Per Alfisi:
L'analisi resta interessantissima, ma recenti vicende hanno dimostrato che c'è dell'altro, legato ai rapporti tra politica e appalti. Ritengo che la principale opposizione al tram venga da imprese interessate a prendere i soldi per appalti di altro tipo, quindi per i tram i soldi non ci sono mai. Come spunto da approfondire, allego un documento che ho scritto per l'UTP di Roma.
Roberto Donzelli
Perché non ci sono mai i soldi per i tram?
Perché ai politici non interessa fare trasporto, interessa fare appalti.
Se l’obiettivo primario della politica è l’elargizione degli appalti, le opere da realizzare (e di conseguenza quelle da non fare perché non interessano) di fatto le decidono le imprese appaltatrici.
E le imprese che fanno asfalto (lavori stradali) e cemento (scavi e costruzioni) sono fin troppe, mentre scarseggiano quelle che fanno ferro (impianti ferrotramviari). Si privilegiano opere che richiedono bassa manovalanza e scarsa tecnologia.
Le pressioni per ottenere elargizioni di appalti sono tutte in direzione di opere inutili o nocive, mentre nessuno spinge per le opere necessarie. I politici si regolano di conseguenza.
Basta con Mafia Capitale.
Occorre un forte movimento di cittadini per ribaltare la situazione.
Prima si deve decidere che cosa si deve fare, poi si fanno gli appalti e si decide a chi darli. Gli aspiranti appaltatori devono adeguarsi, imparassero a fare le cose che sono necessarie.