Cosa ne faranno della Roma-Pantano quando apre la Linea C?

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metrobbie
00mercoledì 20 gennaio 2010 21:48
Vorrei sapere cosa ne faranno della Roma-Pantano quando apre la Linea C? Adesso soltanto funziona mezzo Laziali e Giardinetti, ma fra Parco Centocelle e Giardinetti sarà parallela a la linea C. Quale è il proggeto di futuro per questa linea vecchia? Tagliarla a Parco Centocelle? O chiuderla completamente? Modernizzarla come linea di tram normale?

Robert
trammue
00giovedì 21 gennaio 2010 09:03
hanno detto di tutto ed il contrario di tutto.
non resta che aspettare.

comunque c'è già una discussione aperta sulle linee ex stefer, penso che questa domanda poteva essere postata lì senza aprire una nuova discussione, che sennò il moderatore capo se ne viene a male.....
up.
00lunedì 25 gennaio 2010 12:07
trasformazione in tranvia
la paura è che faccia la fine del tram di cinecittà.Trasformarla in tranvia basta comprare tram a 0.95m di scartamento e cambiare la tensione da 3000v a 600-750v (vedi FDS Cagliari Sassari).Consumano meno(parlo anche di armamento, consumano meno i binari essendo materiale leggero) ed inquinano meno (3000v a 750v meno inquinamento elettromagnetico,comunque sempre irrilevante se confrontato all autobus).Più sicuri,meno spazio per frenare.
Il problema è se integrarla con la rete ATAC.
trammue
00lunedì 25 gennaio 2010 13:11
non è affatto vero che a 750 volt si consuma meno che a 3000 (che poi in realtà per la fiuggi dovrebbero essere 1500), semmai è esattamente il contrario.
più è bassa la tensione, più deve essere alta la corrente, la quale è responsabile dell'effetto joule, cioè la dissipazione lungo i conduttori. per questo motivo le grandi linee di trasporto energetico sono tutte ad altissima tensione.
per quanto riguarda la leggerezza non penso che il materiale della fiuggi sia molto pesante, almeno rapportato all'epoca della costruzione.
quindi l'unica cosa da fare sarebbe quella di acquistare nuovo materiale (appunto come dici tu di tipo tranviario) ma lasciando inalterata la parte fissa: scartamento e alimentazione.
la spesa enorme per un'eventuale trasformazione non sarebbe giustificata in alcun modo.
sarebbe molto meglio spendere qualcosa per portare il capolinea più vicino a qualche importante nodo di interscambio (termini o piazza vittorio, per esempio).
ricc404
00lunedì 25 gennaio 2010 13:40
Per l'esattezza è 1650 V [SM=x346229]
I problemi principali sono due:
- l'attestazione alle Laziali
-l'attraversamento di Piazzale Labicano / Porta Maggiore

Per la sua fine... boh, ormai non so più che pensare. [SM=x346240]
Io l'avrei lasciata a Pantano sul percorso che stanno ri-ri-ricostruendo e avrei mandato la linea C a Tor Vergata, dove c'era tutto lo spazio anche per il deposito.
Ma ormai... si sta ripetendo l'errore (all'opposto) della line B, che invece di attraversare il quartiere popoloso di Casal Bruciato passa per i campi. Almeno a sto punto ci avessero costruito dei palazzi o altro, invece dove nascono i nuovi quartieri? A Ponte di nona, alla Bufalotta, a Trigoria, cioè in mezzo al deserto trasportistico dove un giorno per costruire la metro costerà il triplo.
Bah, sono disgustato...
up.
00lunedì 25 gennaio 2010 14:34
per trammue
parlavo di consumo di armamento e di inquinamento elettromagnetico meno tensione meno inquinamento elettromagnetico.
Ma di ciò nessuno se ne interessa, nessuno sa che le FS sono a 3000v l alta velocità 25.000v.Infatti i locomotori momo tensione non possono circolare sulla nuova linea Roma Napoli.
Scusate stavo uscendo fuori tema.
Giampi5
00lunedì 25 gennaio 2010 14:45
Quello che renderebbe problematica la trasformazione in tranvia a scartamento normale è dato dalla larghezza della sede attuale lungo la Casilina, piuttosto risicata dato lo scartamento notevolmente più corto (950 mm contro 1445 della usuale rete Atac). Oltre ad essere fonte di spesa notevole e inutile. Ma è la cosa su cui insistono di più: passando per v. Prenestina e la circonvallazione Casilina cancellerebbe il problematico incrocio con i tram a Porta Maggiore, il binario interlacciato verso Ponte Casilino, nonché l'attraversamento di v. Giolitti dove c'è come al solito fame di parcheggi, colpa anche il fatto che questa disgraziata ferrovia non è stata riportata a Termini (come previsto anni addietro) data la provvisorietà e la scarsa praticità che ha sempre avuto il capolinea alle Laziali. In definitiva, o la va o la spacca: se non si potrà fare questa trasformazione vuol dire che metteranno solo autobus...

[OT on]


si sta ripetendo l'errore (all'opposto) della line B, che invece di attraversare il quartiere popoloso di Casal Bruciato passa per i campi


E' proprio il disagio che devo subire da 20 anni a questa parte; il problema è che se ne è sempre parlato poco... Per caso abiti anche tu da quelle parti?

Chiudo l'OT
[SM=x346228]
trammue
00martedì 26 gennaio 2010 08:29
inquinamento elettromagnetico
lo creano i campi elettromagnetici alternati.
la corrente continua, finchè rimane tale, non crea alcun campo elettromagnetico, ma solo un debole campo elettrico fisso ed un altrettanto debole campo magnetico fisso che non creano alcun fenomeno di induzione negli altri conduttori vicini, compreso il corpo umano.
però nella trazione elettrica spesso avvengono fenomenti transitori (basta pensare agli scatti del controller o allo scintillio nel passaggio sugli isolatori o alle spazzole dei motori) ed in questo caso si generano effettivamente campi elettromagnetici di brevissima durata.
non è certo di questi che ci dobbiamo preoccupare per la nostra salute!
(ginetto)
00sabato 20 marzo 2010 23:46
III Giornata nazionale delle ferrovie dimenticate a Colonna
Sul web magazine Europagiovani.com trovate un articolo sulla manifestazione in oggetto, alla quale ha partecipato anche il Prof. Muscolino. Dalla homepage di Europagiovani cliccate in basso a sinistra.
Su Facebook abbiamo un gruppo e una pagina fan, con diverse immagini scattate quel giorno.
sotram
00domenica 21 marzo 2010 10:33
per chi ha detto che trasformare a scartamento normale non è possibile per la larghezza:
un tram che sia a scartamento normale o ridotto può avere la stessa larghezza della cassa, che è quella che determina l'ingombro. vedasi metropolitana di genova (scartamento ordinario con la sgoma dello scartamento ridotto).
Augusto1
00domenica 21 marzo 2010 19:01
Ha detto che non è possibile per la largezza ridotta della sede, non delle vetture. E questo senza considerare i raggi di curvatura, che andrebbero totalmente rivisti.
I veicoli della metropolitana di Genova non hanno la sagoma per lo scartamento ridotto, hanno la sagoma di un tram, quali essi sono. La stessa cosa succede per quelli della linea 6 di Napoli.
Se vogliamo fare un esempio che riguarda larghezza di veicoli e scartamenti, possiamo dire che il Sirio di Sassari è largo 2400 mm pur essendo a scartamento ridotto, mentre quello di Napoli, che è a scartamento normale, è 2300 mm.
sotram
00domenica 21 marzo 2010 19:12
non parlare dei sirio di napoli che sono quanto di più stretto abbia mai visto (e usato ... [SM=x346222] ) ....
comunque la larghezza della sede è data più della larhezza della cassa che di quella del carrello !!!
Augusto1
00domenica 21 marzo 2010 20:02
La larghezza della sede è data dallo scartamento e da quello che ti ritrovi ai lati.
Poi ci sono i raggi di curvatura, assolutamente differenti, non dimenticarlo...
(ferpas)
00lunedì 22 marzo 2010 15:19
Augù forse l'unica cosa da rivedere sono i raggi di curvatura
(100celle)
00venerdì 3 settembre 2010 00:18
Chiusura Roma-Giardinetti?
Ritornando al tema principale. Sicuramente chiuderà. Già s'è sparsa la voce della costruzione dell'ennesimo centro commerciale al posto del deposito.
Poi non conviene mantenere una linea obsoleta su un'altra nuova parallela, con tanto di capistazione, monovratori e macchinisti, sono spese eccessive. Purtroppo è così che funziona.
L'unica speranza se la limiteranno all'incrocio con Palmiro Togliatti, utilizzando solo le ET81, ET66 e qualche treno bloccato in buone condizioni oppure ripristinare l'anello a piazza dei Mirti, così il macchinista potrà effettuare la partenza da solo, senza capistazione o manovratori.
yng
00venerdì 20 marzo 2015 09:41
Ieri Improta ha parlato di non chiudere la Giardinetti. E fino a qui una cosa giusta.
Poi ha proseguito a parlare ed ha descritto un proseguimento dalla Togliatti verso Tor Vergata lungo Via dei Romanisti.

Peccato però che per collegare Tor Vergata esiste da anni e annorum un progetto di collegamento con Anagnina e Torre Angela tramite una linea di metropolitana leggera.
Ideata già negli anni '80 come linea L, sarebbe stata sicuramente fatta sotto Rutelli se Roma avesse avuto le olimpiadi del 2004, dato che il villaggio olimpico sarebbe stato proprio a Tor Vergata.

Ricaduta nel dimenticatoio, questa linea è tuttavia presente nella sezione "progetti" di Roma Metropolitane, quindi vuol dire che su di essa sono già stati spesi soldi ed energie in progetti, studi preliminari, analisi del traffico ecc. ecc.

Perché buttare tutto ciò alle ortiche?

Io mi sbaglierò, ma il modo di rilanciare la Giardinetti è lasciarla dove sta tale e quale e attestarla in Piazza dei Cinquecento o in subordine in Via Giolitti di fianco all'uscita della galleria gommata.
trammue
00venerdì 20 marzo 2015 13:38
è già tanto se la lasciano com'è.......
comunque secondo me (e secondo logica) aspetteranno che la C entri a pieno regime, poi faranno le debite valutazioni sui viaggiatori trasportati e solo a questo punto si deciderà se mantenerla in esercizio
(100celle)
00sabato 21 marzo 2015 15:35
Prima di tutto salve a tutti, da molto tempo sono assente dal forum. [SM=x346219]
Condivido in pieno il pensiero di trammue, ancora non sanno cosa fare della povera Roma-Giardinetti e ne dicono di tutti i colori. Però se apriranno la metro C a Lodi ed il 105 sarà soppresso questo vuol dire che la Roma-Giardinetti resterà e sarà l'unico mezzo che passerà sulla tratta della Casilina non interessata dalla metro, con molte probabilità resterà com'è. Spero quello che ho scritto nel post precedente non si verifichi. [SM=x346228]
trammue
00venerdì 5 giugno 2015 19:43
il problema è che su questa linea possono operare solo agenti specializzati per essa, quindi è impossibile attingere personale dalla rete tranviaria ordinaria
e per i soliti motivi economici, non si può avere una riserva abbondante per una sola linea isolata
e proprio questo problema potrebbe essere la causa di una futura dismissione
liquidatore
00venerdì 5 giugno 2015 19:46
il problema è che su questa linea possono operare solo agenti specializzati per essa, quindi è impossibile attingere personale dalla rete tranviaria ordinaria

perché?
trammue
00sabato 6 giugno 2015 12:11
penso che avrai notato che fra una stanga e un trenino della pantano c'è qualche piccola differenza.....
liquidatore
00sabato 6 giugno 2015 18:09
si ... ma da te mi aspettavo, aspetto, aspetterò una risposta più tecnica e dettagliata... [SM=x346219]
a.lividini
00giovedì 16 luglio 2015 13:40
sfatiamo un mito:anche che fosse burocraticamente trasformata in tranvia,il personale quello è,non è che vengono in aiuto da altri impianti i tranvieri.se a 100celle vi è un epidemia tra il personale la situazione rimarrebbe l'attuale.se venisse modificata tecnicamente (scartamento,tensione di linea) e il problema fosse scarsita di rotabili,allora un aiutino stornando vetture bidirezionali dalla prenestina lo si potrebbe avere.poi per guidare treni e/o i tram servono abilitazioni per singolo materiale,quindi ad esempio un macchinista di anagnina possiede le abilitazioni per i rotabili colà circolanti ,a 100celle non servirebbe a nulla
Giampi5
00mercoledì 29 luglio 2015 12:38

http://roma.fanpage.it/trasporti-la-ferrovia-termini-giardinetti-sara-soppressa/
(notizia ancora non confermata ufficialmente comunque)
[SM=x346228]
liquidatore
00mercoledì 29 luglio 2015 13:38
Siamo alle solite: la mano destra annuncia una cosa e la sinistra ne fa un'altra! Altro che cura del ferro! Facessero, loro, una cura di fosforo! Speriamo nel nuovo assessore.
Giampi5
00mercoledì 29 luglio 2015 15:37
Da Trasporti e Mobilità (Metro, Leggo) di oggi:

Mistero sulla Termini-Giardinetti

Termini-Giardinetti prima limitata,nel mese di agosto, e poi totalmente soppressa, a partire da settembre.
L’allarme è stato lanciato ieri dal VI Municipio attraverso il presidente Scipioni e l’assessore alla Mobilità Alveti. “Abbiamo provveduto a chiedere un incontro urgente al neo-assessore e agli organi competenti - hanno detto - affinché venga al più presto aperto un confronto tecnico che consenta di trovare una soluzione idonea a non compromettere il trasporto pubblico di quella parte della città, enormemente penalizzata altrimenti”.
Alla Regione Lazio, proprietaria dell’infrastruttura, tuttavia non risulta alcun progetto di questo tipo, né c’è traccia di una comunicazione in tal senso da parte dell’Atac che gestisce la ferrovia.
Da via Prenestina 45, si limitano a dire che “servirebbero degli interventi di manutenzione straordinaria e che potrebbero essere disposti dei lavori durante il mese di agosto” ma che “al momento non c’è nulla di deciso”

[SM=x346228]
liquidatore
00mercoledì 29 luglio 2015 17:12
Se va bene ci sarà una telenovela simile a quella del tram 3. Quella finì bene, questa speriamo.
xclaudiox
00mercoledì 29 luglio 2015 17:15
Prepariamoci a dare l'addio ad un altro pezzo di storia che se ne va; gira gira è quella la fine. [SM=x346222] [SM=x346222] [SM=x346222] [SM=g1914996] [SM=g1914996] [SM=g1914996] [SM=g10082] [SM=g10082]
Renfe1941
00mercoledì 29 luglio 2015 20:31
Condivido pienamente l’opinione espressa da xclaudiox riguardo al futuro dell’ultimo scampolo delle vicinali ... con la scusa di voler integrare l’attuale percorso lungo la via Casilina nella rete tranviaria ATAC chiuderanno tutto per non fare più nulla ... o meglio: magari un bel parcheggio condominiale interrato a servizio dei frontisti sul modello di quanto realizzato anni addietro lungo viale dei Consoli ...

Sempre che il nuovo assessore ai trasporti Esposito non opti per la totale dismissione dell’attuale rete tranviaria ATAC giudicandola, magari, non all’altezza della TAV quanto a parametri reddituali ...
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