^^ beh mi pare si faccia un pò di confusione...
Innanzitutto, il discorso delle colorazioni delle linee nell'ambito di uno stesso sistema è una cosa, di diverse società che spesso effettuano lo stesso servizio un'altra. E' una scelta arbitraria di società.
Prendiamo Londra come esempio:
le linee degli autobus sono gestite tutte da società diverse, anche nell'ambito della cinta urbana. Per esempio, la compagnia X ha un tot di linee, quella Y un altro tot e così via. Su tutto però vigila e coordina la London Trasport Autority, e difatti la livrea degli autobus è la stessa, indipendentemente dalla società che li ha, diciamo in maniera italiana, in subappalto. Si può dedurre quale società gestisca una determinata linea solo dal logo della stessa posto in vari punti della carrozzeria, ma sempre con discrezione.
Altro discorso è la metro. Lì i treni hanno un leitmotiv di fondo uguale, si differenziano solo pere il colore degli arredi interni (e manco sempre) e dai numerosi adesivi che certificano l'appartenenza ad una tale linea, oltrechè grazie ad una giungla di avvisi sonori ecc.
Credo che il discorso colorazione sia più delicato per gli autobus che per i treni. Il treno è un mezzo obbligato, in quanto su quelle rotaie, spesso e volentieri, passerà solo quella determinata linea, poco importa che sia gialla rossa o blu. L'autobus invece si confonde col paesaggio urbano e coi suoi colori, dev'essere subito riconoscibile, anche da lontano. Ecco perchè si optò per l'arancione, nebbia apparte.
Per concludere, che sia un colore unico o differenziato a seconda delle linee, il punto fondamentale è che nella livrea di un qualsiasi mezzo di trasporto vi debbano essere dei leitmotiv di fondo riconoscibile a tutti, un "marchio di fabbrica".
Credo che qui a Napoli non vi sia nè un''unica colorazione, nè un leitmotiv chiaramente riconoscibile.
Se in passato c'era la smania di avere tutti i soldatini uguali in fila, oggi non è più certamente così. Certi lo considerano un falso problema, e per ora forse è vero. Ma quando sarà completato il piano urbano dei trasporti, il problema ce lo si dovrà porre, e anche urgentemente. Credo quindi sia meglio a lavorarci da oggi, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili. Va da sè che questo problema va a braccetto con l'esistenza di un'infinità di aziende di trasporto diverso, non solo per i mezzi, ma anche per le attività ad essi collegati, come i parcheggi. Inoltre, manca un coordinamento centrale, ruolo che in teoria dovrebbe svolgere l'EAV, ma che, di fatto, lo svolge limitatamente a SEPSA, CIRCUM & MCNE. Credo che questa situazione, magari non ora, ma in futuro frenerà di sicuro l'ulteriore sviluppo della rete di trasporti napoletana e l'implementazione dei servizi offerti a livello qualitativo.
Riassumendo, a Napoli
NON SI FA SISTEMA, e se non si fa sistema, al giorno d'oggi, non si va da nessuna parte
[Modificato da Robby Cal 31/03/2008 23:38]
In girum imus nocte ecce et consumimur igni
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