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Ricomincia il declino dei tram?

Ultimo Aggiornamento: 24/03/2012 14:31
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12/02/2011 10:40
 
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tranviere veterano
Anche io...
... penso che in qualche modo la politica, così come è stata intesa negli ultimi trenta anni, abbia avuto un ruolo determinante.
Craxismo e Berlusconismo: due stagioni della nostra vita politica. Sinistra e destra. Stessi danni...
Non voglio entrare nei convincimenti politici di ciascuno di noi ma le loro stagioni sono state caratterizzate da un egocentrismo esasperato al quale non eravamo abituati e da un altissimo stile di vita. Ville, fasti, aerei, macchine, donne e denaro sono stati mostrati con larghissime disponibilità dinanzi ad un popolo che invece arranca sempre più nell'incedere quotidiano. Dinanzi a questa classe politica che si è venuta a formare e che per raggiungere in buona compagnia le loro splendide ville sorvolano in elicottero le nostre strade cosa volete mai possa rappresentare il povero tram...???
Il cambio di vita del politico è stato alla base del suo definitivo allontanamento dalla vita reale della gente comune e da qui il non comprenderne più le esigenze quotidiane è stato un tutt'uno. Così come il progressivo allontanamento dei cittadini dalla politica.
La mattina nella quale Aldo Moro (e parliamo di Aldo Moro) andò incontro al proprio destino con tutta la scorta non uscì di casa da una villa Hollywoodiana ma da un condominio. Certo un bel condominio di un quartiere elegante, ma un condominio. Andreotti (e parliamo di Andreotti) tuttora vive in condomino e da quaranta anni con la famiglia passa due settimane d'estate dalle suore a Cortina D'Ampezzo. Sandro Pertini (e parliamo di Sandro Pertini) assieme a Carla Voltolina abitava in settanta metri quadrati. Certo in un bel palazzo in pieno centro a Roma ma in un appartamento che i nostri attuali politici non si sognerebbero mai e poi mai di occupare.
Perchè mai dovrebbero progettare una tramvia: mettersi lì a studiare... costruirla... mantenerla... studiarne i raggi di curvatura, disporre le sottostazioni... Un bell'autobus e via. Poi dell'inquinamento chissenefrega, ci penseranno quelli dopo. Perchè non solo i tram e filobus sono diventati un peso ma anche l'inquinamento lo è diventato: non se ne parla più. Nelle ville di questi signori l'aria è buonissima e tanto basta. Non sono più vicino a noi, non condividono più le nostre vite: cosa volete possa interessargli dei tram o di un filobus? Fanno riforme sulla Sanità ma vanno a curarsi all'estero. Fanno riforme sulla scuola ma mandano i figli nelle Scuole Private. Un tempo promettevano le solite cose: più soldi meno tasse. Ora città senza mezzi pubblici perchè infastidiscono gli automobilisti... nessun divieto alla circolazione, parcheggio in doppi fila... e la gente pare soddisfatta. Qui a Bologna liste civiche e compagnia chiedono la radiazione degli snodati da 18 metri: ne abbiamo 250 tra bus e filobus. Vogliono sostituirli coi Minibus: gli ho risposto che ci vogliono circa 900 minibus e relativo personale... nessuna risposta. L'altra mattina un tizio è andato a sbattere contro una delle banchine del Civis e l'ha distrutta. Per fare un danno simile andava a velocità altissima in centro... per fortuna non c'era nessuno dietro il parapetto divelto. Risultato: i cittadini e i giornali sempre compiacenti hanno chiesto a gran voce non che le regole più elementari della strada siano rispettate da tutti gli automobilisti ma bensì l'eliminazione delle banchine. Cosicchè tutti possano fare i 100 Kmh in centro...
Abbiamo le più belle città d'arte del mondo ma credo che anche lì qualcosa stia cambiando. Con l'alta velocità ci vai col mordi e fuggi... visiti quella mostra, ci fai una passeggiata e via. Io da qui sono in mezz'ora a Firenze, in sessanta minuti a Milano e in poco più di due ore a Roma. A parte gli immancabili Giapponesi e i giovani stranieri a sempre meno gente viene voglia di soggiornare a lungo in queste città. Forse perchè non sono più così belle e gentili come in quei vecchi film in bianco e nero che vediamo in televisione. Oggi vedo sempre più gente andare volentieri alla riscoperta di altri viaggi più distensivi per Ostelli, Rifugi e Agriturismi: la Lucchesia, la Garfagnana, i borghi caratteristici degli Appennini, l'interno della Romagna, delle Marche, il verde dell'Umbria, le terme del Veneto o della Maremma e tutti quei posti insomma dove non devi passeggiare fra auto in tripla fila, l'aria non è appestata e sedersi a tavola è ancora un piacere.
13/02/2011 17:03
 
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Roberto, penso che tu abbia ragione: quando io ero giovane, un bel po' di anni fa, si diceva che farsi la doccia fosse di sinistra (allora c'era la destra, il centro e la sinistra....) mentre farsi il bagno nella vasca fosse di destra. Secondo me non c'entra nulla l'idea politica iniziale di una persona. Conosco quattro persone che prima di essere elette promettevano mari e monti e si dicevano disposte ad aiutarti, nella misura in cui tu avevi aiutato loro. Una volta arrivati al Municipio, al Comune, ad un assessorato Comunale ed alla Camera, li hai più sentiti tu?
Ciao
13/02/2011 23:55
 
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tranviere junior
Io non sarei così pessimista. In Europa, oltre alla forte espansione dei tram in Francia, si registra anche un crescente interesse di altri paesi, come la Svezia.
Ma è dai paesi del cosiddetto terzo mondo (si fa per dire) che arrivano le sorprese: oltre che nella già citata Tunisia, sono in costruzione nuove linee tramviarie in alcune città dell'Algeria, del Marocco e della Turchia, così come a Dubai.
Anche a Gerusalemme mi risulta che sia in costruzione una linea.
Credo che ormai sia in corso il sorpasso ache in campo trasportistico, oltre che in quello economico.

Scarica il tuo cursore tramviario:
https://www.cursori.net/Tram.htm
14/02/2011 11:26
 
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tranviere veterano
@Roberto Amori: con i minibus si precipiterebbe ai livelli del terzo mondo [SM=x346223] , e poi quanto costerebbe una corsa? Sicuramente un livello tra il biglietto del TPL mormale ed un viaggio in taxi. Solo che non so in quanti hanno voglia e possibilità di regalare i soldi ai tassisti (personalmente se fossero tutti come il sottoscritto si dovrebbero trovare un'altra attività, già che sono ladri di loro...) [SM=x346225] , e perchè non allora i tuktuk thailandesi? Almeno lì si tratta il prezzo... [SM=x346226]
29/06/2011 20:42
 
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tranviere veterano
Ma come sono rumorosi 'sti tram!
Sul Corriere della Sera di Martedi 28 Giugno 2011, nelle pagine dedicate alla Cronaca di Milano, leggo che il neoassessore milanese alla Mobilità, Pier Francesco Maran, ha chiesto ufficialmente all'Atm di ridurre l'uso dei tram di sera, dopo le 22, sostituendoli coi bus: motivo? Sferragliano, rumoreggiano, disturbano il sonno dei milanesi.
Ma tu vedi se, con tanti rumori cittadini legati alle varie "movide", nonchè alla cattiva educazione di tanti (schiamazzi, portiere di auto sbattute, "imballate" di motori, ecc.), proprio sui poveri tranvai si punta l'indice delle notti insonni!
24/03/2012 14:31
 
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apprendista tranviere
e a milano?
A Milano sappiamo, almeno credo ci ricordiamo, che il tram è stato rilanciato con una giunta tutta di concezione nuova e particolare ed è stato rilanciato, con parecchie tratte e linee in più! Nonché la rivalutazione ormai prossima (ai tempi, vedi la sperimentazione del milanino al castello, tra l'altro)anche delle tranvie interurbane: concetto esatto, perché la mobilità è sopratutto proveniente dall'esterno. Il Periodo ha concesso la realizzazione di circa il 30% in più di linee e mezzi e di tutte le tratte armate ma non utilizzate, ancora prima di costruire le nuove. 190km contro i 120 rimasti nel '93, contro i precedenti 150(parlando di urbano). Oggi siamo press'apoco tornati a 150 e con apertura di m5 rasentermo daccapo il minimo del giugno'93. I nuovi progetti erano lampanti ed economici, ed apposta si'intendevano costruire profittando dell'economia più linee possibili. Tutto molto bene! Invece a che serve una metro super-costosa e di 1 sola direttrice? A spendere e spandere danaro per le imprese, punto e basta! Tutto questo era nella considerazione. Niente progetti faraonici! Materiale esistente usato nel meglio e in armonia col nuovo.
Anticipo che chi magari pensasse che i leghisti attuali sono quelli di prima si sbaglia dal principio, in quanto sentendone alcuni hanno il mito della metro e considerano la giunta loro di Milano cosa ormai vecchia.Sich! [SM=x346223]
Torniamo a oggi...Sappiamo che ce il regresso iniziato nel 2007, dopo che Albertina, con perfetta indigestione,s'é dovuto sorbire nel 12-2003 le ultime linee impostate nel '93-'97,la cui costruzione lamguiva e si è protratta, così come il Cinisello poi.
Di contro si è ricominciato a mega-riprogettare, questo dal 2001, che col scellerato piano provinciale che buttava all'aria il precedente sulle tranvie interurbane studiato tra il '95 e '98, di cui oggi non esiste più traccia, perché eliminato dagli archivi regionali, già di per sé si conteneva di molto e si prendeva a spezzoni il precedente piano con alcune tratte superstiti, mentre il restante era un faraonismo di tratte metropolitane extraurbane (ricordate le linee celeri?),unite a unità indefinite di "mezzi vincolati" -in realtà che non sono tram ma sopraelevate con metropolitane leggere automatiche- in forma di "circle-line"attorno alla città. Ma mi vien da ridire:"che se a Milano non sono stati in grado di prevvedere ad una nuova tratta alternativa per il 29-30 di soli 2km in superficie, usando gli ampi vialoni che da CLotilde si portano a P.ta Volta, che si progetta una mega infrastruttura di 100km? Una struttura peraltro oltre che costosa slacciata da un complesso di linee radiali di collegamento? Ovviamente non previste se escluse le metro. Così sono stati "bruciati" 10 anni nel nulla,oltre ad avere soppresso linee urbane, 1 circonvallazione e 1 linea interurbana; unite al pronostico di sopprimere l'interurbana rimanente e altre linee e tratte con prima la m5 a Zara e successivamente quando sarà a Lotto. Questo senza tener conto dell'incognita m4...si sa', il pretesto è sempre buono...Precotto e Messina ,di cui uno novissimo, sono dei cimiteri; i nuovi acquisti chiusi; le revisioni del materiale nuovo di molto contenute.
Ma ora viene il bello...
Noi siamo abituati a girarci attorno dando la colpa ai politici, alla finanza, agli automobilisti, che soventi, spesso, come gli si può proporre un'alternativa d'impiegare 3 o 4 volte il tempo in più solo perché per pseudi "vari motivi ambientali"prendendo dei mezzi inefficienti? Non tutti sono uguali, ma sul sottile noi vediamo che da area C gli unici che scorazzano in centro sono più autobus, niente + tram, auto in maggior parte di lusso: "allora qualcuno ha fatto prima la giusta osservazione, che una nomenclatura -la rinnovata aristocrazia saldamente potere- spinge gli sfigati ad ammassarsi nelle metro indecentemente stracolme nell'ora di punta, mentre loro scorazzano liberi per la città. Non è un "pagano tutti" quei miseri 5euro/giorno loro li recupereranno benissimo dai loro affari. Quelli del comitato pro-ripristino del tram 2 mi hanno fatto un'interessante osservazione, consistente che mi hanno detto per quale motivo devono per forza andare sotto terra quando ce un tram a fianco che li porta in centro anche in meno tempo? Dov'é 'sto obbligo d'inculcare qualcosa?
Mi sono dilungato, ma ora viene il bello...
E se la colpa fosse in primis degli stessi appassionati?
Appassionati, di UTP, hanno intavolato con la nuova giunta di Milano e ATM nuovi e buoni rapporti, da quasi principio dell'insediamento della stessa. Ora a quasi 1 anno di distanza continuaiamo a vedere le stesse cose e gli stessi premonimenti: nulla è stato fatto per la semaforizzazione negli incroci o il riadatto delle linee, su esempio di quanto accaduto dal 1993. Niente. Se non il prossimo spettro di apertura m5 e la soppressione del Limbiate. La riservatezza di tali membri è quell'antifona politica per cui si promette da un lato e dall'altro ci si esprime a mezze parole. Tutte cose che se non intraprese con un discorso a tavolino non fuoriescono ai profani. Alcuni di questio membri entrati a pieno titolo come consulenti ATM han deciso che con tale azienda bisogna mantenere rapporti"ad onoris" evitando conflitti d'interesse, e in tal modo sposando le economie prescelte aziendali in quanto parte dell'economia di mercato. A ragion di ciò da una parte raccontano ai profani che vi saranno grandi risvoltimenti, con super-progetti, come sul Limbiate, belli a sentire, ma che guardando le situazioni contngenti essi sono inapplicabili. Ce infatti la realtà che: si può pensare quello che si vuole; poi viene il possibile; poi il fattibile...E' chiaro che sopraelevate, o ricostruzioni totali sono tecnicamente possibili, ma allo stesso tempo sono fattibili? UTP sposa la linea che non si devono spendere soldi preziosi per una riparazione di qualcosa di obsoleto, perché imminentemente verrà ricostruito tutto a centro strada. La solita idea "del tanto si farà meglio, per poi non far nulla"...ed apsettiamo...e gli anni passano...e i decenni passano...Ha infatti anche ostacolato, non dimostrandosi affatto chiara nei rapporti, un'azienda privata che voleva entrare concessionaria con una ditta di costruzioni ferroviarie nella gestione. La ditta specializzata in costruzioni ferroviarie ovviava alla necessità di un progetto perché la sede sarebbe stata identica all'attuale ma completamente rinnovata in 5 mesi, di contro alle tipiche ditte applatatrici non specializzate che impiegano anni su anni. La ditta ha tentato anche la via diretta col comune di Milano, ma ,purtroppo, come c'era da aspettarsi, l'influente Maran ha chiuso il discorso. Ricordo che Maran è esponente dell'autoline "Brianza trasporti", tra l'altro. E così facendo UTP ha evitato "il conflitto d'interessi" con ATM e i progettisti preposti, anche con Air Pulmann, ormai proponentesi alla sostituzione automobilistica nella tratta di zona di sua competenza. Così la soppressione del Limbiate è solo slittata, in un modo orchestrato di modo da non perderci la faccia e gridare "alla necessità" e all'"obsolescenza". Ho ribattuto che qualcosa che è obsoleto non raddoppia la sua affluenza e nonostante i bloccati se ce un'eulteriore potenziamento l'utenza aumenterebbe ancora...ma a tali rimostranze cala il silenzio...Il silenzio cala nelle cose più scomode...Qui parliamo di appassionati che hanno impedito la riqualifica del Limbiate in pochi mesi! Ma anche una riqualifica; rispedendo tutto al progetto allettante ma impraticabile della ricostruzione della tranvia: ma tanto conoscendo i tempi e ben sapendo che nessuno dal '68 ha mai più realizzato tratte di superficie più lunghe di 10km , ragionando un minimo, si viene a capire, che queste sono corbellerie create ad arte solo per i creduloni.E "capire" è meglio di "ascoltare", perché nell'ascoltare soltanto qualsiasi buon ciarliero non avrà problemi a "vendere il suo prodotto" di marketing aziendale. Sono più famose le enormi progettazioni fatte, di tutti i generi e di tutti i tipi della realizzazione di una sola tranvia completa negli ultimi decenni.
I profani crederanno, questo conta! Poi il tempo attuerà la sua immisericordia nel spegnere quanto cera prima nella memoria...Allo stesso modo l'"obsolescenza"ricade su Milano: chiaro preludio, con un discorso pari, pari, fatto negli anni '70 e '80 , che certe cose nella rete tranviaria non potevano essere prese in considerazione perché di principio classico immerse nell'obsolescenza. Concetto però "stravolto" nella giusta e lodevole politica di metà anni '90.Ora questo stesso rispolverato concetto dell'obsolescenza ritorna fracassonamente anche in seno di appassionati , che ben di più potevano svolgere all'interno di ATM. ATM sarà però rispettata e i suoi interessi intrapresi ma il tram potenzialmente distrutto...!
Pare esistono non fattori tanto di politica, in quanto ribadisco e ritengo che gli stessi appassionati siano tutt'altro che santarelli nella politica sui trasporti.ma delle mentalità comuni che meglio si avvicinano al contesto dell'appartenza conformistica di un sistema. Spesso qui ad esempio si critica, ma si dice che quando si critica un sistema esso non si disintegrerà e continuerà a sopravvivere; il modo per controbattere un "sistema radicato" è invece non criticare ma distribuire "modelli nuovi", smontando i precedenti.
Il tram di Milano sopravviverà ma così come ora in graduale declino, fino ad essere sempre meno importane nelle ragioni del traffico e della mobilità
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