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Biella-Oropa

Ultimo Aggiornamento: 12/03/2017 09:56
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02/07/2012 02:47
 
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apprendista tranviere
Un bel po' di anni fa' feci una visita al santuario ed ebbi occasione di salire sul tram in mostra davanti al parcheggio .Un po di chiacchiere con gli addetti al controllo del mezzo le feci senza scendere troppo in particolari ,anche per non sembrare il solito presuntuoso . Capii che le loro intenzioni erano quelle di mettere il mezzo in movimento saltuariamente o almeno renderlo indipendente per gli spostamenti fino al ricovero anche perche', a detta dei soci dell'associazione sul mezzo,il tram era completo e grosso modo in grado di funzionare se alimentato.Mi sembro molto improbabile se non impossibile realizzare la cosa soprattutto per la necessita' di cabine elettriche sicurezze permessi patenti ecc ecc ustif motorizzazione ecc ecc sicurezza ecc ecc assicurazione ......Ma ....
Non conosco le caratteristiche del mezzo ma mi pare di aver capito,ai tempi( sempre che non ricordo male), che la tensione di alimentazione del mezzo originale era intorno ai 500/600 V ,se cosi' fosse e solo per muoverlo basterebbero anche solo 24 volts visto che in offcina anni fa' riuscivo a far muovere i tram in lavorazione per i pochi metri necessari (in officina era ed e' vietato usare il 500 per spostamenti ed ai tempi bisognava chiamare ed aspettare il carrellista o il camion per le manovre interne) pur alimentando un solo motore direttamente con un caricabatterie o ancora meglio con i carrelli delle batterie per mettere in moto i bus con batterie scariche(seguivano il tram perche' avevano le ruote...):e' chiaro che gli apparati tipo compressore o interruttore di linea e contattori vari non funzionerebbero per cui sarebbe necessario un compressore a 220 v,anche piccolo 25/50 l/min ,alimentato da un generatore almeno 2 Kw e collegato all'impianto pneumatico del mezzo (sperando che i cilindri freno e tubi non siano "marciti" per il lungo inutilizzo in alternativa il freno di stazionamento comunque basterebbe .Il generatore oltretutto potrebbe anche caricare le batterie(hanno quasi tutti una uscita a 12 v o anche 24v);per l'interruttore di linea sarebbe solo necessario chiudere i suoi contatti con una zeppa sia perche non funzionerebbe ma sarebbe anche in pratica non necessario visto il poco assorbimento dei motori e la bassissima e non pericolosa tensione di alimentazione( e velocita')."Ai miei tempi(antenato)"Il caricabatterie allo spunto con un solo motore collegato e senza resistenze in serie al massimo segnava 40/50 A nel momento in cui la vettura spuntava per poi scendere a 10/20 dopo mezzo metro (non ricordo bene se su 2800 o 3100).
La frenatura ellettrica non sarebbe neanche indispensabile perche credo che con 24/48 V al massimo il mezzo arriverebbe a 3/5 KM/h.
Poi basta provare alimentando un motore solamente.I 4 cavi dei motori mi sembra fossero facilmente accessibili ,basta mettere o in serie un cavo dell'eccitazione con uno che alimenta le spazzole e indotto e dare il + ed il - ai restanti due e se non ce la facesse e' ancora possibile mettere in parallelo l'eccitazione con i cavi che alimentano lindotto o provare con 48 volts ....mi fermo qui per lo stesso motivo per cui non dissi niente tanti anni fa'.....E poi qualcuno pratico tra gli amici del tram di Oropa c'e' sicuramente.
Ciau ne'non ,fatelo marcire.
BB
[Modificato da BUBU56 02/07/2012 03:29]
02/07/2012 18:34
 
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apprendista tranviere
Caro BUBU56, il tuo messaggio "casca a fagiuolo", come si suol dire!

In queste ultime settimane, abbiamo iniziato a prendere in seria considerazione l'ipotesi di far muovere autonomamente il tramvetto, appunto per poterlo ricoverare nella vicina rimessa e, se si riuscirà, per poterlo far tornare in stazione quando in settembre lo portiamo fino al termine del binario.

Abbiamo già preso contatti con alcune aziende che nel 1997 contribuirono al restauro estetico della vettura ed abbiamo anche già recuperato un pacco batterie ed il relativo caricabatteria presso la locale aziend di trasporto pubblico.

In teoria (e speriamo anche in pratica!), il pacco batterie verrà posto nel sottocassa tra i carrelli, mentre il caricabatterie sarà installato in uno degli scompartiemnti, cosa che prevede l'eliminazione di una panca (che verrà riposizionata in altro punto).

Con queste batterie si alimenterà uno dei 2 motori ma si prevederà la possibilità di alimentare anche l'altro.

L'accensione avverrà tramite il banco di manovra con la manopola che ai tempi accendeva i motori.
Il collegamento in serie e in parallelo dei motori e la frenatura elettrica non saranno recuperati, anche perchè, come hai giustamente scritto, la velocità sarà assai ridotta.

Non potremo trasportare passeggeri (sia perchè non lo prevediamo, sia perchè non ci sarebbero le autorizzazioni), ma questa rimotorizzazione del tramvetto, ci consentirà di muoverlo assai più spesso e senza l'ausilio del camion che utilizziamo oggi.

Per quanto riguarda i compressori, beh, la motrice in questione non ne ha.
Si tratta di una macchina del 1904 originariamente alimentata a 1300V (mentre le motrici originali della Biella-Oropa erano alimentate a 2600V ed avevano il compressore).

Inoltre, dato che tale camion ci è stato chiesto dalla Protezione Civile di Biella, dovremo trovare un veicolo che ci faccia da magazzino (ad oggi usiamo il cassone del camion) e quindi stiamo valutando di recuperare un carro merci chiuso dalla ferrovia Vigezzina (da cui peraltro proviene il tramvetto).

02/07/2012 18:41
 
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Bel lavoro!
02/07/2012 20:12
 
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Ci si sta muovendo anche celermente...vi terrò informati!
Più che altro speriamo che i motori vadano!
03/07/2012 13:52
 
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@ feb13

Ciao, per essere un apprendista, sei molto ferrato, complimenti.
Avevo letto da qualche parte (non su momdotram) che un tizio aveva messo in giardino una vettura tramviaria con qualche metro di binario e la alimentava con la 220 di casa, la cosa mi aveva lasciato perplesso, ma se tu mi dici che si può spostare un tram con 24 Volt, allora il discorso assume una sua valenza.
03/07/2012 20:25
 
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Grazie, ma riporto quanto mi è stato spiegato!!

Attenzione, le batterie che utilizzeremo avranno un voltaggio più alto (ora non ricordo quale, se non erro sui 190-200V), il che consentirà lo spostamento delle 15 tonnellate del tramvetto.
05/07/2012 20:07
 
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Biella, anni '50.
L'elettromotrice n° 34 modificata con 2 rimorchiate chiuse serie 70-81 non modificate, è in procinto di partire alla volta di Oropa.



07/07/2012 00:06
 
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OT sammarinese
Evidentemente il buon esempio di S.Marino sta contagiando anche Biella. Nella repubblica del Titano è a buon punto il ripristino di circa 800 metri del tracciato della ferrovia che la collegava a Rimini fino alla seconda guerra mondiale. Oltre all'armamento, questo primo tratto sarà elettrificato a 480 v in modo da far muovere un locomotore originario della linea recentemente restaurato in un'officina presso Roma. Naturalmente il tutto come inizio per un futuro ripristino di tutta la linea, almeno in territorio sammarinese.
[SM=x346228]
07/07/2012 20:38
 
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@feb13 - Bella la foto del trenino in partenza; è proprio come lo ricordavo da bambino! ricordo ancora che avevamo viaggiato (nel 1956) nella vettura rimorchiata centrale, scartando la motrice e la vettura di coda..per sicurezza, aveva così voluto mio padre.
Era l'estate del naufragio dell'"Andrea Doria", della tragedia nella miniera di Marcinelle, del matrimonio di Ranieri di Monaco e Grace Kelly....quanti ricordi!
Al ritorno, facendo i biglietti a bordo, il bigliettaio consegnò a mio padre, come resto, una delle prime monete metalliche da 100 Lire in circolazione (in precedenza, le 100 Lire erano solo banconote).
[Modificato da Censin49 07/07/2012 20:48]
08/07/2012 09:08
 
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@Censin49 - Sono felice che questa foto ti abbia fatto ricordare il tuo viaggio ad Oropa!

Giampi5 - l'idea di rimotorizzare il tram è da un pò di anni che l'avevamo in mente, ma per vari motivi non siamo mai riusciti a concretizzarla, purtroppo!
Anche il progetto di recuperare il primo km di linea in Oropa (dalla stazione fino alla cappella di San Luca), è un sogno nel cassetto da "soli" 15 anni............

Come al solito, non abbiamo avuto alcun appoggio in questo progetto, ma spero che quanto sta accadendo a San Marino possa essere da sprone anche per noi!
08/07/2012 19:58
 
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@feb13 - Grazie per l'apprezzamento. Sono stato ad Oropa l'ultima volta, col bus, nel 1993; è abbastanza comodo, passa per l'attuale stazione di Biella (che non è più quella di quando c'era la tranvia), ma non è più la stessa cosa...in più, prima di imboccare la strada per il santuario, fa un lungo giro per tutta la città.
08/07/2012 20:38
 
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Si esatto, anche se negli ultimi anni questo giro della città è stato più volte modificato...e comunque, non è quello che compiva il tram!
Hey, sono passati ben 19 anni...è ora che torni in quel di Oropa e questa volta vedrai il tramvetto!!!

08/07/2012 20:40
 
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Uhm...c'era un pochettina di nebbia incombente oggi....
10/07/2012 20:02
 
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Una vista insolita del tramvetto.
13/07/2012 15:47
 
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Chiedo scusa per il ritorno ma volevo ancora scrivere qualcosa a proposito movimento della vettura.

biellesefuturo.altervista.org/wp-content/gallery/biellese-futuro-foto-depoca/biella-oropa_stazione-fa...

Credo che i motori siano fermi ormai da oltre 20 anni e alimentarli direttamente anche solo con 150/200 volts potrebbero danneggiarsi.... i 200 volts in continua potrebbero gia' causare qualche archetto o forare l'isolante interno da qualche parte .....ma credo che un minimo di prove isolamento non distruttive con un tester o megaohmmetro anche solo con tensione di prova 500 v o meno sarebbero da eseguire come una pulizia sia dell'isolamento dei portaspazzole sia della sede di scorrimento delle spazzole negli stessi,inoltre se il collettore e' ossidato anche una smerigliatina veloce e' meglio eseguirla.
Quando rimisero in funzione le 2500 a Torino dopo anni d fermo anche all'aperto di queste vetture il vecchio socio mi disse che effettuavano queste operazioni in quanto l'ossido sui collettori insimeme alla polvere e porcheria cementata sugli stessi o le spazzole bloccate causavano danni ai motori (mica le cambiavano se potevano),inoltre l'operazione fu compiuta in inverno e le vetture congelate portate in officina a 14/18 gradi si riempivano di condensa anche nelle parti piu' nascoste impastandosi ad ossido e polvere per cui prima di attaccare l'asta(500/600 V) aspettavano che la vettura si fosse scaldata e nell'intervallo pulivano ,per quanto possibile i motori dall'apertura del coperchio di ispezione (sui retam o 1252 abbastanza ampia)anche con la pistola dell'aria in alcuni casi ma di solito solo con stracci ,su indotti e portaspazzole e bobine di campo ,anche del compressore.
Sulle 2500 poi diventate 2800 dove non fu rifatto a nuovo l'impianto elettrico parecchi anni dopo successe che i cavi utilizzati (mi pare in politene o polietilene di colore nero e piuttosto morbidi che sporcavano le mani toccandoli rispetto ad altri sempre neri) diedero grossi problemi di isolamento perche' a 200 v solamente gia' scaricavano (o facevano scattare la macchinetta di prova) tra l'isolamento esterno(appoggiato ad una parte metallica a massa) ed il conduttore interno messo in tensione dall'aggeggio per provare l'isolamento(sotto la descrizione casomai qualcuno volesse costruirne uno ...hi hi hi...).questi cavi erano in rame ricoperto di argento che pare negli anni si trasferiva nelle sostanze componenti la gomma di isolamento causando la conduzione dell'isolante
I cavi forse piu' vecchi con isolamento esterno tessile "a patto di non toccarli o "spostarli/muoverli" non davano grossi problemi.

La macchinetta che si usava normalmente era un' ignobile ma molto affidabile e funzionale aggeggio costruito in officina costituito da un trasformatore alimentato a 220 o 380 con diverse uscite 100-200-300-400-500 fino a 750 volts quest'ultima era la tensione di prova normale per i motori segnalati .La tensione in uscita dal trasformatore veniva fatta passare prima da un raddizzatore(meglio.."rettificatore"...piu' professionale) al "selenio" e poi attraverso un coso tipo "salvavita" modello anni 50/60 ,che quando armato faceva suonare un campanello ed accendeva una grossa spia rossa ,questo era con corrente di intervento 3/10 milliampere(non si capiva bene perche era stato pasticciato dai tecnici del tempo nel reparto orologiai/elettronici/macchinette)...facciamo 5 mA va'!.
I due cavi in uscita erano ovviamente + e -. Il - era collegato ad una pinza a molla (ed alla massa del 220 nella presa anche) il + ad un puntalino isolato con nastro e vari altri materiali eterogenei(stracci ,carte di carmelle ,separatori di sottilette ecc ecc)Mettendo la pinza alla cassa o al telaio del carrello e toccando i cavi o i morsetti vari del tram(con gli apparati in prova scollegati da massa) se la corrente verso massa superava le 5 milliampere l'ignobile strumento di misura cessava di scampanellare(spegneva addirittura anche la spiona rossa) e questo voleva dire che la corrente di dispersione superava le 5 milliampere ovvero 750V/0,005 A = 150 KOhm...... oggi sotto i 12 Mohm si butta via tutto . la macchinetta era racchiuso in un involucro di vari compensati e legni provenienti dalla falegnameria con maniglia in vero cuoio per il trsporto il tutto ricoperto da uno spesso strato di craccia e chiodi per le riparazioni dovute a secoli di utilizzo.
Il megaohmmetro vero faceva bella mostra di se in ufficio e lo usavano "solo" gli anziani ben visti (non tutti) in rare e speciali occasioni ( alcune ustif) a volte sotto i vigili occhi del capo e caporeparto che si accertavano che la velocita di rotazione della manovella non fosse eccessiva o incostante.......tutto vero NB

biellesefuturo.altervista.org/wp-content/gallery/biellese-futuro-foto-depoca/biella-oropa_stazione-oro...


Per smerigliare i collettori sulle vetture in uso normale in genere si muoveva la vettura in cortile col 500 alimentando un gruppo di motori mentre con un bastone in legno a cui in punta era stata incollata una pietra pomice o abrasiva si interveniva (a quattrozampe o in ginocchio)sui collettori del gruppo non alimentato ,per la stessa operazione all'interno off. senza corrente bastavano i pochi metri liberi di una fondazione ed il muletto per muovere la vettura ,in 2 metri le ruote facevano circa un giro ma l'indotto ne faceva anche 10 .Io all'inizio ci avevo paura di metter mani in un motore in movimento per cui con carta abrsiva (recupero della verniciatura NB) 1/4 di collettore alla volta la facevo a mano e vettura ferma non si e' mai lamentato nessuno e per circa tre anni SC il motore era contento.Le spazzole in caso di vetture o carrelli fermi da molto(riparazioni lunghe ,sequestri o carrelli di riserva) bastava smuoverle tirandogli la coda un paio di volte in modo che eventuali porcherie che le bloccavano usciserro da sole.
[Modificato da BUBU56 13/07/2012 16:47]
13/07/2012 16:06
 
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maestro tranviere
OT per Bubu
Ciao Bubu, ho visto che su un altro forum hai parlato di un bus che non riuscivi ad identificare: si tratta di un 420 Menarini, che ha avuto uno scarso successo in tutta Italia.


1Poggioreale Cimit. Staz.Centr. v. Marina
P. Vittoria Mergellina Fuorigrotta Bagnoli
13/07/2012 16:15
 
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apprendista tranviere

OT per Bubu
Ciao Bubu, ho visto che su un altro forum hai parlato di un bus che non riuscivi ad identificare: si tratta di un 420 Menarini, che ha avuto uno scarso successo in tutta Italia.



Cavoli sei dappertutto! in tutta Italia
Chiedo scusa, qui questo OT NN c'entra niente ma devo rispondere in quanto "L'AUGUSTO" mi ha insegnato ad usare,con grande soddisfazione, il vocabolo :---soverchio--- oltre che a regalare belle immagini ed informazioni sui mezzi di trasporto a tutti ed in tutte le sezioni di vari 3D.

Il menarini me lo ricordo ,il mio lavoro era anche sostituire il comando cambio e vare elettriche ...oltre ad averci fatto qualche giro ,ma avevo scritto "410" perche nei fogli di lavoro o buoni ogni tanto qualcuno scriveva 410 forse per particolari = a un fiat 410 (ariforse)
BB
Forse e' meglio che togli la foto perche' inquini il 3D??
www.youtube.com/watch?v=5Lc19-UuXHE&feature=player_embed...

biellesefuturo.altervista.org/wp-content/gallery/biellese-futuro-foto-depoca/biella-oropa_stazione-oro...

biellesefuturo.altervista.org/wp-content/gallery/biellese-futuro-foto-depoca/biella-oropa_stazione-part...

biellesefuturo.altervista.org/wp-content/gallery/biellese-futuro-foto-depoca/biella-oropa_stazione-oro...

biellesefuturo.altervista.org/wp-content/gallery/biellese-futuro-foto-depoca/biella-balma-stazione-b...

[Modificato da BUBU56 13/07/2012 16:51]
13/07/2012 18:05
 
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apprendista tranviere
Molto interessante la tua spiegazione, grazie!
Presumo che prima di rimettere in moto il tramvetto si faranno le opportune prove, anche perchè sennò......

Grazie delle immagini che hai postato!
Alcune (stazione di Biella, stazione di Favaro e stazione di Oropa nel primo piazzale) fanno parte della serie di 8 cartoline che l'Associazione Ferroviabiellaoropa vende sul tramvetto!

La foto della stazione di Balma con il treno a vapore, riguarda invece la ferrovia Biella-Balma, esercitata a vapore dal 1891 al 1924 e a trazione elettrica dal 1924 al 1958.
14/07/2012 15:49
 
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apprendista tranviere
Delle immagini ho messo solo il link perche gia' conosciute dai frequentatori del 3D.
Scusate i post ,forse troppo lunghi ,ma pensavo vi fosse permesso metter mano alla vattura ...ma capisco che con le regole di oggi anche scaccolarsi su un tram d'epoca in movimento o meno e' una operazione soggetta ad autorizzazzione/i degli enti o organi competenti...per cui non resta che spendere o diventare pazzi crminali agli occhi delle autorita'.

Casualmente ho trovato questo simulatore con scenario delle Vs parti e con Vs vettura in persona..... sempre per chi NN conoscesse metto il linK : bve.altervista.org/oropa.html
14/07/2012 17:57
 
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apprendista tranviere
Questo simulatore permette di ripercorrere gli ultimi 2km della tramvia, dalla cappella di San Fermo (dove la linea tornava in sede stradale per circa 1km) fino alla stazione di Oropa.
Il simulatore è stato realizzato nel 2006 da Luca Revello di Biella e la vettura che appare è quella attualmente esposta ad Oropa, non essendo stato possibile ridisegnare la cabina delle vetture originali.
Direi che è stato fatto molto bene!

Ho visto il signor Revello poco tempo fa e mi ha detto della sua intenzione di proseguire con la tramvia verso Favaro.
La sua idea sarebbe quella di realizzare il percorso a tratte, ad esempio da San Fermo alla fermata dei Sette Faggi.
Come si dice, chi vivrà vedrà!

Hai detto bene!
Per poter trasportare persone sul tramvetto ci vorrebbero talmente tante autorizzazioni e controlli che non si finirebbe più!
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