TRC a Riccione: la disinformazione
Quando l'ignoranza si palesa, io non riesco a star zitto: urlo!
Rodolfo Albicocco di AIA Riccione ha dichiarato che il TRC "avrà l'autista e non la guida automatica". Sono spiacente per Albicocco ma non si è mai parlato di guida automatica per il metrò! Solo di guida ottica. Mi sembra che tutto ciò sia frutto della campagna "occulta" di disinformazione lanciata dalla Tosi, che con la sua intervista mi pare abbia illuso tutti coloro che non conoscono il mezzo (in effetti riflettendoci su, ho pensato che la sindaca non sia ignorante sul tema come sembra, bensì consciamente falsa su alcuni punti). Fatto sta che noi beoti rivieraschi (tranne i più informati) ci siamo cascati come pesci in una rete e adesso tutti urlano contro il TRC (anche se ieri si mangiavano tarallucci e vino fra Riccione e AM). Quel che non mi spiego è l'inerzia di Agenzia: come mai non replica alle assolute idiozie degli ultimi giorni? Non vuole esporsi??? L'articolo da Newsrimini:
http://www.newsrimini.it/2015/10/una-citta-devastata-dal-trc-gli-albergatori-scrivono-a-delrio/
Fortuna che qualche "furbo" (in senso buono) c'è. Il parlamentare Arlotti ha fatto notare molto acutamente questo fatto, presentando un interrogazione al ministro Delrio:
TRC. Arlotti interroga Delrio: paradossale comportamento Ministero
Dopo la lettera che gli hanno inviato gli albergatori di Riccione il ministro Graziano Delrio viene tirato per la giacchetta anche dal parlamentare riminese del PD Tiziano Arlotti che nel Ministero, guidato da Del Rio, coglie un comportamento paradossale e ambivalente “Da un lato – scrive Arlotti – il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti si costituisce in giudizio insieme ad Agenzia mobilità e alla Regione Emilia-Romagna opponendosi al Comune di Riccione sulla questione delle modifiche al Trc. Dall’altro autorizza un suo funzionario ad avere un incarico dallo stesso Comune per verificare i lavori e la possibilità di varianti o miglioramenti. Un paradosso evidente”. Su questo Arlotti ha presentato un’interrogazione.
“Ogni eventuale modifica al Trc escluse naturalmente quelle che il codice degli appalti riserva alla stazione appaltante Agenzia mobilità, può essere decisa esclusivamente in sede di Comitato di coordinamento del TRC– ricorda Arlotti -. E il comitato in luglio ha respinto le proposte di modifica avanzate dal Comune di Riccione”.
Il Consiglio di Stato ha rigettato l’appello proposto dal Comune di Riccione l’11 febbraio 2015, ma il 21 settembre la stessa amministrazione comunale ha affidato all’ingegnere Henry Del Greco, dirigente del Ministero, l’incarico professionale per la redazione di una perizia tecnica sulla corretta esecuzione dei lavori del Trc e per verificare possibili varianti o miglioramenti al progetto. “Ho chiesto al ministro se ritenga opportuno l’affidamento Del Greco, dirigente dipendente del Mit, di una consulenza per la verifica di un’opera che è finanziata dallo Stato, approvata e realizzata sotto il controllo del medesimo ministero, e se non ritenga che si possa configurare un conflitto di interessi fra i ruoli che il professionista riveste. Inoltre mi pare quantomeno da valutare se Del Greco con il proprio curriculum rappresenti una professionalità adeguata all’incarico affidato, e da verificare infine chi abbia autorizzato l’ingegnere all’incarico professionale affidatogli dal Comune di Riccione”.
Simona Mulazzani
Infine, la solita Riccione: la Tosi ha dichiarato di voler recedere dall'ingresso del comune nella nuova partecipata PMR (Patrimonio Mobilità Provincia di Rimini), ottenuta dalla futura scissione di AM in AMR (Agenzia Mobilità Romagnola) e PMR, che in quanto tale controllerà "solo" (cit. Tosi) "i pali della filovia, le pensiline, il servizio di gestione e manutenzione del TRC". Eh ti pare poco?!
Da Newsrimini:
Am: nuova società degli asset. Tosi: una furbata che pagheranno i comuni
Nuovo scontro questa mattina all’assemblea dei soci di Agenzia di Mobilità. Il comune di Riccione è tornato a ribadire al tavolo la sua contrarietà alla costituzione della nuova società degli asset, la PMR.
“Continuo a pensare – afferma il sindaco Renato Tosi – che la PMR sia una furbata che metterà in ginocchio molti comuni del territorio”. E questo perché si tratterebbe di “una società che nasce già con un milione di euro di debito strutturale all’anno, che dovranno pagare i comuni soci“. Con il no di Riccione è arrivato anche quello di Bellaria, di Coriano e di Montefiore.
Anche se la Corte dei Conti ha affermato che ci “non ci sia contrasto tra la legge di Stabilità e la trasformazione del Consorzio in una srl consortile, resta da parte del comune di Riccione l’assoluta perplessità a dare vita ad una nuova società che come ha pienamente riconosciuto anche oggi in riunione il neo-presidente di AM, Zanzani , avrà solo il compito di gestire i pali della filovia, le pensiline e il servizio di gestione e di manutenzione del TRC“.
Il sindaco ha dichiarato in assemblea che appena la nuova società nascerà Riccione manifesterà il proprio diritto di recesso.
“Credo che questa decisione sia, come le altre, dettata da un pressapochismo da far paura – conclude il sindaco di Riccione – che penalizzerà i comuni e i tutti i cittadini del nostro ambito territoriale che saranno chiamati, ogni anno, con le loro tasse, a dare copertura ai debiti (tanti) del TRC”.
Simona Mulazzani
Se Riccione vuol zapparsi sui piedi da sola, faccia pure. Tutte le società nascono inevitabilmente con un debito da ripianare (in tutti i campi lavorativi). La scissione non la decide AM, ma la legge. Quando c'è una fusione di agenzie del TPL, bisogna che le vecchie agenzie si dividano in una di controllo generale e in una degli asset (vedi scissione di TRAM in TRAM Servizi e TRAM Agenzia, poi divenuta AM, datata 2001. Anche lì fu un passaggio regolato da legge nazionale).