Il Bisagno: problemi idrogeologici, canale scolmatore, possibili solette, coperture

Io certe cose proprio non le capisco... Fare ricorso contro una struttura provvisoria utile ad evitare che la polvere ed il rumore del cantiere raggiungano le case...

No alla copertura-terrazza sullo scolmatore di corso Italia, scatta ricorso al Tar

Sul giornale di oggi ci sono alcuni nomi dei luminari che hanno pensato di correre ai ripari contro questo abominio di opera, la quale (come diamine si è permessa?) si è resa rea di offuscare la loro parca vista dagli attici di Corso Italia.

Tra i firmatari nientepopodimeno che la figlia dell'armatore Grimaldi! Meno male che questi neopaesagisti, questi flâneur de noatri si preoccupano del paesaggio ligure perbacco.
A rimorchio ovviamente quella cima di Andrea Agostini, ambientalista più avezzo alle telecamere che al buon senso, pronto a schierarsi contro l'ecomostro di Corso Italia.

Ora, tornando seri e lasciando costoro ai loro annoiati problemi di noblesse, spero che qualcuno davvero usi un minimo di materia grigia e non blocchi i lavori per nove (9!) persone, quando questa città aspetta interventi importanti da almeno trent'anni. Ma leggendo l'articolo de Il Secolo quello che colpisce è il non-sense che accompagna la petizione, ovvero la "paura che tutto si blocchi per decenni". Giustamente per evitare che tutto si blocchi fai bloccare tutto, chapeau.

Speriamo di rivedere indignati questi Guevara del paesaggio quando il piano casa totiano concederà l'accensione delle ruspe per costruire inutili case nei nostri parchi protetti.

La "paura che tutto si blocchi" era stata riportata anche in consiglio comunale da un consigliere (non ricordo chi e probabilmente non mi interessa neppure ricordarlo). L'assessore che ha risposto, dopo aver ribadito che la struttura è provvisoria e realizzata a tutela degli abitanti della zona (anche di quelli che hanno fatto ricorso che altrimenti si sarebbero lamentati per la polvere ed il rumore), ha anche fatto presente che, essendo noleggiata, certamente sarebbe stata smontata il prima possibile per non far lievitare i costi: non è bastato.

Basterebbe semplicemente far si' che, struttura o non struttura, i lavori avanzino lo stesso. Vorrà dire che, in assenza della stessa, gli albarini si ritroveranno coperti di polvere e dal casino dei mezzi da lavoro.

Guarda, stavo per scriverlo prima ma mi sembrava di esagerare, poi ho letto l'intervista ad Agostini sul Secolo e ho avuto conferma: penso che l'obiettivo finale sia quello di bloccare l'opera. Pochi mesi prima dell'inizio dei lavori alcuni partiti e movimenti hanno tentato di organizzare manifestazioni per non far iniziare i lavori: evidentemente non si sono arresi. Per chi avesse letto l'intervista suddetta, ricordo che, diversamente da quanto scritto, il lotto in lavorazione prevede anche le opere di sbocco per lo scolmatore del Bisagno: sarà un tunnel completamente nuovo pur se collegato a quello del Fereggiano che non dovrà, quindi, essere allargato. Tutto questo chiaramente visibile sui progetti pubblicati sul sito www.scolmatorefereggiano.it.

Tanto a loro cosa importa? Di certo nel 2011 mentre un quartiere piangeva dei morti loro saranno stati alle terme
Mi augoro solo di non vedere più immagini come questa

Impossibile prevedere come finirà, comunque, vista l'assoluta indipendenza della magistratura italiana (i giudici sono ormai l'uniica categoria con progressione di carriera totalmente automatica) e le possibilità che hanno gli avvocati più noti, c'è anche la possibilità che questo ricorso blocchi i lavori per anni.

Io sposterei il problema. Se gli atti amministrativi sono stati fatti come Dio comanda, il ricorso sarà rigettato. Altrimenti occorrerà correre ai ripari.
Ma i cattivi non sono quelli che esercitano i loro diritti di difesa (anche se sono ricchi e abitano in Corso Italia), ma una Amministrazione che non è in grado di emettere provvedimenti corretti (mi auguro che non sia questo il caso).

Concordo con te: personalmente trovo assurdo questo ricorso ma non mi interessa chi lo ha presentato; purtroppo ai giornali fa comodo creare contrapposizioni "fra classi" per rendere più clamorosa la notizia a discapito dell'informazione, quella vera.
Aggiungo, però, che qualcosa non funziona nelle norme che regolano i ricorsi se qualcuno può permettersi di opporsi a lavori già iniziati (e quindi ormai da pagare) quando prima ci sono vari passaggi appositi (conferenze dei servizi, ecc.) per presentare eventuali, legittime, obiezioni.