FERRARA

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XJ6
00mercoledì 9 febbraio 2005 08:00
Stazione dei Tram - Piazza della Cattedrale


Per Ingrandire L'Immagine Clicca Qui

Daniele2595
00domenica 5 febbraio 2006 20:33
Spendo qualche parola sui tram della città di Ferrara, che conosco abbastanza bene per motivi di studio.
Dotata di una linea di tram a cavalli a scartamento di 1445 mm collegante la stazione FS con il centro, l'elettrificazione arrivò intorno al 1913 assieme alla modifica dello scartamento a 1000 mm e all'espansione della rete.
Nella splendida città estense, i tram elettrici ebbero però vita breve: dagli Anni '10 agli Anni '30.

Nonostante la città abbia una dimensione relativamente limitata (ad oggi 19.000 abitanti entro la cinta muraria, ancora esistente), Ferrara arrivò ad avere una rete di BEN CINQUE LINEE, tutte a scartamento metrico ed elettrificate a 600 V cc.
Il cuore della rete era la piazza situata tra il Duomo, dalla superba facciata romanico-gotica, e il Palazzo Municipale: qui avevano capolinea quattro linee su cinque.
Si trattava delle seguenti linee:

per la Stazione FS (lungo corso Porta Reno, piazza Savonarola, piazza Castello, viale Cavour, Porta Po);

per Porta Mare (lungo corso Porta Reno, corso Giovecca, via Montebello, corso Porta Mare);

per Borgo San Giorgio (lungo corso Porta Reno, via Carlo Mayr, via Porta San Pietro, via XX settembre, via Porta Romana, ponte sul Volano);

per Borgo San Luca (lungo corso Porta Reno, Porta Paola, via Bologna, strada San Luca).

A Borgo San Luca c'era il deposito-officina con la centrale termoelettrica e la sottostazione di conversione.
La quarta linea, nonostante si sviluppasse tutta dentro il Comune di Ferrara, era considerata extraurbana dal punto di vista burocratico ed amministrativo; partiva dall'attuale piazza della Repubblica per transitare su piazza Castello, viale Cavour, Porta Po, l'attuale viale Po (col sottopasso della radice nord della stazione FS, sottopasso ancora esistente ed usato da auto, bici e pedoni), SS per Pontelagoscuro, fino alla frazione stessa di Pontelagoscuro, situata sulla riva destra del ramo principale del Po.

Le vetture utilizzate, tutte a due assi, erano della MAN tedesca (forse questo é il motivo della scelta dello scartamento metrico per la rete); le motrici e le rimorchiate urbane erano a tre finestrini laterali, mentre le "extraurbane" di Pontelagoscuro differivano solo per avere quattro finestrini.
Di origine tedesca era pure la presa di corrente, ad archetto a lira.
Esteticamente, ricordavano un pò le vetture di Pisa, peraltro Siemens ed a scartamento normale; c'erano pure dei rimorchi a giardiniera.

Dopo alcuni anni di servizio, il capolinea delle quattro linee urbane venne spostato in piazza Savonarola, dove venne realizzato un triangolo attorno alla statua del famoso frate predicatore ferrarese, in modo tale da liberare il transito lungo l'asse di corso Porta Reno.

I tram passavano sotto due fornici della via coperta collegante il Castello estense al Palazzo Municipale, sotto gli ambienti che un tempo ospitarono i "Camerini di alabastro" realizzati da Antonio Lombardo per Alfonso d'Este, ma anche sotto il fornice della Torre dell'orologio, a pochi metri dalla facciata della Cattedrale.

Altra modifica di percorso, attuata negli Anni '20, fu lo spostamento del binario della linea di Porta Mare da via Montebello alla parallela via Palestro, per toccare anche piazza Ariostea, dove ogni maggio si tengono le corse del Palio più antico del mondo.

Purtroppo, la città era troppo piccola e il traffico troppo scarso per garantire la sopravvivenza a tanto ben di Dio tranviario: la prima linea a essere soppressa fu quella di Borgo San Luca (i cui impianti rimasero perché di collegamento col deposito e la SSE), mentre le rimanenti tre linee urbane vennero soppresse intorno al 1935, dopo che il gerarca fascista ferrarese Italo Balbo decise di portare nella sua città il mezzo di trasporto che il regime sosteneva ovunque: il filobus.

Rimnase la linea di Pontelagoscuro, fino al 1938 circa, molto trafficata al mattino e alla sera perché serviva alcuni grossi impianti industriali (antesignani dell'attuale petrolchimico); alcuni progetti per la sostituzione con filobus furono approntati, ma poco dopo la guerra spazzava via questa idea, assieme a tante vite umane.

Nel dopoguerra il filobus riprese a circolare sulle due linee d'anteguerra, per poi essere soppresso definitivamente nel 1975.

Ancora oggi a Ferrara si trovano facilmente, soprattutto presso alcune tabaccherie di corso Martiri della Libertà, cartoline raffiguranti i simpatici tranvetti a due assi per le vie della città estense.

Daniele
Daniele2595
00domenica 5 febbraio 2006 20:41
Mi sono dimenticato di una cosa, e rimedio subito: a questo indirizzo web (della ACFT, Azienda Consortile Ferrarese Trasporti) potete trovare delle foto dei tram a cavalli ed elettrici, oltre ai filobus, che hanno fatto servizio a Ferrara.

www.acft.it/element.asp?father=azienda&alias=la_nostra_storia&son=trasporti_...

Ciao!!!
Daniele
1707
00lunedì 6 febbraio 2006 22:58
Grazie, Daniele
Grazie a Daniele per le precise e interessanti notizie sui tram di Ferrara, una rete poco conosciuta. E grazie per la segnalazione del sito dell'azienda ferrarese dove è possibile vedere i simpatici tranvaietti d'anteguerra.
Per me che ho origini ferraresi (anche se ormai genovese da due generazioni) è stata una piacevole scoperta.
Ciao, Renzo
Daniele2595
00mercoledì 8 febbraio 2006 22:39
Ciao Renzo 1707!
Sono contento che le mie righe e il link ti abbiano interessato!!
Io frequento abbastanza spesso la piccola ma deliziosa città estense, e la conosco bene.......peccato però che non ci siano più né i tram, né i filobus!!!
Nel suo piccolo l'azienda ferrarese ha fatto cosa assai positiva mettendo sul suo sito web alcune immagini d'epoca; se ci riesco, prossimamente posterò altre immagini dei tram e filobus di Ferrara.

Daniele
Daniele2595
00mercoledì 8 febbraio 2006 22:44
Ci provo:
Daniele2595
00giovedì 9 febbraio 2006 12:21
Ci ri-provo:
XJ6
00giovedì 9 febbraio 2006 22:26
Per Daniele
Non è difficile. Puoi andare nella sezione "Uso del Forum" per vedere cose si fa. Ciao. A
aldoni
00sabato 9 febbraio 2008 17:31
neh!
vorrei far notare che la sottostazione elettrica è stata usata poi per la filovia e che l'autobus si dirige verso il capolinea di San Giorgio, che fu poi arretrato prima del ponte sul po di volano, usando le stesse strade: [SM=x346255] un menarini 201NU ci passa a malapena, per quelle strade, ma ho visto passare anche un myway! [SM=x346249]
aldoni
00lunedì 28 aprile 2008 23:49
il deposito dei tram
da buon ferrarese, vorrei ricordare che il deposito dei tram rimase in attività per moltissimo tempo: fino alla fine degli anni 80 del 900, quando venne trasferito nella attuale sede di via Stefano Trenti. Mi ricordo di avere visto da ragazzino i filobus non più impiegati sul lato del deposito verso via Otello Putinati.
A ricordo della trazione elettrica resta solo un traliccio che portava la linea di alimentazione che dal deposito scavalcava il Po di Volano, poi le mura cittadine, scendendo in via Quartieri, incontrando la linea filoviaria all'incrocio tra le vie Porta San pietro, XX° settembre, via Ghiara. La cosa curiosa è che accanto ai ruderi del deposito, sorge una Centrale di Trasformazione dell'ENEL che è ancora in attività.
Spero di non essere stato OT.
Ciao da Aldo
aldoni
00martedì 29 aprile 2008 00:01
un errore presente nel sito ACFT
Conosco bene le immagini storiche del sito ACFT: sono state usate per una pubblicazione sulla fondazione della ATAM nel 1956 e consultabile presso la Biblioteca Comunale Ariostea di Ferrara.
Stranamente vi è un errore nelle didascalie: negli anni'60 l'azienda aveva in dotazione una discreta serie di Macchi Bussing da 11 metri (credo) che, ricordo, avevano tre porte (contro le due degli altri mezzi) + un ulteriore Macchi Bussing snodato che era impiegato in linee a forte traffico, quali erano: il 4 (largo Castello - Pontelagoscuro (Santa Maria MAddalena), 11 (Largo Castello - Pontelagoscuro Nuovo, 4/ (Largo Castello - stabilimento Montecatini).
l'immagine lo presenta in sosta in LArgo Castello, affianco ai giardini di viale Cavour.
La cosa strana è che nella metà degli anni sessanta il mezzo recava ancora il Rombo con la scritta "Comune di Ferrara" in alto e "Servizio Urbano" in basso.
Spero che l'amministratore non lo consideri troppo OT.
ciao da Aldo
Cori x
00mercoledì 28 dicembre 2011 14:15
Ferrara mon amour.... si fa per dire.
due trovatelle:


Tram di Ferrara in piazza della Cattedrale

Altra Foto
Cori x
00mercoledì 11 aprile 2012 17:33

Foto di Giovanni Kaiblinger
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