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Tranvie interurbane, o quel che ne resta

Ultimo Aggiornamento: 25/02/2024 21:34
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29/10/2012 21:24
 
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tranviere senior
CAT, Mirko è un fondamentalista del tram ma tu sei molto molto superficiale...
Negli anni 60 la FIAT finanziava veramente le aziende che decidevano di eliminare i tram, lo faceva tramite una sua sussidiaria, con il beneplacito delle amministrazioni locali.
I tram del dopoguerra erano più capienti degli autobus, le linee di forza esercite con materiale tranviario erano molto più efficenti, solo che le rotaie davano fastidio alla crescente motorizzazione e a chi doveva vendere auto...
A Milano la scorsa amministrazione e quelle precedenti con a capo Albertini hanno fatto di tutto per devastare le tranvie, in un rigurgito di anni 60 con un teorico, il prof. Ponti, sostenitore degli autobus al posto delle rotaie.
Le tranvie extraurbane sono state lasciate andare con il preciso scopo di chiuderle, così come la rete urbana è stata sistematicamente penalizzata per rendere i tram sempre meno competitivi, tutto questo nonostante si siano costruite a malincuore le metrotranvie, ereditate dalla giunta Formentini, l'ultima ad essere sensata.
Per fortuna adesso questa giunta ha cambiato strada e di eliminazione dei tram non si parla più, anche se la crisi e la mancanza di finanziamenti non mette certo al sicuro il TPL.
La cosa più assurda è la metro 5, frutto delle tragiche giunte Albertini e Moratti, costruita esattamente sotto la metrotranvia di Cinisello, un incredibile spreco di denaro pubblico.

Tornando a Mirko, io con lui ho avuto lunghe discussioni su di un altro forum e spesso ho avuto pareri contrastanti, ma di certo non puoi dire che lui non conosca bene la storia dei tram, specie quella di Genova, per cui ti consiglio di pensarci due volte prima di dare dell'ignorante a qualcuno.
29/10/2012 23:41
 
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tranviere junior
Per Cat, "ignorante" sarai ma siccome sono educato e magari più anziano, anche di poco, non ti apostrofo, non mi permetterei mai di apostrofare una persona che non conosco, da quasi ingegnere quale sono, ti consiglio comunque di ripassare un po' di storia tranviaria italiana, a cominciare per esempio dalle prime città tranviarie in Italia, le conosci e il Gambadelegn, l'hai mai sentito nominare o ti è nuovo. So benissimo della Fiat che incentivava l'acquisto di "torpedoni" al posto del mezzo per eccellenza, peccato che l'abbia fatto soprattutto con giunte incompetenti, capaci solo a soddisfare i loro conti e dei partiti a loro vicini, vedi le giunte genovese con il "Sacco di Genova" e bolognese per esempio, ben pronte a rottamare vetture giovanissime (le littorine genovesi avevano solamente 27 anni, il tram più copiato al mondo, vedi Innsbruck, Belgrado, una è superstite, la mitica 973, le avremmo potute ancora ammirare come le "28" di Milano, mi viene un nervoso da matti solo per quello e gli altri scempi compiuti sulla ex superba). In attesa del tram in vallata per il quale ci stiamo battendo da anni, anche se non nell'immediato, meglio godersi il 5 Novembre la riapertura del tram a cremagliera tipo Casteggini di Granarolo. A proposito, Cat sapevi chi era Casteggini e dove era nato, e le carrello di Milano, su modello di.... Ciao a tutti e viva il tram di Limbiate.
[Modificato da naricemirko 30/10/2012 00:09]
29/10/2012 23:54
 
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tranviere junior
Piccola domanda ancora per Cat; sai quali sono state le ultime due città a togliere i tram, i loro scartamenti. Viva la cultura ferroviaria, tramviaria, modellismo in scala HO,N, ecc. e viva el tram. Ah dimenticavo OM Leoncino e Tigrotto per le zone collinari. Ciao a tutti. Ah e ancora, magari Germania con le sue 58 reti tranviarie(LRT), di certo non si sono venduti alla Opel, Volksvagen, BMW. Ciao a tutti.
[Modificato da naricemirko 30/10/2012 00:25]
30/10/2012 12:35
 
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maestro tranviere
io le due ultime reti che ho visto in funzione prima di sparire sono quella di trieste e quella di genova, ma so che il tram circolava ancora a cagliari
gli scartamenti penso siano:
-cagliari 095 in quanto avevano un non so che in comune con le ferrovie complementari
-genova 100
-trieste scartamento normale
a questo punto però mi viene il dubbio che la tua era più che altro una domanda di interrogazione e non di curiosità.
allora ti avviso (a te e a tutti) che dietro CAT si nasconde una nostra vecchia conoscenza, abbastanza simpatico, ma che ha il vizio di prendere sempre di mira un soggetto, e per questo ha fatto sempre impazzire i moderatori.
pare che adesso sia il tuo turno.
non te la prendere, ricorda, come ha detto la donna più saggia del mondo, che "l'ironia ti salverà la vita"
30/10/2012 20:05
 
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tranviere veterano
Ricordati che negli anni '30 Mussolini parteggiava molto apertamente per il filobus, tanto da definirlo "il mezzo autarchico per eccellenza"

Poi però, quando nel 1941 vi fu l'occupazione giapponese dell'Indonesia, principale produttrice del caucciù materia prima per gomme e pneumatici, vi fu una penuria di gomma a livello mondiale, e molti filobus nostrani, come gli autobus e gli autocarri, dovettero stare forzatamente fermi (ci si provò anche a sostituire le gomme con cerchioni in ferro tipo carri, con risultati disastrosi....per i mezzi e per le strade!).
30/10/2012 20:58
 
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tranviere junior
Non c'è problema, ricordo che a Trieste l'ultima linea a circolare fu nel 1970, a Cagliari nel 1973, guarda caso poco prima della crisi energetica, dell'austerity, furbizia e competenza "meno infinitissimo". Ovviamente il mio era un quasi interrogatorio, vista la mia vastissima conoscenza in materia, ancora una precisazione; Casteggini, bolognese di nascita, combinazione, morì nello stesso periodo della sconsiderata operazione rotaie a Ponente, tra Caricamento e Voltri nel Maggio 1964 così come vennero demolite(che scempio da incapaci e incompetenti) le sue mitiche vetture, serie 700, 800 del 1929 e derivate 1600 e 1700 accantonate nel deposito di via Merano, a Sestri. Nel 1939 fu poi un'altro bolognese, l'ing, Barbieri, a progettare insieme ai suoi tecnici il tram serie Littorina 900, su modello della serie 200 di Bologna, cioè quella che è a Sassi Superga. Saluti a tutti e solo tram, funicolari, cremagliere, ascensori inclinati, metropolitane, e in certi casi filobus e autobus, dove strettamente necessario, vedi alture, zone di adduzione, non certo per il trasporto di forza, di massa.
31/10/2012 15:24
 
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maestro tranviere
Confronto tra il Vecchio Autobus FIAT CANSA 2563, e i Tram 609, e 1500 (31 Ottobre 2012)
Buongiorno a Tutti.
L'ATM ha conservato il Bus FIAT 411 CANSA, matricola 2563, del 1962, in colore Bi-Verde, restaurato staticamente.
La vettura è lunga 11 metri, trasporta 70 passeggeri, aveva due porte (una dietro, l'altra in mezzo), la guida a destra, e il motore anteriore, chiuso da un grosso coperchio, all'interno del mezzo.
L'autista usava spesso una porticina per salire, e scendere, visto l'ingombro del motore, posto al suo fianco.
Ricordo questi Bus (e gli ALFA ROMEO), dell'infanzia come mezzi abbastanza rumorosi, con il Bigliettaio, e la lettera che identificava la Linea (i numeri arrivarono nel 1974-75).
Dal comignolo posteriore (sul tetto) di scappamento, fuoriusciva un fumo nero, e puzzolente...
Le ultime di queste vetture sono state utilizzate fino alla metà degli anni ottanta, come rinforzi nella ore di punta, per una durata di oltre vent'anni.
Paragoniamo ora la capacità di trasporto di due Tram:
La Vettura a Due Assi 609 (del 1922-24), lunga solo 9,850 metri, che trasportava 75 passeggeri, e spesso viaggiava accoppiata ad un'altra Raddoppiando il carico utile.
I Tram a Carrelli serie 1500 del 1928, lunghi 13,890 metri, trasportano 130 persone.
Per quanto riguarda l'ecologia il Tram è Elettrico, e in quanto alla durata (con periodiche revisioni generali), siamo a 84 anni!
Gli stessi Tram Bloccati della Linea Milano-Limbiate Ospedale, hanno un'età di sessant'anni (ben portati).
Negli anni Cinquanta-Ottanta si è registrata una strage di reti Filo-Tranviarie, nelle nostre città, causata sicuramente da incompetenza, pressioni dei costruttori dei bus (in Europa nel 1950, esistevano comunque ben 40 ditte specializzate, scese a 4-5 oggi), e dall'illusione che i Bus fossero la panacea per il trasporto pubblico, visto che non hanno bisogno di rotaie, linee aeree, e quant'altro.
Nella realtà le conseguenze furono disastrose, visto che i Bus trasportano pochi passeggeri (Il FIAT 411 CANSA, solo 70!), inquinano l'aria (salvo che siano a GPL, o a Metano), e durano pochi anni al massimo una ventina, quando un Tram invece tranquillamente ne dura oltre il triplo!
Visto i livelli di Inquinamento dell'aria delle nostre città, e di congestione delle strade, si dovrebbero effettuare grossi investimenti, per ricostruire reti tranviarie urbane, e interurbane, su quelle direttrici non interessate da eventuali metropolitane future, le quali però sono quasi esclusivamente appannaggio dei grossi centri abitati (visti i costi).
Ho letto su un sito un'articolo che descrive come siano 33 in Italia, le aree urbane con oltre 200.000 abitanti, dove in teoria si potrebbero costruire una, o più Linee Tranviarie.
In Francia ad Esempio dagli anni ottanta, è in corso una forte ripresa nella costruzione di Linee Tranviarie, mentre in Svizzera, e in Germania, non sono quasi mai state abbandonate.
Tornando a Milano dopo il Ripristino della Linea Interurbana Mi-Limbiate, si dovranno Avviare quanto prima i lavori per la MetroTranvia Milano-Desio-Seregno FS (ATM la segnala come "sospesa", e in attesa di Ricostruzione); Prolungare il 24 da Via Ripamonti/Vigentino, ad Opera-Locate Triulzi FS; Il 7 da Precotto, a Cascina Gobba M2; e da Piazza Bausan, alla Bovisa e ad EuroMilano; Ripristinare la Circonvallazione 29/30, e altro ancora.
Anche l'impegno degli Appassionati, e degli Utenti, è Molto Importante come forma di pressione sulla Classe Politica, per Realizzare queste (e altre), Ecologiche Linee Tranviarie, Concreta Risposta Trasportistica per combattere attivamente l'inquinamento, o quanto meno , per abbassarlo e contenerlo.
Inoltre si dovrebbero Rilanciare i Filobus con nuove Linee, sostituendone varie automobilistiche di forza, e acquistare i nuovi Bus solo a Metano.
Saluti a Tutti.
[Modificato da Pertegheta 31/10/2012 16:03]
04/11/2012 17:28
 
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tranviere senior
Congratulazioni per la riapertura! [SM=x346220]
Spero in un futuro da metrotranvia sia per questa linea che per quella "sospesa" di Desio!
[SM=x346219]
[Modificato da save_the_tram 04/11/2012 17:29]

"iTTramme? Gl'è una certezza!" (Anonima fiorentina)
04/11/2012 17:59
 
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tranviere junior
piccola risposta a Pertegheta
Filoviarizzare la 94 insieme al ritorno del filobus sull'84 sarebbe possibile: questo è un trasporto ad "emissioni zero", perchè il metano non lo è! Cito queste due linee, poi potrei mettere anche la 61!
04/11/2012 18:26
 
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tranviere senior
Il frontespizio di una pubblicazione dell'ATM Milano sulla realizzazione delle tranvie celeri dell'Adda.

Giovanni Kaiblinger
04/11/2012 18:31
 
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tranviere senior
linee che meriterebbero il filobus
secondo me oltre alla 94 potrebbero essere filoviarizzate tutte le linee che attualmente hanno gli autosnodati in servizio costante quindi anche ad esempio la 95 e la 121 visti anche i loro volumi di carico. a questo punto poi per recuperare il bifilare lambrate-loreto si potrebbe pensare di ripristinare la 93 fino a loreto oppure azzardare la filoviarizzazione della 39 fino al capolinea di via rubattino e farle proseguire in marcia autonoma fino a redecesio. però come tengo a ribadire io sono molto affezionato al filobus e vedrei filovie ovunque. però milano con i flussi di utenza potrebbe permettersi qualche linea in più oltre a quelle 3 striminzite linee che, da sole sono importanti, ma nella ragnatela delle linee atm sono proprio poche.
04/11/2012 18:36
 
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tranviere senior
che peccato quei progetti delle linee celeri dell'adda e anche quello delle linee celeri della brianza, quante energie buttate (e in qualche caso anche soldi pubblici purtroppo). se fossero stati portati avanti ora si avrebbero delle linee in più da poter anche sviluppare e non ci si troverebbe con l'acqua alla gola (per non citare altre sostanze) con l'expo dietro l'angolo che richiede determinate infrastrutture. tutte le volte che passo da porta garibaldi m2 o da gorgonzola m2 e vedo i binari tronchi che dovevano essere adibiti a quel servizio mi viene sempre in mente questo pensiero. che peccato! la solita occasione buttata via
19/11/2012 18:20
 
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maestro tranviere
Bus a Metano al Posto del Gasolio; + Ecologici Tram e + Filovie per Combattere L'Inquinamento dell'Aria (19 Novembre 2012)
Buonasera a Tutti.
@Aldoni, il Metano essendo un gas naturale, è molto meno inquinante del Gasolio, infatti una volta combusto, non emette quasi Pm 10, o Pm 5, e inferiori, particelle così pericolose per la salute dei nostri polmoni.
La città è metanizzata (per inquinare meno rispetto al Gasolio), nei Riscaldamenti, e Teleriscaldata in misura sempre crescente.
Inoltre i Camion dell'AMSA per la raccolta dei rifiuti sono a metano, "AREA C", non viene pagata dai veicoli privati a Metano/GPL, e questo qualcosa vorrà pur dire...
Stona in questo quadro l'assenza totale di Autobus dell'ATM a Metano, anche se ho letto che a breve ne arriveranno due Elettrici, da 12 metri alimentati con batterie al litio (sarebbero perfetti per le Linee Speciali, all'interno dei Cimiteri).
Pensiamo cosa accadrebbe se un giorno, il barile di petrolio, volasse a $ 200, o a $ 300, per problemi geo-politici, o semplicemente per eccesso di domanda, a fronte di un'offerta limitata.
I Trasporti su gomma legati al Gasolio (a partire da quelli pubblici), rischierebbero il Tracollo, salvo che non si Investa per Tempo, su Energie Alternative (Metano; Idroelettrico; Geotermico; Solare; ecc..).
E' quindi molto interessante anche il discorso sull'Ampliamento della Rete Filoviaria, in Sostituzione di alcune linee automobilistiche di forza, e non.
Oltre alla 94, si potrebbe pensare alla 39 "Piazzale Loreto-Via Pitteri"; 56 "Piazzale Loreto-Via Adriano"; 61 " Largo Brasilia- Largo Murani", 67 "Baggio Via Scanini-Cairoli M1"; 84 "Porta Vittoria-Rogoredo" (già Linea Filoviaria).
La 95 "Rogoredo Fs-Piazzale Lotto M1", ex Filovia (nella tratta Rogoredo-Via Modica), in teoria potrebbe diventare almeno in parte una MetroTranvia, questo diceva il vecchio P.U.M.S (rimasto sulla carta).
Nulla vieta comunque di ipotizzare anche altre nuove Linee Filoviarie...
Si tratta di capire quali sono le intenzioni del Comune di Milano, sulla Rete Filo-Tranviaria, e i Quattrini da Investire sia su Tram, che sui Filobus.
Per dare un segnale positivo si potrebbe Ripristinare la Filovia 93 da Piazza Bottini, a Piazzale Loreto (il Bifilare, è già Esistente), oppure Trasformare in Filovia la Linea 39, nella tratta da Piazza Bottini, a Via Pitteri (o addirittura fino a Redecesio di Segrate).
In effetti tra tutto, e niente la Buona Politica, dovrebbe per lo meno mettere in pratica una specie di "Minimo Sindacale", e tenere Ben Presente i Risultati dei Referendum Cittadini, su una Milano Vivibile, ed Eco-Sostenibile, a partire dall'Estensione delle Reti Filo-Tranviarie, e anche Metropolitane (se ci sono i quattrini...).
Saluti a Tutti.
[Modificato da Pertegheta 19/11/2012 18:35]
19/11/2012 19:00
 
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tranviere junior
piccola risposta
A Ferrara la flotta urbana è composta in gran parte da mezzi a metano: Citaro, cityclass e due vivacity arrivati da Bologna, perchè l'azienda ferrarese ACFT è stata inglobata dalla ATC, che ha un buon parco mezzi metanizzato per la rete urbana di Bologna. Occorre dire che a Ferrara vi è una tradizione ben radicata nel tempo ad avere l'auto a Metano che ha sempre avuto un prezzo conveniente.
20/11/2012 09:10
 
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tranviere senior
oltre alle tradizioni anche culture ben differenti
ho notato con piacere/rammarico che in emilia romangna c'è proprio una cultura trasportistica diversa da quella lombarda, ovvero il tpl viene visto come una risorsa ed utilizzato come alternativa al mezzo privato e tramandata da nonni ai nipoti, mentre in lombardia si sta sempre a guardare se il tpl ci conviene personalmente nei nostri spostamenti personali a confronto del mezzo privato su tantissimi parametri tra cui costi, orari, distanza della fermata/stazione, ecc... utilizzando solo il tpl quando effettivamente è più competitivo del mezzo privato generando così tantissimi "forzati" al mezzo pubblico, in testa a loro tutti i pendolari che gravitano su milano, specialmente quelli in treno. questo guardare alla convenienza, è un discorso corretto ma molto egoistico, fa prevalere spesso il mezzo privato, e questo disinteresse dell'utenza al tpl fa seguire il disinteresse dei gestori del tpl e degli enti locali provocandone un circolo vizioso da cui non se ne esce più. per rendervi tutto più chiaro vi faccio due esempi:
-cultura emiliano-romagnola: tram di limbiate. di fronte alla possibile soppressione gli utenti della linea hanno rotto i cogl...i (positivamente intendo e giustamente) con proteste, volantinaggio, richieste di incontri con atm e comuni, portando anche l'attenzione dei media locali su questa vicenda ed alla fine hanno riavuto il tram con tanto di ristrutturazione dell'infrastruttura
-cultura lombarda: rete urbana di cremona. con la costante pigrizia dei cremonesi all'adeguarsi agli orari ed ai percorsi e con le modifiche assurde apportate alle linee urbane negli ultimi 10 anni e anche alla viabilità cittadina, tutti oramai utilizzano solo ed esclusivamente il mezzo privato. quindi la km spa, essendo una spa deve avere degli utili (cosa non difficile visto che risparmiano su tutto) e quindi taglia i vari "rami secchi" di anno in anno (basti pensare che 10 anni fa il servizio urbano terminava sull'1 alle 22.00 ed ora termina alle 19.30), calano le frequenze, calano i bacini d'utenza, cala l'interesse da parte dei possibili passeggeri, dalla km e anche dal comune. un disinteresse che genera disinteresse. tutto questo senza una cultura trasportistica che si è persa nel tempo porterà alla demolizione del servizio urbano di cremona... purtroppo.
10/12/2012 23:02
 
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maestro tranviere
Tram Interurbano Milano Via Comasina M3-Limbiate Ospedale: Ripristino del Servizio al Sabato! (10 Dicembre 2012)
Buonasera a Tutti.
Ho letto una buona notizia sul Sito dell'ATM, a partire da Sabato 15 Dicembre, verrà Ripristinato il Servizio Tranviario, anche al Sabato, e nei giorni Festivi Infrasettimanali.
I Bus restano solo per le corse della Domenica, e quelle dopo le ore 21 circa degli altri giorni.
Saluti a Tutti.
[Modificato da Pertegheta 10/12/2012 23:10]
10/12/2012 23:16
 
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tranviere veterano
Notizia buona? Ottima, direi!


Stefano L.

[SM=x346220]
25/12/2012 20:08
 
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tranviere veterano
Un incidente del 1949
Ritrovato nell'archivio digitale de "La Stampa", la notizia di un grave scontro tra due tram intercomunali nell'hinterland milanese avvenuto il 1/1/1949 (proprio il mio giorno di nascita!), sembra che il bilancio fosse stato piuttosto grave: due feriti gravi, di cui uno in condizioni disperate



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26/12/2012 22:41
 
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maestro tranviere
Un Santo Stefano con I Tram Bloccati, della Linea Milano Via Comasina M3-Limbiate Ospedale (26 Dicembre 2012)
Buonasera a Tutti.

Oggi è "Santo Stefano"(Mio Onomastico), e per l'Occasione ho passato parte del pomeriggio, facendo un giretto fotografico sulla Ripristinata ed Ecologica Linea Tranviaria, Milano Via Comasina M3-Limbiate Ospedale, in regolare servizio (seppur ridotto per la Festività).

I Bloccati utilizzati erano il 537+504+538, e il 539+505+540.

Queste sono le Foto, su varie tratte della Linea:

Da 1 a 6= Il Tram Bloccato 537+504+538, in Sosta nella leggera nebbia Brianzola, al Capolinea di Limbiate Ospedale.

7 e 8= Il Tram Bloccato 537+504+538, svolta da Viale dei Mille, su Piazzale Colonnello Ubaldo Panceri, e in Via Milano (Varedo),diretto a Milano.

9 e 10= Il Tram Bloccato 537+504+538, alla Fermata del Deposito di Varedo, con Addetto ATM (con la cartellina rossa in mano), che fà gli Auguri di Buone Feste, al Collega Macchinista, diretto a Limbiate Ospedale.

11= Il Tram Bloccato 537+504+538, svolta da Via Milano, in Viale dei Mille diretto a Limbiate Ospedale.

12= Il Tram Bloccato 537+504+538, alla Fermata del Deposito di Varedo, diretto a Milano.

13= L'ingresso del Deposito Tranviario Interurbano di Varedo.

14= Deposito Tram Interurbani di Varedo, sul Binario 2 il Tram 90, con lo Spazzaneve Montato per Pulire i Binari della Linea anche di Notte; e 3 Convogli Bloccati nel Capannone.

15 e 16= Il Tram Bloccato 539+505+540, appena partito dalla Fermata del Deposito di Varedo, e diretto a Milano.

17= Il Tram Bloccato 537+504+538, in fianco alla ditta Max-Meyer, in Via Comasina a Milano.

18= Il Tram Bloccato 537+504+538, all'incrocio tra Via Novate, e Via Comasina a Milano.

Da 19 a 22= Il Tram Bloccato 539+505+540, in Sosta al Capolinea di Via Comasina M3, a Milano.

Saluti a Tutti, Buone Feste, e un 2013 con Tanti Ecologici Tram (Vecchi e Nuovi), nelle Purtroppo Inquinatissime Città del Bel Paese...
[Modificato da Pertegheta 26/12/2012 23:04]
01/01/2013 19:11
 
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apprendista tranviere
cultura trasportistica
Il discorso di Giordano92 (“Oltre alle tradizioni anche culture ben differenti”) mi sembra valido non tanto per un confronto tra culture trasportistiche lombarda ed emiliana (premesso che Limbiate si trova in Lombardia, mi sembra che in Emilia Romagna il TPL non sia certo meglio messo che in Lombardia: la maggior parte delle ferrovie secondarie TPER non è esercita nei giorni festivi mentre Bologna è la più grande città italiana che di fatto ha rinunciato a dotarsi di un sistema forte di trasporto pubblico), ma, piuttosto, per un confronto tra la cultura trasportistica italiana e quella dei Paesi d’Oltralpe. In questi ultimi, infatti, a parte il caso degli spocchiosi aristocratici che rifiutano di servirsi del trasporto pubblico “per non mischiarsi alla plebe”, non si tende a considerare il mezzo pubblico l’estremo ripiego di fronte a gravissime difficoltà nell’uso del mezzo “normale”, ovvero l’automobile (traffico, nebbia, mancanza di parcheggi, ecc.), ma, semmai, si considera l’automobile un ripiego di fronte a limiti o vincoli del trasporto pubblico.
Diverse osservazioni confermano tale differenza: ecco alcuni esempi: 1^ Solo in Italia, allorchè in treno si scambiano due chiacchiere con un occasionale compagno di viaggio, quest’ultimo sente il bisogno di “giustificarsi” perché “non ha preso la macchina”; 2^ In Italia, quando la pubblicità propone centri commerciali o località turistiche (si consideri anche, per esempio, la trasmissione televisiva “Sereno variabile” su Rai2 che dovrebbe tendere anche alla salvaguardia ambientale), si spiega solo come arrivarvi in automobile, magari precisando le possibilità di parcheggio; in Svizzera e in Germania si spiega in primo luogo l’accessibilità con mezzi pubblici; 3^ In Italia si tollera facilmente che una piazza antica sia percorsa continuamente da rombanti auto e motorini, o che sia ridotta a parcheggio, ma si ravvede uno scempio inaccettabile se si pensa di impiantarvi le rotaie del tram: le auto sono viste come il mezzo “naturale” per spostarsi, ragion per cui devono essere accettare se si vuole che il centro “sia vivo” e “non sia un freddo museo”, mentre le rotaie sono un “di più” inutile!
Oltralpe l’automobile è considerata solo uno strumento costoso che, in cambio dell’onere di effettuare il tragitto cimentandosi in un lavoro estremamente delicato (in cui un attimo di distrazione può avere tragiche conseguenze), consente, eventualmente, di evitare limiti e remore del trasporto pubblico; in Italia è invece di fatto vista come una sorta di “bacchetta magica” che permette semplicemente di annullare i costi e i pesi della distanza, così da far apparire il trasporto pubblico meramente inutile, salvo che, come detto, in casi particolari di eclatanti problemi di ingorghi o di difficoltà di parcheggio.
Il guaio è che questa mentalità è fatta propria anche dalle Istituzioni responsabili della politica dei trasporti: oltralpe, quando si tratta di decidere se impiantare o meno una nuova struttura di trasporto pubblico, e che tipo di struttura scegliere, si ragiona così: “Lungo quel percorso vivono tot persone, vi sono tot posti di lavoro, vi sono tot insediamenti di ogni genere determinanti mobilità: qual è il sistema più adatto per smaltire la domanda di trasporto relativa?”. Naturalmente è messo già in conto che molti non utilizzeranno i servizi offerti in quanto preferiranno usare l’automobile: sarà questo l’incentivo a esercire il servizio nel modo migliore per fronteggiare la concorrenza.
In Italia, invece, di fronte allo stesso problema, si dice: “Quanti, degli attuali soggetti di mobilità, potrebbero trovare conveniente usare il nuovo servizio anziché l’automobile?”. Con tale criterio, in pratica, si pone mano alla costituzione di un trasporto pubblico adeguato alle esigenze reali di mobilità solo quando ormai la situazione viabilistica è arrivata alla saturazione, quando il territorio, a forza di sempre nuove strutture stradali è diventato terra bruciata, così che gli stessi soggetti di mobilità, per disperazione, dopo averle provate tutte (anche commettendo infrazioni, ecc.) possono essere disposti, eccezionalmente, a “capitolare” al mezzo pubblico. E’ chiaro che così ben raramente l’investimento per un capace servizio di trasporto pubblico può apparire veramente remunerativo: come può essere remunerativa la proposta ai cittadini di qualcosa che quelli concepiscono solo come un estremo ripiego? Basta che si apra una nuova strada o che si scoprano nuove possibilità di parcheggio perché la gente ritorni compatta al mezzo “naturale”! Se l’automobile è una “bacchetta magica” che annulla ogni costo della distanza, è chiaro come, di fronte a tanta “magicità”, non ce la si senta di indulgere in considerazioni etiche, altruistiche o sociali; d’altra parte, se si concepisce istintivamente la guida come un’attività semplice, persino divertente, a cui ci si può dedicare con leggerezza, con qualsiasi stato mentale e facendo contemporaneamente di tutto, saranno ben pochi i casi in cui il mezzo pubblico potrà apparire veramente più comodo. Difficilmente dunque l’investimento nel TPL può apparire remunerativo all’iniziativa privata, tanto più se si considera che le strutture di TPL, perché almeno possano assolvere la funzione di estremo ripiego di fronte a gravi criticità nell’uso dell’auto, devono consentire un servizio comodissimo, veloce ed economico e quindi essere molto costose.
Il peggio è poi che, in Italia, sulla scia della citata mentalità, anche gli organi responsabili della pianificazione del territorio e, in genere, coloro che decidono la dislocazione di strutture a cui i cittadini si devono recare, fanno conto sulla disponibilità, da parte dei cittadini della “bacchetta magica” e partono quindi dal presupposto che “tutti possono andare in qualsiasi momento in qualsiasi posto, in quanto hanno la macchina”; è così che, per esempio, alla periferia di una città come Bergamo può essere aperto un nuovo grande Ospedale accontentandosi, riguardo all’accessibilità con mezzi pubblici, di due semplici linee di autobus con frequenze massime dell’ordine dei 15 minuti, ma preoccupandosi invece intensamente solo che vi siano abbondanti parcheggi, cosa questa che oltralpe sarebbe inammissibile!
Se non si cambia quindi mentalità e cultura trasportistica in Italia, sia da parte dei singoli cittadini, che della società civile e delle Autorità responsabili della politica dei trasporti, rimarrà sempre utopistico qualsiasi tentativo di salvare i territori densamente abitati, così come le ridenti località turistiche, dal caos, dal degrado e dalla rovina!
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