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Un po' di SANO rilassamento

Ultimo Aggiornamento: 07/01/2010 23:34
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20/08/2009 13:48
 
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maestro tranviere
Giulia, mon amour ...
Francesco E., 8/18/2009 11:17 PM:

(...) Da piccolo avevo una passione per la Lancia Beta 1400 (non la 1300!!!) e per la Giulia Super.... (...)

Ah, la Giulia Super. Era la macchina di mio padre fino ai primissimi anni '70. Che meraviglia! Prima o poi me ne regalo una (più poi che prima, temo ...).

[SM=x346219]




22/08/2009 14:19
 
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tranviere veterano
grazie jo e francesco per i consigli dati ne farò tesoro e spero un giorno di poterla esporre a qualche raduno d'auto d'epoca

grazie
24/08/2009 10:54
 
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apprendista tranviere
Da collezionista di auto d'epoca (ne possiedo una decina, tutte rigorosamente originali ed omologate ASI) non posso condividere che vetture taroccate vengano considerate auto d'epoca che, comunque, non possono partecipare a manigestazioni serie.
24/08/2009 11:44
 
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tranviere junior
Per 1928
Da figlio di preparatore di auto dell'epoca non posso credere che nel 2009 esistano ancora persone (tra cui l'intera Asi e soci) che negano che da quando esiste l'automobile ci sia chi ne crea versioni diverse sfruttando le vetture come base.
Voi "puristi" dovreste imparare un po' guardando oltreoceano: Le associazioni di Hot-Rod, hanno lo stesso peso politico e collezionistico delle associazioni a tutela di veicoli originali.
E' solo una questione di mentalità, ma è un problema a senso unico come dimstra il tuo intervento:
Se io davanti ad un veicolo totalmente originale mi stupisco a guardarlo e ad apprezzarne pregi e difetti, le persone come te (incluso il presidente dell'associazione da te tanto decantata..) urlano al sacrilegio.
Eppure non potete negare che la storia automobilistica del nostro Paese sia fatta PRIMA DI TUTTO da veicoli elaborati (ABARTH insegna...) poi dal resto dei mezzi.
Quindi NEGARE che il nostro paese è un micromondo di PREPARATORI significa non avere neanche un minimo di obbittività oltre che una scarsa conoscenza storica. (Vedi Ferrari o Lamborghini...)
Logicamente posso venire incontro al tuo ragionamento se dentro una scocca storica, ci si monta il motore di una Toyota Supra o di una Bmw Z4: in questo caso non si tratta di elaborazioni storiche ma solo di elaborazioni o meglio "TUNING".
Se l'elaborazione è fatta con canoni storici (come le due vetture che puoi tu stesso vedere nelle immagini precedenti) si possono considerare storiche alla stessa maniera: non sono ORIGINALI, ma sono STORICHE, perchè l'elaborazione ricalca quello che poteva essere una variazione delle caratteristiche del veicolo fatta da un giovane del tempo, o da un padre di famiglia dal piede un po' pesante...

Per il discorso raduni, io e l'associazione di cui sono presidente, inclusi i miei soci, ci guardiamo molto bene dal presenziare ai raduni "storici" come quelli che tu reputi "seri": non abbiamo voglia di farci delle "puppate" di olio bruciato dagli scarichi di veicoli il cui motore per rispetto dell'originalità va ad olio in rapporto 1 a 1 con la benzina.
Organizzai un raduno e vi arrivarono un paio di persone che la pensano come te: uno venne a lamentarsi perchè le persone gi lasciavano le ditate sui vetri mentre tentavano di guardare all'interno di una Fiat 1100 (manco fosse una Bugatti in esemplare unico..). Lo cacciai immediatamente dal raduno dopo avergli restituito la quota di iscrizione. Le auto storiche vanno mostrate e non tenute tipo reliquie chiuse in garage. E' come se il Museo Egizio, o quello della Scienza e della Tecnica, fossero sempre sigillati perchè sennò si rovinano i cimeli esposti....

Questo è un discorso vecchio, e ripeto è a senso unico: io ho fatto restauri di auto super-originali (a livelli che neanche ti immagini) e non mi scandalizzo davanti ad una modifica purchè sensata storicamente. A voi "puristi" manca l'elasticità mentale di pensare che oggi come allora (come dalla nascita del veicolo a motore) c'è qualcuno che concepisce la vettura o il mezzo come punto di partenza.

Con questo concludo questa inutile quanto inesauribile diatriba...

Saluti. Zio JO [SM=x346232]
[Modificato da ZioJO73 24/08/2009 11:49]
24/08/2009 15:20
 
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maestro tranviere
Puristi e innovatori

Ragazzi, non voglio risse nel mio locale [SM=x346242]

A me piacciono di più i restauri fedelissimi, ma tollero i veicoli elaborati (ed alle mie care Lambrette di elaborazioni, soprattutto in UK, ne fanno di assolutamente violente ed assai opinabili), ed ho comunque grande ammirazione per chi eccelle in questo tipo di attività manuale (oltre che di studio e di preparazione tecnica).

[SM=x346219]

24/08/2009 16:28
 
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maestro tranviere
Antò questa è una vecchia storia che conosco benissimo poiché anche io sono interessato in prima persona alle auto storiche! Purtroppo gli animi si esacerbano subito anche perché l'ASI sta facendo di tutto per conservare il "monopolio" delle auto d'epoca in Italia a discapito di coloro che HANNO VEICOLI PERFETTAMENTE RISPONDENTI ALLE CARATTERISTICHE MINIME che la Legge 342/2000 stabilisce e che, per essere riconosciuti come d'epoca (la categoria riguarda SOLO i veicoli dai 20 ai 30 anni di anzianità....gli over 30 lo sono in automatico), NON devono necessariamente essere certificati da documenti rilasciati AD PERSONAM (e quindi dietro compenso, poiché nessuno fa nulla per nulla) ma semplicemente inseriti in una lista generale che deve essere rilasciata (ovvero aggiornata... e lo direbbe la Legge, non certo il sottoscritto)) anno per anno.... purtroppo l'Ente già citato ha dato una interpretazione "faziosa" di detta Legge sostenendo che ciò non può essere fatto per "problemi tecnici" (strano...allora la Federazione Motociclistica Italiana è più brava dell'ASI, visto che dal 2002 aggiorna regolarmente la famosa lista per quando riguarda i motoveicoli!); il che, difatto, crea una discriminazione ed un abuso...discriminazione perché possono anche esserci persone che volendo seguire la lettera della legge, GIUSTAMENTE, non reputano dover sottostare a quello che loro ritengono un "ricatto" (ed in effetti è fuori da ogni logica che di due veicoli identici solo uno è d'epoca perché ha una "carutscella" con su scritto che quel veicolo, marca e modello, è tale... ); ed è anche un abuso poiché, stante la lista (che difatto elimina qualsiasi certificazione), la Legge anche quì è chiara: non bisogna pagare nulla a nessuno (ne c'è l'obbligo di associazione... ma questo andrebbe detto anche alle assicurazione.... lasciamo perdere, meglio non aprire altre polemiche!)...e ci mancherebbe: sarebbe come a dire che il sottoscritto, giunto all'età della pensione, per avere l'assegno mensile si dovrebbe iscrivere ad un ente privato come, per esempio, una (ineistente ovviamente!) associazione ex lavoratori ed artisti del Teatro di San Carlo! In altre parole..la Legge mi riconosce un diritto (poi si può discutere se è giusto o no...ma la Legge c'è....ed iol diritto è una cosa riconosciuta ad un gruppo di persone...NON AL SINGOLO!) che mi viene però NEGATO da un Ente PRIVATO che NON E' IL LEGISLATORE che mi dice "se vuoi essere riconosciuto in questo diritto TU (e non il gruppo a cui appartieni) devi sborsare a ME, che sono un privato, una TOT cifra perché io ti rilascio un certo documento che attesta che la tua vettura, rispondendo a determinati requisiti [dove la Legge dice solo che a parte, anno, marca e modello corrispondenti, deve rispondere solo a generici minimi canonidi buona e decorosa conservazione... ovvero non deve essere palesemente un rottame!] è d'epoca"! Peraltro, venendo alla "polemica" in oggetto, la legge in questione non entra nella questione "originalità" (ovvero "tarocchi").... e questo è ovvio poiché ci sarebbero le revisioni periodiche (stabilite dal legislatore non certo dall' ASI) che dovrebbero bloccare qls veicolo che non risponda alle caratteristiche dichiarate sulla carta di circolazione nonché a quelle di sicurezza in relazione al periodo di fabbricazione del veicolo stesso! E per quanto riguarda l'originalità sono del parere che abbiamo delle norme inutili e tremendamente restrittive, tipiche di una nazione provinciale...
[Modificato da Francesco E. 24/08/2009 16:41]

www.novaconcentusvocalis.it
"Where no man has gone before"
24/08/2009 17:12
 
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tranviere junior
ASI e legge...
Logicamente il tono dell'intervento del sign. 1928 non ha nulla a che vedere con l'azione di protesta e abuso dell'Asi. E' un modo di fare INQUALIFICABILE, che trova però appoggio nelle mentalità ottuse dei suoi soci, che guarda caso tra mille polemiche ne hanno rinnovato il Presidente, sapendo benissimo quale è la scuola di pensiero di detta persona.
Sul resto sono assolutamente daccordo con Francesco che ha spiegato l'azione trasversale dell'Asi che non vuole perdere almeno i 50 euro di iscrizione di ciascun appassionato per certificare la storicità di un veicolo. Logicamente dopo "visita di omologazione" che va pagata a parte, fatta da discutibili commissari il cui fare è più legato a regole di "partito" che effettiva conoscenza dei mezzi che va a giudicare...(errori madornali hanno fatto pagine intere su riviste di settore...)
Questo però non permette di avere o proporre idee contrarie a quanto l'Asi sostiene e come tale nonostante i miei 36 anni di età sono fondatore di un club di auto storiche nato nel 1997 in cui tutto è GRATUITO e legato alla volontà e benevolenza di ciascun socio, presidente in testa: in questo caso si dimostra come ci si possa divertire organizzando manifestazioni anche di una certa entità (la prossima sarà dal 2 al 4 ottobre 2009 unitamente ad ATTS) senza legare gli appassionati con un indissolubile ed eterno laccio.
L'unica cosa che mi disturba, è l'atteggiamento di certi soggetti, i quali forti di un associazione MONOPOLISTA si sentono in diritto di sparare a zero su chiunque e su qualunque cosa.
Anche negli altri stati ci sono "fazioni" di appassionati, ma convivono egregiamente fra loro, nella medesima manifestazione (organizzata congiuntamente o da un solo schieramento di appassionati) in cui magari un ford A del 1932 con motore V8 da 7000cc e 400cv sta a fianco alla medesima vettura ma totalmente originale magari appena uscita dalle riprse di un film. Ed i due proprietari ne vanno fieri alla stessa maniera, anche se i due veicoli hanno solo in comune la data di produzione.
In Italia invece NO: chi ha un veicolo originale può sentenziare verso chi ha la vettura magari modificata all'epoca, o magari (come nel mio caso con la 124 Special) la identica replica di quella che fu di mio padre... (con tanto di documentazione fotografica)

Ed in questo caso, (mi riferisco a Francesco) non si tratta neanche di collaudo biennale (annuale per l'ASI perchè veicoli atipici, quindi peggio ancora!), revisione o visita alla motorizzazione. Chi si costruisce un veicolo "fuorilegge" (sempre e solo in Italia...) sa a cosa va incontro e se ne assume le responsabilità. Peggio invece è la giustificazione di coloro che invece hanno veicoli al limite delle caratteristiche di circolazione: freni poco efficenti, fumosità esagerata allo scarico, gomme di plastica, quasi bachelite,magari screpolate ma originali, ecc... Se guardate su questi veicoli è sempre esposta la classica "targhetta" con lo stemma dell'Asi e se chiedete al proprietario come mai il suo veicolo NON passerebbe nessun SERIO collaudo o revisione vi verrà risposto:
"E' un veicolo omologato ASI, quindi tutto originale, freni, ruote, motore... La uso solo due volte all'anno per presenziare al raduno organizzato dalla nostra associazione..."
Intanto peò inquina come una petroliera, non frena in caso di necessità e soprautto sta chiuso in garage anzichè essere esposto e fatto conoscere al pubblico...

Salutoni. Zio JO [SM=x346232]
[Modificato da ZioJO73 24/08/2009 18:11]
24/08/2009 19:18
 
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maestro tranviere

La polemica garbata va bene. Prima che l'atmosfera si surriscaldi, comunque, esorto tutti a continuare a mantenersi nei limiti della cortese convivenza.

Siamo tutti qui per dare sfogo pacifico alle nostre passioni.


[SM=x346219]

25/08/2009 12:31
 
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apprendista tranviere
Lungi da me il voler innescare polemiche, ma non posso condividere il tono e le argomemtazioni del Sig.Zio JO73. Preparare un'automobile e' sostanzialmente diverso dal conservare un veicolo d'epoca e, neppure si puo' citare ad esempio il caso di Abarth che, da vetture di serie ne ha create di elaborate. Circa il discorso ASI, posso anche essere d'accordo sul fatto che quest'ultimo sia un organismo ormai politico che punta ad un elevato numero di soci per avere maggior peso: il fatto di considerare storico qualsiasi veicolo di vent'anni, a mio giudizio, non ha alcun senso. E' altrettanto vero che molti commissari effettuamo ispezioni su vetture di marche diverse senza avere una specifica (impossibile) competenza di ogni marca, modello o serie; purtuttavia -al di la' di esibire la classica targa- ritengo che un veicolo in possesso di certificazione sia per lo meno originale all'8o-90%. L'originalita' e' senza dubbio un pallino italiano pero' ritengo che sia cosa indispensabile mantenerla se vogliamo conservare e trasmettere ai posteri la storia dell'automobilismo. Circa il discorso dei raduni cito ad esempio quello effettuato nel Gallurese lo scorso anno, organizzato dall'ASI, dove si potevano ammirare oltre 200 autoveicoli originali. Davvero un bello spettacolo, apprezzato dalla gente locale assiepata lungo le strade!
25/08/2009 18:24
 
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tranviere junior
Al Sig. 1928
Nelle sue parole si nasconde un controsenso, proprio nel discorso riguardante Abarth. Carlo Abarth prendeva automobili di serie e le trasformava in veicoli elaborati e da competizione. Quindi variava le caratteristiche ORIGINALI del veicolo. Oggi la conservazione delle vetture d'epoca è nell'idea dell'appassionato Italiano, una sorta di maniacale ricerca dell'originalita e fin qui mi trova perfettamente daccordo ed in linea con questa idea. Il problema sostanziale è il pensiero di talune persone: se il veicolo NON è originale NON è STORICO.. La storicità di un veicolo è tassativamente stabilita dalla DATA DI FABBRICAZIONE (cosa che l'ASI ancora non recepisce..) e non dalle condizioni del veicolo (che può essere marcio all'inverosimile e privo di qualsiasi particolare ma in attesa di restauro, oppure essere completamente diverso dalle caratteristiche originali variate magari durante la sua vita da mezzo comune e non storico..)
Però ragioniamo per paradosso, venendo incontro a coloro che stabiliscono che il veicolo è storico solo se è originale: supponiamo di trovare in un fienile una Balilla camioncino con cassone, nata dalla trasformazione (come attitudine allora) di una Balilla berlina. Quest'auto se ristrutturata in condizioni da concorso può essere omologata Asi anche se camioncino. E lo sarebbe altrettanto se venisse ri-trasformata in berlina. Allora mi chiedo io: perchè quest'auto è omologabile sapendo già a priori che NON è originale (dovrebbe essere berlina!)? Tornando al discorso di storicità: possibile che sempre la Balilla con oltre mezzo secolo di vita NON si possa ritenere storica perchè NON omologata ASI?
Capisce caro 1928, che in questa cosa c'è un enorme paradosso, e la associazione che lei difende a spada tratta, ne è a conoscenza ma non muove un dito per cambiare le cose.
Per quanto riguarda il tono della mia risposta è quanto ci si poteva aspettare da un intervento come il suo, in cui lei si arroga il diritto di sentenziare quali devono essere le manifestazioni al quale i veicoli "taroccati" (anche qui complimenti per la definizione..) possono o no partecipare.
Come le ho già detto è una questione di aperture di vedute: se lei mi mostra le sue auto io le ammiro proprio per le loro qualità di originalita e/o conservazione e restauro. Vicersa lei (e coloro che condividono la sua idea) si permettono di giudicare e sentenziare senza sapere nè di che cosa parlano (le mie auto non le conosce e non ne conosce neanche la storia...) e neanche di chi parlano (io e lei ci conosciamo solo tramite uno schermo connesso ad una linea telefonica)
Quando coloro che ritengono che i veicoli devono essere originali al 100 per 100, inizieranno a capire che ci sono, ci sono stati e ci saranno sempre, quelli che modificano le auto si potà andare a "braccetto" e fare delle manifestazioni serie e congiunte dove le persone saranno felici di vedere il veicolo originale nella sua semplicità e quello elaborato fonte di ulteriore studio e tecnica, per variarne le caratteristiche di base.
Concludo questo discorso dicendo che lei sicuramente si diverte a fare un incontro all'anno di 200 auto tutte originali, io nel mio piccolo ne organizzo circa cinque o sei all'anno dove veicoli originali vanno al passo con veicoli elaborati. E credo che la mole di divertimento nostra (partecipanti) e del pubblico sia la stessa, salvo di tanto in tanto fare qualche spettacolo "veloce" in tutta sicurezza (pista o luogo chiuso) che ai veicoli originali non sarebbe consentito per le loro intrinseche caratteristiche di fedeltà al periodo di fabbricazione....

Le chiedo gentilmente di spiegarmi il perchè secondo lei i veicoli di 20 anni non dovrebbero avere un minimo di tutela: si rende conto che con la velocità con cui si sostituiscono le auto oggi fra 15 anni non sapremo più cosa è una Tipo, una Delta, o un Granada Ford? Le sembra giusto precludere questa possibilità a chi magari con sforzi finanziari cerca di mantenere in vita un veicolo che per il resto della burocrazia (Asi inclusa) è solo un veicolo altamente inquinante, Euro Zero e come tale paga tasse maggiorate?

Saluti. Zio JO
25/08/2009 22:48
 
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maestro tranviere

il fatto di considerare storico qualsiasi veicolo di vent'anni, a mio giudizio, non ha alcun senso.


Non mi pare che il Legislatore abbia inteso fare tutt' un fascio circa le auto dai 20 ai 30 anni....tant'è, lo ripeto, che la Legge 342/2000 parla di una "lista di veicoli ultra ventennali di particolare interesse storico"... anzi l' Articolo 63 recita esattamente così:


Art. 63.

(Tasse automobilistiche per particolari
categorie di veicoli)

1. Sono esentati dal pagamento delle tasse automobilistiche i veicoli ed i motoveicoli, esclusi quelli adibiti ad uso professionale, a decorrere dall'anno in cui si compie il trentesimo anno dalla loro costruzione. Salvo prova contraria, i veicoli di cui al primo periodo si considerano costruiti nell'anno di prima immatricolazione in Italia o in altro Stato. A tal fine viene predisposto, per gli autoveicoli dall'Automobilclub Storico Italiano (ASI), per i motoveicoli anche dalla Federazione Motociclistica Italiana (FMI), un apposito elenco indicante i periodi di produzione dei veicoli.

2. L'esenzione di cui al comma 1 è altresì estesa agli autoveicoli e motoveicoli di particolare interesse storico e collezionistico per i quali il termine è ridotto a venti anni. Si considerano veicoli di particolare interesse storico e collezionistico:

a) i veicoli costruiti specificamente per le competizioni;

b) i veicoli costruiti a scopo di ricerca tecnica o estetica, anche in vista di partecipazione ad esposizioni o mostre;

c) i veicoli i quali, pur non appartenendo alle categorie di cui alle lettere a) e b), rivestano un particolare interesse storico o collezionistico in ragione del loro rilievo industriale, sportivo, estetico o di costume.

3. I veicoli indicati al comma 2 sono individuati, con propria determinazione, dall'ASI e, per i motoveicoli, anche dalla FMI. Tale determinazione è aggiornata annualmente.

4. I veicoli di cui ai commi 1 e 2 sono assoggettati, in caso di utilizzazione sulla pubblica strada, ad una tassa di circolazione forfettaria annua di lire 50.000 per gli autoveicoli e di lire 20.000 per i motoveicoli. Per la liquidazione, la riscossione e l'accertamento della predetta tassa, si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni che disciplinano la tassa automobilistica, di cui al testo unico delle leggi sulle tasse automobilistiche, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 5 febbraio 1953, n. 39, e successive modificazioni. Per i predetti veicoli l'imposta provinciale di trascrizione è fissata in lire 100.000 per gli autoveicoli ed in lire 50.000 per i motoveicoli.



Da quanto su scritto risulta INEQUIVOCABILMENTE PALESE che l'ASI ha completamente eluso quell' Articolo non uniformandosi al di lui dettame che, peraltro, in quel "sono individuati" (e non a un più permissivo "possono") indica chiaramente un obbligo, rafforzato fra l'altro dal fatto che la stessa ASI è chiamata direttamente in causa dal Legislatore (e forse in questo io ci leggo anche un certo interesse da parte di qlcn nei palazzi...poiché un più generico "associazioni del settore" avrebbe quasi certamente spento sul nascere qualsiasi tentativo monopolista e di strumentalizzazione della Legge!).
In effetti l'Ente, ben due anni DOPO l'entrata in vigore della 342, si limitò semplicemente (e direi anche in maniera provocatoria) a rendere pubblica una lista di vetture che altri non erano che quelle dei propri associati al 31/12/2001 (ovvero specifiche vetture e non certamente un generico modello)! Peraltro commettendo anche una potenziale incredibile ingiustizia ai danni di un possibile proprietario di un modello di vettura IDENTICO a uno di quelli comparenti nella Lista ASI ma non esentabile perché costruito in un anno diverso (Mi chiedo, ad esempio, cosa ne pensi uno sfortunato possessore di una Maserati Merak del 1979 che non è esentabile poiche tra un modello del'78 ed uno dello '80, quella, è l'unica che non compare!) Detta lista ormai è anche inutile poiché, non essendo aggiornata dal 2002, quasi tutte le vetture presenti in essa hanno ormai più di 30 anni e quindi esentate in automatico (e fra due anni lo saranno tutte);
l'altra considerazione che mi viene in mente è: perché mai l'ASI (che ha come presidente un avvocato fra l'altro) ha contravvenuto un principio elementare della giurisprudenza mondiale? Ovvero....quello che le leggi, anche se ingiuste, vanno cmq rispettate e, casomai, contestate nelle sedi opportune! In altre parole perché in due anni (dall'entrata in vigore fino alla pubblicazione di quella farsa di lista) non si è rivolta, visto che aveva peso, misura e qualità per farlo, al TAR o al Consiglio di Stato? Forse perché (visto che chi la presiede è un avvocato di lunghissima esperienza) una simile strada avrebbe prodotto una quasi certa soccombenza? O forse, l'elusione era una strada maestra poiché, essa, era certa, nonostante la palese violazione, di restare impunita (complice anche qlc, diciamo, "indolenza" di palazzo)? Certamente se il sottoscritto si comportasse in maniera analoga, ad esempio smettendo di pagare il bollo della propria Alfa per il motivo che dopo 24 anni forse ha già dato tantissimo all'erario (motivo moralmente valido ma giuridicamente inconsistente...), ne pagherebbe immediatamente le conseguenze....
[Modificato da Francesco E. 25/08/2009 23:05]

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07/01/2010 14:52
 
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una curiosità: ma per poter iscrivere una macchina all'ASI quali requisiti ci vogliono???
07/01/2010 15:24
 
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maestro tranviere
A me risulta che, oltre alla data di immatricolazione, basta che la macchina sia in buone condizioni, anche esteriori. Null'altro.

1Poggioreale Cimit. Staz.Centr. v. Marina
P. Vittoria Mergellina Fuorigrotta Bagnoli
07/01/2010 16:22
 
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infatti era proprio quello che mi incuriosiva le condizioni della macchina cioe quali sono i requisiti
07/01/2010 23:34
 
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maestro tranviere
Ovviamente non deve nemmeno essere un palese tarocco...

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