Io invece controcorrente con Roberto dico che S.Silvestro andava salvata. Per chi non ha mai vissuto in una città grande è facile "dare una mano di bianco" a degli spazi nati per quella specifica funzione. I "nolesini". O alla romana "vetturini". Spostati quelli altrove,ed in zone turistiche ecco che la funzione del trasporto pubblico dopo 124 anni passa all'autobus (gli Omicron) e via via fino a praticamente 5 giorni fa.
Non è azzardato dire che S.Silvestro è la Caporetto di Roma. Quale anziano ora avrà la certezza di andare col carrellino a fare la spesa in centro,Centro? Quale turista avrà la certezza del mezzo in orario?
La sua posizione seminascosta da via del Corso la faceva assomigliare a quel terminal tanto caro ai berlinesi,ai monacensi,ai bellunesi,ai trentini ai triestini.
Invece NO. Vengono considerati TIR! Se fosse accaduto a Berlino (Zoo Gt) od a Zurigo (Paradeplatz) nessuno sarebbe rimasto indifferente. Qui invece mi scandalizzo io,si rattristano gli altri.
P.S: i caroselli erano la funzione primaria dei mezzi pubblici. Bologna li ha tolti prima da piazza Maggiore e poi definitivamente per poi riproporre lo stesso mezzo 40 anni dopo. Identico. Firenze aveva il suo in piazza S.Marco. E tutt'ora è così! Assieme al recente si fa per dire S.M.N.
Padova aveva il suo carosello in piazza Garibaldi ed al Duomo. Perso l'uno perso l'altro. 1952 il tram.1968,ultimo carosello filoviario.Stessi posti.
Milano è una storia a sé. E' da 30 anni che fa schifo. Sempre più rotaie abbandonate,sempre più autobus in circolazione quando dovrebbero loro stessi essere sussidiari del tram e non viceversa. Linee metropolitane create di ventennio in ventennio.
Con l'ultimo sindaco siamo proprio alla "Delenda carthago"..
Quindi gli anni '70 sono stati sciagurati da questo punto di vista.
Senza citare Bordeaux,Nizza etc.. Padova ha il suo tranvetto senza fili in Prato della Valle. Un'ibrido costoso,che sta mandando in bancarotta l'APS....
Anche lo stesso tram di Bordeaux deficita di economicità. Scelte ottime
ù
Ecco a voi la piazza più insulsa d'Italia:
La preferisco ora: i gazebi dell'ATAC anni '30 sono vere opere d'arte. Ma si sa che il Decò non tira. Salvaguardiamo l'architettura moderna fatta di vetro e plastica.
Socc'ragazz... siam messi male!