Una via a Gaetano Patrone
Oggi nel palazzo polifunzionale di via (o vicolo?) Vincenzo Valente si è tenuta insieme al sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino, l'assessore alla Toponomastica Alfredo Ponticelli e il presidente della settima Municipalità Giuseppe Esposito la cerimonia di intitolazione di una strada del centro storico del quartiere (ex Vico I Parise) a Gaetano Patrone, fervente antifascista nato a Miano.
Dopo appena una settimana dall’intitolazione dell’asilo nido di via Gambardella ad Attilio Romanò e dall’inaugurazione del parco pubblico di via delle Galassie, il primo cittadino è riapparso ieri mattina tra gli abitanti della periferia settentrionale per intitolare vico 1° Parise al mianese antifascista Gaetano Patrone. Accolta da decine di residenti, giunti nella sala commissioni dell’ex circoscrizione sin dalle prime luci dell’alba, il Sindaco ha stretto in un lungo abbraccio i figli di Patrone, Pasquale, Luigi e Gerardo. Affiancata dal presidente della VII municipalità Giuseppe Esposito, e dall’assessore comunale allo sport e alla toponomastica, Alfredo Ponticelli, la Iervolino ha voluto ricordare la lealtà e la purezza d’ideali che animavano la resistenza di Gaetano Patrone. «La società ha bisogno di valori ed uomini come Gaetano che, lottando affinché tutti potessero essere liberi di perseguire i loro ideali, rappresentano il vanto e l’orgoglio di questo territorio. La lealtà dimostrata indistintamente nei confronti dei compagni e dei suoi stessi aguzzini durante gli anni di prigionia e di esilio forzato - continua - ha fatto di lui un esempio da seguire per le nuove generazioni che, attraverso una strada, possono finalmente ricordare ciò che di grande Gaetano ha operato per garantire cultura e assistenza alla sua gente, provata dalla guerra e dalla miseria del periodo fascista». Visibilmente commosso al ricordo del padre, Gerardo Patrone, dirigente medico ortopedico del presidio sanitario di Eboli, il quale ha voluto ringraziare le istituzioni comunale e locali , in particolar modo l’assessore Ponticelli, per aver permesso che la pratica per l’intitolazione della strada, ferma da diversi anni, fosse nuovamente ripresa. «Dopo anni di stallo finalmente a dicembre la questione intitolazione viene ripresa e approvata dalla giunta - spiega - questo grazie non solo all’interessamento e alla sensibilità dei vertici comunali di maggioranza ed opposizione, ma anche a tutta la rappresentanza locale dei Ds di Giuseppe Privitera e a Gaetano Bocchetti, coordinatore del comitato promotore “Una strada per Patrone”». Non solo degrado quindi, ma anche valori e riordino urbano animano in questi mesi l’area nord. Per il presidente del “parlamentino” locale Esposito “ Patrone costituisce un chiaro esempio del ripudio della soppressione di ogni libertà individuale”, mentre per l’assessore comunale Ponticelli “la memoria di questo martire della libertà, ricordato anche in una lettera del presidente Giorgio Napolitano, rappresenta un elemento di crescita civile per le nuove generazioni”. Presente all’intitolazione anche il direttore generale dell’Asl Napoli 1 Giovanni di Minno, il quale ha sottolineato che “la città può rialzarsi e può farlo solamente celebrando uomini illustri come questi”.