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VERONA - Progetto tranvia

Ultimo Aggiornamento: 24/06/2010 18:36
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06/07/2007 18:34
 
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apprendista tranviere
Verona come Padova...
La situazione (purtroppo) è questa: il progetto della tramvia era stato approvato dal comune, guidato dal sindaco Zanotto di centrosinistra, nei primi mesi del 2007 e tutto sembrava andare per il meglio; ma poi ci sono state le elezioni comunali: il comune è passato al leghista Tosi (per intenderci quello che ha fatto togliere la foto del presidente Napolitano dal suo ufficio... [SM=x346223] ) che si è opposto alla tramvia e l'ha accantonata.
Ma ci sono sempre i finanziamenti (che dovevano arrivare da Roma)...il comune non li vuole perdere (mi ricorda qualcosa [SM=x346225] ) e quindi chiede che siano destinati ad un progetto alternativo: cosa sarà mai? Un minimetro o...un tram su gomma [SM=x346244]
Non il Translohr, ma qualcosa che si avvicina di più al civis bolognese: si chiama Phileas, "tram" su gomma a guida ottica; ecco il mezzo, che è in funzione già in Olanda img406.imageshack.us/img406/1126/14mx9.png

Almeno il Translohr è più che accettabile esteticamente, questo fa proprio schifo... [SM=x346243]
Nulla è ancora stato deciso, ma sembra proprio un'altra occasione persa... [SM=x346221]



Un articolo da "L'Arena" di Verona:
"Il tram elettrico su gomma che forse vedremo sfrecciare silenzioso per le strade di Verona si chiama Phileas (detto comunemente Phil). Esattamente come Phileas Fogg, il protagonista de «Il giro del mondo in 80 giorni» di Giulio Verne, che la multinazionale olandese Apts erge a simbolo di puntualità e scommesse vinte. È questo il sistema cui sta pensando l’amministrazione Tosi cui non piace la tramvia che stava portando avanti Zanotto.
Niente rotaie per questo rivoluzionario mezzo pubblico, a metà fra un tram e un filobus. E neppure le storiche «tirache» che prelevavano la corrente dai fili elettrici sospesi tra le case. Infatti il suo cuore pulsante è ibrido: elettrico nei tratti cittadini e biodiesel negli extraurbani. Le batterie si ricaricano in frenata e consentono di raggiungere velocità di 60 chilometri all’ora. Phil viaggia autonomamente e automaticamente su corsie preferenziali dedicate, conosce a memoria orari e fermate e i suoi comportamenti non dipendono totalmente dall’autista, che ha una funzione di controllo di freno e acceleratore. Costa un terzo rispetto a un tram tradizionale e ha costi di gestione bassissimi. I percorsi automatici devono essere contrassegnati da una rete di sensori magnetici del diametro di 15 millimetri e lunghi 30 millimetri. Le fermate devono essere rialzate da terra circa 30 centimetri (poco più di un marciapiede) per consentire salita e discesa dei passeggeri a livello del terreno. Comodo, quindi, anche per carrozzelle, passeggini e persone anziane, che non avranno più ostacoli.
Rispetto a un rigido percorso su rotaia, la duttilità di questo mezzo è facile da intuire. In caso di chiusura temporanea di un percorso, in poche ore si possono applicare sensori alla via alternativa, o si escludono gli automatismi e lo si guida manualmente. Ci sono due tipi di Phil: il primo è lungo 24 metri e l’altro 18. Sono entrambi snodati, con ampi raggi di sterzata e molto leggeri. Il percorso potrebbe ricalcare quello progettato per la tramvia, che prevedeva 2 linee (San Michele- Bentegodi e stazione Porta Nuova-Ca’ di Cozzi) più un’ipotesi di integrazione sulla tratta stazione-Verona Sud.
Il sistema tramviario, secondo quanto trapelato a Palazzo Barbieri, si integrerebbe con la metropolitana di superficie regionale (Smfr). Si attendono conferme sulla fattibilità in tempi brevi, sul piano finanziario che permetterebbe di coprire interamente i costi con il solo finanziamento statale e sui dettagli tecnici. «Non posso dire niente di ufficiale, faremo verifiche e forse sopralluoghi», si limita a dire il nuovo assessore alla Viabilità, Enrico Corsi. Il Phileas è già operativo ad Eindhoven (Olanda), Douai (Francia) e in Corea.R.C.


Il sistema Phileas - tram elettrico su gomma a guida automatica - costerebbe molto meno della tramvia «tradizionale» che l’amministrazione Zanotto intendeva appaltare.
In quel caso il finanziamento statale di 125 milioni avrebbe coperto il 60% della spesa della prima tratta, San Michele-stadio Bentegodi, con il Phileas lo stesso finanziamento potrebbe coprire tutta la rete.
È stato infatti calcolato, fra gli investimenti per la realizzazione dell’opera, che per nuove strade dedicate servirebbero 4,3 milioni di euro al km contro i 10 della tramvia, e per strade esistenti modificate 0,7 milioni al km contro 10.
Per quanto riguarda i costi operativi, per le vetture sarebbero il 20% in meno rispetto a quelli del tram, per l’infrastruttura 5 mila euro per km all’anno contro 150 mila.
È ovvio poi che sarebbero infinitamente più rapidi i tempi di esecuzione rispetto a una ferrovia urbana, e che Phileas passerebbe inosservato e senza alcun impatto acustico sul territorio urbano, non arrecando alcun trauma all’ambiente circostante e ai beni monumentali e archeologici.
Quanto alla flessibilità nell’uso, l’opzione del sistema stradale con corsie dedicate potrebbe facilmente essere sostituito da un sistema tradizionale a bretelle esclusivamente elettrico, con ricarica ad accumulo.

© Copyright 2007, Athesis S.p.A. - Tutti i diritti riservati"

[SM=x346219]
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