva stare sulla cassa anteriore (come del resto a napoli, milano, torino), a meno di non utilizzarli su linee servite PER LA TOTALITA' con vetture articolate.
quando però il trolley usciva fuori, era un vero problema rimetterlo a posto. a napoli usavano due funicelle, così sia il tranviere sia il bigliettaio, uno a destra e l'altro a sinistra, tentavano la difficile manovra.
penso che questo fu uno dei motivi dello scarso successo delle articolate a napoli, mentre invece a roma, con l'archetto, il problema non sussisteva.
1707
00domenica 20 giugno 2010 01:56
Era qualche giorno che non entravo nel sito, e son rimasto a bocca aperta a contemplare la stupenda foto della 1100 a Sampierdarena! La vettura è ripresa nel suo habitat naturale, nel senso che, prima della famigerata operazione rotaie, le quattro 1100 erano assegnate esclusivamente alla linea 22, una linea che aveva il compito di collegare la Val Polcevera con il Ponente, utile soprattutto ai pendolari delle molte industrie che allora c'erano in città, e in estate anche ottimo collegamento balneare per gli abitanti della Val Polcevera (tra i quali il sottoscritto sotto i 10 anni di età) che andavano al mare sulle spiagge - ora non più presenti - di Pra' Palmaro. La linea, lunga oltre 16 km., era gestita nei soli giorni feriali, ma in estate funzionava anche la domenica.
L'asta sulle 1100 si è sempre trovata in questa posizione, così come sulle articolate 1700 (le famose "due camere e cucina"). Sulle articolate 1600 (lunghe 16 metri, unidirezionali), si trovava invece sulla seconda cassa, ma era stata posta il più avanti possibile, la corda infatti scendeva al retriver in posizione obliqua e non perpendicolare al tram. La posizione avanzata del trolley sulle 1700 (e probabilmente anche sulle 1100) costringeva il bigliettario, in caso di scarrucolamento, a salire sugli schienali dei sedili, per aprire una botola sul tetto e rimettere tutto a posto.
La foto è ripresa a metà circa del percorso, e dovrebbe essere datata agli ultimi anni di esercizio (1963-25 maggio 1964). Lo si capisce dai pannelli pubblicitari della Simmenthal, presenti sulla fiancata del tram, molto frequenti in quel periodo. Sopra la strada, si intravvede la stazione ferroviaria di Genova Sampierdarena.
Grazie, Augusto!!!
Ciao, Renzo
Censin49
00domenica 29 agosto 2010 21:04
Nostalgia dei tram genovesi
Una premessa: sono di Torino, dove abito da sempre; però ho avuto occasione di conoscere da bambino e ragazzo i tram genovesi. Ricordo ancora le linee percorse: la 7 e la 11 che percorrevano la Val Polcevera, e la 15 (o 16?) Brignole - Nervi, uno dei tram più "balneari" d'Italia (serviva a raggiungere le spiagge e stabilimenti balneari del Levante). Notavo le differenze con i tram della mia Torino: lo scartamento ridotto (forse l'unica rete tranviaria italiana a scartamento ridotto), la bidirezionalità delle vetture con le due "aste" alternativamente alzate e abbassate, sulla Brignole - Nervi le "littorine" coi sedili girevoli, a formare, volendo, una sorta di "salotto". Quando lessi sul giornale la notizia della soppressione dei tram genovesi, ci rimasi veramente male!
BLINKY73
00domenica 29 agosto 2010 22:05

Ciao Censin, anche la mia Cagliari aveva (ed ha) tram a scartamento ridotto: 950 mm., anche se purtroppo non arriva più al mare!
Mi vengono in mente anche Palermo e Lecco, ma ce n'erano sicuramente altre.
A Genova e Cagliari tale scelta fu probabilmente adottata per superare meglio le pendenze di alcune linee: pensa che a Cagliari arrivava fino alla cattedrale, passando per il punto più alto della città!
Anche io rimasi affascinato dalla vecchia tramvia genovese e le sue littorine, la cui distruzione rappresentò indubbiamente uno degli scempi più dolorosi nella storia tranviaria italiana.
Sei stato veramente fortunato ad averle conosciute.

[SM=x346219]
trammue
00lunedì 30 agosto 2010 09:36
mah, non credo che lo scartamento ridotto agevoli le pendenze
semmai permette un'iscrivibilità in curve più strette
a cagliari penso che lo sc.rid. venne adottato forse per permettere la circolazione anche di veicoli provenienti dalle ferrovie complementari.
altre reti a scrid sono quelle di padova, di salerno e soprattutto la magica rete di lisbona
Censin49
00mercoledì 1 settembre 2010 20:14
In effetti, l'adozione dello scart. ridotto per i tram di Genova era dovuta proprio alle caratteristiche della città, con strade talvolta strette, in discreta pendenza e con curve strette (un paragone viene spontaneo: Lisbona). Gli stessi motivi avevano consigliato l'uso di vetture bidirezionali, con le due cabine di guida e le due aste alle estremità; era a volte disagevole, anzi impossibile, realizzare capilinea ad anello, come è comune a Torino o a Milano o a Roma, ed anche a triangolo di inversione come talvolta in uso un tempo sotto la Mole.
Tornando alla già ricordata linea Brignole - Nervi, ad esempio, il capolinea cittadino di Brignole, situato immediatamente dinanzi la stazione ferroviaria, era costituito da una semplice interconnessione tra i due binari; all'arrivo al capolinea, il manovratore spostava il rubinetto del freno da un banco di manovra all'altro, commutava le aste, alzando quella posteriore e abbassando l'anteriore, e, all'orario fissato, ripartiva in direzione opposta a quella di arrivo. Il capolinea di Nervi era invece ad anello, lungo le strade della località di villeggiatura, quindi non richiedeva manovre d'inversione.
Censin49
00sabato 4 settembre 2010 20:10
A porte aperte
C'è un particolare che ricordo dei tram genovesi, come li ho conosciuti negli anni 50 e 60: pur essendo già tutte le vetture dotate di porte pneumatiche, viaggiavano, perlomeno d'estate, abitualmente a porte aperte (un'abitudine che, nel 1956, avevo notato anche a Roma); cosa che mi stupiva, visto che a Torino i tram viaggiavano rigorosamente a porte chiuse, e, mi pare, anche a Milano. La cosa favoriva i passeggeri che volevano salire sul tram "al volo", mentre magari il mezzo era già in movimento.
A questo proposito, a inizio anni 60 era successo un fatto curioso: uno di questi passeggeri che voleva salire al volo, per poterlo fare con più comodità, aveva pensato bene di staccare l'asta per immobilizzare la vettura! Un gesto che gli costò caro: venne denunciato e processato per "interruzione di pubblico servizio".
xclaudiox
00domenica 5 settembre 2010 14:20
Porte aperte
A Roma, venne aggiunta nelle tabelle delle fermate una doga in più con sù scritto: "Le vetture non possono marciare con le porte aperte"
trammue
00domenica 5 settembre 2010 20:50
a roma tutte le vetture a due assi (che restarono in servizio fino al 1964) non hanno mai avuto le porte pneumatiche, mentre sulle MRS la cosa era strana: quelle di prima serie non avevanole porte, quelle di seconda avevano solo quella anteriore mentre quelle di terza le avevano entrambe
nel corso degli anni 60 tutte le mrs vennero dotate di porte

a napoli invece le vetture prodotte dagli anni 30 in poi hanno sempre avuto le porte pneumatiche, mentre le vecchie bidirezionali non le hanno mai avute.
già, bidirezionali, perchè pure a napoli, città gemella di genova per strade strette e pendenze, negli anni storici una buona metà dei capolinea era tronca.
Zena81
00lunedì 25 ottobre 2010 23:04
banda musicale tranvieri
Ciao a tutti,
mi sono appena iscritta al forum e ho bisogno del vostro aiuto....Avete notizia di una "banda musicale tranvieri" a Genova, inaugurata o comunque attiva nel 1923?
grazie mille
3120
00martedì 26 ottobre 2010 18:03
Sì, è esistita una banda musicale . Posso confermare che nacque proprio nel 1923 !
Sicuramente la loro attività proseguì per diversi anni, probabilmente anche nel dopoguerra, ma purtroppo non conosco altro [SM=x346240]

[SM=x346219]
Zena81
00martedì 26 ottobre 2010 22:28
Grazie mille 3120,
sai per caso anche dirmi dove potrei trovare qualche informazione o a chi potrei rivolgermi per averle? sto facendo delle ricerche "storiche"perchè un mio lontano parente ne dovrebbe aver fatto parte ma di lui non so nient'altro e vorrei scoprire qualcosa in più!

[SM=x346219]
3120
00mercoledì 27 ottobre 2010 10:04
Potresti provare a rivolgerti direttamente alla AMT.
Loro hanno un archivio storico e tramite ricerca fra i documenti che posseggono, potrebbero aiutarti a trovare quello che stai cercando.

Qui sotto il link dove puoi trovare gli indirizzi utili per contattarli :
www.amt.genova.it/contattaci.asp

Buona fortuna [SM=x346228]
Zena81
00mercoledì 27 ottobre 2010 17:55
Ancora grazie mille 3120!
Inizio subito le ricerche.... [SM=g10314]

[SM=x346219]
gandi84
00martedì 31 maggio 2011 15:17
Cmq trovo la carrozzeria delle 900 identica alle stanga di Roma...Mi sbaglio???
Giampi5
00domenica 5 giugno 2011 21:55
Non sbagli del tutto: è il tipico disegno del tram italiano fine anni '30-primi anni '40, aerodinamico e sovente con parabezza trapezoidale, che troviamo (ma solo per elencare pochi esempi) anche nelle 400 triestine di III serie (le stesse che hanno circolato anche a Roma in ambito Stefer), come pure nelle attuali Stanga romane che anche se risalenti al 1947 si rifanno al prototipo Atac del 1941 andato poi distrutto.
[SM=x346228]
gandi84
00lunedì 6 giugno 2011 01:31
Praticamente le varie aziende costruttrici si copiavano di brutto!!
Giampi5
00lunedì 6 giugno 2011 17:56
Piccola svista: la prima Stanga Atac del 1941 è in realtà più simile alla Urbinati Stefer per il frontale bipartito (la successiva fornitura del '47 tuttora in servizio ha il parabrezza a forma di trapezio come nella triestina o nella 900 genovese). Comunque a partire dalla seconda metà degli anni '30 l'adozione della cassa prevalentemente metallica ha reso possibili forme più bombate e aerodinamiche, meno squadrate che in precedenza quando si usava per lo più il legno.
[SM=x346228]
naricemirko
00venerdì 24 giugno 2011 00:48
tram a Genova; tra qualche anno ritorneranno. Ricordo che il 29 Giugno ci sarà l'ultimo incontro per la tranvia in Val Bisagno.
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