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MUSEO DEI TRASPORTI DI BOLOGNA

Ultimo Aggiornamento: 02/02/2012 04:53
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21/08/2010 15:06
 
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tranviere veterano
Ultimamente a Bologna tutto ciò che riguarda i trasporti è continuamente messo in discussione...
A parte il futuro Servizio Ferroviario Metropolitano che è fortemente desiderato da tutti, il resto è costantemente messo a dura prova: Metrotranvia, People Mover, Civis, autobus e filobus di 18 metri non hanno pace e sono sempre al centro di polemiche anche accese.
Pure il Museo dei Trasporti sta attraversando un periodo poco sereno.
Come tanti sapete è ubicato in un posto davvero adeguato allo scopo: la sede delle ex Tramvie per Pieve di Cento e Malalbergo dove la Stazione di un tempo è oggi scomparsa per fare spazio ad un Liceo cittadino ma nelle superstiti Officine e Rimesse trovano degnamamente posto tanti preziosissimi rotabili. Vari tipi di tram, autobus, filobus, littorine, locomotive a vapore, carrozze ma anche antiche fermate, porzioni di binari, scambi filoviari, segnaletiche di tramvie e ferrovie, modellini costruiti fedelmente in azienda e funzionanti... e poi ancora 7.000 fotografie, documentazioni originali, vastissima biblioteca e tanto altro ancora.
Qui addirittura ci sono due tram di Porto perfettamente funzionanti che vennero acquistati per entrare in funzione sulla nuova rete tramviaria bolognese che all'epoca del Sindaco Vitali, alla fine degli anni '90, sembrava ormai imminente alla realizzazione.
Il museo è aperto al pubblico, dopo una lunga gestazione, dal 1996 e da allora la frequentazione è sempre stata alta: studiosi, appassionati, turisti, gite, scolaresche... Da qualche anno la bella struttura è stata però chiusa, si entra solo raramente e su appuntamento, a causa di alcune crepe che si sono formate a causa dei contigui lavori nei cantieri dell' Alta Velocità.
Ma non è quello il problema. L'area è di proprietà della Provincia che vuole qui edificare un palazzo di sette piani dove accentrare i suoi tanti uffici risparmiando sugli elevati affitti delle varie sedi distaccate. La situazione è alquanto confusa. Inizialmente si era ipotizzata ad una soluzione, molto francese come coraggio, dove inglobare nella moderna costruzione in cemento e cristallo l'antica area ferroviaria. Soluzione presto scartata data l'esigenza di costruire un grosso parcheggio sotterraneo...
Si è anche pensato di trasferire tutti i rotabili in un capannone in affitto... soluzione poco affascinante e certo costosa visti i 100.000 Euro che occorrerebbero per il solo trasporto.
Attualmente la Provincia si è fortunatamente espressa per la conservazione e la valorizzazione del Museo dei Trasporti di Bologna che deve essere restituito ai cittadini e ai visitatori anche se al momento non si è ancora presa comunque una decisione definitiva al riguardo. La realizzazione del nuovo palazzo della Provincia è del resto legata allo sblocco di parte dei fondi vincolati dal Patto di Stabilità e questo certo rallenta l'iter necessario per il via libera ai cantieri.
Personalmente ho segnalato la cosa ai responsabili cittadini e regionali della Soprintendenza ai Beni ambientali e architettonici, a varie personalità politiche e culturali di Bologna, ai Forum tematici politici... insomma, vi terrò aggiornati sugli sviluppi futuri di questa faccenda. Infine vorrei sottolineare, come ho scritto nelle lettere inviate, a come tengo molto che, qualora l'area avesse uno scopo diverso da quello museale, non fosse comunque dispersa nessuna parte della preziosa collezione e anche che sia possibile trovarne una nuova collocazione altrettanto rappresentativa.



Uno dei due tram portoghesi ripreso all'interno della vecchia rimessa dei tram extraurbani per Pieve di Cento e Malalbergo. Dietro due tram a carrelli di cui uno ancora con la colorazione Stefer così come è rientrato a Bologna dopo gli anni trascorsi tra Cinecittà e Capannelle. Più dietro ancora il tram 121 a due assi. Sulla sinistra la motrice Piaggio in servizio fino al 1967 sulla Casalecchio Vignola e poi ceduta fino ai primi anni '80 ad Arezzo per le linee di Stia e Sinalunga...


Lo spettacolare filobus Macchi 1335 del 1964. Modello unico in Italia venne prodotto a Varese in 17 esemplari per sostituire l'ultima linea tramviaria bolognese per S.Ruffillo soppressa nel 1963. Hanno circolato fino al 1981.
[Modificato da Roberto Amori 21/01/2012 00:37]
20/01/2012 18:37
 
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apprendista tranviere
SALVIAMO IL MUSEO ATC
Rispondo a Roberto Amori: mi sono iscritto ieri al forum perchè ho sentito voci di prossima definitiva soppressione del Museo ATC (già chiuso al pubblico da anni) e di vendita per demolizione dei mezzi conservati. Frequento il Centro Anziani Montanari, situato nei locali ex-deposito tram della Zucca, e scrivo anche a nome di molti ex-tramvieri,soci del Centro. Io personalmente sono nipote di bigliettario (anni'30). Si voleva organizzare una visita al suddetto Museo, prima della soppressione, ma ci è stata negata questa possibilità sia dall'ATC, sia dalla Provincia, per inagibilità dei locali del Museo stesso.
Ci può dare dei suggerimenti su cosa possiamo fare per salvare questo patrimonio? Grazie a nome di tutti noi.
20/01/2012 18:50
 
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maestro tranviere
Ci sono ancora i bipiano Aerfer...?

1Poggioreale Cimit. Staz.Centr. v. Marina
P. Vittoria Mergellina Fuorigrotta Bagnoli
21/01/2012 00:29
 
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tranviere veterano
DEL MUSEO...

Innanzitutto saluto Bruno e il suo gruppo di appassionati ed ex tramvieri della nostra città.
Come sapete il nostro Museo è situato su un terreno di proprietà della Provincia di Bologna. Lo scorso anno la Provincia aveva espresso l'intenzione di edificarvi la sua nuova sede così da concentrarvi vari servizi oggi in affitto sparsi per la città.
Erano state così prospettate alcune possibilità tutte a tutela del patrimonio culturale qui custodito: spostare il Museo in altro luogo, costruire il nuovo edificio inglobando parte della struttura a ricordo della vecchia stazione delle Tramvie a vapore, oppure preservare semplicemente i rotabili più rappresentativi nei pressi del nuovo palazzo.
Difficoltà di vario genere e i pesanti tagli alle risorse avevano accantonato ogni iniziativa a data futura finchè, sotto Natale, si è tornati nuovamente a parlare del Museo come una istituzione comunque da trasformare o utilizzare, qui o altrove, in maniera diversa da quella attuale.
Questo in breve.
Vi assicuro che è stato fatto, in piene Festività, un lavoro fittissimo perchè il Museo non dovesse essere penalizzato o peggio ancora dimenticato. In questi ultimi anni, purtroppo, l'edificio è stato dichiarato inagibile a causa di alcune lesioni e crepe causate nell'antico fabbricato dai contigui lavori dell'Alta Velocità ferroviaria. Per il momento ogni azione è stata comunque rimandata con buona soddisfazione di tutti: speriamo che un giorno possa essere restituito ai cittadini, e alle scolaresche in visita, e che se possibile lo possa essere sempre nella sua bella sede storica.
Purtroppo il bipiano Aerfer 2724, come avevo annunciato un paio di anni fa, è stato demolito. Rimane la 2727 di proprietà del GST.

21/01/2012 12:30
 
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tranviere senior
Bellissimo!
Mi piacerebbe visitarlo e fare foto al materiale conservato qui (e magari anche a quello appena fuori, se esiste ancora). Diversi anni fa - forse era il 2001 - telefonai ad ATC per chiedere una visita su appuntament. Al di là di qualche problema nelle date da concordare, mi spararono anche una poco invitante cifra a mo' di biglietto.....avrei dovuto pagare 100€, non so se per la guida o per cos'altro....lasciai perdere.

Roberto, le cose sono cambiate? Come funziona se volessi fare un giro?

Grazie.
Stefano

Salù a tùcc!
02/02/2012 04:53
 
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tranviere veterano
Stefano non è cambiato nulla da quando feci una visita "fugace" come premio personale dopo il mio faticoso esame di amministrativo. Andai al deposito Zucca poi mi feci a piedi tutta la via Bigari ed entrai praticamente scortato.... non sapevo che le officine Casaralta fossero li,per me è stato un colpo sul colpo.

Amo profondamente le motrici bolognesi tanto quanto sono legato a Bologna e vedere (le originali) dal vivo credo sia veramente qualcosa di appagante. Un po' come quando si va a Trieste Campo Marzio a visitare 3 bellezze sempre della patavina Stanga.

Una cosa appagante è stato tutto il museo. Se c'è bisogno di fondi (per quanto posso) fatemi sapere.

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