Rischia veramente la distruzione il Trasporto Pubblico Locale in Italia!

x vomerocentrale
In caso di passaggio il rischio sarebbe il taglio e l'accorpamento di linee. Il 3 già ora ha una scarsa domanda e per Portici è quasi parallelo, per le tratte meno infrequentate, alla circolare arancione di Eavbus. il 5 ha una frequenza dichiarata di oltre un'ora. Non parliamo poi delle circolari eavbus già presenti. Più che passare le linee da un'azienda all'altra, forse si potrebbe pensare a modificare la tipologia d'offerta, per esempio sperimentare il servizio a chiamata.

Vincenzo201, 19/06/2010 1.57:

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Mi pare anacronistico: sono decenni che l'area urbanizzata si estende ben oltre San Giovanni e Bagnoli: sarebbe utile una pianificazione unitaria. Anzi, sarebbe meglio allargare l'area di influenza dell'azienda urbana.

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La tendenza potrebbe essere esattamente contraria: limitare l'area di esercizio ANM alla cinta urbana. L'azienda urbana già da tempo avrebbe avuto la possibilità di allargare il servizio ad aree non coperte, come la zona occidentale di Giugliano, ma non l'ha fatto. Un'idea in questo senso fu esposta proprio dal presidente Simeone in un incontro nella zona di Giugliano Casacelle, due anni fa.

vomerocentrale48, 19/06/2010 10.10:

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X Vincenzo ad esempio queste linee potrebbero passare ad EAVBUS

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EAVBUS è destinata a scomparire, salvo cambiamenti di rotta al momento impensabili, per cui...

Ho cambiato il titolo del thread, ritenendo questo nuovo meno "emotivamente coinvolto", diciamo così...

Intanto da "La Nazione" di oggi un annuncio per la situazione della provincia fiorentina.
Nell'articolo si preannunciano tagli e aumenti dei biglietti a partire dal prossimo gennaio.
Se il taglio sarà effettivamente del 40% il sistema del TP su gomma dovrà prevedere aumenti del biglietto del 13%, tagli di chilometri del 13% e tagli dei costi del servizio del 13% (Stefano Giorgetti - assessore provinciale a mobilità e trasporti).
Forse non è distruzione del TP, ma le premesse non mi sembrano le migliori...

Augusto1 19/06/2010 11.17

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La tendenza potrebbe essere esattamente contraria: limitare l'area di esercizio ANM alla cinta urbana

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Nessuna azienda di trasporto urbano nelle grandi città limita il proprio servizio all'area urbana. Lo fa l'Atac ma l'area urbanizzata rientra quasi tutta all'interno del Comune di Roma e si tratta di un'area ampia dieci volte Napoli. L'ATM non limita a Milano, l'ATC altrettanto a Bologna, ecc. Una limitazione del genere a Napoli, poi, non c'è da sessant'anni, cioè un'epoca in cui anche Portici era semiagricola e bastava una, due tratte di tranvia per servire tutta la zona. Da un paio di anni è stata individuata un'area unica tra Napoli e i Comuni limitrofi, non si può andare indietro. Pensano forse di istituire una corriera, tra Napoli e Portici?

Al di là di queste considerazioni, la tendenza futura potrebbe essere proprio quella di cui ho parlato. Non è una mia opinione...

Biagpal

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Pasquà te lo dico per l'ennesima volta, visto che a te nel cervello proprio non ti vuole entrare. L'eventuale evasione non c'entra un tubo perché le risorse della bigliettazione coprono solo una piccola parte del TPL. I costi del TPL devono e dovranno essere sostenuti in buona parte dallo Stato e dagli Enti Locali.

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Certo, però, che se ci fosse meno evasione, la Regione dovrebbe stanziare meno per le perdite e investire di più.

Combattere l'evasione non è facile sopratutto perché i controllori sono pochi e sono anziani infatti una buona parte a fine anno vanno in pensione, si può ridurre sempre di più se si vuole sulle metropolitane, funicolari, Sepsa e la Circumvesuviana, sui bus è difficile perché essendo quasi sempre pieni i controllori non salgono, come dicevo poi sono anziani e hanno poca voglia di fare, dopo fatto un pò di multe al giorno secondo me tirano i remi in barca.

Non è possbile, allora restiamo così. In fondo si tratta di mancanza di senso civico: buona parte di chi prende l'autobus non capisce, o non vogliono capire che l'evasione porta a spendere soldi per i controlli che potrebbero avere migliore destinazione d'uso. A volta penso che questi tipi non meritino né il biglietto unico, né dei mezzi efficienti. E mi sa che pagherano tutti per loro.
A questo punto abbiamo poche scelte.
La prima: bigliettaio sul bus. Effetti: aumento del biglietto, ma ci sarebbe la soddisfazione morale di non essere gli unici fessi a pagare, poiché pagherebbero tutti.
La seconda:

La seconda far salire solo davanti e mettere un tornello, ma a Napoli credo sia impossibile, mi ricordo all'inizio che usci Giranapoli c'erano i bigliettai volanti, salivano sui bus e chi non aveva il biglietto o scendeva o pagava, in questo modo si potrebbero creare de posti di lavoro non so un minimo di stipendio e percentuale sulla vendita dei biglietti. Ma poi i napoletani non acquisterebbero più il biglietto a terra.

Per la seconda avevo pensato a qualcosa di più estremo: linee su gomma, almeno le urbane e suburbane, fuori da Unico, e gratis, finanziate dalle poche risorse pubbliche. Ovviamente la qualità sarebbe pessima, ma se molti non vogliono pagare, forse accettano un servizio di scarso livello.
Probabile, a parte la provocazione, che se non si trovano soluzioni, si potrebbe essere tentati dal ridurre ai minimi termini il servizio di superficie pur di limitare le perdite.
Per il bigliettaio volante, si può pensare al deterrente del sovrapprezzo, cosa obbligatoria ai sensi della legislazione regionale per le aziende che decidessero di vendere biglietti in vettura.

Vincenzo201, 20/06/2010 18.09:

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In fondo si tratta di mancanza di senso civico: buona parte di chi prende l'autobus non capisce, o non vogliono capire che l'evasione porta a spendere soldi per i controlli che potrebbero avere migliore destinazione d'uso.

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Il problema è proprio la mancanza di senso civico purtroppo alcune persone pensano che non bisogna assolutamente pagare il Servizio Pubblico. E hai ragione anche sul fatto che per combattere l'evasione vi è un aggravio di spese per i controlli. Pensa hai milioni che si dovranno spendere per istallare i tornelli sulla linea 2. Non sarebbe più bello se tutti facessero i biglietti e quei milioni per i tornelli si investirebero per altre cose???

Qui manca un pò di tutto il problema è che molti si credono furbi, usando molto i mezzi pubblici ne vedo di cotte di crude, ora è di moda quando vengono beccati di dire che non hanno documenti con loro, gli fanno la multa è vero ma i dati detti a voce quante volte saranno veri, non so se vi è capitato mai prendere il bus nella 167 be quando marchi il biglietto ti senti osservato come un extraterrestre, poi certe situazioni aiutano ad evadere, domenica ho preso la metro a gianturco e non vorrei sbagliarmi ma ho visto una sola obliteratrice per giunta al piano terra e nessuna sui binari,nessun controllo quindi molti evadono e non solo il popolino o lo straniero idem succede a Cavour si fa interscambio e non ci sono controlli, devo dire che ogni tanto ma è di rado ci sono i controlli all'inizio della scale ma solo nei giorni lavorativi, pagare il biglietto è un nostro dovere io sabato con 2,60 con il biglietto weekend dalla mattina alla sera ho viaggiato, se dovevo usare l'auto per i tanti servizi che ho fatto, minimo ci volevano 20 euro di benzina e poi la spesa per parcheggiare, quindi in molti casi è da fessi evadere visto il servizio che ti danno in cambio pagando il biglietto del bus, inoltre è molto facile evadere nelle ore di punta vedi bus pieni idem per metro, insomma bisogna fare buona parte dei napoletani da capo

Ragazzi ci sono anche condizioni particolari che possono indurre all'evasione: alla stazione di Piscinola la stragrande maggioranza non oblitera, perchè chi esce da MCNE già sa in partenza che i suoi biglietti non passeranno (specialmente se provenienti da Giugliano, che carica molti passeggeri), a causa di incompatibilità fra le macchinette. Se aggiungiamo che stamane si passava liberamente sia a Medaglie d'Oro che a Vanvitelli...

Ecco una soluzione trovata in rete

RIPRISTINARE IL BIGLIETTAIO SUI MEZZI PUBBLICI

“ Stando al dossier realizzato dal Consorzio Unico Campania, segnatamente per quanto riguarda le linee su gomma che fanno capo all’azienda napoletana per la mobilità, vi sarebbe una percentuale di evasione da parte di coloro che utilizzano tali linee, pari al 23,6 %. In pratica a Napoli un viaggiatore su quattro, tra quanti usufruiscono dei mezzi pubblici su gomma, non paga il ticket, con una perdita netta di oltre un milione di euro all’anno, così come quantificata dai vertici dell’azienda – afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. Un problema grave che incide e non poco sui bilanci negativi delle aziende del pubblico trasporto a Napoli ed in tutta la Campania, dove la percentuale d’evasione scende di qualche punto, attestandosi al 20% “. “ Una battaglia difficile da sostenere, con esiti incerti, se combattuta con armi spuntate – continua Capodanno -. Per esemplificare se un passeggero, trovato senza biglietto, non vuole declinare le sue generalità ai controllori, questi ultimi potrebbero trovarsi nella necessità di chiamare in aiuto le forze dell’ordine e, nel frattempo, il passeggero potrebbe dileguarsi. Insomma insieme ai controllori ci vorrebbero dei rappresentanti delle forze dell’ordine sui mezzi pubblici, il che, notoriamente, è impossibile “. “ Ritengo che se si vuol vincere questa battaglia, facendo sì che a Napoli tutti i passeggeri si muniscano del biglietto opportunamente obliterato, vi è una sola strada da percorrere – prosegue Capodanno -, ed è quella di ripristinare la figura del bigliettaio sugli autobus, filobus e tram. In questo modo non solo si sconfiggerebbe certamente un fenomeno che raggiunge punte record nel capoluogo partenopeo, dal momento che, a livello nazionale, la media di questo tipo di evasione è del 15%, ma si garantirebbe una maggiore sicurezza ai passeggeri anche rispetto al noto fenomeno del borseggio. Inoltre la presenza del bigliettaio potrebbe contribuire a scoraggiare, sui mezzi adibiti al pubblico trasporto, gli atti vandalici, sovente alla ribalta delle cronache, pure da parte delle cosiddette baby gang “.

dal sito legabiente ecco perchè secondo me unico non può sparire
La Regione più seria è stata la Campania, dove l'integrazione tariffaria ha un nome semplice: Unico. E' nato nel 1994 e coinvolge tutte le 13 aziende di trasporto pubblico che vanno dalle municipalizzate di Napoli, Avellino, Benevento, Caserta e Salerno, le Isole Ischia e Capri, dalla storica Circumvesuviana, fino a Trenitalia. Il sistema di tariffazione è basato su fasce semicircolari che dal capoluogo crescono di dimensione. Ma se ci si muove tra due comuni senza transitare per il capoluogo è possibile usufruire di una tariffa più vantaggiosa. All'introduzione del sistema integrato è corrisposta una sostanziale diminuzione dell'evasione e un aumento del traffico passeggeri. Sono previste anche offerte turistiche integrate: suggeriamo una visita al sito: www.unicocampania.it.

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Per esemplificare se un passeggero, trovato senza biglietto, non vuole declinare le sue generalità ai controllori, questi ultimi potrebbero trovarsi nella necessità di chiamare in aiuto le forze dell’ordine e, nel frattempo, il passeggero potrebbe dileguarsi.

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Per semplificare la cosa, non si potrebbero affidare alla Polizia Municipale, i controlli? Mi sembra che quest'ultima possa procedere all'arresto.

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vi è una sola strada da percorrere – prosegue Capodanno -, ed è quella di ripristinare la figura del bigliettaio sugli autobus, filobus e tram.

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IN questo caso, il bigliettaio, di fronte al passeggero che rifiuti di fare il biglietto, può arrestarlo? No. Può prenderlo di peso e farlo scendere dal bus? No, verrebbe denunciato per violenza privata. E' una questione di poteri: finché il personale non ha la facoltà giuridica per farsi rispettare, al di là di vedersi chiamare "polizia amministrativa" non se ne esce.

Ma con il bigliettaio credo chi non voglia pagare non sale, in un caso del genere per far ripartire il bus saranno stesso i viaggiatori ha far scendere chi non vuole pagare, se no davvero non ci sono speranze.

sabato sera ho preso il reg. Campi Flegrei - Salerno e il controllore è passato due volte e tutti (almeno nel mio vagone) avevano regolare biglietto. Stessa cosa è capitata un paio di settimane fa ho baccato dei controllori su un treno della linea 2 e anche in quel caso tutti i presenti nel mio vagone avevano regolare biglietto.

Invece mi capitò una scena strana su di un filobus: al salire dei controllori magicamente la vettura si svuotò come per incanto, e tutti i restanti avevano regolare ticket. Mah che cosa strana