Fermodellismo in generale

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Francesco E.
00venerdì 18 luglio 2008 16:35
Eh... lo vedo! Dove hai trovato il sughero?
mister656
00venerdì 18 luglio 2008 18:38
Ho trovato qualche foglio in garage...
Augusto1
00venerdì 18 luglio 2008 18:56
Suggerimenti per il sughero
Se proprio non riuscite a farvi una passeggiata a San Gregorio Armeno per il sughero, ci sono delle tovagliette americane di Ikea che sono perfette...
L'ideale, comunque, è ritagliarle seguendo la linea delle traverse del binario, maggiorata di mezzo centimetro per lato. Così quando posate la massicciata sopra l'effetto è ottimo.
mister656
00venerdì 18 luglio 2008 19:26
Il mio sughero proveniva da San Gregorio...
Solo che sono due tipi diversi,il primo (nella prima foto)quando lo tagli con il taglierino seguendo la linea delle traverse si sbriciola quasi e devi tenerlo fermo con le mani,il secondo (nella seconda e terza foto) si taglia che è un piacere...
Francesco E.
00domenica 27 luglio 2008 00:34
Finalmente il tracciato!
Dopo tanti ripensamenti, pur non essendo del tutto convinto, ho chiuso (e il caso di dire!) il cerchio, anzi l'ovale, sul tracciato del mio plastico:
una veduta d'insieme



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come si vede alla fine ho optato per una linea a semplice binario (nella mia fantasia una linea secondaria a scartamento normale) con raddoppio in galleria (se riesco a costruirla!)... all'estremità, dal lato stazione, un binario di salvamento... un idea suggeritami da Augusto che io ho messo in pratica (volendo potrebbe servire anche da raccordo per un eventuale, improbabile, ampliamento).

Una veduta ravvicinata della zona raddoppi....



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a metà c'è anche uno scambio in curva... tutti quelli non motorizzati sono della Hornby (in realtà una riedizione, con rotaia altezza 2,3mm, del classico Lima)... ho acquistato a parte i motori che dovrò fissare "sottoplancia", quindi lavorerò di seghetto alternativo (finalmente lo utilizzerò per la prima volta a quasi 3 anni dall'acquisto!) per creare una "cassa di manovra" nel multistrato sotto ogni deviatoio Hornby.




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Uno sguardo all'area di scalo... sto pensando ad una stazione fra i binari di corsa ed il primo di deviata (in pratica al centro della "V"), un deposito a quello centrale e qlc altra cosa, che dovrò inventarmi per quello più interno: proprio questo è quello che mi convince di meno poiché è anche quello meno accessibile poiché è collegato mediante quell incrocio... per renderlo più accessibile mi sono dovuto inventare quei du scambi.... resta cmq il fatto che farlo terminare in curva, sullo sfondo, è veramente antipatico.... mi sono avanzate una serie di binari curvi da 385mm (molto stretti) forse potrei prolungare fin quasi al lato opposto...ma temo che questo binario finisca col correre troppo vicino alla curva interna della via di corsa con problemi di sagoma dei convogli...mah!

Ecco l'incrocio:



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Altro problema... capita proprio sulla "giunzione" dei due moduli... sarà una vera rogna risolvere.... mentre coi tratti dritti ho pensato di utilizzare binari estensibili con l'incrocio non so come fare....




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Particolare del binario di salvamento, lato "Est" (si suppone che il DCO sia dal lato stazione): i binari col "oro" sono dei Fleischmann usati (e non danno il minimo problema di corrente!)...
ora dovrò smontare tutto e posare la massicciata in sughero (ne dispongo di strisce per otto metri.... basteranno?) per poi rimontare il circuito.... ma chi me lo ha fatto fare?!?!?!?!?!
e646.060
00domenica 27 luglio 2008 00:52
Ahh, i mitici manuali LD!
Francesco E.
00domenica 27 luglio 2008 09:25
Si in effetti mi sono ispirato ad alcuni progetti su quel manuale... ma alla fine ho dovuto adattare di testa mia! Mi sono reso conto che, stringendo, dopotutto cerchi di concludere con il materiale che hai a disposizione! Ad esempio: per riuscire a chiudere le curve del lato in galleria ho dovuto attendere che mi arrivasse quello scambio sinistro in curva poiché utilizzandone uno "normale" non si riusciva a raccordare col resto del tracciato se non con pieghe astruse e brutte e, francamente, poco "ferroviarie"! Alla fine anche il resto è frutto di compromessi e, in effetti, non sono proprio contentissimo di com'è venuto... ma tant'è!
Augusto1
00domenica 27 luglio 2008 13:54
per Francesco
Se non sei contentissimo questo è il momento di ripensarci. Quell'incrocio sull'aggancio dei due pannelli a mio modo di vedere non può stare, anche perchè prova ad accostare i pannelli e ad agganciarlo, a binari fissati, a quella deviata e al binario diritto...
e646.060
00domenica 27 luglio 2008 15:39
Se posso...
..esprimere qualche perplessità sulla posizione dei deviatoi sul tracciato

Questo raddoppio lo vedo di dubbia praticità... il binario è molto corto e lo scambio curvo sottrae altro spazio utile rispetto ad uno normale; per ricoverare anche solo una doppia di Aln bisogna stare attenti al centimetro, se lo nascondi in galleria potresti non riuscire ad usarlo correttamente!



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Già se sposti il deviatoio di uscita più in basso inserendo un binario dritto prima dell'ultima curva ed un altro fra i due scambi in sequenza potresti guadagnare un po' di lunghezza utile.


Ed occhio anche alla geometria dei deviatoi quando mischi quelli di due case diverse; anche se l'angolo di uscita è uguale, la lunghezza del ramo deviato (e quindi l'interasse tra due binari paralleli) spesso è diverso, producendo delle forzature (spigoli) sulle giunture che poi potrebbero far deragliare i treni.



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Ti conviene sempre accoppiare i Lima con i Lima e gli Hornby con gli Hornby in una stessa comunicazione!
Se poi riesci a posizionare (per quanto possibile) i Lima nella galleria e gli Hornby col motore sottoplancia in stazione, ne guadagnerai molto in realismo; viceversa non ti conviene lavorare di seghetto per scavare la cassa di manovra in una zona che poi non sarà visibile, tanto vale posizionarla di fianco con una tiranteria meccanica (azionamento a filo, come nella realtà)

In ogni caso buon lavoro!
Augusto1
00domenica 27 luglio 2008 15:52
Deragliamenti no...
... non credo proprio. Piuttosto, lo scambio Lima di primissima generazione, quello con la cassa ingombrante, causa l'interferenza fra il vomere di macchine come la E.402B e la E632/633/652 e la cassa stessa, quando la loco percorre la deviata. Io sul plastico ne avevo uno solo e l'ho dovuto sostituire...
Francesco E.
00domenica 27 luglio 2008 16:46
Sul problema degli scambi ne parlammo già se ricordi... per fortuna avevo lo avevo previsto ed ho provveduto a rastremare (nelle foto non si nota) gli spigoli delle "casse di manovra"... peraltro il problema si pone (si poneva) col vecchio materiale rotabile (soprattutto la D342 col carrello abbastanza grossolano ed anche un po' col 424.143).
Giuste le osservazioni sui binari Hornby da utilizzare in stazione (peraltro geometricamente identici ai vecchi Lima) e giusta anche l'osservazione sulle deviate in galleria: ci avevo già pensato ed è il punto che mi convince di meno... anzi... non so proprio come mi è uscito quel 3°binario interno! Mi sa che debbo rimetter mano in fretta prima che i negozi chiudano per ferie.... mi sono rimasti solo molti binari curvi, qlc dritto di varia misura e qlc deviatoio di cui uno ad "Y"(e un paio di semiflessibili da 90cm)...
trammue
00lunedì 28 luglio 2008 09:26
io dall'esperienza che ho maturato la prossima volta voglio provare le lunghe stecche di binario flessibile, portando l'alimentazione a ciascuna sezione, perchè i giunti prima o poi si allentano e un po' alla volta li ho dovuti bypassare tutti con del sottile filo di rame (ispirandomi alle "connessioni conduttive" delle FS)
filobustiere
00domenica 14 settembre 2008 16:44
Una bella serata
Sono stato un po' indeciso dove inserire questo messaggio; poi ho scelto questo thread. Comunque l'importante è esserci.
Ieri sera ho partecipato ad una riunione presso la casa di campagna di EC nostro socio per un mega pizza party.
I partecipanti sapevo essere in gran parte del Clam. Allora ho pensato di portare qualche modello della mia collezione. Devo dire che hanno avuto gran successo. Dei noti a MT c'ero io, monocar e Mark815. Appena ha i visto i modelli, monocar si è lanciato a fotografarli e non so perchè, privilegiando alcuni al posto di altri. Comunque vi commento le due foto.

In sostanza si tratta di tre modelli (io ne avevo portati altri comunque....).

Il tram snodato l'ho acquistato per una cifra conveniente in un mercatino dell'usato a Dresda. E' di una ditta austriaca specializzata in "promozioni aziendali". Infatti ritrae un modello Bombardier Flezity a tre casse dell'azienda di Brema. Non è motorizzato ma motorizzabile. Come vedete è di un realismo notevole. La ditta produttrice è la Halling (www.halling.at). Questo modello di tram con livrea gialla è anche in servizio a Dresda in varie versioni fino a 7 casse.

Il filobus l'ho "estorto" al venditore dello snodato, in quanto ritenevo lo sconto richiesto e concesso troppo difforme. E' anch'esso un prodotto aziendale. Ritrae un filobus non a caso sposorizzato dalla Wilkinson che ha sede a Sollingen (D) servita in realtà da una lunga linea di filobus. Il produttore mi è ignoto in quanto anche il telaio è marcato con il nome dello sponsor.

Del terzo tram, già abbiamo parlato ma ci ritorno volentieri. E' un PW in livrea Los Angeles. Il produttore è la nota Bachman, serie de luxe Spectrum. Prezzo molto abbordabile all'origine ma si trova in giro anche ulteriormente scontato. Esce dalla casa digitalizzato con schedina per modificarlo con effetto audio.



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E per finire vi dico che le pizze erano eccezionali. La compagnia anche: abbiamo parlato di tram, di bus e di treni. Intanto tra una margherita ed una capricciosa vedevamo dall'alto, giù nella valle i vermi fosforescenti costituiti dai numerosi convogli sulla Formia-Itri che abbiamo riscoperto linea a forte impegno di traffico.

Ci mancava il "prof" per antonomasia che avrebbe dato alla riuscita serata un ulteriore motivo d'interesse trasportisco.
mister656
00mercoledì 24 settembre 2008 14:10
Mentre i lavori non proseguono...
...mi diverto a movimentare un pò i treni...e quindi ecco arrivare un intercity in stazione...davvero molto breve (5 pezzi...di più non entrano)



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Siccome questi fasci di binari andranno ad ospitare i rotabili in dismissione è sempre meglio essere previdenti,anche se il cartello mi sembra sovradimensionato...


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Ci ho preso gusto a stampare i cartelli ed eccone un altro che indica la presenza del passaggio a livello...


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mister656
00mercoledì 15 ottobre 2008 21:16
Passaggio a livello...
Premesso che sto lavorando veramente poco al plastico...(nota polemica :perdo più tempo ad aggiustare i modelli Acme che a costruire anche una fossa di ispezione...)volevo sapere se le controrotaie del passaggio a livello le devo lasciare in color ruggine,in quanto le ruote dei treni non ci rotolano sopra dando la lucentezza tipica delle rotaie usate spesso,oppure se devo dare una passatina per renderle meno scure...nella realtà mi sembra che il colore sia quasi uguale,magari la controrotaia è meno lucida,forse cosi' il contrasto fra entrambe le rotaie è troppo evidente...



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Francesco E.
00mercoledì 15 ottobre 2008 23:10
però sul passaggio a livello ci rotolano gli pneumatici delle auto al transito... dalla mie parti ce ne sono tre e le controrotaie non sono arrugginite (due dei tre PL hanno anche una bellissima plancia d'attraversamento in acciaio brunito e bugnato!).
mister656
00giovedì 16 ottobre 2008 02:20
Si in effetti sono solo più opache le controrotaie ma non arruginite...
in verità di passaggi a livello non ne ho visti pochi,ma ultimamente stanno sostituendo l'asfalto con le plance di attraversamento,come ha detto Francesco,e quindi senza controrotaie.Anche il passaggio a livello che conosco meglio,ovvero quello all'ingresso di Roccaraso ha subito la stessa sorte...
Ecco qui la prima foto che ho trovato con la ricerca immagini di Google che mostra le controrotaie non arruginite ma opache...



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trammue
00giovedì 16 ottobre 2008 08:46
la ruggine....
... si forma con l'inattività (questo vale anche per gli umani!)
le controrotaie sono comunque sede di continue vibrazioni, quindi anche se non perfettamente lucidate dal rotolamento non sono arrugginite come quelle in disuso.
semmai il loro colore somiglia a quello del gambo e della suola di rotaie attive.
poi, come ha detto francesco, nella zona di transito dei veicoli stradali il loro colore è leggermente più lucido.
forza col pennello, hai un bel da fare!
Francesco E.
00giovedì 6 novembre 2008 22:41
starter set...
La Lima-Hornby ha rinnovato lo SS "treno merci" inserendo al posto di quella stranissima loco da manovra, sedicente FS, la D445 cardanica IN LIVREA D'ORIGINE... il prezzo è ottimo: tutta la confezione costa 50 Euro (su Internet)... c'è da farci un pensierino...
mister656
00martedì 11 novembre 2008 00:36
Che tu sappia la cassa del 445 Lima "Made in Italy" si può applicare su questo Hornby?Avrei parecchie casse di 445 che giacciono inutilizzate...

forza col pennello, hai un bel da fare!


Per ora ho reso le controrotaie quasi lucide come le rotaie di corsa...
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mark815
00martedì 11 novembre 2008 14:14
ricevo ed inoltro da un amico francese
Ciao Maurizio!

Una domanda, nel forum dove sei iscritto c`è anche qualche sezione per il modellismo? Chiedo perche ero la scorsa settimana a Colonia sulla IMA (Internationale Modelleisenbahn Ausstellung) una grande fiera per il fermodellismo. Qui ho incontrato anche un piccolo produttore di autobus in scala 1/87. Lui si interessa di realizzare il filosnodato Solaris dell`ATAC di Roma, il Tecnobus Gulliver (o il vecchio U500 o il attuale U520 che circola in 2 esemplari anche in Germania) e forse anche qualche mezzo BredaMenarinibus (forse il M240L nella prima versione e nella versione Avancity). La qualità (e il prezzo) sarebbe quasi la stessa come nel caso dei modelli della Rietze.
Pero come puoi immaginare prima di fare investimenti del genere lui cerca di sapere se in Italia esiste un mercato per modelli perche di questi modelli in Germania si vende sicuramente solo pocchi.

Puoi eventualmente fare per me qualche sondaggio nel forum per raccogliere un po le opinioni dei apassionati?

Saluti!

Alex
(ginetto)
00giovedì 27 novembre 2008 23:23
Horresco referens
Questo pomeriggio in un picco di depressione volevo recitare
la parte del vecchio zio che compra un trenino al nipote.
Sapete, un po' come la buonanima di Pazzaglia con il cavalluccio.
In una corsia dell' Auchan (un posto che mi da' i nervi, ma questo
passa il convento) c' erano delle nuove confezioni della Lima
(Etr 460 con binari) dall' aspetto invitante.
Solo da lontano, pero': quando ho esaminato da vicino il pacco (nel vero senso della parola) mi sono accorto che il rotabile non aveva i vetri, nel senso che erano sostituiti da una striscia nera stampata (sulla carrozzeria o addirittura adesiva, non si capiva bene).
Ora, non vorrei tediarvi con la solita solfa del "non ci sono piu' i modelli di una volta" (cosi' come non c' e' piu' nulla come una volta), pero' a questi cinesi da cui ci siamo fatti fregare
marchi tradizioni e mutande costava molto metterci un po' di plastica fume' ?
Manco a dire che fosse regalato (veniva sui 54 euri circa.)

Francesco E.
00venerdì 28 novembre 2008 00:11
Purtroppo hai beccato il peggiore, attualmente, start set della Lima... a 50 Euro c'è quello del treno merci con la D445.1018 in livrea d'origine... a quella cifra vale da sola la motrice poiché lo stampo è quello della vecchia Lima (un po' corretto) ma la meccanica ed il telaio sono della Rivarossi... infatti è cardanica con trasmissione su entrambi i carrelli!
Poi, cmq, per quella cifra cosa pretendi?
Io ho il catalogo generale della Roco... per prendere qlcs di decente (ovvero che non sia il semplice ovale di binari) devi andare intorno ai 200 Euro (ovale di 2 metri e 50 con binario di ricovero, su cui gira un treno merci con motrice diesel ER20 e tre carri)! Ma la media si aggira sui 250 Euro con una confezione, addirittura, da 450... anche se, invero, sono tutte digitali; tranne una che, infatti, costa "solo" 89 Euro (il semplice ovale)...
Augusto1
00venerdì 28 novembre 2008 09:31
per (ginetto)
Non sono d'accordo quando dici che "non ci sono più i modelli di una volta". O meglio, possiamo essere d'accordo a dire che non ci sono più nel senso che i modelli di qualità intermedia fra il giocattolo ed il pezzo da collezionismo sono effettivamente in via di estinzione, a vantaggio di una qualità spinta addirittura verso l'eccesso, assimilando i modelli sempre più a pezzi da vetrina che non da "esercizio sul plastico". Gli "start set" sono ottimi in quanto tali: oggi con 54 euro non compri nenche una carrozza...
Francesco E.
00venerdì 28 novembre 2008 11:33
Infatti è così... ma credo che la situazione (e che ne parliamo a fare) sia tutta italiana dove, purtroppo, non esiste quasi più il "ferromodellismo", diciamo, di battaglia... ovvero, come scriveva Augusto pocanzi, un hobby che sia tale anche per le tasche, con giusto equilibrio... che non scenda al livello del bimbo di 6 anni che monta l'ovale per terra ma, nel contempo, non arrivi a livelli da "effetti speciali" del cinema di quando non esisteva la computer grafica!
Peraltro il sottoscritto non se la sentirebbe di far girare sul plastico (ammesso che abbia soldi da spendere...) un pezzo da 4-500 Euro col rischio di di vederlo coinvolto in qlc "incidente" in H0 (accadono pure in scala)! Per fortuna c'è il mercato dell'usato... con un po' di pazienza, se si ha tempo, ci si può costruire un nutrito parco rotabili senza svenarsi... ho detto pazienza poiché, stando tutti nella stessa barca, è chiaro che altri hobbisti non si privano facilmente di un pezzo in buone condizioni (ma può cmq accadere)... di solito vengono via, a qlc decina di Euro, glorie degli anni '70-'80 che hanno bisogno di qlc restauro; e quì entra l'altro argomento: un ferromodellista, per quanto sprovveduto, credo debba almeno conoscere l' "abc" del "bricolage" per saper rimettere in sesto un pezzo bisognoso di cure! Per quanto mi riguarda è la parte più divertente del mio hobby, quasi più di farli girare sul plastico...
Poi, ovviamente, possiamo dissertare sul fatto che, come offerta generale, non esista più, a prezzi abbordabili (ovvero da grande distribuzione), una grande varietà di confezioni iniziali...
in pratica oggi c'è solo la Lima-Hornby con le sue tre proposte base:
il pendolino, il passeggieri (che sono praticamente identiche, cambiando solo i rotabili) ed il merci... tutte intorno ai 50-60 Euro; poi, a parte, ci sono le tre espansioni A, B, C,... praticamente obbligatorie nel caso del treno merci poiché lo start-set è solo il classico ovale!
Personalmente ricordo benissimo che quando andavo all'Upim di Fuorigrotta con i miei genitori, soprattutto nel periodo natalizio sugli scaffali c'era da farsi girare la testa (giusto per non citare i negozi di modellismo generici che, a differenza di oggi, avevano anche i treni)... tre quattro start-set della Lima e qlc anche Rivarossi... dal semplice cerchio all'ovale più complicato abbastanza realistico (che fu poi la partenza del mio hobby) o, addirittura, all'improbabile circuito "ad otto"... ce n'era per tutte le tasche...ma cmq mai troppo in là col prezzo!
filobustiere
00venerdì 28 novembre 2008 13:50
x Francesco
Per caso era epoca tua, il megashop di fermodellismo un po' più avanti di casa tua? Credo che oggi ci sia Buffetti o il salone della Saab.
Francesco E.
00venerdì 28 novembre 2008 16:21
Si! Me lo hai fatto tornare in mente.... però, non per avvilirti, sono ormai appartenenti al passato sia la Saab che Buffetti (ovvero il conce c'è ancora DOPO il portone del palazzo)... ora, da circa un anno, c'è un megastore Expert!!
(ginetto)
00venerdì 28 novembre 2008 22:53
Si stava meglio quando si stava...
Dear Augusto and dear Francesco, mi riferivo al fatto che, esclusi i minuscoli artigiani, si e' estinta la produzione modellistica italiana (e non solo nei treni: vedi la fine delle automobiline Bburago).
Se non sbaglio anche la Acme i suoi costosi modelli se li fa fare in Cina (venendo comunque subissata di critiche per il binato Breda e l' Etr 500).
Secondo me e' stata una perdita enorme non solo in termini di posti di lavoro, ma anche come patrimonio di umanita' e di conoscenze.
Un modello fatto (davvero) in Italia ha un sapore, un valore culturale
superiore a uno, anche identico, che viene dall' altro capo del mondo.

E lasciatemi aggiungere che questa Cina, con il suo miracolo economico grondante di sangue e sudore, mi ha un po' stufato.

Ciao. [SM=x346252]
Francesco E.
00sabato 29 novembre 2008 00:30
Quoto in toto (per informazione... anche Burago è rinata sotto spoglie con occhi a mandorla...)!
BiagPal
00sabato 29 novembre 2008 18:25
OT
Purtroppo allo strapotere economico della Cina dobbiamo iniziare ad abituarci (e non potrebbe essere altrimenti, visto che quasi un quarto della popolazione mondiale è cinese). C'è da dire, però, che in questo periodo di crisi hanno dimostrato molta correttezza perché se avessero voluto avrebbero potuto dare il Ko all'economia dell'intero "occidente" visto che hanno nelle loro mani buona parte del debito pubblico mondiale.
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