IO STO CON LA FILOVIA DI LECCE
Per due fili si stanno affilando le armi delle più cupe prese di posizione: io sono all'opposizione e quindi ti attacco in quanto tale.
Non si spiega altrimenti come in Italia siano sorti numerosi comitati di sinistra, antitram o antifilobus, in città governate da Giunte di destra, così come analogamente ne siano sorti altri di destra in città governate da Giunte di sinistra. Senza alcuna logica di continuità intellettiva un orientamento politico, qualunque esso sia, in alcune Regioni appoggia il tram o il filobus mentre in altre li osteggia con decisione...
Mi viene in mente la Svizzera, dove per molti anni ho passato le vacanze invernali: lassù non è possibile apportare modifiche di alcun genere, neppure alla proprietà privata, se questa non è in sintonia con l'ambiente circostante. La nostra amica che ci ospitava dovette, anni fa, cambiare il colore alle proprie finestre perchè i vigili avevano stabilito come la nuova tonalità del colore fosse discorde con la storia e la cultura circostante. Eppure in quella piccola e bella nazione non hanno avuto il minimo dubbio nell'impiantare all'interno delle loro città 15 reti filoviarie e 7 tramviarie.
Io abito a Bologna, che ritengo non sia architettonicamente o stilisticamente inferiore alla affascinante città di Lecce, eppure da 52 anni la nostra città è solcata in tutto il centro storico da una grande rete filoviaria composta da, tra linee in esercizio e in via di ammodernamento, 5 linee più una sesta in progetto. Eppure a nessuno è venuto mai in mente, oggi come allora, che i filobus debbano abbassare le aste sotto le millenarie Torri o che i bifilari siano da rimuovere lungo l'Archiginnasio o Piazza Maggiore.
Le nostre città d'arte sono piene di inquinamenti estetici a cui nessuno fa ostilità: enormi tralicci di ripetizione telefonica, parabole satellitari agganciate a migliaia di ringhiere o davanzali, coloratissime campane per le raccolte differenziate dei rifiuti riciclabili, le più belle piazze trasformate in garage a cielo aperto, intere strade gremite di scooters parcheggiati ovunque, pubblicità serigrafate o illuminate in ogni dove... devo andare avanti?
In questa foto di Piazza Maggiore, ove tuttora esistono i bifilari, quanto disturbano quei due fili lassù?