Cinema dell'AlTramMondo - Il tram nel cinema internazionale

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XJ6
00lunedì 1 agosto 2005 05:54
Il Castello Errante di Howl - 2004, Hayao Miyazaki
Al Festival del Cinema per Ragazzi di Giffoni ho visto il nuovo film di Miyazaki "Il Castello Errante di Howl" (già presentato al Festival di Venezia dello scorso anno) che, sia pure qualitativamente interessante, a mio parere non è all'altezza né della città incantata, né di Kiki. Però ...

... però, anche qui si vedono dei tram, ovviamente di fantasia, ma di tipo mitteleuropeo. Aspettiamo che il film esca in homevideo per ricavarne qualche fotogramma.

Ed a proposito di tram e animazione, a Giffoni ho anche conosciuto Enzo D'Alò (il regista, tra l'altro, de "La Gabbianella e il Gatto), il quale mi ha detto che anche nel suo cartone animato "La Freccia Azzurra" appare un tram (pure questo, tuttavia, di fantasia). Se qualcuno ce l'ha, può controllare.
Francesco E.
00lunedì 22 agosto 2005 20:41
IL BIGLIETTO DEL TRAM -Pepe Danquart- (BERLINO) 1992
Si tratta di un deliziosissimmo cortometraggio (12 minuti)quasi interamente girato su un tram di Berlino! Abbinato al film Hong Kong Express, racconta di un ragazzo di colore che, salito sul mezzo pubblico, deve subire i pesanti insulti di un'attempata signora berlinese; questi improperi, invero più che altro pieni di retorica e pregiudizio che di cattiveria, ben uditi anche dagli altri passeggieri faranno scattare la goliardica reazione del ragazzo...
Il corto è stato girato in panoramico in bianco e nero.
Ecco alcuni frames




composizione tripla







LA SCHEDA


IL BIGLIETTO DEL TRAM (Schwarzfahrer)

Germania 1992 B/N panoramico
Prod.: Kinowelt Trans-Film, Berlin.
Distr.: COLUMBIA TRISTAR FILMS ITALIA - MONDADORI VIDEO
Regia: Pepe Danquart
Fotografia: Ciro Cappellari

Interpreti:

Senta Moira
Paul Outlaw
Stefen Merki

[Modificato da Francesco E. 20/02/2006 10.05]

simopa
00sabato 10 settembre 2005 11:52
Volevo segnalare altri due titoli in cui sono presenti tram:

il primo è un altro film d'animazione firmato studio ghibli, una tomba per le luccile, in cui sono presenti tram giapponesi. Il film è ambientato durante la seconda guerra mondiale nelle battaglie tra americani e giapponesi e racconta la storia di un fratello e sorella rimasti orfani a causa della guerra;

il secondo è un film italiano, le chiavi di casa, di Gianni Amelio, pur essendo italiano e con attori italiani il film è ambientato in Germania e sono presenti l'interno e l'esterno di un tram di una città tedesca che ancora devo individuare e anche un deposito tramviario.

A breve invierò dei fotogrammi dei film.

PS ieri ho visto il castello errante di howl e non concordo tanto sul fatto che non sia all'altezza dei precedenti [SM=x346224] ma io sono di parte e forse non vale [SM=x346236]

[SM=x346219]

[Modificato da simopa 10/09/2005 13.34]

sottostazione
00domenica 11 settembre 2005 10:54
Il tram nel pallone
A proposito di tram stranieri nel cinema italiano, segnalo che nel film L' Allenatore Nel Pallone - 1984, regia di Sergio Martino, si assiste ad una singolare scena tranviaria ambientata a Rio de Janeiro.
Sulla qualità artistica di questo film preferisco non esprimermi, ma vi racconto brevemente gli eventi che introducono l'apparizione del tram nella storia:

L’allenatore Oronzo Canà (Lino Banfi) ed il mediatore calcistico Bergonzoni (Andrea Roncato), si recano in Brasile nella speranza di poter ingaggiare un qualsiasi campione di calcio locale, confidando nella rete di contatti di "Giginho" (sic!), un sedicente impresario italo-brasiliano interpretato da Gigi Sammarchi.

Tale "Giginho" entra in scena a bordo di un tram (a 24 minuti dall'inizio), sul cui predellino lui ed alcuni passeggeri ballano a ritmo di Samba.



Siccome, per Giginho, il tram non è solo un mezzo di trasporto, ma anche una sorta di pista da ballo su cui scatenarsi, Canà e Bergonzoni sono invitati a salire a bordo e cominciano un viaggio danzante…





…che si conclude in una "samba di gruppo" di fronte ad un murales che raffigura la nazionale di calcio brasiliana (formazione del 1982) a bordo di un tram.



Insomma, l'unica cosa che mi sento di dire è che questa scena, per il suo inedito e delirante connubio di passione calcistica, balli latino-americani e trasporti urbani su rotaia, costituisce senza dubbio un "unicum" nel campo delle apparizioni tranviarie sul grande schermo.

Potete consultare la scheda tecnica e la trama a questo indirizzo.

P.S.
Segnalo la presenza di tram di Rio (ma con un ruolo più marginale) anche in un’altro film comico di quel periodo:

« Professor Kranz, Tedesco Di Germania » - 1978, Luciano Salce (co-produzione Italo-Brasiliana), con Paolo Villaggio e Adolfo Celi.

[SM=x346219]

[Modificato da sottostazione 14/09/2005 10.26]

filobustiere
00lunedì 19 settembre 2005 14:47
cinema ed amici dell'altro mondo
Segnalo il recente film REY dove compaiono alcune scene di tram americani. Realtà o computer?
Per l'occasione comunico a XJ6 che ho difficoltà a inviargli un Email. Mi dai un indirizzo alternativo?
simopa
00giovedì 22 settembre 2005 23:10
Le chiavi di casa
Come annunciato ecco la trama e alcune immagini rippate dal film di Gianni Amelio con Kim Rossi Stuart, Charlotte Rampling, Andrea Rossi; sceneggiatura: Gianni Amelio, Sandro Petraglia, Stefano Rulli; durata: 1h e 45'. Presentato al 61° Festival del Cinema di Venezia nel 2004.



Un film che presenta un padre fragile prima,ma poi tanto sensibile e forte da strappare Paolo ad una dottoressa angosciante e “sorda” con la forza di un abbraccio, o da riuscire a sostenere la sua impulsiva ma importante opinione paterna rispetto i bisogni del figlio e di fronte alla sicurezza di una madre esperta (Nicole) di quel mondo che sente così inconcilibile con la realtà fuori l’ospedale.
Proprio quando il mondo della diversità sembra ripiegare su se stesso per chiudere fuori la realtà, è Paolo a rincorrerla con naturalezza e disinvoltura davanti al tram che da ostacolo diventa mezzo per una verifica della sua autonomia d’azione di fronte allo sguardo spaesato di un padre che non trova parole per rispondere a “che hai fatto?”
Come spesso succede dopo aver conosciuto gli estremi si arriva ad un punto comune che qui coincide con la voglia reciproca di condividere la quotidianità, di far parte uno della vita dell’altro, ed è così che alla concreta richiesta di aprire la porta con le proprie chiavi rispondono un’inaspettata naturalezza nel donare paterni sguardi e carezze.
A tutto questo fa capo (o meglio coda) la capacità di Paolo di aiutarsi e aiutare suo padre ad accettare, dopo lacrime liberatorie, il nuovo equilibrio portato dal nuovo rapporto.
Infatti come “narra” l’ultimo quadro è il tutt’uno, l’unione a rendere possibile e a tratti armonioso il vivere nel mondo.

Per quanto riguarda le scene tramviarie, il film è ambientato quasi esclusivamente a Berlino e di questa città compare l'esterno e l'interno di un tram e il deposito.

Come già anticipato nel commento\trama scritto dalla mia cara amica carmen, il tram nel film rappresenta qualcosa di più di un semplice mezzo di trasporto. Paolo lo prende ad una fermata dopo essersi allontanato dal padre, ci sale aiutato da uno sconosciuto e arriva così fino all'interno del deposito da solo dove viene ritrovato dalla polizia.



Paolo alla fermata del tram



Il tram berlinese



Paolo all'interno del tram



Paolo all'interno del tram



L'interno del deposito








[SM=x346219]

XJ6
00giovedì 6 ottobre 2005 01:57
RAY (Seattle) - 2004, Taylor Hackford
Su segnalazione del sempre attento Filobustiere, che ha anche estrapolato i frame sotto inseriti, aggiungo alla lista dei film tranviari internazionali una pellicola, che ha riscosso notevole successo nella prima parte dell'anno in corso, concernente la storia di uno dei grandi protagonisti della musica contemporanea, Ray Charles (ottimamente interpretato da Jamie Foxx).

Mentre rimando, come di consueto, al sito www.cinematografo.it per una panoramica più ampia sul film, riporto di seguito una agile recensione redatta da Luigi Fiorentino (fratello di Gennaro, alias Filobustiere):

"La leggenda dice che Ray Charles sia stato il genio della musica jazz moderna. La sua vita invece era stata quanto di peggio ci si potesse aspettare.

Nato in Alabama, nel profondo sud d'America, era il primo figlio di una povera donna negra senza marito. Cieco dall'infanzia e con problemi di deambulazione, riuscì con il suo coraggio ed il suo immenso talento musicale a passare dalle umili origini alla celebrità internazionale. Vendette milioni di dischi, guadagnando somme enormi di danaro. Ebbe moglie, figli, amanti e fu schiavo della droga.

Questo è quello che racconta il bel film di Taylor Hackford che si chiama appunto Ray. Una precisa e bellissima descrizione della vita sia pubblica che privata del nostro personaggio. Tutto è stato curato nei minimi dettagli; l'atmosfera delle città americane, gli stupendi colori dei bus e tram d'epoca, le case e gli abbigliamenti dei personaggi. Fra le tante cose una Rambler gialla a sei porte ed un vecchio tram di Los Angeles. Fotografia e montaggi perfetti. Numeri musicali e canzoni di assoluta modernità e godibilità. Interpreti tutti bravissimi, con un Jaimie Foxx nel ruolo impeccabile di RAY: un raggio che illumina il lungo film.

Una piccola critica andrebbe al finale: sbrigativo e poco preciso. Ci consoliamo però pensando che al mondo nulla è perfetto."

Per quanto riguarda le scene tranviarie, Gennaro ha inoltre puntualizzato che "i tram del film Ray appaiono in maniera fugace e non in dipendenza dello svolgimento della storia. Tuttavia contribuiscono a creare in maniera eloquente l'atmosfera che si respirava nelle città americane negli anni '50. Circa la loro collocazione, il primo ossia quello che scorre da destra verso sinistra, dovrebbe appartenere alla città di Seattle in quanto, in contemporanea, il protagonista sta svolgendo un provino in quella città.



PER INGRANDIRE L'IMMAGINE CLICCARE SULLA FOTO


Ciò dovrebbe valere anche per il secondo tram, con la differenza che riusciamo a leggere sulla veletta "LOS ANGELES", il che ne dovrebbe indicarne la reale collocazione."



PER INGRANDIRE L'IMMAGINE CLICCARE SULLA FOTO


Con Gennaro ci si chiedeva, tra l'altro, se si trattasse di filmati d'epoca oppure di montaggi al computer realizzati ad hoc
XJ6
00giovedì 6 ottobre 2005 02:03
Un paio di cose
1 - Che fine hanno fatto le immagini inserite da Francesco relative al film "Il Biglietto del Tram"? Se sono state cancellate per errore, pregherei Francesco di reinserirle. Se ci sono problemi tecnici, possiamo discuterne via email in bilaterale;

2 - Vedo che alcune immagini sono state inserite in versione anamorfizzata. Sarebbe magari opportuno di convertirle nel formato 16:9, per evitare l'effetto "schiacciamento" che risulta, in effetti, un po' buffo.
XJ6
00lunedì 17 ottobre 2005 01:58
Bem e Bera (Tokyo)
Riporto qui due interventi già inseriti in altra parte del forum. Alessandro avvia:

Scritto da: Alessandroch 16/10/2005 17.24
Non so se ricordate il cartone animato giapponese Bem e Bera.
E' una famiglia benevola di anime che combattono il male contro i loro stessi simili: fantasmi e/o spiriti del male.
In una di queste puntate (alla Goldrake) vi era un tram fermo da anni su di un binario che ospitava anime dannate e che volevano distruggere gli umani. Naturalmente finì che sia il tram e sia chi ci stava dentro vennero distrutti e sconfitti.
Chi si ricorda della serie di cartoni animati? e addirittura dell' episodio specifico? Io si... ahimè!!!

e Sottostazione replica:

Scritto da: sottostazione 16/10/2005 17.44
(...) Ebbene si, caro Alessandro, ricordo perfettamente anch'io l'episodio del quale era protagonista una vettura tranviaria accantonata, con tanto di vetri rotti e corvacci neri che le svolazzavano attorno. Ho anche fatto un tentativo di ricerca di immagini su internet, ma senza successo.
Ricordo, comunque, che in questa serie, dalle atmosfere gotiche e paurose, erano spesso protagonisti i mezzi pubblici: in un altro episodio, infatti, delle terribili anime dannate abitavano le gallerie della metropolitana di Tokio.
Scusate per l'OT!


trolleybus58
00mercoledì 19 ottobre 2005 17:28
X Frabol
Infatti il trolley "a rotella" del Dottor Zivago è un falso: parecchio tempo fa su RaiTre fecero vedere vecchi spezzoni di documentari sovietici post-rivoluzionari. Una delle scene era l'uscita collettiva delle vetture dai depositi: erano tutte "archettate", come la gran parte dei tram all'epoca (anche nella mia Ancona, per dire). E poi non è l'unico falso di quel film (girato per gli esterni in Finlandia e Spagna per gli ovvi motivi legati alla situazione politica): addirittura il suono delle campane di San Paolo di Londra nel sottofondo della scena in cui il protagonista durante la notte di capodanno a Mosca bacia in carrozza Tanya, l'antitesi dei melodiosi e ritmici ritmi campanari ortodossi. Anche se sono con quest'ultima notazione "fuori tema", invito i curiosi muniti di scheda audio al viaggio virtuale nel sito della futura Chiesa Russo-Ortodossa di Santa Caterina d'Alessandria che stanno edificando a Roma a Villa Abamelek per rendersi conto dell'errore marchiano di "doppiaggio sonoro": tutta un'altra cosa!
Augusto 1
00mercoledì 19 ottobre 2005 20:14
per XJ6 su Ray
La prima foto, quella con la Peter Witt è un'immagine originale, mentre la seconda (quella col tram rosso 1058) è una ricostruzione cinematografica, ho cerchiato in giallo i punti che lo rivelano: sullo sfondo si vede un'auto attuale, i lampioni ad alto voltaggio furono introdotti nei primi anni '70 (a Napoli, identici, nel 1977-78); il finto tram ha i pneumatici, e mancano le rotaie davanti ad esso. [SM=x346219]

XJ6
00domenica 12 febbraio 2006 03:13
Singin' In The Rain (Los Angeles) - 1952, Stanley Donen/Gene Kelly
L'insuperabile Gennaro, con il fido fratello cinefilo Luigi, mi ha fatto pervenire questa gradevolissima recensione cine-tranviaria di un classico della Hollywood canterina e spensierata dei tempi d'oro, Cantando Sotto La Pioggia (Singin' In The Rain), di Stanley Donen con Gene Kelly, non soltanto nel ruolo di straordinario ballerino, ma anche di co-regista, Cyd Charisse, Donald O'Connor e Debbie Reynolds. Probabilmente "il più bel musical di tutti i tempi", come l'ha spesso definito la critica.

La scheda tecnica del film, come sempre, è su www.cinematografo.it

Ed ancora una volta, lasciamo la parola ai Fiorentino Bros. per un tranviario tip-tap à deux:

"Avevo sentito a scuola che il film "Cantando sotto la pioggia" era uno splendido spettacolo con attori molto bravi e simpatici, entusiasmanti balletti e superbi colori. Dovevo vederlo ed avevo convinto il mio amico Arturo ad accompagnarmi. Uscii di casa per tempo e velocemente raggiunsi la stazione ferroviaria di Campi Flegrei dove abitava Arturo in quanto figlio di ferroviere.
In attesa del suo arrivo, mi gustai dal marciapiedi della stazione il passaggio di un lunghissimo treno merci trainato da un potente E626 con il macchinista affacciato al piccolo finestrino, e di un treno metropolitano servito allora dalle Corbellini. Le 803, infatti, erano ancora in gestazione.

Finalmente il mio amico arrivò e ci incamminammo velocemente a piedi per raggiungere il cinema "Alle Ginestre", il nuovo locale del nostro quartiere Fuorigrotta. Piacevole, moderno, con un bellissimo schermo panoramico, il locale aveva un'aria di eleganza e di freschezza. C'era perfino il direttore che nell'intervallo controllava la sala ed il regolare afflusso del pubblico. La cassiera era bellissima e le maschere indossavano una divisa nera con i fregi d'oro. E non poteva mancare l'uomo dei gelati che vendeva i rinfreschi e le classiche "bonboniere" e sussurrava appena tra le file "Gelati, gelati".

Finalmente si spensero le luci ed entusiasmanti immagini ci accompagnarono per circa 90 minuti. Attori grandiosi ci condussero alla scoperta dell'America degli anni '20 quando il cinema muto dovette lasciare il passo a quello sonoro. Sicuramente uno dei piu bei musical mai realizzati. Sicuro e preciso nel suo vitalismo dove tenacia, ottimismo e voglia di fare, riescono sempre a vincere tutte le avversità, il film mantiene la leggerezza ed il fascino di una satira mai cattiva ed impregnata di buon umore.

Gene Kelly nella parte del divo del muto Don Lookwood, nella sua strabordante energia, è assolutamente inarrivabile. E poi tutti gli altri come Donald O'Connor l'amico, Debbie Reynolds, l'aspirante attrice e poi la stupenda Cyd Charisse. Non si può dimenticare di citare gli stupendi scenari in un Technicolor da favola. La pellicola fu diretta magistralmente a quattro mani da Stanley Donen e dallo stesso Gene Kelly.

Ai giovani che oggi si lamentano che gli è stato rubato l'ottimismo, non posso che consigliare la visione di "Cantando sotto la pioggia" anno 1952.

* * *


In una Los Angeles sicuramente ricostruita in studio, il divo Don Lookwood vuole sottrarsi all'invadente petulanza dei suoi fans. Per scappare ha la splendida idea di rifugiarsi sull'imperiale di un tram in transito.



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Passato il pericolo, con un acrobatico salto cade nella vettura della fresca Debbie Reynolds, all'epoca diciottenne.



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L'auto provvidenzialmente cabriolet, accoglie indenne il nostro contribuendo ad innescare l'idillio che costituirà il leit motiv della trama.



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Sorge spontanea una domanda: il tram è autentico? Con sicurezza si può rispondere affermativamente nell'epoca in cui questo mezzo dominava le città sarebbe stato più oneroso ricostruirlo.

Una curiosità. Lo stunt che sostituì Gene Kelly, nell'effettuare il salto dal tram mancò l'auto e fece una rovinosa caduta. Per miracolo non si fece niente. In un film dove regnava l'ottimismo, non poteva essere altrimenti.

Ciò è documentato da due frames da back stage. Nella prima si vede il tram trainato da un camion per esigenze sceniche in quanto il cavo dell'alimentazione era simulato.



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Nel secondo il bravo stunt man che sbagliando il bersaglio costituito dall'auto, ha raggiunto il duro selciato.. "



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Roberto Amori
00lunedì 20 febbraio 2006 03:23
Cacciatore di teste

Ieri sera, assieme a mia moglie, sono andato al cinema per vedere il bel film di Costa Gavras: " Cacciatore di teste "
In alcune scene girate in Francia si vedono i tram della famosa linea Lilla - Roubaix che io ebbi la fortuna di vedere, nei primi anni '80, quando ancora era servita dai vecchi tram a carrelli.
Nel film si vedono alcune vetture andare e venire ed una scena, abbastanza lunga, è girata addirittura all'interno di uno di questi ( per la verità non bellissimi ) tram italiani della Breda.


XJ6
00lunedì 20 febbraio 2006 09:26
Non c'è che dire ...
... sono bruttini assai!
sottostazione
00lunedì 20 febbraio 2006 10:07
...a proposito del "Mongy"
...ovvero la tranvia che unisce Lilla a Roubaix e Tourcoing, citata da Roberto, segnalo un sito amatoriale piuttosto interessante (in Francese e Inglese).
[SM=x346219]
=rosmau=
00lunedì 1 maggio 2006 20:46
Germania Anno Zero
Inserisco i fotogrammi di questo film, ideato, prodotto e diretto da Roberto Rossellini. Girato nell'estate del 1947 a Berlino. Questa pellicola è stata già segnalata da AL PACIO, descritta la trama e la scheda tecnica. Passiamo alle scene tranviarie. Nella prima si vede un convoglio dove sulla fiancata c'e lo stemma della città. Si nota anche che al posto di alcuni vetri ci sono dei pannelli.



Passiamo alla seconda scena con una motrice e una rimorchiata. Si vede anche l'ingresso di una stazione della metropolitana, dove è stata girata la scena successiva.



http://img122.imageshack.us/img122/992/germania33od.jpg[/IMG]


Qui si troviamo all'interno della stazione della metropolitana.





In questa scena c'e un convoglio formato da motrice e rimorchiata. Si vede chiaramente il numero della motrice, 6198, in servizio sulla linea 21.





Altra foto con una motrice isolata in servizio sulla linea 65.



Arriviamo al finale del film dove il ragazzo protagonista, si suicida gettandosi da un palazzo. Passa una motrice con rimorchiata.



Purtroppo come potete vedere la pellicola non è in buone condizioni è visto che quest'anno è il centenario della nascita di Rossellini, speriamo che si pensi ad un restauro di questo film.
Saluti. [SM=x346219]







[Modificato da =rosmau= 14/06/2006 15.16]

LHB
00martedì 9 maggio 2006 14:14
Tram di Berlino e di Budapest
Alcune scene di tram e metro viste nei seguenti film:

K (Germania, Francia)
regia di Alexandre Arcady
con Patrick Bruel

Nel film, ambientato per lo più a Parigi e Berlino intorno al 1990, si vedono diversi mezzi dei BVB di Berlino. Allora si tratta ancora dell'azienda Est con la sua livrea beige-arancio (tram tipo Gotha e Tatra KT4D), in addizione della metro in sopraelevata.

Édes Emma, drága Böbe /Dolce Emma, cara Bobe(Ungaria)
regia di István Szabó

Ambientato a Budapest nel 1990, si vede una scena notturna con Tatra T5C5.
Poi ho spento il televisore, perché la storia non era tanto interessante. Peccato che i film sono messi in onda quasi sempre in tarda serata [SM=x346239]

Per curiosità:
Ma da dove tirate fuori sempre quelle immagini tratte dei film in discussione?
XJ6
00mercoledì 10 maggio 2006 01:31
Da dove tiriamo fuori sempre quelle immagini tratte dei film in discussione?
Videocassette e DVD, registrazioni televisive, internet, rimanendo nei limiti consentiti del "fair use", e senza violare copyright (speriamo [SM=x346236] )
XJ6
00mercoledì 10 maggio 2006 01:42
Boston Legal (2004-2006)
Si tratta di una serie televisiva del genere "legale", non ancora trasmessa in Italia (e quando mai. Certe serie televisive americane di altissimo livello vengono mortificate in orari improbabili e da programmazioni distratte. Penso a West Wing, The Sopranos, Nip'n'Tuck, 24, The L Word, lo stesso Sex and the City etc.) ambientata a Boston (ovviamente), con un grande James Spader ed un grandissimo William Shatner, il mitico capitano Kirk dell'astronave Enterprise che gigioneggia da par suo nel ruolo del grande avvocato, ormai un po' sciroccato, Danny Crane.

In ogni puntata c'è sempre qualche scena, sia pure veloce, di tram. Mezzo che, evidentemente, viene considerato uno degli elementi caratteristici della storica città americana.

Oh, per chi fosse interessato, gli episodi di Boston Legal (che è uno spin-off di una precedente serie legale, "The Practice"), giunto ormai alla seconda stagione, si reperiscono con una certa facilità sulla rete, tramite eMule. Ma non vanno scaricati, ovviamente, perché è illegale. Per i più pazienti aggiungo che il DVD con gli episodi della prima serie è disponibile, in prenotazione, su www.amazon.co.uk (in inglese, ovviamente, ma ci sono i sottotitoli, sempre in inglese, che comunque semplificano la vita).
=rosmau=
00giovedì 29 giugno 2006 15:08
La voce solitaria dell'uomo (1978 - Russia)
Questo film è stato registrato dalla tv e contiene una breve sequenza dove si vede una motrice tranviaria. La pellicola è stata girata nel 1978 dal regista Aleksandr Sokurov. A causa dell'argomento trattato è stato bloccato dalla censura sovietica; solamente dieci anni dopo è stato distribuito. Gli interpreti sono : Andrei Platonov e Tatiana Goriaceva. Il film narra la drammatica storia di Nikita (Andrei Platonov), un uomo solitario che non ama più la moglie Liuba (Tatiana Goriaceva) e mai si adatta alla nuova società formatasi in Russia dopo la Rivoluzione d'Ottobre. Da notare che il film è stato trasmesso in lingua originale con sottotitoli in italiano, e a colori con numerose immagini in bianco e nero tratte da documentari dell'epoca. Anche la sequenza tranviaria che si vede è tratta da immagini dell'epoca. Si vede arrivare una motrice.



Purtroppo non viene detto il posto dove sono girate queste immagini. Continuo con altri due fotogrammi.





Proseguo con altre due immagini dove si vede il tram arrivare alla fermata e la gente che sale in vettura.





Forse qualcuno saprà riconoscere il posto e magari dare altre informazioni.
Saluti. [SM=x346219]
=rosmau=
00lunedì 2 ottobre 2006 17:15
I passeggeri (Les passagers- Francia) - 2000, Jean Claude Guiguet
Recentemente trasmesso in tv e subito registrato, ne inserisco i fotogrammi. Gran parte di questo film si svolge a bordo di un tram della periferia parigina, per essere precisi è la linea T1. Su questa linea viaggiano tante persone e viene narrata la storia di alcuni di questi viaggiatori. La scheda tecnica con la trama, il cast si può trovare cliccando su questo link www.cinematografo.it. Già dall'inizio si vedono i tram.





Come si vede nella seconda foto, con un tram di Strasburgo, molto scene di film sono state girate in questa città. Anche se è ambientato a Parigi il regista ha preferito girare alcune parti in quest'altra città. Molto inquadrature sono riprese dalla cabina di guida come questa dove il tram stà per imboccare un tunnel.



Appena entrato in questo tunnel compaiono i titoli di testa. Uscito dal tunnel entra in scena la narratrice, che comodamente seduta sul tram narra le vicende dei viaggiatori protagonisti.



Un'altra immagine di una fermata. Anche qui se non sbaglio siamo a Strasburgo.



Interno del tram con i passeggeri.



Due fotogrammi con tram





A bordo di questo tram succedono parecchie cose. Come in questo caso, dove la signora che si vede in piedi comincia a cantare una canzone. Quelle signore in primo piano, in primo momento osservano incuriosite ma poi anche loro si mettono a cantare questa canzone.



Infine una serie di immagini tratte da questo film











Voglio concludere dicendo che questo film è molto particolare per gli argomenti trattati ma una cosa è certa, il tram è il protagonista dal principio alla fine.
Saluti. [SM=x346219]






XJ6
00lunedì 2 ottobre 2006 18:33
Strasburgo
Ha ragione =Rosmau=, molte scene (tutti gli interni, da quel che vedo) sono dei nuovi tram di Strasburgo (4 linee, A, B, C, D, servite con mezzi ABB e Alstrom). Anche il sottopasso, mi sembra di Strasburgo (Linea A - nei pressi della fermata sotterranea della Stazione Centrale), e sicuramente è di Strasburgo la fermata con la struttura metallica circolare (Place de l'Homme de Fer). I tram parigini sono quelli più squadrati, con il logo tondo della RATP. Quelli di Strasburgo somigliano, invece, agli Eurotram romani.

Si vede, eh, che da una diecina di giorni mi sono trasferito a Strasburgo? [SM=x346239]
Francesco Angrisani
00lunedì 2 ottobre 2006 18:58
I passeggeri
Complimenti a Maurizio per l'ottimo lavoro. [SM=x346220]
Se riuscirò a trovarne il DVD in commercio, l'acquisterò volentieri.
[SM=x346219]
AL PAÇIO
00mercoledì 4 ottobre 2006 02:35
LES PASSAGERS
Il film é stato trasmesso qualche giorno fa a Fuori Orario (RAI 3), ed effettivamente come FILM TRANVIARIO ESTERO, si può inserire a pari livello di "A STREETCAR NAMED DESIRE" e "LA ILUSION VIAJA EN TRANVIA":
Questa la scheda tecnica del film:


Nazione: FRANCIA
Anno: 2000
Regia: JEAN-CLAUDE GUIGUET
Genere: COMMEDIA (alcune rec.indicano DRAMMATICO)
Durata: 92 MINUTI
Trad.Italiana: I PASSEGGERI
Cast: Fabienne Babe, Philippe Garziano, Bruno Putzulu,
Stephane Rideau, Gwenaelle Simon, Marie Rousseau,
Veronique Silver
Locandina: www.cbo-boxoffice.com/full/p7838.jpg (CLIKKA)


Questa trama, che ricopio, l'ho trovata qui
it.movies.yahoo.com/i/i-passeggeri/index-357205.html

Periferia di Parigi. Sul treno che va da Saint Denis a Bobigny tanti passeggeri si ritrovano ogni giorno, quasi non si guardano e non si riconoscono. Una signora matura, anch'essa sulla vettura, parlando verso l'obiettivo, riflette sul fatto che ognuno di essi ha una storia che meriterebbe di essere conosciuta. Ed eccone alcune. Un ragazzo porta fiori sulla tomba dell'amico morto di AIDS e ricorda il periodo di quando andava a trovarlo in ospedale. Un giovane osserva i piedi delle ragazze: è in cerca del piede migliore di una ragazza da sposare, ma poi sposa una con i baffi. Una ragazza va al funerale di una signora anziana che abitava nello stesso condominio: è sola, nessuno si è ricordato della vecchietta. Un uomo viene avvicinato da un altro quando scende dal treno, e poi vanno a casa insieme. Un ragazzo e una ragazza vanno ad un concerto di Bach, e poi si recano a casa di lui. Anna, una giovane, ha paura di instaurare rapporti troppo seri, e dice a se stessa che preferisce restare sola. Finiti i racconti, la signora narrante incontra la figlia Christiane, che è andata via di casa. Poi la signora riprende il viaggio, e augura buona notte.


Nota alla trama: La sposa del "podologo" non ha i baffi ma un naso che fa provincia e una faccia da "Grido di Munch" !

Nota tecnica: La linea di cui parla la trama sarebbe la T1 parigina (Rer ST.DENIS - Rer NOISY LE SEC) che passa anche per Bobigny. Quel che resta della tranvia "luteziana" é un sistema di 3 linne singole e distaccate fra loro (la terza é una sorta di tram su gomma); caratteristica che purtroppo accomuna molte metropoli occidentali. Il tram di Strasbourg (strasburgo) su cui sarebbero state fatte delle riprese é stato additato dal numero di Focus di settembre come un esempio magistrale di simbiosi fra trasporti urbani e città a misura d'uomo e di natura. [SM=x346220]
LHB
00sabato 11 novembre 2006 16:29
Nom de code: DP
Nom de code: DP (F 2005)
regia di Patrick Dewolf


Visto ieri sera su Arte (canale franco-tedesco), 'sto telefilm mostra alcune scene di tramvie a Bruxelles.
Inoltre anche la metro parigina è ritratta: un veicolo MF67 e la stazione di Père-Lachaise si vedono perché nel film un attentato in metro è progettato.

la trama
Léon, francese ma figlio d'immigranti maroccani, viene assunto in prigione della polizia per integrare un gruppo di terroristi musulmani.
Riesce a stabilire un contatto con Bilal, capo dei terroristi a Bruxelles. Da allora, vivono in isolazione assoluta, preparandosi per l'attentato.
Comunque, Nathalie, la polizista caricata della conversazione con Leon, arriva a comunicarlo che c'è anche un agente ebreo nel gruppo che vuole la sua morte. Quell'ultimo viene tradito, poi si viene a sapere cosa ha intenzione a fare Bilal:
Un attentato con materiale chimico nell'aerazione della metro parigina...
=rosmau=
00domenica 11 febbraio 2007 17:31
L'uomo con la macchina da presa (URSS, oggi Ucraina) - 1929, Dziga Vertov
Trasmesso recentemente in Tv nella programmazione notturna di Raitre, più che un film è un documentario. Si vede la giornata di un operatore in giro dall'alba al tramonto in una città sovietica, Odessa, per cercare materiale da riprendere. Maggiori notizie si possono trovare cliccando su questo link.



Ci sono diverse immagini con i tram di questa città. Cominciamo con un fotogramma preso nei primi minuti del documentario, dove una donna con un pennello lubrifica i binari.



Inizia la giornata e i tram escono dal deposito.



Anche gli autobus escono dalla rimessa.





Adesso passiamo a una serie di fotogrammi che riprendono i tram di questa città. Nel primo si vede un piazzale con diverse vetture.



Una motrice con rimorchio.



Altra motrice e la coda di un autobus.



Qui l'operatore e tra i due binari.



Infine una panoramica di un piazzale affollato di tram e autobus.


Saluti. [SM=x346219]
XJ6
00lunedì 12 febbraio 2007 09:37
Che immagini interessanti :Sm1:
Bravo e preciso come sempre Rosmau!

Il film lo hai registrato? Mi interesserebbe molto vederlo.

[SM=x346219]
XJ6
00domenica 30 novembre 2008 23:30
Changeling (Les passagers- Francia) - 2008, Clint Eastwood
Ho visto al cinema il bel film di Clint Eastwood "Changeling", la cui trama sintetica riporto dal sito www.cinematografo.it

Los Angeles, anni '20. Christine Collins, dopo il rapimento e la ricomparsa di suo figlio Walter, sostiene che il bambino riconsegnatole dalla polizia non è il suo. Fermamente intenzionata a scoprire cosa sia successo veramente a suo figlio, Christine, con l'aiuto del reverendo Briegleb, decide di portare avanti le sue ricerche, scontrandosi però con le autorità locali che non accettano di essere sfidati e contestati da una donna.

Al di là dei meriti artistici (notevoli) dell'opera, merita di essere segnalata la bellissima ricostruzione d'epoca, completa di tram circolanti, scambi e linea aerea. Non so come abbiano fatto, ma l'effetto è estremamente realistico.

Bravo Clint [SM=x346220]

PS Lo so, c'è anche Angelina Jolie nel film. Mica ho guardato solo i tram [SM=x346236]
save_the_tram
00giovedì 23 aprile 2009 20:55
Mostri contro alieni

Valgono anche i film di animazione?? [SM=x346235]

Nel film in questione, durante una sequenza a San Francisco, viene usato un tram per l'inseguimento al robot alieno.

E' una '28 milanese oppure è qualcosa che le assomiglia molto??

C'è addirittura il numero di matricola!!



BiagPal
00giovedì 23 aprile 2009 21:49
Davvero simpatica come scena. Dovrebbe proprio essere una 28 milanese.
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