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Trenitalia

Ultimo Aggiornamento: 14/11/2019 06:45
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22/09/2011 22:46
 
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tranviere veterano
Fra poco sono 10 anni (24/09/01)che il treno non passa piu' per San Remo.
Scusate volevo dire che non attraversa più il centro abitato di San Remo,ma per me è come se non ci passasse più. L'attivazione della variante da Imperia a Bordighera ha eliminato uno dei tratti ferroviari più belli che c'erano oltre ad aver soppresso ben tre stazioni (Ospedaletti,Santo Stefano e San Lorenzo). Per un (ex) frequentatore della zona come me (ero di stanza a Montecarlo dove ho casa dato che siamo tutti giocatori in famiglia) è stata una mazzata.Da piccolo il treno era la scusa per farmi stare buono e la ferrovia a San Remo l'ho vissuta pienamente.
Già l'arrivo a San Remo in macchina attraversando Corso Imperatrice prometteva bene,infatti man mano che la strada si abbassava al livello della ferrovia si iniziavano ad intravedere i fili della catenaria,poi i pali ed infine la stazione. Solo passeggiando sul tipico marciapiede multicolore e sporgendosi si potevano vedere i binari e gli scambi di ingresso della stazione. Il binario da unico passava a triplice ,tre erano infatti i binari in stazione. Fino al 1996 c'era anche un tronchino curvo dove la mattina presto vedevo sostare le Aln 668,questo tronchino che fu tagliato fra il 1996 e il 1998 aveva ancora la linea aerea ex trifase,caso unico in quella zona dove tutti i pali erano stato sostituiti con quelli di tipo moderno.Il tronchino è comunque rimasto fino alla fine anche se segato.
Ricordo una coppia di pappagalli (finti) di nome Lallo e Lalla che parlavano in continuazione con in sottofondo una musica stile vecchio West vicino al sottopassaggio del corso che erano la mia colonna sonora durante il passaggio dei treni.
Più avanti fra corso Matteotti e corso Imperatrice all'altezza della stazione il bifilare del filobus faceva una svolta per permettere ai filobus di girare,ricordo che una notte di agosto del 1998 fu smantellato davanti ai miei occhi e conservo ancora un bel pezzo di cavo appena tranciato che presi da terra...
Tornando alla ferrovia dopo la stazione c'era il magazzino merci (già in disuso da parecchio) utilizzato come parcheggio,le macchine parcheggiavano sui binari asfaltati ed in bella vista.
In stazione invece il magazzino era affiancato da un altro binario che spesso veniva usato per la sosta delle Aln 663.Ricordo che quando si doveva movimentare la tripla il convoglio usciva dalla stazione verso Imperia,impegnava il passaggi a livello in via Bixio,a sbarre chiuse si fermava proprio sull'attraversamento e invertiva la marcia.
I passaggi a livello di Sanremo per me erano una rarità assoluta in quanto avevano le rotaie annegate nell'asfalto ma senza controrotaie.Ce n'erano tanti,ricordo quello pedonale piccolissimo o uno che mi piaceva molto in corso Raimondo
Un bel ricordo è legato a Ventimiglia,fu infatti la prima volta che salii su un 656,conobbi un simpatico macchinista di Noli che subi' le mie irritanti domande (ma i pantografi captano corrente dopo che sono passati i treni diesel? Perchè il filo della catenaria è doppio? ecc)e che (probabilmente) per farmi stare zitto mi fece salire in cabina facendomi smanettare con tutti i comandi compreso il mio preferito,quello del pantografo.Proprio i 656 sono stati i locomotori che più ho visto transitare su quella tratta insieme ai 444r e ai 445.Ora tutto questo è finito,la città non è più divisa in due dalla ferrovia,i passaggi a livello per la gioia di tutti sono spariti e i treni passano in una stazione alquanto brutta e totalmente senza fascino. Adesso a Sanremo ci vado di meno e con meno contentezza,i cartelli di stazione rimasti insieme a qualche palo non fanno altro che aumentare il rimpianto di una ferrovia magnifica (e storicamente importantissima) dove non ho mai visto passare rotabili quali l'Altn 444 i trifasi o il Tee Ligure effettuato con le Aln 442/448 ma mi sono accontentato di vedere i sempreverdi caimani rombare in uscita dalla stazione verso Ventimiglia,soprattutto in livrea originale.
Sono queste le cose che mi hanno fatto innamorare della ferrovia,insieme ai treni svizzeri e alle Aln 668 sulla Sulmona Carpinone. Ed è strano che ad una persona appassionata di macchine e di nautica ,anni fa nautica di potenza,poi dopo aver perso l'uso di entrambe le ginocchia correndo con il mio Cigarette mi dedico solo a barche a motore "normali" ( a Montecarlo negli anni 80 da piccolo speravo di riincontrare sempre il mio idolo Stefano Casiraghi e solo per un caso non andai alla gara dove perse la vita) possano interessare i treni,e soprattutto i lenti regionali. I miei amici conoscendomi mi chiedono sempre perchè non mi interesso ai Tgv o ai treni giapponesi e la risposta non ce l'ho nemmeno io...la linea secondaria italiana è una cosa troppo difficile da spiegare,ma se a un non appassionato gli si mostra una stazione come quella (che fu)di Sanremo,con le sue manovre e ci si mette un pò di passione a spiegare cos'è un 656 nessuno rimane mai indifferente... [SM=x346228]


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