MODELLINI TRAM DI ROMA

Bene bene, anche il colore è effettivamente giusto.

Bravo Nic. Ma ora devi svelarci l'altra croce di ogni modellista: il tipo di colla che non lascia tracce di esalazione sui vetri. Io uso l'attak vetro. Ma se esiste una colla migliore....

complimenti Nic per il tuomodello,sta venendo su veramente bene

La foto è mia, una delle pochissime che ho scattato al "buio", nel giungo del 1990.
Se ti può servire, ecco una foto dell'interno della 2055 che ho scattato nel 1992,
http://www.flickr.com/photos/giokai421/2329123562/in/set-72157603684162627/

ecco, la 2045 della foto che hai postato (non 2043, eh) è perfetta per il tuo modello, mentre la 2003 la lascerei perdere: infatti è una vettura prototipo sulla quale in varie epoche sono state fatte diverse sperimentazioni.
quindi i carrelli non sono quelli tipici, e addirittura venne sperimentato un controller gigantesco che permetteva la frenatura a recupero (fissazione dell'epoca: su un tram di pochi kW che te recuperi?) con tutta una serie di strumenti registratori
conclusione: vai con le paratie!

E' prevista una motorizzazione per questa MRS?

E pensare che mi ero detto "dopo la 600/1500 di torino faccio la 28 di milano", ed è spuntato carlomez, poi mi sono detto "beh, posso fare una MRS", ed ecco che qualcuno mi ha anticipato. Ora credo che farò una casteggini. Prenotata.

Invece, in quanto a:

(fissazione dell'epoca: su un tram di pochi kW che te recuperi?)

dico che l'energia immagazzinata è pari alla massa della vettura per la velocità, e quindi le potenze recuperabili possono avere la stessa grandezza di vetture più potenti, o anche maggiore se la vettura è più pesante. Diciamo che né oggi né tantomeno allora la tecnologia disponibile permette di recuperare in modo conveniente energia durante la frenata.

Ciao

Emil

Ardesio Augusto e Danielino, grazie mille
La famosa colla è la volgarissima Uhu, che non ha esalazioni e si può "pulire" senza rovinare il materiale.

Giovanni, non sapevo che quel link fosse tuo, gran parte del mio "archivio" è formato proprio dalle tue bellissime foto!
Per quanto riguarda la 2055, ha una storia un po' particolare, essendo stata probabilmente l'ultimo mezzo pubblico romano a circolare in verde roma '71 (fino almeno al 1994). Oltre al colore ha conservato fino alla fine le panche e non ha quindi mai avuto i sedili in formica. Ricordo che poi, nell'ottica di un suo possibile inseriemento nel parco storico, venne ridipinta in un approssimativo doppio verde, per venire poi di lì a poco cannibalizzata e demolita a Collatina nel 2001.

Trammue, infatti al modello darò proprio il numero 2045. Sapevo della particolarità della 2003, ho postato la foto solo per mostrare l'"ossimoro" delle paratie in questione con l'arancione ministeriale.

Emil, no, non ho intenzione di motorizzarla per il solito problema: ad oggi, quasi 2011, nell'era dell'ingegneria molecolare e delle missioni su marte, non siamo in grado di produrre un motorino elettrico che non ingombri quanto un frullatore. La motorizzazione del modello comporterebbe un forte sacrificio degli interni . . .
Comunque se ti può interessare dopo la bellissima (mio primo modello in plasticard) scelta per l'assenza di produzioni in circolzione, e l'mrs, mio primo amore, per il futuro sarei orientato su Mater, Pcc romane, e magari qualche autobus Fiat 410 . . .

Nic

"non siamo in grado di produrre un motorino elettrico che non ingombri quanto un frullatore"

Grazie Nic dell'informazione!

In realtà di motori molto piccoli ce ne sono, hanno però poca coppia:

è difficile aspettarsi molto da un motore diam 6mm e lungo 12!

http://www.letrainmagique.com/Tarif_mashima.htm

Emil

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dico che l'energia immagazzinata è pari alla massa della vettura per la velocità, e quindi le potenze recuperabili possono avere la stessa grandezza di vetture più potenti, o anche maggiore se la vettura è più pesante.

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eh, certo, la fisica è una bella scienza
l'elettrotecnica invece è nu poco chiù antipatica
e infatti ci impone dei limiti alla corrente e alla tensione che il motore-dinamo può generare.
e una coppia di BM54 da 90 A orarie per 55 cavalli ciascuno all'enel ci fanno il solletico

Eccoci con gli ultimi aggiornamenti:
ultimato sottocassa con respingenti mobili e loro sostegno, varie "scatole" e serbatoio sabbiera sul lato opposto. Montati vetri con colla apposita e relative cornici. Montato banco di guida comprensivo di controllerone CGE, rubinetto del freno, rubinettini delle porte e timoncino freno a mano.

Domani mi occuperò del tetto e poi per ultimi i rimanenti dettagli interni, come banco del fattorino con mancorrenti, mancorrenti, paratie e parete della cabina di guida. Questi particolari vanno dopo il tetto per poter calcolare ed evitare eventuali "incompatibilità meccaniche" con esso.

Per ora sono molto soddisfatto di come sta venendo, meglio anche delle previsioni, ma c'è da dire che con la MRS gioco in casa

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Bravo Nic!

Babbo Natale mi ha portato il tetto!

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nic

Schiarito tetto, montato castelletto e archetto "tipo 1923" sterzante e molleggiato.

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Nic

Bella solo un po' troppo alta sui carrelli

In realtà l'altezza da terra rispetta con discreta precisione quella del figurino originale. Probabilmente è un'impressione data dal binario ferroviario su cui è poggiata la vettura.

Nic

ottimo lavoro Nic,veramente bella complimenti

effettivamente le mrs prima serie avevano un aspetto meno aggraziato delle successive e, non vorrei sbagliarmi, ma mi pare che addirittura il diametro delle ruote posteriori fosse più piccolo di quelle anteriori

Esattamente Trammue, interasse e diametro diversi. Ho infatti impiegato ruote di diametro differente per il carrello anteriore e quello posteriore.