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Tranvie interurbane, o quel che ne resta

Ultimo Aggiornamento: 25/02/2024 21:34
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12/05/2019 14:12
 
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tranviere junior
Per Censin49: come detto, l'obbligo del biverde ministeriale sussisteva solo per le reti di trasporto la cui societa' esercente era di proprieta' municipale, come lo sono l'ATM di Milano o l'ATM di Torino, l'ATAC di Roma, o l'ATAN di Napoli, tutte reti che al tempo della normativa utilizzavano la livrea biverde. Da notare poi che la l'obbligo della livrea biverde venne sostituito nei primi anni 70 dall'obbligo della livrea arancione ministeriale, obbligo decaduto negli anni 90 ma ancora in uso su moltissime reti italiane. Le tranvie intercomunali torinesi, al contrario di quanto accadde con le tranvie interurbane milanesi dal 1939 in poi (eccezion fatta per la STIE), erano tutte a capitale privato e nessuna di queste era gestita dall'ATM, tranne il tronco Torino-Stupinigi che pero' veniva esercito con le vetture urbane (linea 41), e quindi biverdi. Ecco perche' le livree erano di colori diversi. Il nome fuorviante di queste tranvie ("intercomunali") era l'equivalente di "interurbane" delle linee di Milano, ma non presupponeva alcuna partecipazione azionaria da parte del Comune di Torino (o di nessun altro comune, se e' per quello) nelle rispettive societa' di gestione. Il bianco, poi, era molto popolare nell'anteguerra, non solo a Torino ma anche a Milano (la Edison dal 1914 al 1919, la STEL dal 1919 al 1939, la STEB dal 1912 al 1951, la STIE dal 1914 al 1935 circa), a Genova, e a Cagliari (linee urbane e interurbane). Bisogna, poi, aggiungere che le clausole di molte concessioni delle tranvie intercomunali di Torino categorizzavano la linea come ferroviaria per varie ragioni, dalle caratteristiche prettamente ferroviarie (sede privata, maggiore velocita', fabbricati viaggiatori lungo la linea, etc.), al voler lasciare aperta la porta per una futura ferroviarizzazione, fino agli interscambi merci con le FS (il traffico merci rimase sempre una priorita', in alcuni casi l'unica ragione di esistenza della linea), per non dire delle sovvenzioni statali. Non deve quindi sorprendere che linee come la Torino-Rivoli avessero la stessa livrea di altre ferrovie concesse in altre parti d'Italia, come, ad esempio, le Ferrovie Nord Milano, che ebbero il castano isabella dagli anni 30 alla fine degli anni 50, quando passarono a un marrone in tinta unita, mantenuto fino ai primi anni 90.
Per saperne di piu':
Storia delle Tranvie Intercomunali di Torino
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