Finalmente si muove qualcosa anche in Africa, continente fanalino di coda nei sistemi di trasporto su ferro in ambito urbano
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Sono infatti in corso i collaudi per la prossima messa in servizio della metrotramvia di Rabat-Salé, capitale del Marocco (area urbana composta, per l’appunto dai Comuni di Rabat e di Salé). Sarà composta di 2 linee facenti capo l’una a Rabat e l’altra a Salé; la linea 1 sarà direzione sud-nord e l’altra ovest-est con una parte comune (sostanzialmente tra le due stazioni ONCF, ferrovie marocchine). La gestione è affidata alla Veolia Transport, nonché alla Grand Lyon (si tratta dell’ente di gestione dell’area metropolitana di Lione che, in base alla legge francese, può operare anche all’estero in veste commerciale e gestionale).
I 22 convogli della fornitura iniziale sono Alstom Citadis.
L’apertura di questa tratta è significativa perché nel continente africano i sistemi di trasporto di massa su ferro scarseggiano davvero. L’unica metrotramvia moderna è quella di Tunisi; le altre (Alessandria e Il Cairo) sono assai obsolete anche se comunque funzionanti.
Questa di Rabat-Salé è la prima di una serie di nuove inaugurazioni che nei prossimi anni dovrebbero riguardare anche Casablanca e Algeri dove i lavori sono in buono stato di avanzamento. Progetti sono stati avviati anche a Fes e a Marrakesh.
Credo che questa spinta alla creazione di nuove metrotramvie dipenda moltissimo dall’influenza economica francese su questi Stati; siccome oltralpe vanno di moda i tram, hanno esportato il business anche nelle ex colonie. Si tratta poi di Stati che comunque hanno una ancora una discreta capacità di spesa economica e che presentano problemi di congestionamento delle città assai rilevanti.