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9 OTTOBRE 2005, L'8021 ANCORA PROTAGONISTA

Ultimo Aggiornamento: 14/10/2005 11:08
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10/10/2005 10:32
 
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tranviere veterano
254
In merito a quanto ha già messo in evidenza Augusto riguardo la 254 (problema questo già da me ampiamente citato numerosissime volte), riporto integralmente il contenuto di un fax che ho appena mandato all'ANM:

Spett.le A.N.M.
AZIENDA NAPOLETANA MOBILITA’
Fax: 081-7632070

Oggetto: Servizio filoviario.

La presente per esporre alcuni punti riguardo il servizio filoviario. Mi riferisco, in particolare, al caso della linea 254 nera: questa linea, infatti, da quando sono iniziati i lavori di riqualificazione di Piazza Cavour con la conseguente soppressione del vecchio capolinea all’altezza dell’incrocio con Salita Stella, è stata limitata a Piazza Carlo III, diventando, di fatto, un doppione della 254 rossa - che dovrebbe essere teoricamente una sua variante – che invece attesta ai Ponti Rossi. Non si comprende perché, a lavori ultimati, la 254 non torni al suo antico stazionamento di Piazza Cavour, anche considerando il fatto che vi sarebbe anche un’area idonea a tale scopo: infatti, la piazzola della fermata antistante la linea 2 Metronapoli, direzione Museo, è notevolmente più lunga di quanto invece sarebbe necessario per i bus in transito, e sarebbe il capolinea ideale per la linea, con ritorno mediante la rotatoria al Museo. D’altra parte, sulla mappa della mobilità presente in tutte le pensiline cittadine, che risulta peraltro ben aggiornata, la 254 viene indicata proprio con l’attestamento in Piazza Cavour. Naturalmente, ci sarebbe da adattare il bifilare esistente utilizzato dalla 201 con l’installazione di una “corsia aerea” supplementare sul modello di quella già esistente in Piazza Carlo III utilizzata per l’attestamento della 255 e, se fosse possibile, rinnovare il bifilare in Via Rosaroll (se non erro, di proprietà del CTP) con i relativi collegamenti al Corso Garibaldi. Inoltre, si dovrebbe tener conto che la reistituzione del vecchio capolinea potrebbe anche ovviare all’inspiegabile soppressione della autolinea C68 (la C83, che percorre attualmente Via Cirillo, Via Carbonara e ritorno per Via Rosaroll non la considero in quanto proveniente da Piazza Carlo III) e restituire all’utenza uno storico collegamento con i comuni vesuviani venuto a mancare, visto che le strade coperte dall’antico percorso sono tutte fornite del relativo bifilare, come sarebbe anche un controsenso sopprimere la suddetta linea.
Restando in argomento, già sono a conoscenza del fatto che non è ancora stata immessa in esercizio la istituenda 202 per problemi tecnici relativi all’alimentazione aerea in determinate zone del percorso. Parimenti, però, non si comprende perché non vengano completate alcune parti del bifilare mancanti, come quello che da Corso Umberto dovrebbe immettere su Piazza Garibaldi (quello attuale si dirige invece al Corso Garibaldi e quindi manca il relativo “scambio”), come altrettanto manca il bifilare che da Via Amerigo Vespucci immette le vetture verso il deposito Stella Polare, costringendole ad entrare in deposito con i trolleys abbassati (e quest’ultimo particolare è ancor più rilevante considerando che, sia pur episodicamente, viene utilizzata anche la storica vettura Alfa 1000 matricola 8021 che necessita di essere trainata ogni qualvolta viene utilizzata, dal momento che non dispone di marcia autonoma). Di contro, è stato invece realizzato un bifilare praticamente inutile che da Via Vespucci si dirige verso Piazza Municipio, senza contare che manca anche la “racchetta” finale a causa dei lavori di costruzione in Piazza Municipio delle linee 1 e 6 della metropolitana, e non è quindi possibile il suo utilizzo. In altre parole, si è speso tanto per il ripristino del servizio filoviario in città, che ha la sua importanza vuoi per motivi ecologici che per motivi di ordine storico ma, rebus sic stantibus, e me lo si consenta, non si può dire che si sia fatto abbastanza e si lascino le opere, come suol dirsi, “a metà”.
Resto quindi in attesa di un Vostro cortese riscontro in merito, confidando nel buon senso delle Vostre maestranze.
Cordiali saluti
Paolo Abbamonte

Speriamo che serva a qualcosa...
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