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Rischia veramente la distruzione il Trasporto Pubblico Locale in Italia!

Ultimo Aggiornamento: 06/12/2014 15:30
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22/02/2011 17:14
 
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Domani sciopero

ANM SCIOPERO REGIONALE TPL.

Mercoledì 23 febbraio 2011

Si comunica che le Segreterie delle Associazioni Sindacali FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI e UGL Trasporti hanno proclamato uno sciopero regionale di 4 ore del T.P.L. per mercoledì 23 febbraio 2011 dalle 9:00 alle 13:00.

L'A.N.M. si scusa con la Clientela per i possibili disagi.


EAVBUS Sciopero regionale del 23 febbraio 2011

PER SCIOPERO REGIONALE PROCLAMATO DALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI FILT-CGIL, FIT-CISL – UILTRASPORTI E UGL, GIORNO
23 FEBBRAIO 2011 NON POTRA’ ESSERE ASSICURATO IL SERVIZIO AUTOMOBILISTICO:

DALLE ORE 09. 00 ALLE ORE 13. 00



CTP AVVISO DI SCIOPERO: MERCOLEDI' 23 FEBBRAIO 2011

Si avvisa la Clientela che per mercoledì 23 febbraio 2011 è stato proclamato uno sciopero regionale del T.P.L. di 4 ore dalle ore 9.00 alle 13.00.

Lo sciopero è stato indetto da CGIL - CISL - UIL - UGL in riferimento ai tagli previsti al settore trasporti

CIRCUMVESUVIANA - AVVISO DI SCIOPERO

CAUSA SCIOPERO REGIONALE DI 4 ORE PROCLAMATO DAI SINDACATI FILT CGIL, FIT CISL, UIL TRASPORTI E UGL TRASPORTI, IL GIORNO 23 FEBBRAIO 2011 POTREBBE NON ESSERE ASSICURATO IL SERVIZIO FERROVIARIO:
DALLE ORE 9.00 ALLE ORE 13.00

STRIKE NOTICE

DUE TO STRIKE ANNOUNCED BY TRADES UNION, ON 23th FEBRUARY 2011, THE RAILWAY SERVICE MAY NOT BE GUARANTEED:
FROM 9h00 TO 13h00

NAPOLI, 17 FEBBRAIO 2011 LA DIREZIONE

SEPSA:Sciopero Regionale del 23 Febbraio 2011

Per effetto dello sciopero regionale proclamato dalle OO.SS. CGIL, CISL, UIL e UGL per il giorno 23 Febbraio 2011, il servizio potrà subire ritardi, limitazioni e/o soppressioni dalle ore 8.00 alle ore 14.20

Prima dell'inizio dello sciopero
Le ultime partenze garantite saranno:
Montesanto - Torregaveta Ore 08.01
Torregaveta - Montesanto Ore 08.20
Torregaveta - Fuorigrotta Ore 8.40
Montesanto - Licola Ore 08.03
Licola - Montesanto Ore 08.43

Al termine dello sciopero
Le prime partenze garantite saranno:
Montesanto - Torregaveta Ore 13.41
Fuorigrotta - Montesanto Ore 13.30
Fuorigrotta - Torregaveta Ore 13.27
Bagnoli - Montesanto Ore 13.53
Torregaveta - Montesanto Ore 14.00
Montesanto - Licola Ore 13.43
Quarto - Montesanto Ore 14.12
Licola - Montesanto Ore 14.23

23 febbraio - Sciopero Regionale Trasporti 4 ore

Metronapoli informa che, in occasione dello Sciopero Regionale dei Trasporti di 4 ore, indetto dalle sigle Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Ugl Trasporti, mercoledì 23 febbraio si potrebbero verificare disservizi su Linea 1, Linea 6 e Funicolari dalle ore 9.00 alle ore 13.00.

I servizi minimi saranno garantiti secondo le seguenti modalità:


Linea 1

Ultima partenza da Piscinola alle ore 9.05 e da Dante alle ore 9.12. Il servizio riprende con prima corsa da Piscinola alle ore 13.25 e da Dante alle ore 13.53.

Linea 6

Ultima partenza da Mostra alle ore 9.11 e da Mergellina alle ore 9.19 Il servizio riprende con prima corsa da Mostra alle ore 13.19 e da Mergellina alle ore 13.27

Funicolari Centrale, Chiaia e Montesanto

Ultima corsa alle ore 9.20. e ripresa del servizio alle ore 13.10

Funicolare di Mergellina

Ultima corsa alle ore 9.24 e ripresa del servizio alle ore 13.12




CLICCARE SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRE
06/04/2011 16:19
 
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In vista pesanti tagli nel salernitano, il firmando contratto di servizio tra la Provincia di Salerno e il Cstp avrà drastiche ripercusioni in termini di servizi offerti alla cittadinanza circa il 60% delle corse CSTP sono a rischio i sindaci dei comuni salernitani sono già in allerta per contenere le riduzioni. Intanto il neonato comitato cittadino «Trasporto pubblico bene comune», riunito nella sede Usb in via Centola, a Torrione, ha promosso una manifestazione per sabato prossimo contro gli aumenti dei biglietti Unico Campania e i tagli delle corse e del personale del Cstp. L’appuntamento è stato fissato per le 16 in piazza Grasso, a Mercatello, dove gli attivisti distribuiranno volantini per sensibilizzare i cittadini sull’aumento dei biglietti e la diminuzione delle corse che colpirà soprattutto le aree extra e suburbane. «Ci muoveremo a piedi o in bici, in varie tappe, fino ad arrivare a piazza ferrovia, dove terremo un presidio fino alle 20», spiegano gli attivisti annunciando l’iniziativa.
07/04/2011 11:51
 
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Scompare un altro importante servizio...pazzesco! [SM=x346221]

Campania: addio al metrò del mare
costa troppo, la Regione lo sopprime


NAPOLI - Salta il metrò campano del mare. Niente soldi, la Regione rinuncia al servizio alternativo dei collegamenti veloci nei golfi di Napoli e Salerno. In alto mare i bilanci, alla vigilia di Pasqua non esistono possibilità di far partire aliscafi e jet sulle rotte veloci, attraverso i porti turistici della rete costiera, da Bacoli al Cilento, attraverso le isole e le più affollate località della costiera.

Uno stop imprevisto per le iniziative promozionali degli operatori. Anche per i pendolari, però, un brutto colpo: dalla prossima estate collegarsi con il capoluogo sarà molto più difficile. E le condizioni del traffico automobilistico, sulle principali arterie delle vacanze, torneranno ad essere caotiche.
S’interrompe, dopo dieci anni di crescenti successi, la proposta degli armatori campani che avevano assicurato una fitta rete di mezzi veloci dalla sponda flegrea a Sorrento, dal Cilento alla costa vesuviana, da Napoli e Salerno ai porti delle isole.

Bloccati anche i numerosi servizi di collegamento integrato, con navette, treni e imbarcazioni locali, attraverso le più importanti realtà degli itinerari turistico-culturali della Campania da Cuma e Baia ai musei napoletani, da Ercolano e Pompei a Oplonti, dall’antica Stabia ai percorsi incantevoli di Paestum e di Velia. «I tagli imposti ai nostri bilanci sono insostenibili», spiega l’assessore regionale ai Trasporti, Sergio Vetrella. «A stento riusciamo a garantire i servizi di ordinaria amministrazione».
E certamente da soli, gli armatori campani che hanno garantito finora il metrò del mare, non potranno assicurare la continuità del servizio, costato l’anno scorso 4,5 milioni di euro.

Tutti riconoscono l’importanza strategica del carattere di promozione turistica rappresentata dai collegamenti veloci via mare. Ma i problemi finanziari non consentono di sperare in soluzioni dell’ultima ora. «Al momento non abbiamo in programma interventi in favore dei servizi alternativi marittimi», dice a sua volta l’assessore regionale al Turismo, Giuseppe De Mita. «Con le risorse a disposizione dobbiamo garantire prima di tutto le iniziative per così dire tradizionali della politica turistica sul nostro territorio». Sfumata anche la possibilità di ritoccare ulteriormente i prezzi dei ticket e degli abbonamenti stagionali. Impossibile per i quattro soci del consorzio regionale (Snav, Alilauro, Gruson, Libera Navigazione) rinunciare alle sovvenzioni pubbliche straordinarie.

Dall’estate del Duemila, in media, sulle sedici rotte del metrò del mare si sono spostati trecentomila viaggiatori, in gran parte turisti di transito, italiani e stranieri. Notevoli i benefici sul sistema tradizionale dei trasporti privati. Significativo il calo del movimento automobilistico, soprattutto nei giorni festivi e nelle ore di punta. Se la rinuncia della Regione sarà confermata, tour operator e albergatori dovranno rivedere piani e programmi già predisposti in vista della prossima stagione turistica. Come se non bastasse, si è aperta una vertenza sulla possibile riduzione delle corse e sull’aumento dei prezzi delle linee ordinarie dei trasporti marittimi regionali. Un duro colpo in più, insomma, per il già depresso movimento turistico della Campania. A che servono spot promozionali e incentivi locali, se agli ospiti italiani e stranieri non riusciamo a garantire neppure la sicurezza dei collegamenti con i porti, gli aeroporti e le grandi arterie stradali?

Giovedì 07 Aprile 2011 - 11:21
www.ilmattino.it/articolo.php?id=144652&sez=NAPOLI
12/05/2011 14:13
 
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Da "Il Denaro"
Trasporti pubblici in appalto:
arrivano le regole di Vetrella
DI REDAZIONE IL DENARO – GIOVEDÌ 12 MAGGIO 2011,
POSTATO IN: APERTURA, POLITICA&ISTITUZIONI


La legge per regolamentare il sub affidamento dei servizi di trasporto pubblico è pronta. L’ha scritta l’assessore regionale al ramo Sergio Vetrella prevedendo che ogni azienda può delegare non oltre il 30 per cento dell’attività. Non solo. Il passaggio deve essere autorizzato dalla Regione o altro ente locale titolare del contratto principale e avvenire mediante un concorso pubblico se il primo affidamento è stato diretto.

LE CONDIZIONI
Se un’impresa che gestisce il servizio di trasporto pubblico vuole cedere una linea ad un’azienda terza deve rispettare le stesse condizioni del contratto principale. Il corrispettivo, inoltre, deve necessariamente essere uguale o inferiore a quello versato per la prestazione generale.
Resta fermo il fatto che l’accordo di servizio sottoscritto tra la prima affidataria e l’ente pubblico può prevedere dei limiti differenti rispetto a quanto disposto dalla legge e autorizzare, tanto per fare un esempio, una percentuale inferiore al 30 per cento di linee trasferibili.

LE MODALITA
Se l’impresa principale ha ottenuto l’affidamento diretto non può a sua volta scegliere liberamente l’azienda alla quale delegare parte del lavoro. E’ obbligata, in questa circostanza, ad effettuare una selezione pubblica supervisionata dall’ente col quale ha il rapporto di servizio. Se invece l’impresa che opera per conto di un’istituzione ha ottenuto il contratto in seguito ad una gara pubblica può procedere al sub affidamento mediante chiamata diretta.

IL CONTRATTO
La legge presentata da Vetrella all’attenzione del Consiglio regionale stabilisce che il contratto di sub affidamento per essere valido deve ottenere l’autorizzazione dell’ente che ha assegnato la gestione del servizio all’impresa principale. Questa modalità può essere già prevista nel contratto principale ed evitare così un inutile e supplementare passaggio burocratico.
Nell’accordo le imprese sono obbligate a inserire il dettaglio delle linee oggetto di sub affidamento, una relazione sulle motivazioni tecniche ed economiche giustificano una tale iniziativa e tutte le notizie relative all’azienda sub affidataria.
Secondo quanto dispone la legge ogni autorizzazione ha una validità massima di 3 mesi e decade qualora l’impresa che ottiene l’appalto secondario non trasmette il contratto all’ente affidatario entro una data stabilita. Nel caso in cui non c’è affidamento diretto ma viene espletata una gara l’accordo è valido soltanto dopo 60 giorni dalla comunicazione dell’esito a tutte le imprese che hanno partecipato al bando.

GLI OBIETTIVI
Con questa legge la Regione Campania conta di accrescere l’efficienza del servizio, soprattutto per quanto concerne le linee meno frequentate, e al tempo stesso di ammettere nuove imprese in un mercato che ha bisogno di concorrenza per sviluppare dei modelli positivi.

Che cosa prevede il disegno di legge
• E’ autorizzato il sub affidamento del servizio di trasporto pubblico locale
• L’impresa prima affidataria non può delegare più del 30 per cento dell’attivit�
• Il corrispettivo non può essere superiore a quello del contratto principale
• Il sub affidamento può essere diretto o pubblico (con gara d’appalto)
• Il contratto di sub affidamento deve essere autorizzato dall’ente pubblico assegnatario
• L’autorizzazione ha una validità di 3 mesi

Il regolamento di Vetrella prevede che ogni azienda possa delegare non oltre il 30 per cento dell’attività. Non solo. Il passaggio deve essere autorizzato dalla Regione o altro ente locale titolare del contratto principale e avvenire mediante un concorso pubblico se il primo affidamento è stato diretto
[Modificato da Caravaggio_88 12/05/2011 14:13]
12/05/2011 14:32
 
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Caravaggio_88, 12/05/2011 14.13:

Trasporti pubblici in appalto:
arrivano le regole di Vetrella
DI REDAZIONE IL DENARO – GIOVEDÌ 12 MAGGIO 2011,
POSTATO IN: APERTURA, POLITICA&ISTITUZIONI


La legge per regolamentare il sub affidamento dei servizi di trasporto pubblico è pronta.

LE CONDIZIONI
Se un’impresa che gestisce il servizio di trasporto pubblico vuole cedere una linea ad un’azienda terza deve rispettare le stesse condizioni del contratto principale. Il corrispettivo, inoltre, deve necessariamente essere uguale o inferiore a quello versato per la prestazione generale.

Che cosa prevede il disegno di legge
Il corrispettivo non può essere superiore a quello del contratto principale



scusate ma non mi è chiara una cosa e cioè: io Regione dopo regolare gara affido a una azienda X il servizio pubblico di una zona. L'azienda X può a sua volta sub-appaltare una parte di tale servizo ad una azienda Y ma ad un prezzo superiore a quella dell'appalto???? ASSURDO cioè io mi aggiudico il servizio per 100€ (casomai per aggiudicarmi l'appalto ho ribassato un pò troppo il prezzo) e poi lo sub-appalto a 150€ e la Regione ne caccerà 150€??????? ASSURDO [SM=x346221] [SM=g9628] [SM=g9589] [SM=g9410]
[Modificato da (ferpas) 12/05/2011 14:34]
26/05/2011 15:46
 
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La situazione è davvero critica
Da "IL MATTINO" del 26/05/2011

È arrivata al capolinea la crisi del trasporto pubblico locale. In conseguenza dei tagli imposti dalla massima istituzione regionale, nell'ambito delle decisioni adottate per il riordino del settore già alla fine dello scorso anno (legge 964), tutte le aziende pubbliche e private della Campania (circa 5mila i lavoratori) saranno interessate a breve termine da una drastica riduzione dei finanziamenti e, quindi, dei servizi da erogare. A Caserta, in particolare per quel che riguarda la più importante società pubblica, l'Acms, i tagli in termini di contributi regionali si aggirano intorno ai 6 milioni di euro (26 i milioni garantiti nel 2010), con un ridimensionamento anche delle tratte da effettuare che passa dai 19 ai 16 milioni di km per l'intero ambito provinciale. L'ultima spiaggia è rappresentata dal summit di mercoledì primo giugno quando l'assessore al ramo Sergio Vetrella sarà chiamato a definire la questione insieme alle organizzazioni sindacali e di categoria e con tutti i rappresentanti di Province e Comuni, oltre alle associazioni datoriali Asstra ed Anav. All'ordine del giorno le modalità operative da seguire non tanto per un riassetto dell'intero sistema della mobilità regionale quanto piuttosto per tamponare un'emorragia di posti di lavoro senza precedenti nella storia del Tpl (1600 a rischio in tutta la Campania). Un'emergenza che in questi giorni è stata messa alla prova da ben 4 aziende del Salernitano che hanno avviato le procedure di mobilità, ovvero di licenziamento, per centinaia di addetti. Seguite a ruota dall’avvio delle procedure di licenziamento collettivo di 165 addetti nel Casertano, di cui 148 dipendenti dell'Acms (su 470) e 17 dell'Atc di Capua. Tutti interventi che secondo le organizzazioni di categoria di Cgil Cisl Uil sarebbero scaturiti «da una semplice scellerata operazione algebrica, meno fondi, meno servizi. Equiparando il trasporto pubblico locale a un qualsiasi prodotto di cui i lavoratori, gli studenti, i pensionati, i cittadini, potrebbero fare assolutamente a meno». Ad aggravare la situazione, secondo le stesse organizzazioni di categoria, ci sarebbe soprattutto la mancata compensazione dei tagli con l'incremento delle tariffe, aumento che pure era stato determinato attraverso il Consorzio Unico dal primo aprile. Senza contare poi che le ultime, drastiche misure stabilite dalla Regione hanno procurato, quale effetto domino, risvolti negativi anche su di un altro fronte, quello dell'indotto. L'Acms, tra l'altro, ha già provveduto ad attivare provvedimenti di razionalizzazione nella tratta compresa tra Sessa, Capua ed il Comune capoluogo, mettendo a rischio la sopravvivenza di alcune delle 18 linee private che operano su questi percorsi. E non basta. L'Eav e Metrocampania Nord Est sarebbero intenzionate addirittura, come riporta un documento delle parti sociali, a dismettere la tratta Piedimonte Matese-S.Maria Capua Vetere, dopo avere prodotto ingenti investimenti per la riqualificazione e l'elettrificazione della linea. Ma, a prescindere dalle prospettive affatto incoraggianti, va segnalato intanto che già questa mattina ci sarà il primo incontro presso l'Acms per la procedura di mobilità, procedura che come per legge dovrebbe esaurirsi nell'arco di 60 giorni. Secondo l'Ugl il confronto dovrebbe essere procrastinato all'indomani del primo giugno, quando l'assessore Vetrella dovrebbe essere in grado di precisare quali risorse resteranno a disposizione per il comparto, si parla di circa 15 milioni di euro. «Credo che sia indispensabile aspettare quella data e poi eventualmente trattare su basi piu concrete - ha dichiarato il segretario provinciale Giorgio Donato - il mio convincimento è che si possono trovare ancora soluzioni. Faccio per questo riferimento all'accordo raggiunto per il Ctp dove i dipendenti hanno manifestato la disponibilità per un esodo volontario ed incentivato autofinanziato». L'assessore provinciale ai trasporti Luigi Maffei aspetta riposte decisive dal tavolo regionale. «Noi abbiamo fatto la nostra parte razionalizzando per quanto possibile ed abbattendo i costi. Ma rispetto ai finanziamenti saranno le singole aziende a fare le necessarie valutazioni e trarre le dovute conclusioni».
02/06/2011 16:45
 
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Ieri gg 01/06/2011 si è tenuto un importante incontro in Regione tra l'assessore Vetrella e tutte le aziende di trasporto regionali per discutera la loro grave crisi finanziari. Oltre al progressivo ridimensionamento dei servizi che stiamo assistendo da circa un anno, a rischio ci sono tutti i lavoratori poichè sono in vista dei probabili licenziamenti. Ecco cosa ne è risultato da questo incontro:

da IL MATTINO:

Un impegno concreto per il pagamento di tutte le spettanze arretrate e la promessa di utilizzare il «tesoretto» di 15 milioni di euro a disposizione della Regione nella maniera più equa per tutte le province. L’assessore regionale ai trasporti Sergio Vetrella sceglie la strada della mediazione e aggiorna l’incontro con le istituzioni, le associazioni e i sindacati fra dieci, al massimo quindici giorni. Ieri pomeriggio, a Napoli, l’incontro è stato più produttivo degli ultimi faccia a faccia in Regione, ma non ha prodotto nessuna decisione definitiva. I soldi in ballo sono sempre gli stessi: 15 milioni. Vetrella, sostenuto anche dalle province di Napoli e Caserta, ha inizialmente proposto la costituzione di un fondo regionale da destinare all’esodo incentivante. Prepensionamenti per salvaguardare i posti di lavoro. Una soluzione che però la Provincia di Salerno, insieme al Comune e a tutti i rappresentanti del territorio salernitano, ha sempre osteggiato. Questo perché, di fronte ai bilanci dissestati delle aziende napoletane o casertane, i conti delle imprese salernitane possono a ragione definirsi virtuosi. Ecco allora che l’assessore provinciale ai trasporti Lello Ciccone, ha proposto una ripartizione dei 15 milioni in base agli stessi criteri che avevano guidato la mannaia dei tagli. Alla provincia di Salerno sarebbero spettati 2,5 milioni. Questa soluzione, però, non ha convinto Vetrella che ha scelto una terza via: la Regione pagherà tutti gli arretrati e valuterà nei prossimi giorni l’impiego dei fondi a disposizione. Il pagamento è relativo alle mensilità arretrare di marzo, aprile e maggio, oltre agli adeguamenti contrattuali del secondo semestre 2010. Tanti soldi, se si considera che alle aziende salernitane spettano 5 milioni al mese di rimesse regionali, oltre ai fondi relativi ai contratti. Una soluzione temporanea che potrebbe bloccare i licenziamenti. E infatti le aziende si sono impegnate a non procedere con licenziamenti o richieste di cassa integrazione fino alla metà di giugno. Vetrella chiedeva un impegno simile per i prossimi due mesi, ma gli imprenditori non se la sono sentita di garantire per un periodo così lungo senza concrete garanzie di incassare tutti gli arretrati. I fondi arriveranno direttamente dal bilancio regionale, mentre l’assessore ha preso tempo sulle risorse di rientro riservate al settore dal decreto legislativo approvato a fine maggio. Bisogna capire quali siano le indicazioni del governo regionale. «Siamo soddisfatti - ha dichiarato Ciccone - La nostra proposta andava nella direzione della tutela di tutti i posti di lavoro. Non è stata accettata, ma credo che l’idea di cominciare con il pagamento degli arretrati sia già un passo in avanti».

Per quanto riguarda la provincia di Caserta, la situazione è un pò piu drammatica poichè vi è la questione ACMS con 148 provvedimanti di licenziamento (vi ricordo che l'azienda e commissariata dopo il suo fallimento) e la ferrovia Piedimonte-Napoli gestita da Metro Campania Nord-Est per la quele si paventava una probabile chiusura:

La questione Acms, l’azienda della mobilità di Caserta, con 148 provvedimenti di licenziamento ancora da trattare, è la cartina di tornasole dell’intera partita regionale sul Tpl, ovvero il trasporto pubblico locale. Ancor prima di affrontare le problematiche generali del settore, ieri l’assessore regionale Sergio Vetrella, dinanzi ad amministratori e sindaci di tutte le province, oltre alle aziende, ha esaminato in premessa la spinosa vicenda occupazionale dell’azienda sottoposta a gestione commissariale, su specifica richiesta avanzata dalla segreterie regionali dei sindacato di categoria. Nessun intervento è stato escogitato nel particolare, restano a disposizione 15 milioni per tutte le aziende della Campania, ognuna delle quali ne potrà beneficiare secondo le proprie esigenze. Congelata pertanto ogni funzione «erogatrice», di risposte suppletive neanche a parlarne. Tanto che non sarebbe stato neppure possibile approfondire l’ipotesi di fare ricorso a un fondo di sostegno all’esodo incentivato, sulla base dell’articolo 47 della legge regionale del 2002. Le aziende, a questo punto, si sono riservate di approfondire la situazione, garantendo una risposta entro sette giorni. Alla fine resta sospeso nel comparto, quale più stridente anomalia, proprio il caso Acms, un enigma di difficile interpretazione soprattutto tenendo in considerazione che sino all’altro giorno il presidente della Provincia (l’ente che ha la delega dei trasporti), Domenico Zinzi, si è dimostrato fiducioso sul fatto che la procedura dei licenziamenti possa rientrare. Un auspicio che potrebbe tradursi in termini più concreti solo lunedì quando è stato convocato uno specifico confronto tra il commissario Fimmanò e i sindacati confederali e Ugl. Nell’occasione dovrebbe essere fatta chiarezza definitiva anche sulla stipula del contratto di servizio cui Acms è chiamata a corrispondere, così come è avvenuto per tutte le altre società di trasporto della Campania. Da segnalare, sempre sul fronte occupazionale, che l’esame della procedura dei licenziamenti avviati anche dall’Atc di Vitulazio si sarebbe concluso con esito favorevole per i 17 dipendenti. Ma nella partita trasporti, limitatamente agli ambiti casertani, c’è spazio anche per polemiche serrate tra le stesse organizzazioni sindacali. Facendo riferimento alla nota di una sigla sindacale autonoma, in cui veniva denunciata una presunta intesa tra MetroCampania, Regione e confederali, sui tagli ai servizi di trasporto su ferro delle tratte Benevento e Piedimonte Matese, netta è stata la smentita di Cgil, Cisl e Uil. «La nostra posizione è chiara - sottolineano i confederali - e coerente rispetto a una piattaforma ben articolata: difesa del servizio offerto all’utenza, a partire da un consolidamento del servizio ferroviario da integrare sempre più a quella su gomma; recupero di risorse economiche relative ai tagli già effettuati; diritto alla mobilità per tutti, con particolare attenzione alle zone interne della regione; tutela dei salari e dei livelli occupazionali». Sulla vicenda relativa alla linea di Piedimonte Matese martedì era intervenuto anche il dirigente di Metro Campania Nord Est, Iodice, durante un confronto alla Cisl. «Stiamo impegnando investimenti per ammodernare la tratta - ha precisato - portando a soluzione anche il problema dell’elettrificazione. Nei prossimi dodici mesi la percorrenza tra Napoli e Piedimonte che prima era di un’ora e 45 minuti passerà a un’ora e 10 minuti». Com’è noto Metrocampania gestisce tre linee, oltre quella di Piedimonte anche la tratta Napoli-Cancello Benevento e la tratta Aversa-Piscinola, restando solo da completare il segmento Aversa- S.Maria Capua Vetere.
09/06/2011 17:14
 
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Biglietti Unico aumentano la loro durata
da "IL MATTINO" del 09/06/2011

Aumenta la durata dei biglietti Unicocampania della fascia U, cioè quella che consente di effettuare gli spostamenti tra Napoli e diversi comuni della regione. La notizia arriva dall’assessorato regionale ai Trasporti: la novità scatterà dal 13 giugno. In particolare, il biglietto orario U1, di recente introduzione, passerà da una validità di 100 minuti a una durata di 120 minuti, mentre quelli dalla fascia U6 alla U11 (che, finora, avevano una validità temporale di 180 minuti) estenderanno la propria durata come segue: U6 190 minuti; U7 200 minuti; U8 210 minuti; U9 220 minuti; U10 230 minuti; U11 240 minuti. Da lunedì, gli utenti potranno utilizzare alle nuove condizioni i vecchi titoli di viaggio già in circolazione, a prescindere dalle indicazioni riportate nelle avvertenze poste sul retro dei biglietti. Dal primo luglio, invece, saranno in distribuzione i nuovi titolo di viaggio aggiornati in base alle modifiche approvate. «Abbiamo deciso di accogliere la richiesta di una larga parte di cittadini e associazioni di utenti e consumatori - spiega l’assessore regionale ai Trasporti Sergio Vetrella - con le quali siamo costantemente in contatto per controllare il sistema e apportare correttivi ove possibile; in questo caso, grazie all’estensione della durata dei biglietti orari, rendiamo ancora più convenienti gli spostamenti con i mezzi pubblici, dando ai cittadini più tempo a disposizione per completare il proprio viaggio su tutti i mezzi di trasporto e sempre con un solo biglietto». «Tutto il sistema tariffario integrato - aggiunge il direttore del Consorzio Unicocampania Antonietta Sannino - nasce dalla precisa volontà di invogliare i cittadini all’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico rispetto a quelli privati, con enormi benefici per il territorio in termini di sviluppo economico e di riduzione del traffico e dell’inquinamento».
28/06/2011 17:51
 
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Circum -25,5 % [SM=x346244]
SEPSA -16,6 %
MCNE (Aversa-Piscinola) -7,8%
MCNE (Valle Caudina) -8,3%
MCNE (NA-Piedimonte) -18,5 %

Ma perchè non chiudiamo tutto ed andiamo a casa... [SM=g9589]
[Modificato da e646.060 28/06/2011 18:09]

Marco B.
29/06/2011 17:45
 
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Vergognoso. E mi sono trattentuto.
30/06/2011 00:23
 
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è inutile tutto oramai è in declino
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Da "Il Denaro"
Vetrella, al voto la sfiducia:è la prima volta in Campania
DI REDAZIONE IL DENARO – MARTEDÌ 19 LUGLIO 2011,
POSTATO IN: NEWS


Il capogruppo regionale del Pse Gennaro Oliviero ha presentato una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore ai Trasporti e alle Attività produttive Sergio Vetrella. La mozione, sottoscritta da tutti i gruppi dell’opposizione, applica per la prima volta l’istituto del non gradimento dell’operato di un assessore previsto dal nuovo statuto regionale e tende a chiedere le dimissioni del responsabile dei trasporti, settore che sta vivendo una crisi particolarmente difficile in Campania. ” A oltre un anno di governo regionale di centrodestra la Campania é del tutto paralizzata e non si vede alcuno spiraglio di ripresa – dice Oliviero -. Tutti i settori cruciali dello sviluppo del territorio – tra i quali i trasporti – sono in ginocchio a causa dei tagli finanziari e da una politica regionale ispirata da meri tecnicismi anziché da strategie per lo sviluppo che é ciò di cui questo territorio necessita” .
20/07/2011 11:02
 
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tranviere veterano
io chiederei le dimissioni anche di Caldoro, alla fine è lui che ha chiuso i rubinetti, oltre ai tagli imposti dal governo centrale. Vetrella ha la colpa di trovarsi in una brutta situazione, ma alla fine anche se metteranno un'altra persona le cose penso cambieranno di poco.
[Modificato da (ferpas) 20/07/2011 11:03]
02/08/2011 19:56
 
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tranviere senior
Da "Il Denaro"
Bilancio: 38 mln all’Eav, altri 28 al trasporto locale
DI REDAZIONE IL DENARO – MARTEDÌ 2 AGOSTO 2011,
POSTATO IN: PANCIA, POLITICA&ISTITUZIONI


L’ossigeno per il sistema del trasporto pubblico locale arriva dalle risorse recuperate attraverso gli accertamenti fiscali su Irap e addizionale Irpef degli anni 2006 e 2007. Nel maxiemendamento sul bilancio sottoposto ieri all’approvazione del consiglio regionale della Campania la giunta ha così reperito 28.019.822,51 euro da impiegare per sostenere l’attività delle aziende che assicurano i collegamenti a livello locale e evitare licenziamenti.
Dalla soppressione dei fondi stanziati nel 2002 per incentivare le assunzioni a tempo indeterminato da parte delle imprese (20 milioni) e sostenere l’intero comparto produttivo regionale (circa 18 milioni di euro) arrivano invece i soldi per la ricapitalizzazione dell’Ente Autonomo del Volturno, la holding dei trasporti di Palazzo Santa Lucia. Sempre con riferimento a questo settore la giunta ha fatto approvare una norma che consente di concedere contributi straordinari alle imprese marittime che assicurano i ponti notturni con le isole. Per il 2011 lo stanziamento finanziario ammonta a 200 mila euro. Nel maxiemendamento è stato inserito il disegno di legge sull’accreditamento delle aziende private della sanità.

RIENTRO CERVELLI
E’ legge la disposizione che prevede forme di sostegno in favore dei giovani ricercatori (la norma parla di italiani e stranieri, non di campani) che tornano in Campania per lavorare in ambito didattico o sviluppare progetti innovativi al servizi del sistema produttivo. Assegnato per il 2011 uno stanziamento di 500 mila euro.

CONSULENZE
La Regione Campania impone a enti locali e aziende pubbliche di assegnare “un adeguato numero di incarichi” ai giovani professionisti nell’ambito della ripartizione dei fondi destinati alle consulenze esterne.

ASSUNZIONI, SI CAMBIA
Disposto l’obbligo di concorso pubblico per le assunzioni e le stabilizzazioni nelle società pubbliche di proprietà della Regione. Tagliate le indennità per i componenti dei consigli di amministrazione e degli altri organi di controllo nella misura del 10 per cento rispetto a quanto percepito al 31 dicembre 2011. Se invece si tratta di enti finanziati dalla Regione la partecipazione agli organi collegiali può essere rimborsata con un massimo di 30 euro a seduta

POLITICA MENO CARA
Sottratte risorse per 9 milioni, recuperate però attraverso l’avanzo di amministrazione del 2010, al consiglio regionale. Via le indennità di funzione per assessori regionali, vice presidenti del consiglio, presidenti delle commissioni permanenti (15 per cento del compenso di un parlamentare) e segretari di questi organismi (4 per cento).

TAGLI DOLOROSI
I fondi per il bonus bebé scendono da 2 milioni a 500 mila euro, stesso discorso per oratori e parrocchie. Rinviata la costituzione del distretto industriale di Caianello-Capua.
Tagliate le risorse (800 mila euro) per la tutela delle aziende vitivinicole, il sostegno al fondo di garanzia per le Pmi del settore aerospaziale (5 milioni), le agevolazioni per l’accesso al credito in favore delle cooperative sociali (10 milioni).

Le novità

• 28 milioni: per sostenere il sistema del trasporto pubblico locale
Previsti contributi straordinari per collegamenti marittimi notturni
• Accrditamenti: fissato il termine per le aziende sanitarie private
• Tagli: Soppresse le indennità di funzione per assessori regionali,
vice presidenti del consiglio, presidenti e segretari di commissioni
• Assunzioni: obbligo di concorso pubblico nelle partecipate
• Consulenze: obbligo di assegnarne un certo numero a giovani
professionisti

Assegnati 500.000 euro per il rientro dei cervelli nel 2011
27/08/2011 12:58
 
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tranviere veterano
I tagli dolorosi
@ Caravaggio: nell'aumento dei tagli casca sempre l'asino, invece di tutelare l'infanzia, dare impulso all'agricoltura (ah dimenticavo, l'Italia è tra gli otto paesi più industrializzati, comanda Confindustria, chissene dell'agricoltura), salvaguardare tante altre cose importanti che tutti conosciamo, che non sto ad enumerare, si sforbicia, si sforbicia, si sforbicia. Ma che si tolgano più soldi ai Paperon de Paperoni che navigano nell'oro alla faccia nostra! Che cari,hanno avuto un occhio di riguardo per i cervelloni, tuttavia questi stanno tanto bene all'estero da credere che difficilmente tutti accetteranno (saranno pochi). E quelli del resto di Italia, perché mi pare di capire che la questione del rientro è limitata alla sola Campania? Mi sa tanto di bufala campana, buona la mozzarella!
[Modificato da evviva il tram 27/08/2011 13:06]
27/08/2011 13:14
 
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tranviere senior
Be vedi sulla questione dei cervelli non si tratta di una bufala campana. La regione Campania negli ultimi 10 anni (era Bassolino) è stata una grande finanziatrice delle nostre università regionali, quindi che siano dei fondi regionali a essere spesi per evitare la fuga di cervelli me lo posso pure aspettare. Vedi in questa regione aspettare lo stato non porta da nessuna parte vista la vicenda dei FAS
27/08/2011 13:40
 
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tranviere veterano
Ma mica solo in Campania lo Stato è latitante! Io credo che tutte le Regioni italiane aspettino lo Stato.
27/08/2011 18:39
 
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Be penso che le regioni che si sono pappate dei FAS che non gli spettavano sentano un po' di più la presenza dello stato
09/09/2011 10:31
 
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tranviere veterano
SIAMO ALLO SFASCIO TOTALE DEL TPL
SEPSA

ferdi1968na, 09/09/2011 02.52:

Si comunica che dal giorno 12 Settembre 2011 sulle linee Cumana e Circumflegrea sarà attuato un nuovo programma d'esercizio e conseguentemente, su entrambe le linee, andrà in vigore un nuovo Orario di Servizio.

Al sottostrante link è possibile consultare gli Orari di Servizio di entrambe le linee ferroviarie, il comunicato con l'indicazione delle prime e delle ultime partenze utili e le specifiche orarie del Servizio integrativo di supporto.

www.sepsa.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/39



METROPOLITANA LINEA 1

Augusto1, 09/09/2011 08.11:

In questo momento linea 1 bloccata per occupazione binari - pare - da parte dell'impresa di pulizia delle stazioni, che non ha ricevuto gli stipendi.



METROPOLITANA LINEA 2

BiagPal, 07/09/2011 19.07:


Mattinata di ordinario caos sulla Linea 2

... questa mattina c'è stato un caos allucinante sulla Linea 2, con diversi treni soppressi e caos nelle stazioni. Purtroppo ne sono stato anche io vittima e mi son trovato nel pieno del caos. In pratica sono stato ad aspettare un treno metropolitano per Garibaldi alla Stazione Cavour dalle 10:10 alle 10:50 circa, ma c'era gente che attendeva da molto più tempo di me ed ha atteso per 1 ora!! ......



MCNE LINEA NAPOLI-CANCELLO-BENEVENTO

ferdi1968na, 09/09/2011 03.08:

Dal sito mcne:

Si informa che a partire dal giorno 07/09/2011, a causa dello stato di agitazione del personale aziendale, sulla tratta Napoli - Cancello - Benevento, si potrebbero verificare soppressioni e ritardi dei treni



CIRCUMVESUVIANA

BiagPal, 08/09/2011 15.27:



...mentre alla Stazione Garibaldi c'era questo grosso striscione di protesta.



CLICCARE SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRE


Oltre a ciò, alla Stazione Garibaldi abbiamo letto un volantino di protesta affisso alle pareti in cui erano indicati anche i tagli alle corse. In pratica vengono di molto anticipate le ultime corse, che saranno quasi su tutte le linee alle 21:00, ad eccezione della Napoli-Sorrento, dove l'ultima corsa sarà alle 23:00 circa. Ma la cosa peggiore è che tutte le linee subiranno grossi tagli, con addirittura frequenza di un solo treno all'ora, sulla Napoli-Baiano, la Napoli-Sarno e la Napoli-Pompei-Poggiomarino. Assurdo!!! [SM=x1885108]



Signori la distruzione del trasporto pubblico è avvenuta [SM=x346221] [SM=x346221]
[Modificato da (ferpas) 09/09/2011 10:33]
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