Visto che non vogliamo passare per intransigenti poco inclini ad analizzare a fondo le questioni direi di osservare bene questa rotaia.
Insomma, oltre alle discussioni tecniche riguardo un sistema ibrido che ha sinora raccolto pochi consensi in qualche città francese, questa rotaia oltretutto è pure più ingombrante e sporgente della comune Phoenix. Le due scanalature laterali annegate nella gomma sono molto ampie e certo non si può prevedere siano ora e sempre perfettamente allineate al suolo, la rotaia sporge di almeno un centimetro oltre il piano stradale: il tutto è circa il doppio più ingombrante di uno dei dei due binari tramviari classici, né può consolare il fatto che sia singola e molto spostata al centro della carreggiata lontano quindi dalla zona di calpestìo delle biciclette.
Torno dunque al discorso che ho fatto ieri: se Padova avesse proseguito nella strada pareva intraprendere riguardo una vera tramvia su ferro a quest'ora, forte di una tecnologia diffusissima e affidabile, avrebbe la propria rete tramviaria molto migliore che questa e meno insicura.
Agli amici padovani dunque non rimane altro che sperare la tramvia su gomma possa essere comunque all'altezza delle lunghe e costose aspettative e fare buona attenzione pedalando a dove si mettono le ruote.