- il buco creato dallo scellerato progetto idrogeno è enorme anche se al momento sembra essere stato confinato, con tagli, sacrifici e licenziamenti (sempre ai piani bassi, gli intoccabili sopra tali sono, v. punto finale);
- non ci sono fondi per il ripristino, rinnovo dell'infrastruttura e dei mezzi, ma credo che nessuno si sia nemmeno adoperato per cercarli, oltre ai soli annunci e proclami;
- il finanziamento regionale che sarebbe servito per rinnovare una parte del parco aziendale (autobus) è stato utilizzato per chiudere solo parzialmente il buco di cui sopra, con il beneplacito della nuova ammistrazione regionale (che non si è limitata a questo, v. punto finale);
- gli inutili mezzi a idrogeno continuano a marcire (e a consumare corrente elettrica) nel deposito aziendale di Imperia, voci riportano che da 5 si scenderà a 3, ma le idee su come rifornirli (accantonata la follia di realizzare un impianto dedicato) sono quantomeno fantasiose;
- il genio dell'idrogeno* è stato promosso dalla nuova amministrazione regionale, farà parte dell'agenzia TPL ligure (dove potrà prodigarsi in ulteriori scempi e dilapidazioni).
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