Nel weekend sono state attivate due novità: l'istituzione della linea M (dalla tramvia alla scuola Magistrati di Castelpulci) e del 23F, servizio festivo che in zona Firenze Nova fa lo stesso percorso del 23N (serale tutti i giorni), ovvero percorre tutta via Carlo del Prete, via Accademia del Cimento, via Allende, via Benini fino a raggiungere il capolinea del Nuovo Pignone. Le corse sono solo ad alcuni orari particolari, non diffuse lungo l'intera giornata, quindi non si può dire che è stato ripristinato un servizio regolare dopo la soppressione del 57 festivo.
Brutte notizie invece sul fronte aziendale: riassorbiti gli esuberi tra gli autisti, oltre 100 dipendenti saranno invece licenziati. Inoltre a fine anno Ataf sparirà come annunciato, la novità che è stata già decisa la suddivisione del servizio: quando si dice spartirsi la torta...
Ataf Gestioni, 109 esuberi tra chi non guida
La nuova proprietà vuole tagliare operai e impiegati. La trattativa tra 3 settimane
ILARIA CIUTI su la Repubblica del 5 Febbraio 2013
SONO più di cento, per l’esattezza 109, i dipendenti di Ataf Gestioni (l’85% di Busitalia-Ferrovie e il resto di Cap e Autoguidovie) da licenziare. Tutti lavoratori a terra e non autisti. Non sarà indolore, tanto più perché nei trasporti non esistono ammortizzatori. Dunque se non si troverà una soluzione, che l’azienda esclude possa essere un ripensamento sui numeri già ridotti, rischia di diventare un dramma. Al sicuro invece gli autisti, per i quali l’accordo
con molti trasferimenti ma senza un licenziamento è già stato firmato circa due settimane fa: con 33 autisti che emigrano in altre città italiane dove le tre società del gruppo, Ferrovie in testa, hanno altre aziende bisognose di personale.
Da subito Ataf Gestioni aveva dichiarato gli esuberi. Ieri l’incontro della verità con i sindacati. L’azienda aveva inizialmente dichiarato 135 esuberi offrendo, prima di iniziare il conto alla rovescia, incentivi a chi volesse andarsene spontaneamente. Una soluzione accettata da 16 dipendenti e così si era arrivati a 119 persone da licenziare. Tra i 119 però c’erano anche i dieci inidonei che si sono dichiarati pronti a tornare a guidare. Così il numero si è ridotto a 109. Ma tali sono e sembra che resteranno a meno che qualcuno abbia la patente da autista e decida di salire sul bus. L’azienda è disponibile a tollerare quelli che giudica eccessi di autisti ma non di dipendenti a terra. Infatti, prima di concludere l’accordo con i sindacati, Ataf Gestioni aveva chiesto di fare uscire 59 autisti. Poi, tra i 33 che dovranno emigrare e quanti hanno accettato gli incentivi, si era scesi da 59 a 16 autisti in più. Ma tant’è. L’azienda ha chiuso l’accordo lo steso. Ora se ne aggiungono altri 10, gli ex inidonei. Ma l’accordo non si rivede. Ataf Gestioni considera che avere qualche autista di troppo sia comunque tollerabile perché li può utilizzare come manovratori sul piazzale o per le verifiche dei biglietti sui bus.
Ma sul personale a terra l’azienda ha dichiarato di avere fatto abbastanza e di non avere intenzione di scendere sotto i 109. Non ha consegnato documenti scritti ai sindacati ma ha proiettato i grafici con la previsione di organigramma di tutti gli uffici. Tot lavoratori dovranno rimanere e tot se ne dovranno andare. Da licenziare 47 persone nelle officine manutenzione, 16 negli uffici marketing e commerciale, 17 manovratori. Il resto sono numeri sparsi per i vari uffici. Adesso ci sono tre settimane di tempo per riflettere ognuno per contro proprio, sindacati e azienda. Dopo le elezioni inizierà la trattativa che sarà, si prevede da una parte e dall’altra, una dura battaglia.
Oggi i sindacati cominceranno a informare i dipendenti di cosa li aspetta. Dichiarano già che andrà fatto ogni sforzo: nessuno se ne deve andare via senza una qualche forma di reddito almeno fin tanto che la situazione possa in qualche modo mitigarsi tramite i 70 milioni stanziati in 9 anni come clausola sociale nella gara regionale: da lì si potranno trovare gli ammortizzatori per chi non li ha. Ma la gara si allontana nel tempo e non potrà risolvere a breve la questione. Ecco il problema.
E non è la sola novità che si profila sul bus. Dove comunque tutti i lavoratori cambieranno contratto aziendale, assumendo ognuno quello delle tre aziende in cui Ataf Gestioni si dividerà. Le tre società che hanno formato il raggruppamento per l’acquisto recupereranno nome e autonomia entro l’anno. L’85% del servizio, ovvero la città di Firenze, andrà a Busitalia- Ferrovie e si chiamerà Busitalia, quello nella Piana alla Cap che già opera a Prato e qualcosa a Autoguidovie, magari i servizi speciali.
www.firenze.cgil.it/2013/ataf.htm[Modificato da trambusfi 05/02/2013 23:27]