FILOBUS DI CAGLIARI

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Nadhob.2012
00domenica 4 novembre 2018 12:35
Amici cagliaritani, qual è la strada?

giulio.51
00domenica 4 novembre 2018 12:51
Percorso modificato
Infatti, mi chiedevo perchè il filobus n.5 avesse cambiato percorso.
Come dici tu tallero, mi ha risvegliato i bei ricordi di quando in quelle via passava il tram l' M , l' uno sino a piazza San Michele.
Bella anche l' immagine del filobus 5 che si accingeva a salire nell'largo Felice e al centro della strada il vigile moviere, una figura ormai scomparsa, sostituita dai semafori.
Tallero03
00domenica 4 novembre 2018 16:46
Caro Nadhob,
Si tratta di Viale Poetto all'incrocio con Via Vergine di Lluc. In Viale Poetto è operativa d'estate la linea 5ZE che prosegue verso la spiaggia cagliaritana con le aste abbassate perché non c'è il bifilare. infatti al rientro riaggancia le aste in quanto i tegolini per il contratto con la linea aerea sono posizionati proprio in prossimità dell'incrocio di cui si tratta ossia del luogo riprodotto nell'immagine da te pubblicata.
Grazie Giulio51 per il tuo contributo: sempre solerte nel vivificare questo forum e nel rispondere agli interventi.
TROLLINO59
00mercoledì 7 novembre 2018 08:17
nella foto del 1852 si vede un filobus con aste - e linea - molto larghi

avete idea perchè???
sotram
00mercoledì 7 novembre 2018 12:51
probabilmente per linea bassa, per non cambiare troppo l'angolo di contatto del pattino.
giulio.51
00mercoledì 7 novembre 2018 14:26
In quell'incrocio vi erano diversi scambi sia dei filobus che dei Tram,
e si cercava al meglio di non far scarrucolare le aste.
Nadhob.2012
00mercoledì 7 novembre 2018 18:24
Tallero03: Grazie milla!

Ho pensato che c'è un accessso alla linea dal deposito :)
apatras1
00giovedì 8 novembre 2018 09:15
allargamento bifilare
In passato ero uso allargare il bifilare in corrispondenza degli incroci filobus - tram (specie in obliquo), laddove il tram era alimentato da pantografo e non da rotella. Per evitare sezionamenti lunghi e il rischio che il pantografo - essendo largo, mettesse in contatto polarità diverse.
Cosa diffusa anche a Trieste negli anni '50, altra città dove il tram è passato da archetto a pantografo (mai viste rotelle).
Negli anni '60 a Trieste tutti gli incroci sono stati rivisti con una tecnica a "dislivello" per cui il bifilare incrociante, posto più in alto di qualche cm, non veniva toccato dal pantografo, quindi non necessitava di allargamento e neppure di sezionamento.
birillo2000
00martedì 13 novembre 2018 16:20
però al passaggio era passibile di corto in quei due centimetri...
apatras1
00martedì 13 novembre 2018 22:00
apatras1
00martedì 13 novembre 2018 22:14
tecnica incroci tram - filobus
Diciamo che l'installazione era geometricamente studiata per evitare ogni rischio di cortocircuito, innanzitutto grazie all'angolo dell'incrocio, che doveva essere inferiore a 90° e poi al dislivello (che era sui 5 cm) e alla delimitazione con robuste slitte laterali, per cui il pantografo non poteva toccare i fili filoviari e - parimenti - le aste dei filobus, anche se angolate, non urtavano le slitte poste alla distanza "giusta".
Grande vantaggio, nessun sezionamento e nessuna interruzione della continuità dei conduttori, quindi zero rischio di scarrucolamenti.

L'immagine che allego è una versione moderna e leggera del sistema (Napoli), la foto rende poco perché non essendo angolata lascia solo intuire il dislivello dei conduttori.
Il sistema anni '60 di Trieste era visivamente più impattante, quando trovo una foto la posto.
ricc404
00giovedì 15 novembre 2018 14:18
Le foto non si vedono [SM=x346226]
carthago
00giovedì 15 novembre 2018 17:24
Confermo che la foto citata da APATRAS non si vede: evidentemente ha dimenticato di allegarla😃😃.
Confermo anche quanto detto in precedenza in merito all'allargamento dello "scartamento" della linea aerea filoviaria: era necessario tenere una certa distanza fra gli incroci sia tra linee filoviarie che tra filoviarie e tranviarie! Peraltro anche oggi, se si osserva l'incrocio tram/filobus in viale Marconi, si può notare un certo allargamento delle due linee filoviarie nel punti di incrocio con quelle tranviarie e in prossimità degli stessi.
trammue
00giovedì 15 novembre 2018 18:59
??? nelle città in cui ho abitato (napoli, palermo, roma, verona) e anche in altre città che ho visitato non mi era mai capitato di vedere i bifilari così divaricati.... peccato non essere passato per cagliari in quegli anni, la cosa mi avrebbe incuriosito parecchio
apatras1
00giovedì 15 novembre 2018 22:19
foto
scusate, spero ora la foto si carichi.

Ne ho trovata un'altra di Napoli, più esplicita, con evidenza degli incroci senza sezionamento.
Si tratta di impianti moderni.
Io ricordo quelli anni '60 a Trieste, di cui prometto troverò immagine, diversi nell'aspetto ma di medesimo principio tecnico.

Troverò pure qualche immagine anni '50, sempre di Trieste, degli incroci tram-filobus con divaricazione del bifilare. Tipico delle città dove il tram storicamente captava con pantografo o archetto anzichè rotella.
Tallero03
00mercoledì 19 dicembre 2018 11:26
ROTATORIA PIAZZA COSTITUZIONE
Al centro della rotatoria hanno rimosso il palo filoviario per far posto a un lampione. Brutto segno, preludio della soppressione del tratto Terrapieno-Regina Margherita.
Altro che Slogan "Il futuro viaggia in filobus" ! Comprano nuovi mezzi e continuano a sopprimere Km di linea aerea. Attenzione: stanno distruggendo impianti di oltre 60 anni di onorato servizio.
giulio.51
00mercoledì 19 dicembre 2018 14:46
Auguriamoci che trovino un' altro modo per ripristinare la rete filoviaria mancante per i lavori eseguti al bastione.
C'è da dire che il comune in accordo con il Ctm, hanno trovato diverse strategie per far sparire Km di rete filoviaria. Potrebbe essere cosi come dici tu Tallero. Tra l'altro spessissimo i filobus prendono servizio o rientrono, senza servirsi delle linee aree. Che tristezza.
TROLLINO59
00giovedì 20 dicembre 2018 00:54
se questo è il palo, direi che era piuttosto bruttino...
uno nuovo, se fatto bene, può benissimo fare da ancoraggio ad alcuni trasversali, anche perchè la poligonazione delle curve non mi sembra eccessiva.

faccio una considerazione.
con street view mi son fatto tutto il tragitto da viale regina margherita fino al deposito.
certo che il percorso è decisamente lungo. bello, panoramico.
ma guardando la mappa di cagliari e delle filovie in funzione, la via per il deposito mi sembra più breve da altri punti, considerando la dotazione dei veicoli di marcia autonoma (magari fossero tutti a batterie !!! ).
non mi sembra proprio uno scandalo questa soluzione, soprattutto per abbreviare sia i tempi di rientro che il kilometraggio/vettura e senza dimenticare il costo di manutenzione del lungo impianto...
sono parametri che devono per forza essere tenuti in considerazione.
aveva certo un senso pratico (ed economico) quando c'erano altre linee centrali.

mi chiedo invece per quale motivo tale impianto non sia usato per una linea ad hoc, magari raccordandola con quelle in serivio.
questa sarebbe una scelta intelligente ed economica
Tallero03
00giovedì 20 dicembre 2018 10:55
Piazza Costituzione
Intendevo senz'altro arrivare alla tua considerazione finale, TROLLINO59 (ma anche giulio.51 la pensa così, alla pari di tanti altri) . Le condizioni (preesistente armamento di diversi km) di una nuova filovia urbana ci sono proprio tutte: una soluzione che sarebbe la sintesi fra verde pubblico (Terrapieno, Giardini Pubblici "Orti di Villanova"), salubrità dell'ambiente e veicoli ad energia pulita (silenziosi "come un soffio di vento"). Però manca la cultura perché i politici attuali vogliono solo usare "frasi ad effetto" dare immagini illusorie ed ingannevoli (del tipo: "una metropolitana per il mare", "in tram da Matteotti a Repubblica in 10 minuti", "Metrò anche a Quartu" ecc.) solo per far presa sulla gente in termini di empatia: cittadini che spesso, purtroppo, ci credono davvero.
Ro84
00giovedì 20 dicembre 2018 16:28
Proprio l'altro giorno su Linea Verde è stato fatto un servizio su Cagliari, dove hanno anche parlato dei filobus e del trasporto "verde".

Ma verde un "par de bale": continuano a far circolare i filobus in marcia autonoma, adesso che dovrà passare il tram in via Roma non si capisce bene se la rimozione dei fili sarà provvisoria o definitiva: nel caso fosse definitiva, significherà percorrere circa 1 km senza bifilare, con quei generatori diesel che consumano moltissimo e proprio nella via più trafficata della città. Bella fregatura.

Spero che rinsaviscano, sono sempre più perplesso della gestione che il Comune e il CTM stanno imprimendo al servizio filoviario.
TROLLINO59
00giovedì 20 dicembre 2018 22:23
quasi sempre il politico non sa neppure di che parla... sono altri ad imboccarli per fare boati...
però al Ctm non potete certo rimproverare di aver snobbato o cancellato il servizio filoviario.
avete tanti filobus. più di Parma, Modena, Rimini, Ancona ecc.ecc.
Ora, se vogliamo discutere di una nuova linea come proposta sopra, c'è solo da considerare che oltre ad una ingente spesa per l'armamento servono anche non poche altre vetture.
pur non conoscendo i particolari credo che per realizzarla appieno servano non meno di 7/8 milioni, il che mi sembra obiettivamente quasi impossibile oggi come oggi, dopo l'enorme investimento in 30 nuovi mezzi e gli interventi vari...
così come non credo che sarebbe stata una scelta economicamente sostenibile mantenere (non so come) il servizioi elettrico nel vecchio centro storico.
noi appassionati molte volte dimentichiamo di fare i conti...
Ro84
00giovedì 20 dicembre 2018 22:26
Però la questione dei filobus in marcia autonoma e lo smantellamento del bifilare di via Roma che si prospetta essere definitivo (e usato da tutte e tre le linee!) sono secondo me decisioni deprecabili.
giulio.51
00venerdì 21 dicembre 2018 14:38
Trollino59, Tempo fa scrissi che Le linee del terrapieno e della via Dante - Via S.benedetto, Via Cocco Ortu... utilizzate solo per entrata o fine-servizio si sarebbero potute usare mettendo in servizio una circolare. L'idea era quella di non far morire i vecchi Socimi. Con una frequenza di 18, 20 minuti si poteva coprire il percorso con 4,5 mezzi. Bastava qualche accorgimento senza spendere milioni. Ma, ci ripetiamo Tallero,RO84, è una scarsa attenzione delle Amministrazioni alle rete filoviarie esistenti. A volte il pensare di fare cose Nuove non si considera che anche le cose "vecchie" hanno utilità. 😡
luciano.64
00venerdì 21 dicembre 2018 21:13
Ho l'impressione che ci sia una grande confusione!! Non si capisce più nulla e per me che non vivo più a Cagliari diventa ancor più difficile interpretare le decisioni di coloro che sarebbero preposti a tal fine. Considero, da non tecnico, che bifilare e tram possano convivere, ed un esempio è quel groviglio che si vede nella foto di Napoli, a parte il fatto che tali grovigli li abbiamo avuti anche noi; vi ricordate quando nel tratto Viale Ciusa- Mercato San Benedetto transitava sia il tram che il filobus?? E allora, di che stiamo parlando? Non vedo quale sia il problema per Via Roma!! he i grandi politici e tecnici facessero pace con il cervello!!
TROLLINO59
00venerdì 21 dicembre 2018 23:16
secondo me per via roma è la solita questione di fili...
due son quasi troppi... figuriamoci 3 e per di più magari con scambi ed incroci...
Tallero03
00domenica 23 dicembre 2018 10:32
L'esempio di Modena valga come concreta valorizzazione della trazione elettrica: nella città emiliana circolano ancora i Fiat 2470 1^ serie: a Cagliari sono stati lasciati alla totale incuria le 20 vetture del 1987 e le successive 15 (2^serie) del 1991 ! Mi ricordo che nella seconda metà degli anni Ottanta era frequente il manifesto con lo slogan "Senza un filo di smog" che esaltava i filobus nostrani; peccato che già allora metà della rete cittadina fosse inutilizzata. Oggi nulla è cambiato se non un atteggiamento di tracotante superbia laddove alle parole continuano a non seguire i fatti: anzi questi ultimi smentiscono le prime, col malcelato intento di favorire i fornitori di carburante incentivando la marcia autonoma col generatore diesel (solo 6 filobus su 32 hanno marcia autonoma a batteria cioè 100% elettrici e quindi ecologicamente puliti) !
Ro84
00domenica 23 dicembre 2018 16:32
I fiat 2470, come pure i Socimi, di fatto pare che non siano regolamentari per le disposizioni attuali, non disponendo di pianale ribassato per carrozzine disabili. In torto quindi, da questo punto di vista è Modena, non Cagliari. Purtroppo, perché i 20+16 Socimi mi piacevano ed erano delle belle vetture.

Per il resto sono d'accordo: ma si tratta appunto di scelte politiche e in questa regione esiste ancora una frangia mummificata sul "dire bene, fare male", più di altre frange.
TROLLINO59
00domenica 23 dicembre 2018 19:54
Scusate ma a Modena non ci sono proprio da decenni i 2470....
la flotta è composta da non più giovani Man Autodromo snodati, sette recenti Neoplan e pochissimi Socimi che tra un anno saranno radiati per far posto agli 8 Solaris full electric.

TROLLINO59
00domenica 23 dicembre 2018 20:11
quanto a vecchi mezzi (v. Socimi o altri) ricordo che non è questione solo di pedana disabili a renderli non regolamentari.
la problematica maggiore, quando avrebbero dovuto passare la revisione annuale Ustif, è la componentistica elettrica ed in particolare le rigide norme sulla dispersione di correnti.
questione di sicurezza. nessuno autorizzerebbe oggi il loro utilizzo.
a Parma stessa sorte subiranno tra qualche mese i gloriosi Menarini, tenuti in servizio ed autorizzati solo per l'enorme lavoro fatto su di essi dalla Tep, proprio per ovviare a questo, così come ai sistemi (più che altro pneumatici) di frenata.

inutile rivangare sul loro mancato riutilizzo. siate felici che finiti i Socimi Cmt li abbia rimpiazzati con altrettanti filobus e non con orribili metano che oltretutto costano molto meno della metà....
se comune e azienda non avessero creduto in tale tipologia di trasporto, oggi non c'era manco più un metro di bifilare...
ct139k
00domenica 23 dicembre 2018 20:39
Mi fa sorridere sentir definire i Menarini "gloriosi" non tanto perché non lo siano, ma perché rappresentano per me il "nuovo" rispetto a quelli che per me erano i filobus, da quelli a tre assi ai molto più recenti ALFA mille nati appena nel 1961!!! Altro che SOCIMI, per me Cagliari era la città dei Tubocar e Parma quella dei 2401!
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